Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 7 dicembre 2020

7 Dicembre 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

PHARMASTAR

Se si ha la fibrillazione atriale, elevato consumo di alcol aumenta di un
terzo il rischio di ictus

In pazienti con fibrillazione atriale, l’assunzione di 14 o più drink alla
settimana è legata a un rischio maggiore di un terzo di problemi di salute,
tra cui ictus ed embolia, secondo una ricerca pubblicata su EP Europace, una
rivista della Società Europea di Cardiologia (ESC).

“Il nostro studio suggerisce che i pazienti affetti da fibrillazione atriale
dovrebbero evitare un forte consumo di alcol per prevenire l’ictus e altre
complicazioni”, ha detto l’autore dello studio, Boyoung Joung della Yonsei
University College of Medicine, Seoul, Repubblica di Corea.

Lo studio ha incluso 9.411 pazienti con fibrillazione atriale provenienti da
18 ospedali che coprono tutte le regioni geografiche della Corea del Sud. I
pazienti sono stati classificati in quattro gruppi in base al loro consumo
settimanale di alcol (una bevanda contiene 14 grammi di alcol):
astenuti/raro (0 grammi/meno di una bevanda), leggeri (meno di 100 grammi/7
bevande), moderati (100-200 grammi/7-14 bevande) e pesanti (200 grammi//14
bevande o più).

Un totale di 7.455 pazienti (79,2%) sono stati classificati come
astenuti/raro, 795 (8,4%) come leggeri, 345 (3,7%) come moderati e 816
(8,7%) come pesanti consumatori di alcolici.

I pazienti sono stati seguiti per una mediana di 17,4 mesi per gli eventi
avversi, che includevano ictus, attacco ischemico transitorio, embolia
sistemica e ospedalizzazione per il controllo della frequenza o del ritmo
della fibrillazione atriale o per la gestione dell’insufficienza cardiaca.

I ricercatori hanno registrato il numero di pazienti che hanno subito uno di
questi eventi e hanno calcolato il tasso di incidenza (numero di eventi per
100 persone-anno). Il tasso di questi eventi è stato di 6,73, 5,77, 6,44 e
9,65 rispettivamente per i bevitori assenti/raro, leggeri, moderati e
pesanti.

I ricercatori hanno confrontato il rischio di eventi avversi nei bevitori
leggeri, moderati e pesanti con il gruppo degli astenuti/raro. Il consumo di
alcolici pesanti è stato associato a un aumento del rischio del 32% rispetto
agli astenuti e ai bevitori rari. Non è stata osservata alcuna associazione
significativa per il consumo di alcolici leggeri o moderati.

Joung ha detto: “Il nostro studio non ha trovato alcuna associazione
significativa tra il bere leggero o moderato e le complicazioni. È stata
identificata una significativa relazione deleteria con il bere pesante,
suggerendo che il forte consumo di alcol dovrebbe essere evitato”.

Le analisi di sottogruppo hanno mostrato che l’impatto del bere pesante è
stato più pronunciato nei pazienti a basso rischio di ictus rispetto a
quelli a rischio di ictus moderato o alto. Allo stesso modo, il bere pesante
è stato associato a una maggiore probabilità di esiti sfavorevoli nei
pazienti senza pressione alta rispetto a quelli con pressione elevata. Sono
stati osservati rischi più elevati anche nei pazienti che non utilizzano
beta-bloccanti o farmaci antipiastrinici rispetto a quelli che assumevano
tali farmaci.

Joung ha detto: “I risultati indicano che l’elevato consumo di alcol è
particolarmente dannoso per i pazienti con fibrillazione atriale considerati
meno vulnerabili alle complicazioni. I medici dovrebbero chiedere ai
pazienti il loro consumo di alcol e tenerne conto nel calcolo del rischio di
ictus”. Ha concluso: “Mentre il bere pesante dovrebbe essere fortemente
scoraggiato tra i pazienti con fibrillazione atriale, il bere moderato
sembra essere sicuro”. (*)

Bibliografia

Lim C, Kim TH, Yu HT, et al. Effect of alcohol consumption on the risk of
adverse events in atrial fibrillation: from the COmparison study of Drugs
for symptom control and complication prEvention of Atrial Fibrillation
(CODE-AF) registry. Europace. 2020. doi:10.1093/europace/euaa340.

(*) Nota: qui si parla dei rischi delle conseguenze della fibrillazione
atriale. Ma ci sono studi che hanno dimostrato come anche un consumo
moderato di bevande alcoliche aumenti il rischio di fibrillazione atriale
Fibrillazione atriale: ridurre il rischio eliminando l’alcol | Fondazione
Umberto Veronesi (fondazioneveronesi.it)
<www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/cardiologia/fibrillazio
ne-atriale-ridurre-il-rischio-eliminando-lalcol>

LA NAZIONE Siena

Investe pensionata, inchiodato dall’alcol test

L’incidente in via Montegrappa, la donna è stata trasportata in ospedale ed
è grave

Inchiodato dall’alcol test. La polizia municipale del comando di Poggibonsi
ha denunciato per guida in stato di ebbrezza un automobilista che aveva
appena investito una pensionata in via Montegrappa, ricoverata in gravi
condizioni al Policlinico delle Scotte per le ferite riportate. Subito dopo
l’incidente, la pattuglia della polizia municipale intervenuta per i
rilievi, ha sottoposto l’automobilista all’etilometro, da cui è emersa la
sua positività. Gran brutta abitudine, quella di mettersi al volante dopo
avere alzato il gomito. Anche perché può provocare gravi incidenti, come
quello, appunto, successo in via Montegrappa. Il fenomeno, diffuso un po’
dappertutto, purtroppo è in aumento anche sul nostro territorio, come
confermato dalla lingua dei numeri.

Una tendenza, quella di mettersi alla guida dopo avere ecceduto nel consumo
di alcolici, in costante crescita anche nella nostra provincia e che non
riguarda solo i giovani. Da qui, l’assoluta necessità di arginarla con la
prevenzione, adeguate campagne di sensibilizzazione e intensificando, da
parte delle forze dell’ordine, i controlli sulle strade più transitate e
pericolose. Nelle ultime ore sulle strade valdelsane si sono registrati
altre tre incidenti, ma niente di particolarmente grave o comunque pocao
cosa rispetto a quello in cui è rimasta coinvolta la pensionata poggibonsese
in via Montegrappa.

LECCESETTE

Sotto effetto di alcol e droga si schianta con la moto: 37enne in
Rianimazione

Grave incidente ieri sera sulla strada che da Copertino conduce a
Sant’Isidoro: l’uomo è stato trasportato in codice rosso al Fazzi

Con la moto contro una rotatoria sulla strada che da Copertino porta a
Sant’Isidoro: è grave un 37enne che ieri sera è stato protagonista di un
pericoloso incidente stradale. Sotto effetto di alcol e droghe si era messo
alla guida del suo Yamaha T-Max per raggiungere la marina, ma giunto nei
pressi della rotatoria ad alta velocità non è riuscito a controllare le due
ruote. Dopo lo schianto, il centauro è stato sbalzato all’aria finendo poi
rovinosamente sull’asfalto.

Immediati i soccorsi, allertati dai passanti che hanno assistito alla
drammatica scena: l’uomo è stato trasportato in codice rosso presso il
reparto di Rianimazione del Fazzi.

TP24

Trapani, si ubriaca al matrimonio del cognato e aggredisce i passanti con un
coltello

E’ stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di
Trapani, nella serata di venerdì, l’uomo che, ubriaco ed armato di coltello,
si è reso protagonista di un’aggressione ai danni di alcuni automobilisti in
transito lungo la SS113, tra le frazioni di Dattilo e Napola.

Gli operatori della Polizia di Stato che si trovavano in zona, percepita la
situazione ed approfittando del transito di un camioncino che aveva coperto
al soggetto la visuale, lo hanno bloccato e disarmato al termine di una
rischiosa colluttazione. All’interno degli uffici della Questura si era
nuovamente scagliato contro gli agenti, causando il danneggiamento di alcuni
arredi.

Per il soggetto, un trentaseienne trapanese con precedenti di polizia, sono
scattate le manette, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e
danneggiamento aggravato.

Dagli accertamenti effettuati, l’uomo, insieme alla sua famiglia, aveva
partecipato al pranzo per il festeggiamento del matrimonio del cognato ma, a
causa dell’alcool assunto, aveva perso il controllo costringendo la moglie a
fermarsi con la propria autovettura, per poi iniziare a minacciare i
passanti.

IL CITTADINO

Un 54enne vola fuori strada in auto, era ubriaco

Schianto a Ospedaletto: in macchina con l’uomo un 20enne e un 14enne, tutti
e tre feriti non gravi

Ubriaco alla guida sbanda e si ribalta con l’auto nel fosso. Sono stati
soccorsi dal medico del 118 e da un equipaggio della Croce Rossa di Codogno,
il conducente e i passeggeri della Lancia Thesis che sabato sera è volata
fuori strada all’altezza della nuova rotatoria della bretella A1 a
Ospedaletto. I feriti, un uomo di 54 anni, un ventenne e un ragazzino di 14
anni, sono stati trasportati all’ospedale di Crema per accertamenti.

ROMALIFE

Albano, vendeva bevande alcoliche a minorenni: la Polizia appone i sigilli a
un locale

Albano – A seguito di attività finalizzata al contrasto alla vendita di
bevande alcoliche a minorenni, personale della Polizia Amministrativa del
Commissariato di Albano Laziale, diretta da Antonio Masala, ha proceduto
alla notifica, nei confronti di un cittadino straniero di 41 anni, del
decreto del Questore di Roma ex art 100 T.U.L.P.S. con la conseguente
sospensione della licenza alla vendita per cinque giorni nonché la chiusura
dell’esercizio sito in Albano Laziale.

Il provvedimento è stato adottato poiché la sera del 31 ottobre l’esercente
aveva venduto bevande alcoliche ad una 15enne che, dopo averle consumate in
compagnia di alcuni amici, aveva perso i sensi ed era stata soccorsa da
personale del 118. In seguito a questo episodio, gli agenti hanno svolto un
‘attività mirata al controllo sulla vendita di alcolici. L’esito
dell’indagine ha confermato che il predetto esercente era solito vendere
alcolici a minori di anni 18. Al titolare dell’esercizio commerciale sono
state contestate le relative sanzioni sia in materia fiscale che per la
violazione delle norme in materia di contrasto alla diffusione del virus
Covid-19.

In ragione di quanto rappresentato, il Questore di Roma, considerando che
l’attività in questione costituisce un serio pregiudizio per la sicurezza
dei cittadini, ha emesso il decreto di sospensione dell’attività per
esigenze di tutela sociale.

LA NAZIONE Arezzo

Si scaglia contro i carabinieri dopo l’incidente: era ubriaca

Una trentanovenne finisce nei guai: ha pure sputato verso i militari
intervenuti per i rilievi del caso

In preda ai fumi dell’alcol sbanda con l’auto e poi aggredisce i
carabinieri. E c’è anche dell’altro, ma basta e avanza già così sul conto di
una donna di 39 anni, gravata da diversi precedenti, che nella notte fra
venerdì e ieri si è resa protagonista di una parentesi alquanto movimentata
nella zona di San Lorenzo ad Anghiari. Ha perso il controllo della sua
vettura, finendo fuori strada senza per fortuna coinvolgere altre persone e
riportare conseguenze personali; a quel punto, i militari dell’Arma della
Stazione di Monterchi, impegnati in un servizio di controllo del territorio,
sono giunti sul posto per verificare la situazione, ma la pattuglia si è
imbattuta in una sgradita sorpresa: la 39enne, che versava in evidente stato
di alterazione psicofisica e senza indossare alcun tipo di dispositivo di
protezione individuale per il contenimento del virus Covid-19, si è
scagliata contro i carabinieri.

Avanzando imbizzarrita e con fare minaccioso, ha poi iniziato a sputare
verso di loro, tentando di colpirli con calci e pugni. Prontamente, i
militari l’hanno immobilizzata e condotta all’interno dell’ambulanza, per
poi essere trasportata con trattamento sanitario obbligatorio. La donna
dovrà rispondere di ubriachezza manifesta, violenza e minaccia e resistenza
a pubblico ufficiale.

L’ARENA

Ferito al braccio durante la serata alcolica a casa di amici, è giallo

Era andato a trovare alcuni connazionali che risiedono a Castagnaro per
trascorrere una serata in compagnia. E, a distanza di alcune ore, un 22enne
domiciliato a Badia Polesine, nella vicina provincia di Rovigo, è finito in
ospedale con una profonda ferita all’avambraccio destro circondata ancora da
parecchi misteri.

Cosa sia successo tra quelle mura non è stato infatti ancora appurato. E a
chiarirlo saranno le indagini avviate dai carabinieri del Nucleo operativo e
Radiomobile di Legnago intervenuti nel cuore della notte nel paese della
Bassa con il personale del 118. L’unica certezza, al momento, è che con il
passare delle ore l’atmosfera si era fatta sempre più allegra e il gruppetto
di giovani romeni aveva indugiato con i brindisi fino a fare le ore piccole.
Tanto che il pavimento era cosparso di bottiglie vuote, alcune delle quali
in frantumi

Improvvisamente, però, la bisboccia ha preso una piega inaspettata ed è
degenerata nel sangue. Ad un certo punto, quando erano ormai le quattro,
G.G., l’operaio 22enne che aveva raggiunto gli amici dal centro polesano,
situato a nove chilometri da Castagnaro, ha rimediato infatti un grosso
taglio all’avambraccio. Un fendente di diversi centimetri, che ha creato
scompiglio e fatto scattare l’allarme nell’abitazione di via Zenona, nella
prima periferia del capoluogo.

Visto che la lesione, tamponata subito alla bell’e meglio, non si
rimarginava è stato quindi trasportato in un primo momento, a bordo
dell’ambulanza, al Pronto soccorso di Legnago per poi venire trasferito
all’ospedale di Negrar dove è stato preso in cura e sottoposto ad
accertamenti.

Inizialmente, G.G. ha riferito che si era procurato da solo il taglio con
uno dei tanti cocci di vetro sparsi sul pavimento della casa dei suoi
connazionali. Una circostanza plausibile visto che i militari hanno
rinvenuto i resti di una serata ad alto tasso alcolico. Una volta giunto al
«Sacro Cuore» di Negrar, il ragazzo, che si sta riprendendo e non corre
pericolo di vita, ha fornito invece un’altra ricostruzione dei fatti
asserendo di essere stato accoltellato.

Parole che aprirebbero, perciò altri scenari e che richiedono ora
approfondite verifiche per capire cosa è realmente avvenuto. Di pari passo,
gli inquirenti dovranno anche accertare se il gruppo abbia anche violato il
«coprifuoco» e le altre misure imposte dai decreti anti-Covid per evitare
assembramenti e contagi. •

Stefano Nicoli

UNIONE SARDA

FETOPATIA ALCOLICA

Non sempre il vino fa buon sangue

In gravidanza l’alcol è un pericolo

A Iglesias un’associazione combatte il preoccupante fenomeno

Non è vero che il vino fa buon sangue. Non in gravidanza, di sicuro: basti
dire che l’abuso alcolico è causa di aborti spontanei classificati di
“origine incerta” e ritardo mentale ai nascituri.

«È provato che assumere alcolici in gravidanza espone il feto a gravi
malformazioni e al ritardo mentale, la gestante all’aborto e al parto
prematuro». Il medico Giorgio Madeddu, di Iglesias, si occupa da decenni del
problema e con l’associazione “Amici della vita” è riuscito a creare una
mobilitazione così forte da aver portato il Consiglio regionale, nel 2014,
all’approvazione di una legge sulla fetopatia alcolica. «Un provvedimento
importante, che ha dato alla nostra regione il primato in Europa per aver
legiferato su questo tema.

Peccato, però, che nulla sia stato attuato – dice Madeddu – non sappiamo
neppure che fine abbiano fatto i 150 mila euro destinati, annualmente, alla
prevenzione. E siamo ancora in attesa che i Cup ricevano le direttive per
l’esenzione del ticket alle donne che volessero sottoporsi agli specifici
esami del sangue».

Eppure il problema è serio, anche in Sardegna, e le conseguenze sono
drammatiche: deficit di accrescimento intra ed extrauterino, ritardo
mentale, alterazioni cranio facciali. I dati diffusi da “Amici della vita”,
relativi a uno studio del 2010, sono allarmanti.

La metà dei 40 mila alcolisti sardi è costituita da donne e ben 15 mila sono
in età fertile. Gli aborti classificati come spontanei, ma riferibili
all’abuso alcolico, arrivano a 650 e 65 le fetopatie alcoliche
caratterizzate da «sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale grave».

C’è un altro aspetto sul quale il medico focalizza l’attenzione: «I bambini
affetti da fetopatia alcolica hanno identica aspettativa di vita dei loro
coetanei e ciò rappresenta strazio, angoscia e sofferenze per la famiglia
che si sente impotente, ma anche un impegno economico non certo
indifferente».

«Se calcoliamo una vita media di 75 anni e consideriamo misure quali
invalidità, accompagnamento, legge 20 e 162 ma anche insegnante di sostegno
per gli anni della scuola dell’obbligo, nonché le spese sanitarie varie, la
disabilità grave causata da fetopatia alcolica supera il milione di euro.
Ipoteca che non graverà solo su noi tutti, ma che trasmetteremo in eredità
ai nostri figli».

Eppure, in questo caso, si tratta di una disabilità prevenibile, se venisse
attuata la legge del 2014. Il responsabile scientifico di “Amici della vita”
riassume i punti qualificanti. «Intanto propone una premura e un rispetto
mai dimostrati prima dal legislatore per la malata di alcol dipendenza:
nessun giudizio morale, ma la stessa dignità riservata alle persone affette
da altre patologie. A ciò si aggiunge l’adozione di linee guida,
questionari, percorsi di presa in carico attraverso consultori, Serd e
associazioni. Senza dimenticare il riconoscimento della gratuità di analisi
quali GammaGt e Transferrina desialata per individuare l’abuso alcolico e
intervenire».

Cinzia Simbula

TELEFRIULI

Maxi festa di minorenni a base di alcol e senza mascherina

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931