Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 5 ottobre 2022

5 Ottobre 2022
https://www.nuovoparadigma.it/wp-content/uploads/2020/01/rassegna-stampa.jpg

RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

Vi segnaliamo questa eccellente intervista al Professor Giacomo Mangiaracina
su hopemedia: un quarto d’ora ottimamente speso.

Da ascoltare e far girare.

hopemedia.it/consumo-di-alcol-e-aumento-del-rischio-di-contrarre-il-
cancro/

***

IL QUOTIDIANO ITALIANO

Lecce, investito dall’auto mentre torna a casa: 17enne perde una gamba.

Conducente positivo a droga e alcol

Il 17enne è stato investito sul marciapiede mentre tornava a casa a piedi. A
causa delle gravi ferite è ricoverato in gravi condizioni ed è stato
costretto a subire l’amputazione di una gamba.

Il conducente dell’auto è risultato positivo al test antidroga e alcol.

Un ragazzo di 17 anni è ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato
investito da un’auto guidata da un 21enne risultato positivo al test
antidroga. A causa delle gravi feriti riportate, il ragazzo è stato
costretto a subire anche l’amputazione di una gamba. L’incidente è avvenuto
intorno alla mezzanotte di ieri, 4 ottobre, a Cavallino in provincia di
Lecce.

Secondo la ricostruzione fatta dai militari dell’Arma, il 21enne, dopo aver
assunto alcol e droghe, stava facendo una corsa con altri due amici che
erano alla guida di altre due macchine. Durante una manovra azzardata il
21enne alla guida di una Golf ha perso il controllo dell’auto, finendo sul
marciapiede e investendo il ragazzo che stava tornando a casa a piedi. Il
conducente, sottoposto al test antidroga, è risultato positivo alla cocaina
e ai cannabinoidi nonché risultato positivo all’alcoltest, è stato
denunciato per lesioni gravissime. Le condizioni del ragazzo sono apparse
immediatamente gravi; ricoverato presso il nosocomio di Lecce, non sarebbe
in pericolo di vita.

ONANOTIZIARIOAMIANTO.IT

Alcol, bere poco cancella i rischi per la salute?

By Silvia Colasanti

“Non esiste livello sicuro di consumo (di alcol, ndr), dobbiamo dire che
anche la prima goccia aumenta i rischi” per la salute. Le parole sono del
direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità Europa, Hans Kluge. Le
ha pronunciate qualche giorno fa, durante l’European health forum (Forum
europeo sulla salute).

“Prima il no alcol alla guida e sotto i 18 anni”

Il messaggio è chiaro e per chi sta pensando che questa ipotesi non collida
con quella che ci hanno sempre ripetuto – che un bicchiere di vino può fare
bene – arriva un’altra conferma di Kluge. Ci dice, tra le righe, che non
siamo ancora pronti, a livello prima economico e poi culturale, per
accettarla. “Sono pragmatico, procediamo passo dopo passo – ha spiegato
rispondendo a una domanda sulla etichettatura degli alcolici – prima il no
alcol alla guida, poi quello sotto i 18 anni, poi le donne incinte e così
via, fino a realizzare una società in cui le persone hanno gli strumenti per
rimanere in salute”.

Il Parlamento europeo ha reintrodotto l’idea che un consumo moderato di
alcol possa non essere nocivo. In realtà molto hanno influito i produttori
di alcolici in particolare italiani. Il settore avrebbe subito un grave
danno se nel Cancer Plan fosse rimasta l’affermazione che non esiste in
livello sicuro associato alle bevande alcoliche. Il Parlamento europeo ha
ritenuto, inoltre, più opportuno un messaggio in etichetta legato al consumo
responsabile, rispetto a quelli più allarmistici sul rischio per la salute.

Questo nonostante l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc)
abbia classificato l’alcol come agente cancerogeno fin dal 1988. Diverse
ricerche, inoltre, mostrerebbero un’associazione tra alcol e numerose forme
tumorali.

Alcol, “meno è meglio”

Il ministero della Salute italiano ha sposato la tesi che “meno (alcol) è
meglio”. Gli esperti spiegano, infatti, che nelle Linee guida per una sana
alimentazione non si usano più termini come “consumo moderato”, “consumo
consapevole” o simili. Questo perché potrebbero indurre il consumatore in
una certa indulgenza nel bere alcolici.

Zero alcol per le donne in gravidanza e per i minori

Le indicazioni italiane definiscono comunque a basso rischio – sempre
tenendo presente che “meno è meglio” – 2 unità alcoliche al giorno per gli
uomini e 1 unità alcolica al giorno per le donne. E ancora 1 unità per le
persone con più di 65 anni e zero unità di alcol sotto i 18 anni. Una unità
alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol puro che equivale a un bicchiere
di vino o ad una lattina di birra. Così come ad un aperitivo o a un
bicchierino di superalcolico.

Naturalmente la modalità di assunzione delle bevande alcoliche è importante.
La tradizione italiana, legata anche alla dieta mediterranea che tutti ci
invidiano, abbina il bere un bicchiere di vino ai pasti, per gioire di un
momento di convivialità, con il controllo della famiglia o della comunità.

Bere alcol per ubriacarsi

Invece, soprattutto tra i giovani, si sta diffondendo l’idea del “bere per
ubriacarsi”, assolutamente pericolosa. È importato dai contesti nord-europei
e si chiama “binge drinking”. Dannoso chiaramente per la salute, ancora di
più se sono ragazzi molto giovani che lo mettono in pratica, ma anche “per i
comportamenti a rischio che ne derivano in funzione dell’abbassamento della
percezione del rischio che si sperimenta già a partire da 1-2 bicchieri
consumati e che, progressivamente, porta all’intossicazione alcolica e può
spingersi sino al coma etilico”.

Zero alcol per le donne in gravidanza

Il ministero della Salute ribadisce, questa volta senza soglie più o meno
alte, due importanti limitazioni. Zero alcol per le donne in gravidanza e lo
stesso per i bambini e i ragazzi minori di 18 anni. Non si deve mai bere,
inoltre, quando poi ci si mette alla guida. Anche un solo bicchiere,
infatti, altera la capacità di rispondere agli stimoli acustici, luminosi e
spaziali. Il tempo di frenata raddoppia, si riduce il campo visivo, si ha
una percezione distorta delle distanze e della velocità. L’incidente causato
dall’alcol alla guida rappresenta la prima causa di morte tra i giovani in
Italia.

Il vino non è un toccasana per il cuore

Secondo gli ultimi studi sembra non esserci un dosaggio sicuro nemmeno per
il cuore. A spiegarlo sono i risultati di uno studio dell’Anglia Ruskin
University e dell’University College di Londra pubblicato sulla rivista
Clinical Nutrition. La ricerca ha messo in discussione il metodo utilizzato
da un precedente studio che asseriva come un bicchiere di vino fosse
positivo per le arterie.

Lo studio contestato avrebbe accertato che chi non beve avrebbe un certo
livello di rischio, più alto rispetto a chi consuma quantità modeste di
alcol. Via via però che la quantità di alcol assunta ogni giorno aumenta, il
rischio diventerebbe poi sempre più elevato.

Nella parte di analisi focalizzata su alcol e rischio cardiovascolare, i
ricercatori avevano preso in esame circa 350.000 partecipanti. Di questi,
333.000 avevano dichiarato di consumare alcol, in quantità e frequenza
varie, mentre quasi 22.000 avevano invece detto di non avere mai assunto
bevande alcoliche nemmeno saltuariamente. Ai partecipanti era stato chiesto
quanto alcol consumavano settimanalmente, e di che tipo. In base alle
risposte le persone che avevano dichiarato di assumere meno di 14 unità
alcoliche alla settimana sono state inserite nella categoria di consumo
moderato.

Aumento del rischio cardiovascolare

Chi “non ha mai fatto uso di bevande alcoliche sembra avere un rischio
cardiovascolare più alto” secondo questa ricerca sotto la lente degli
esperti. I non bevitori inclusi nello studio risultavano però essere meno
attivi fisicamente, con indice di massa corporea e pressione sanguigna più
elevati. È probabile dunque che molti di loro non consumassero bevande
alcoliche perché non erano in buone condizioni di salute. Questo avrebbe
portato a sottostimare l’effetto dell’alcol o addirittura a vedervi un
effetto protettivo per la salute.

Gli scienziati inglesi sono arrivati così alla conclusione che “l’alcol non
ha nessun effetto protettivo sulla salute e anzi è associato a un aumento
del rischio cardiovascolare anche quando si consumano 14 unità alcoliche o
meno alla settimana”.

L’Ona – Osservatorio nazionale amianto lotta da anni contro uno dei
cancerogeni più pericolosi, che causa il 78% dei tumori professionali in
Europa: l’asbesto. L’associazione e il suo presidente, l’avvocato Ezio
Bonanni, lavorano per un mondo libero da cancerogeni e inquinanti, per
contribuire alla tutela della salute sui luoghi di lavoro e per tutti i
cittadini. La ricerca è fondamentale per l’Ona, per avere diagnosi precoci e
sempre migliori cure. La prevenzione resta però l’obiettivo primario, nella
lotta al cancro, come ad altre malattie.

AGRAPRESS

“CNN”: POTRESTI AVER BISOGNO DI UN OTTOBRE SENZA ALCOL PIU’ DI QUANTO PENSI

“Sober october, dry january and dry july” ovvero “ottobre senza bere,
gennaio astemio e luglio astemio”: per un quarto dell’anno, queste campagne
forniscono una motivazione per le persone a riunirsi e sfidarsi a rinunciare
all’alcol, scrive il 2 ottobre madeline HOLCOMBE nella sezione “salute” del
sito della cnn. il centro statunitense per il controllo e la prevenzione
delle malattie classifica il consumo moderato come due drink o meno in un
giorno per gli uomini e un drink o meno per le donne ma – prosegue HOLCOMBE
– due terzi dei bevitori adulti riferiscono di bere piu’ di quei livelli
almeno una volta al mese. e la pandemia non ha aiutato. uno studio del
dicembre 2020 ha rilevato che il 60% degli intervistati ha aumentato il
consumo di alcol nel corso dell’anno e piu’ di un terzo ha affermato di
essersi dedicato al binge drinking , che e’ definito come cinque o piu’
drink in un’occasione per gli uomini e quattro per le donne. gli studi
dimostrano che l’alcol non fa bene a una vita sana. Non esiste una quantita’
sicura quando si tratta di salute del cuore, secondo la world heart
federation. e anche un consumo moderato riservato al fine settimana puo’
avere impatti sociali, emotivi e psicologici , secondo uno studio del 2022.
Sober october puo’ essere un passo per eliminare completamente l’alcol, ma
non deve esserlo, ha affermato aaron WHITE, consulente scientifico senior
del direttore del national institute on alcohol abuse and alcoholism.
“qualunque sia il tuo livello di consumo di alcol, una sfida alla sobrieta’
di un mese potrebbe aiutarti a essere piu’ consapevole sul tuo modo di
bere”, ha aggiunto WHITE.

BRESCIA TODAY

Ragazzo ubriaco riempie di botte la madre e la manda in ospedale

La furia del figlio interrotta solo dai carabinieri

In preda a una furia incontrollata, probabilmente esasperata dai fiumi di
alcol che aveva in corpo, se l’è presa con sua madre colpendola più e più
volte: le grida della donna hanno spaventato i vicini che hanno subito
allertato i carabinieri. E i militari della stazione di San Zeno l’hanno
fermato e portato in caserma: rischia l’arresto per maltrattamenti e
resistenza.

Tutto è successo martedì pomeriggio a Borgosatollo. La chiamata al 112
arriva poco prima delle 16.30: testimoni riferiscono di grida e urla da un
appartamento di Via Ugo Foscolo. Svelato l’arcano all’arrivo dei militari:
un 33enne, palesemente ubriaco, aveva aggredito la madre senza apparente
motivo.

Calci e pugni alla porta, una volta dentro avrebbe colpito anche la madre,
63 anni: quando poi si è trovato di fronte i carabinieri, avrebbe aggredito
anche loro. Non senza fatica è stato immobilizzato e accompagnato in
caserma: la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Niente
di grave (per fortuna) per la donna aggredita, ma che ha comunque avuto
bisogno di essere medicata in ospedale: è stata soccorsa dai sanitari
dell’automedica e poi trasferita al Civile, ricoverata in codice verde, da
un’ambulanza della Croce Blu..

GENOVA TODAY

Ubriaca al mattino insulta e aggredisce i carabinieri: denunciata

I militari hanno tentato subito di far ragionare la donna ma lei ha
continuato con le minacce arrivando addirittura al contatto fisico

È successo nella mattina di martedì a Cicagna. A chiedere l’intervento del
112 è stato il titolare di un bar, segnalando la presenza di una donna in
stato d’ebbrezza che, entrando nel locale, ha cominciato a disturbare la
clientela.

I militari, arrivati sul posto, sono stati subito aggrediti dalla 35enne, la
quale ha inveito contro di loro con insulti e proferendo frasi oltraggiose.

Gli uomini dell’Arma hanno tentato subito di far ragionare la donna di
origini romene, ma la stessa ha proseguito nel suo comportamento arrivando
addirittura al contatto fisico.

A questo punto è stata bloccata e denunciata in stato di libertà per
violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

GAZZETTA DI PARMA

“The Beer Game”: il “gioco della birra” per studenti e manager sbarca a
Parma

Si chiama «Gioco della birra» ma è un’iniziativa seria e utile. Più di un
«gioco di ruolo», per universitari e manager: è la simulazione di una
filiera produttiva, con proprie caratteristiche e obiettivi, affrontando (e
aiutando a chiarire) problematiche del lavoro quotidiano. Un’esperienza che
di solito si può fare al Mit, il Massachusetts Institute of Technology, ma
che sabato, per l’intera mattinata, sarà disponibile anche a Parma, ai
Chiostri di San Paolo, nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile.

Nel gioco «The Beer Game» si sfidano diverse squadre da dieci persone. Al
loro interno ognuno ha un ruolo: produzione, distribuzione, logistica e
acquirenti al dettaglio. E bisogna seguire alcune regole codificate. In
pratica viene simulato un sistema di produzione e distribuzione di casse di
birra (ma potrebbe trattarsi di qualunque prodotto), analizzando poi il
comportamento dei partecipanti, le soluzioni e le difficoltà nelle
interazioni umane. Ogni squadra rappresenta una filiera; le squadre non
interagiscono fra loro ma nel «debriefing» finale c’è un confronto su
comportamenti e soluzioni proposte.

«Il messaggio – sottolinea Alessio Malcevschi, docente di Sostenibilità
alimentare dell’Ateneo – è capire che una filiera funziona al meglio non
quando ogni segmento cerca di massimizzare il proprio interesse ma quando
riesce a coordinarsi all’interesse degli altri. Così il marketing deve
parlare bene con la logistica, la quale deve saper parlare alla
distribuzione».

Possono partecipare tutti: dagli studenti agli imprenditori, dai manager
alle associazioni. Le iscrizioni sono aperte. Basta scrivere un’e-mail
all’indirizzo del docente: alessio.malcevschi@unipr.it
<mailto:alessio.malcevschi@unipr.it> .

A.V.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931