RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
CUFRAD
AMERICAN JOURNAL OF PSYCHIATRY: NUOVO FARMACO FACILITA IL RECUPERO DA
ASTINENZA ALCOLICA GRAVE
7-01-2021
Gli scienziati affermano che un farmaco originariamente sviluppato per
trattare l’ipertensione può ridurre i sintomi di astinenza gravi per i
pazienti con diagnosi di disturbo da uso di alcol.
Un farmaco una volta usato per trattare l’ipertensione può aiutare gli
alcolisti con sintomi di astinenza a ridurre o eliminare il loro consumo di
alcol, i ricercatori della Yale University riportano sull’American Journal
of Psychiatry.
In uno studio in doppio cieco, i ricercatori hanno somministrato il farmaco
prazosina o un placebo a 100 persone che hanno iniziato il trattamento
ambulatoriale dopo essere stato diagnosticato un disturbo da uso di alcol.
Tutti i pazienti avevano manifestato sintomi di astinenza di vario grado
prima di iniziare il trattamento.
Secondo i ricercatori, i soggetti con sintomi più gravi – inclusi frullati,
voglie e ansia aumentati e difficoltà a dormire – che hanno ricevuto
prazosina hanno ridotto significativamente il numero di episodi di
alcolismo e i giorni in cui hanno bevuto rispetto a quelli che hanno
ricevuto un placebo. Il farmaco ha avuto scarso effetto su quelli con pochi
o nessun sintomo di astinenza.
“Non ci sono cure prontamente disponibili per le persone che manifestano
gravi sintomi di astinenza e queste sono le persone a più alto rischio di
ricaduta e hanno maggiori probabilità di finire nei pronto soccorso degli
ospedali”, ha detto l’autore corrispondente Rajita Sinha, Professore di
Psichiatria del Foundations Fund , professore di neuroscienze e direttore
dello Yale Stress Center.
La prazosina è stata originariamente sviluppata per trattare l’ipertensione
ed è ancora usata per trattare i problemi alla prostata negli uomini, tra
le altre condizioni.
Precedenti studi condotti a Yale hanno dimostrato che il farmaco agisce sui
centri di stress nel cervello e aiuta a migliorare la memoria di lavoro e
frenare l’ansia e il desiderio.
*REFERENCE:*
*Rajita Sinha, Stephanie Wemm, Nia Fogelman, Verica Milivojevic, Peter M.
Morgan, Gustavo A. Angarita, Gretchen Hermes, Helen C. Fox. Moderation of
Prazosin’s Efficacy by Alcohol Withdrawal Symptoms. American Journal of
Psychiatry, 2020; appi.ajp.2020.2 DOI: 10.1176/appi.ajp.2020.20050609*
*copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
www.psiconline.it/news-di-psicologia/il-farmaco-facilita-il-recupero-da-astinenza-alcolica-grave.html
<www.psiconline.it/news-di-psicologia/il-farmaco-facilita-il-recupero-da-astinenza-alcolica-grave.html>*
MONZATODAY
Fumo, alcol e covid: quanto lo stile di vita incide sulla gravità della
malattia? Lo studio
*Anche la Asst della Brianza coinvolta insieme a una trentina di strutture
sanitarie nazionali in una ricerca multicentrica su malattia da Sars Cov-2,
fumo di tabacco e stile di vita*
Redazione MonzaToday
08 gennaio 2021 – Fumo, alcol e covid. Che correlazione può esistere tra il
fumo di tabacco, lo stile di vita e l’esito della malattia? Questo
l’argomento al centro di uno studio multicentrico che insieme a una
trentina di strutture socio sanitarie e ospedaliere, distribuite su tutto
il territorio nazionale, coinvolge anche l’ASST della Brianza, con il
coordinamento di Biagio Tinghino, responsabile della struttura di Alcologia
e Nuove Dipendenze. Si tratta di una delle più importanti ricerche a
livello internazionale su malattia da Sars Cov-2, fumo di tabacco, stile di
vita.
“L’infezione da covid – racconta Tinghino – ha mostrato che esistono
categorie più vulnerabili di altre e che la malattia colpisce di più gli
anziani o i portatori di malattie croniche. In particolare, i dati
dell’Istituto Superiore di Sanità mostrano che chi ha patologie come il
diabete, l’obesità, malattie di cuore o insufficienza renale è più esposto
ai danni del coronavirus. Ma non sappiamo ancora molto – aggiunge lo
specialista – su come gli stili di vita possono influenzare queste
variabili. In particolare esistono pochi dati sulle correlazioni tra
abitudine al fumo o abuso di alcol ed esito della malattia”. La ricerca
avviata in questi giorni anche presso l’ASST della Brianza farà luce
proprio su questi temi. Le ricerche sinora disponibili sembrerebbero
mostrare che i fumatori abbiano un tasso maggiore di ricovero in unità di
terapia intensiva, di ventilazione meccanica, o di morte. Il fatto è che si
tratta di studi su piccoli campioni di persone e questo motiva ulteriori di
indagini scientifiche.
“L’obiettivo è arruolare 3.000 pazienti italiani che hanno avuto la
malattia – dice Tinghino – e indagare in modo approfondito alcuni fattori
di rischio preesistenti, come il fumo di sigaretta, l’uso di sigarette
elettroniche, di tabacco riscaldato, il sovrappeso, altre malattie, il
consumo o l’abuso di alcol. L’alcol, per esempio, potrebbe essere un
fattore di rischio non trascurabile, perché danneggia le mucose della
bocca, irrita le alte vie digerenti e respiratorie. Inoltre, debilitando il
sistema immunitario, l’alcol potrebbe rendere più vulnerabile l’organismo
alle infezioni virali. ” Insomma, quello a cui parteciperà anche l’ASST
della Brianza sarà uno dei più importanti studi in proposito: fornirà dati
più precisi per capire quanto pesano le nostre abitudini quotidiane sul
rischio della malattia e quanto una vita sana può proteggerci.
SECOLOD’ITALIA
Feyenoord, fino a 4 anni di carcere per gli ultrà olandesi ubriachi che
devastarono piazza di Spagna
giovedì 7 Gennaio
Ci sono voluti 6 anni alla magistratura romana per arrivare a condannare in
primo grado, con pene fino a 4 anni di carcere, alcuni degli ultras
olandesi del Feyenoord che, sotto l’effetto dell’alcool, devastarono il
centro di Roma il 19 febbraio 2015 danneggiando anche la celebre fontana di
piazza di Spagna.
Il processo di fronte ai giudici del Tribunale penale di Roma contro 6
tifosi olandesi portati alla sbarra per gli scontri avvenuti in Piazza di
Spagna nell’inverno di sei anni fa in occasione della partita
Roma-Feyenoord si è è concluso, infatti, con condanne fino a 4 anni di
reclusione.
Quel giorno il centro di Roma venne investito dalla violenza degli
hooligans del Feyenoord. Che, sfatti dall’alcool, devastarono la città
danneggiando la preziosa fontana della Barcaccia del Bernini in piazza di
Spagna. Un gioiello architettonico che vide la luce nel 1629 su incarico di
Papa Urbano VIII.
Il 19 febbraio del 2015, in occasione della partita di Europa League con la
Roma, il centro di Roma venne invaso e devastato da migliaia di tifosi
olandesi del Feyenoord ubriachi.
I negozianti furono costretti a tirare giù in fretta e furia le
saracinesche per evitare danni agli esercizi commerciali.
Centinaia di romani e turisti terrorizzati si ritrovarono in mezzo ad una
vera e propria guerriglia.
A farne le spese anche la storica fontana di piazza di Spagna pesantemente
danneggiata.
La V sezione del Tribunale penale di Roma ha oggi condannato 6 di quei
tifosi del Feyenoord per i reati di resistenza a pubblico ufficiale,
lesioni e adunata sediziosa, disponendo per gli imputati pene dai 3 anni e
8 mesi fino ai 4 anni.
Non solo. I tifosi del Feyenoord sono stati condannati a risarcire
un’associazione di consumatori – intervenuta come parte civile nel processo
contro gli ultras della squadra olandese – con 3000 euro di indennizzo,
oltre al risarcimento delle spese legali pari a 2.400 euro.
PRIMAVALTELLINA
Ubriachi alla guida anche in zona rossa: tre denunce
*Il resoconto dell’attività svolta dai carabinieri.*
CRONACA 07 Gennaio 2021
Durante le festività di inizio anno sono stati ininterrotti i controlli
dell’Arma in tutta la provincia per garantire sicurezza ed il rispetto
delle norme anti-covid anche in Provincia di Sondrio, che ricordiamo essere
in quei giorni in zona rossa secondo il DPCM Natale. In talune occasioni è
stato necessario ricorrere a sanzioni sia di natura penale che
amministrativa.
*Abuso di alcol*
I Militari dell’Arma spiegano che “l’abuso di sostanze alcoliche, non solo
connesso alla guida, che talvolta porta a degenerazioni ulteriori, resta un
aspetto a cui viene data attenzione e che si cerca di arginare sia in
chiave preventiva che repressiva: la presenza costante e visibile di
pattuglie dell’Arma sul territorio, le campagne di sensibilizzazione e la
diffusione dei dati sui controlli svolgono un’azione preventiva finalizzata
anche alla crescita della coscienza sociale sul fenomeno; in sede di
controllo, quando si riscontra il mancato rispetto delle norme, non resta
che l’azione repressiva, anche a tutela degli altri utenti della strada”.
*Denunciati*
I Carabinieri del Radiomobile di Tirano, nell’ambito dei controlli alla
circolazione stradale a Bormio, hanno fermato e controllato un 36enne
albanese il quale, sottoposto al test dell’etilometro, presentava un tasso
alcolemico di 1,15 mg/l. L’uomo è stato quindi denunciato in stato di
libertà e gli è stata ritirata la patente. In Bassa Valle, ad Andalo
Valtellino, i Carabinieri del Radiomobile di Chiavenna hanno deferito in
stato di libertà per guida in stato di ebbrezza e ritirato la patente ad un
30enne il quale, sottoposto ad alcol test, presentava un tasso alcolemico
di circa 1,20 mg/l. I due si vanno ad aggiungere al 38enne di Valfurva
trovato alla guida con un valore superiore a 3mg/l