Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 5 dicembre 2020

5 Dicembre 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

AGI

Perché l’alcol rende difficile la concentrazione

Le sostanze alcoliche inibiscono la produzione di una sostanza chimica
fondamentale per la concentrazione, la noradrenalina

AGI – Bere alcol rende più complicato focalizzare l’attenzione perché le
sostanze alcoliche inibiscono la produzione di una sostanza chimica
fondamentale per la concentrazione. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla
rivista Nature Communications, condotto dagli esperti dell’Health Science
Center presso l’Università del Texas, che hanno analizzato il processo
cerebrale legato alle difficoltà di concentrazione dopo l’assunzione di
alcolici.

“Si chiama noradrenalina – spiega Martin Paukert dell’Health Science Center
– ed è una sostanza chimica fondamentale per le funzioni cognitive legate
all’attenzione. Bere alcol altera la produzione di questa molecola”. Il team
ha dimostrato che la noradrenalina si lega ai recettori delle cellule
chiamate Glia di Bergmann, degli astrociti che si trovano nel cervelletto.
“Quando dobbiamo concentrarci su una determinata attività – continua
l’esperto – la norepinefrina viene secreta da una struttura cerebrale
chiamata locus coeruleus. Questo potrebbe essere il primo studio a
dimostrare che la noradrenalina nei mammiferi si leghi direttamente ai
recettori sulla Glia di Bergmann, attivandoli attraverso l’elevazione del
calcio”.

Gli scienziati hanno inoltre scoperto che l’aumento del calcio in questa
zona cerebrale non è fondamentale per la coordinazione motoria,
contrariamente a quanto si ipotizzasse, dato che il cervelletto è noto per
il suo ruolo nel controllo motorio. “I nostri risultati – sostiene il
ricercatore – sono in linea con le recenti teorie secondo cui il cervelletto
potrebbe essere responsabile anche di altre funzione non motorie”.

“Questo lavoro – conclude Manzoor Bhat, collega e coautore di Paukert –
apriranno nuove strade per definire i circuiti cerebrali responsabili
dell’attenzione e della concentrazione. Ulteriori approfondimenti ci
aiuteranno a comprendere meglio il modo in cui le sostanze chimiche possano
influenzare il sistema di vigilanza intrinseco del cervello”.

SPUTNIKNEWS

Alcol

Identificato un effetto inaspettato del consumo di alcolici

Un consumo eccessivo di bevande alcoliche può causare problemi alla pelle e
alle unghie, scrive Express.

Secondo l’esperta Roxy Taylor, l’abuso di alcol non solo provoca la
disidratazione della pelle, ma ha anche un effetto simile sulle unghie,
rendendole fragili e soggette a desquamazione. Inoltre, la pelle tende ad
arrossarsi, dal momento che l’alcol dilata i vasi sanguigni. Inoltre le
bevande alcoliche uccidono i batteri benefici nell’intestino, che regolano
il sistema immunitario umano.

La caduta dei capelli è un’altra conseguenza inaspettata del consumo
eccessivo di alcol. Ciò è dovuto allo scarso assorbimento delle proteine, ha
aggiunto la Taylor.

Gli esperti raccomandano di non bere più di 3,5 litri di birra o 7 bicchieri
di vino a settimana per evitare problemi di salute.

Tuttavia, l’opzione migliore sarebbe eliminare completamente l’alcol.

IL GIORNO Milano

Ubriaco col Suv uccise due giovani di Cusano: la Procura chiede 6 anni e 4
mesi

Escluse le attenuanti generiche. La difesa ha ottenuto una perizia che non
ha portato a una svolta

di STEFANIA TOTARO

Cusano Milanino (Milano), 5 dicembre 2020 – Sei anni e quattro mesi di
reclusione, senza attenuanti generiche, per le due giovani vite sulla
Tangenziale Nord, all’altezza di Nova Milanese. È la condanna chiesta dal pm
della Procura di Monza Michele Trianni per Andrea Baldini, l’impiegato di 45
anni di Cinisello Balsamo, sposato e padre di famiglia, imputato nel
processo abbreviato davanti al gup Silvia Pansini di omicidio stradale
duplice, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza per la morte di Federico
Vasile e Nicolò Moraschini, due 26enni di Cusano che viaggiavano su una
Harley Davison e che sono stati travolti dal Suv dell’imputato.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, mancavano pochi minuti alle 22 il
28 giugno 2019 quando i due centauri viaggiavano in sella alla motocicletta
in direzione Sud della Tangenziale. Alle loro spalle la Chevrolet Captiva
condotta dall’impiegato, che li ha colpiti, buttati a terra e trascinati
sull’asfalto. Federico Vasile, il proprietario della Harley, è morto sul
colpo, mentre Nicolò Moraschini è stato trasportato in elisoccorso
all’ospedale San Carlo di Milano, dove poco dopo è deceduto.

La difesa punta invece sulla dinamica del sinistro e la traiettoria del
conducente del Suv che, prima dell’incidente, sarebbe stato visto eseguire
una serie di derapate, ha quindi urtato un furgone, un Fiat Ducato e poi,
sbandando, ha travolto da dietro la moto. Movimenti sospetti che potrebbero
fare ipotizzare alcune concause attenuanti. Il giudice ha accolto l’istanza
della difesa di disporre una consulenza tecnica d’ufficio che, però, almeno
per la Procura, non ha cambiato le carte in tavola.

Per il conducente della grossa vettura, dopo la prova dell’etilometro, era
scattato l’arresto su disposizione della Procura di Monza. Confermato anche
con l’udienza di convalida, nonostante il difensore dell’indagato avesse
chiesto i arresti domiciliari, concessi soltanto in un secondo momento. Al
processo parti civili i familiari dei due amici. La sentenza l’8 gennaio.

TUTTOGOLFO.IT

POLIZIA STRADALE ADERISCE A ALCOHOL&DRUGS ROADPOL CONTRO DROGHE E ALCOL ALLA
GUIDA

In tutta Europa una settimana di controlli h24

By Marcello Rosario Caliman

Gli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Sezione Polizia Stradale
di Latina (*), unitamente ai colleghi dei Distaccamenti di Formia,
Terracina, Aprilia, effettueranno da sabato 7 a domenica 13 dicembre una
campagna di prevenzione e repressione finalizzata ad accrescere la
consapevolezza dei pericoli legati all’assunzione di alcol e/o di droghe
prima di mettersi alla guida.

L’iniziativa, denominata “Alcohol&Drugs”, è coordinata da ROADPOL (la rete
europea di polizia stradale) e prevede l’effettuazione, da parte delle
polizie stradali europee, di controlli su alcool e droga in strada, in
qualsiasi momento del giorno e della notte.

“Porsi alla guida dopo che si è consumato dell’alcol è molto pericoloso.

Il guidatore, infatti, avrà tempi di reazione più lenti, scarsa valutazione
in merito alla velocità tenuta, ridotta coordinazione e concentrazione,
anche con bassi livelli di alcol nel sangue.

Se sappiamo di doverci mettere alla guida di un veicolo, non dobbiamo bere.

Inoltre, non dobbiamo salire su di una macchina se abbiamo il sospetto che
il guidatore abbia assunto alcolici o droghe.

E’ quanto sostiene ROADPOL nelle proprie raccomandazioni agli utenti della
strada.

Durante l’intera operazione, tutti gli automobilisti potranno subire
controlli diffusi sulle principali direttrici provinciali, nei quadranti
diurni ed anche in quelli notturni.

“Il nostro corpo – prosegue ROADPOL nelle sue indicazioni – richiede tempo
per metabolizzare l’alcool: se, quindi, risulta ancora presente, sarà
accertato durante le verifiche tramite etilometro. Ovviamente, anche se si è
fatto uso di droghe, non bisogna guidare.

Se stiamo assumendo un farmaco, prescritto o acquistato in farmacia,
dobbiamo leggere con attenzione il “bugiardino”: potrebbe essere pericoloso
guidare dopo la sua assunzione, perché potrebbe darci sonnolenza o
rallentare i nostri riflessi.

Comunque, se avete dei dubbi sull’interazione dei farmaci con la guida,
consultate un operatore sanitario prima di mettervi al volante.”

(*) Nota: articoli analoghi oggi descrivono l’adesione all’iniziativa in
numerosi altri territori in Italia.

ITALIAATAVOLA.NET

Consumi di vino a picco nei ristoranti, volano in casa. Il covid riscrive le
regole del mercato

A causa delle chiusure di bar e ristoranti i calici sono in crisi nel fuori
casa; in compenso tra le mura domestiche i consumi lievitano. I ristoratori
dovranno ripensare la propria offerta.

Nell’attesa, chissà quanto vana ed eterna, delle iniziative concrete e non
ciarlate che il cosiddetto “tavolo vino” saprà e vorrà porre in essere
proviamo a fare un check dello stato del vino italiano in questa stagione
che denomineremmo, a beneficio dei posteri, “la policromia del Belpaese ai
tempi del Covid”, giusto per ricordarci che siamo suddivisi in zone: la
gialla, l’arancione e la rossa.

Una sostanziale premessa è doverosa e opportuna onde inquadrare l’argomento.
La sponda commerciale del vino, atteso che quella di produzione (dalle uve
al vino, dai vigneti alla cantina) permane nella sua core competence, si
imbatte nella crisi del canale Horeca. Raccapriccia constatare che
l’approccio è lamentevole ed è più rivolto a questuare aiuti piuttosto che
ad individuare soluzioni che scaturirebbero non difficoltosamente da
un’analisi dello scenario che nel suo evolversi, reso veloce dalla pandemia,
lancia non criptici segnali di allerta ma al contempo ammicca a stimolanti
vie di uscita.

Crollano i consumi fuori casa, ma schizzano quelli casalinghi

Ciò posto in premessa, osserviamo i fatti. E di fatti ne osserviamo cinque.
Attenzione a questo primo fatto. Calibriamo parola per parola l’affermazione
seguente: “Nel periodo aprile–ottobre vi è stata una crescita della
frequenza del consumo di vino”. Chiaro? Non soltanto è cresciuto il consumo
di vino, ma è cresciuta (fenomeno vistosamente correlato, ovviamente) la
frequenza del consumo: più occasioni di “calice in mano” rispetto al
passato. E siccome non è che si pranza e si cena due volte al giorno, in
tutta evidenza la crescita di frequenza significa modalità di consumo fuori
dai pasti.

Se poi accade che al momento dell’aperitivo si bene vino piuttosto che
melanconico spritz e a cena comunque bevo due calici piuttosto di uno così
come a pranzo ne bevo uno piuttosto che zero e tutto questo avviene in casa,
allora ben si comprende come la commutazione dal fuori casa alle occasioni
casalinghe ha più che compensato la diminuzione dei consumi nel canale
Horeca. E allora, perché ci si lamenta così tanto della crisi del canale
Horeca se la somma algebrica dei consumi ha il segno positivo?

I Millennial trascinano i consumi

Secondo fatto. Quali fasce di wine consumers stanno guidando il binomio
“maggior frequenza&maggior consumo”? Stralciamo da uno studio recente
(ottobre 2020) dell’autorevole osservatorio Wine Intelligence. Negli Stati
Uniti la crescita del consumo di vino è stata guidata dai bevitori
Millennial (25–39) e Generazione X (40–55), seguiti da vicino dalla
Generazione Z (21-24). I Baby Boomers (> 55), che rappresentano oltre un
terzo dei bevitori regolari di vino negli Stati Uniti, non hanno aumentato
la loro frequenza di consumo di vino nella stessa misura. E quindi,
aggiungiamo noi, l’hanno comunque aumentata, sebbene “non nella stessa
misura”. Lo stesso studio pone poi enfasi su un incremento trasversale
occorso su tutte le generazioni esaminate, della presenza delle bevitrici.

L’acquisto in prima persona permette di rendersi conto dei costi

Terzo fatto. A fronte del consumo casalingo cosa si è ovviamente verificato?
Si è verificato che comprando la bottiglia sullo scaffale, sia esso scaffale
Gdo o scaffale enoteca, il consumatore buyer si rende conto del prezzo della
bottiglia e comincia a fare mente locale su quanto la stessa bottiglia (o
comunque bottiglia assimilabile) il ristoratore gliela faceva pagare.
Insomma, a dirla tutta, si rende conto che i ricarichi, che nessuno contesta
come principio, sono esosi.

Acquisti online, maggiori competenze

Quarto fatto. Fortemente addentellato al precedente: il consumo casalingo
non è stato innescato solo da acquisti in spazi fisici, bensì anche da shop
online e quindi mediante e-commerce. Ciò ha comportato particolarmente
un’altra novità: il bevitore/buyer ha accresciuto notevolmente le sue
competenze sul mercato del vino. Ha tempo e voglia, e tanta possibilità, di
documentarsi bene prima di effettuare acquisto.

Su vino e birra, crollano i superalcolici

Quinto fatto. Chi fa compagnia al vino nella crescita dei consumi (in questo
caso non delle frequenze, ma solo dei consumi) delle bevande alcoliche?
Risposta: la birra. Non sottovalutiamo, pertanto, il calo dei consumi dei
superalcolici.

Produttori, focus sul marketing

A fronte di questi cinque fatti, come si articola il sempre valevole assunto
“e pertanto ne consegue che?”. Di conseguenze forti, per il mondo dei
produttori di vino, ne individuiamo essenzialmente due. Una prima
conseguenza è il sapere concentrarsi nelle attività di marketing (su cui si
tratta assolutamente di investire oggi più di ieri ma, attenzione,
soprattutto oggi molto meglio di ieri !) focalizzando offering,
comunicazioni e relazioni sulle due fasce principali rappresentate da
Millennial e Generazione X.

L’obiettivo è imparare a vendere direttamente ai consumatori

Una seconda conseguenza, che impatta sulla nuova logistica, è dare priorità
alla vendita online e con essa al segmento DtC (Direct to Consumer). Questo
modello è in crescita, specularmente a fronte della decrescita del modello
vetero “distributore / grossista / rappresentante” espressioni datate di un
mondo che necessitava di gangli di intermediazione oggi in via di rapida
obsolescenza. L’investimento nel DtC è alla portata anche dei piccoli
produttori, specialmente se costoro si coalizzano e trovano supporto
nell’ambito consortile.

Si pensi, e si faccia utile riflessione al riguardo, che in Africa
(fondamentalmente il Sud Africa) ed in Oceania è il DtC a contribuire per la
maggior parte ai ricavi da vendite di vino. Ma mentre per Africa ed Oceania
si intende, lo chiariamo meglio a scanso di equivoci, produttori locali sui
loro mercati locali, sul mercato statunitense invece, il DtC è percorribile
anche dalle aziende italiane abilitate all’export negli Usa. Dall’autorevole
fonte Wine Analytics, stralciamo il dato significativo del report di questo
corrente mese di novembre: DTC Shipments +15%. Occhio anche a: Off-Premise
+14%. Specifichiamo che ci si sta riferendo al mercato USA di consumo con
osservazione ottobre 2020 su ottobre 2019.

Per i ristoratori il conto vendita ha il destino segnato

Nel mentre, per suo conto, come la ristorazione dovrà rapportarsi al “vino”
sia nel suo “buy side” ovvero verso i produttori e sia nel suo “sell side”
verso i clienti? La certezza è una sola: modificare radicalmente e
coraggiosamente, di concerto con fornitori e clienti, il comportamento
tenuto fino a ieri/oggi. Buy side si tratterà di affrontare con competenza e
lungimiranza il destino segnato del conto vendita.

Vendere vino non sarà più come una volta

Sell side si tratterà di praticare un prezzo che ponga a cardine il segno
“+” nella calcolazione del ricarico (con una sola cifra dopo il segno +),
agevoli il take off del vino: il cliente si compra le bottiglie e se le
porta a casa, ed al contempo, finalmente, consentire se non addirittura
agevolare anche il Byob, cioè, a fronte del verificarsi di determinate
condizioni e regole, il cliente si porta il vino da casa. Non disgiunte da
confidenza con efficiente software gestionale, tecnologia dei pagamenti e
customer relationship mediante social media, sono queste le ponderate ed
ineludibili attività da mettere in gioco nella nuova ristorazione. Il “vino”
nella nuova ristorazione può divenire contributore di utile aziendale ancor
più di oggi, sebbene a sguardo miope e nostalgico, in prima lettura potrebbe
apparire vero l’incontrario.

NAPOLI.ZON

TRAGEDIA NEL NAPOLETANO, 41ENNE MORTO DOPO MIX DI ALCOL E DROGHE DOPO UN
FESTINO

E’ morto nel sonno l’uomo di 41 anni dopo aver festeggiato con la sua
compagna: aveva preso alcol e droghe. Si indaga sulla tragedia

TRAGEDIA A GIUGLIANO – Una storia triste quella capitata a un uomo di 41
anni del napoletano.

I fatti si svolgono a Giugliano nella giornata di sabato 28 novembre. Ci
troviamo precisamente in via Madonna del Pantano, spiegano i colleghi de Il
meridiano news.

C.F. sono le generalità dell’uomo che è morto dopo un festino con la sua
compagna. Durante la festa aveva ingerito alcool e assunto anche sostanze
stupefacenti.

Secondo le prime indiscrezioni sarebbe morto nel sonno.

Ora le forze dell’ordine indagano sul caso: il corpo dell’uomo è stato posto
sotto sequestro per eseguire gli esami del caso e l’autopsia.

IL MESSAGGERO

Youtuber ubriaco uccide la fidanzata incinta lasciandola nuda sul balcone e
accettando denaro on line

Ha ucciso in diretta streaming la fidanzata incinta lasciandola nuda sul
terrazzo con la temperatura ampiamente sotto lo zero. Si alza nuovamente
l’asticella della crudeltà nello scenario del web per colpa di chi utilizza
la Rete per seguire la propria follia. Istigato dall’alcol e dai follower,
lo youtuber russo trentenne Stanislav Reshetnikov, alias Stas Reeflay, è
stato arrestato per omicidio. L’uomo ha persino rivelato alla polizia di
aver accertato offerte di danaro per finire in quel modo la ventenne
Valentina Grigoryeva in un villaggio nei pressi di Mosca.

Ora lo youtuber rischia la condanna ad almeno 15 anni di carcere.
Terrificante la sequela degli eventi iniziata con la diretta della sua
fidanzata che veniva spinta in slip e reggiseno sul balcone. Una sevizia che
è proseguita con i followers del russo, già molto ubriaco (l’alcol non manca
di certo nei suoi video), che lo spingevano a lasciare la povera donna
incinta sul balcone. Uno di loro gli ha anche versato on line mille euro
perché le crudeltà proseguissero.

Stanislav Reshetnikov si è reso conto della gravità di ciò che stava facendo
solo quando la ragazza è svenuta. E sempre in diretta si è assistito ai suoi
maldestri e inutili tentativi di rianimarla. Surreale le ultime frasi del
folle: “Valentina, come sei pallida, sei morta”.

L’abnormità di quanto accaduto ha spinto di nuovo YouTube a chiudere di
nuovo la stalla quando i buoi erano bel lontani: “Questo tipo di contenuto
non è ammesso su YouTube e anche se il live streaming originale non è
avvenuto sul nostro canale abbiamo rimosso i contenuti e bloccato
l’account”. Sempre troppo tardi, come hanno rilevato innanzitutto
organizzazioni femministe russe.

IL MESSAGGERO Viterbo

Ubriaco a tutta velocità per i vicoli del paese, denunciato 53enne

Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Tuscania denunciavano
alla Procura di Viterbo un 53enne originario di Tarquinia per danneggiamento
e guida in stato d’ebbrezza.

I militari, allertati da numerosi cittadini che segnalavano una Renault
Twingo circolare a forte velocità per le strette vie del paese, si mettevano
alle immediate ricerche dell’auto che nel frattempo speronava una Toyota ed
una Chrysler parcheggiate in via Verona, danneggiandole gravemente, per poi
darsi alla fuga.

L’uomo, rintracciato in breve tempo presso un’azienda agricola nelle vicine
campagne di Tuscania, dove lavora, aveva nel frattempo abbandonato il
veicolo incidentato e si stava allontanando a bordo di un autocarro.

Sottoposto agli accertamenti alcolemici mediante etilometro, risultava con
un tasso alcolico superiore di ben tre volte ai limiti consentiti, per cui
gli la pattuglia dei carabinieri intervenuta ritirava la patente di guida
per il successivo provvedimento di sospensione. Il pericoloso conducente
subiva anche il sequestro del mezzo perché, come se non bastasse, questo era
persino sprovvisto di assicurazione.

L’ARENA

Ubriaco e violento, prende gli agenti a calci e pugni

Ubriaco e violento si scaglia contro gli agenti di polizia. E’ successo ieri
verso l’ora di pranzo in via Monfalcone, in Borgo Roma (Verona).

L’uomo, visibilmente ubriaco e senza mascherina, stava sferrando calci e
pugni contro le auto in sosta quando le volanti sono intervenute. Il 48enne
moldavo, già noto alle forze dell’ordine, alla vista degli agenti ha
iniziato a farneticare, a insultare gli agenti per finire poi a urinare in
strada incurante del passaggio di auto e bus.

Gli agenti hanno quindi bloccato l’uomo e lo hanno portato in questura per
completare le operazioni di identificazione e proprio giunti nel parcheggio,
il 48enne si è scagliato contro i poliziotti sferrando calci e pugni tanto
che sono serviti quattro agenti per riuscire a far uscire l’uomo dall’auto.

Il comportamento gli è costato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale
e danneggiamento. Inoltre il 48enne è stato sanzionato per ubriachezza e
inosservanza delle norme anti Covid. Questa mattina è stato portato in
tribunale dove il giudice ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza al
prossimo 16 dicembre.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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