RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
PRIMAPAVIA
*Nuovo codice della strada*
Abbiamo provato a installare un alcolock a Pavia, ma non è così semplice…
*Con la nuova legge, per i recidivi sarà necessario. Ma chiunque potrebbe
installarlo: sui costi e sulle modalità di installazione del dispositivo
però c’è ancora poca chiarezza…*
Tra tutte le novità che il Governo sta pensando di attuare per modificare
il Codice della Strada, sicuramente una che ha destato maggior interesse e
curiosità è quella relativa all’alcolock, ossia l’etilometro che rileva il
tasso alcolemico del conducente, bloccando il motore qualora quest’ultimo
abbia alzato il gomito più del dovuto…
Il dispositivo, stando al disegno di legge, sarà obbligatorio per coloro
che hanno già riportato una condanna per guida in stato di ebbrezza, mentre
per gli altri automobilisti non ci sarà questo vincolo.
Ciò non toglie che chiunque potrebbe decidere volontariamente di
installarlo, per essere davvero sicuro di non correre alcun rischio.
*Installazione alcolock, a Pavia al momento è ancora presto*
Per capirci qualcosa di più sull’alcolock, abbiamo voluto contattare alcune
autofficine di Pavia per avere informazioni a riguardo. La ricerca nel
nostro capoluogo, al momento, non si è rivelata affatto semplice. Tuttavia,
siamo riusciti a recuperare alcuni elementi interessanti circa i costi e le
modalità di installazione di questo nuovo strumento che nei prossimi mesi
potrebbe entrare a far parte della nostra vita di tutti i giorni.
Alcolock. Di certo, tra i provvedimenti che l’Esecutivo vuole attuare nel
nuovo Codice della Strada, questa parola è una di quelle che ha colpito
maggiormente l’attenzione popolare. Con questo termine si indica uno
strumento specifico attraverso cui il Governo vuole mettere una pezza alla
guida in stato di ebrezza.
L’alcolock non è nient’altro che un etilometro, installato nel veicolo e
collegato al motore, in grado di rilevare il tasso alcolemico del
conducente e bloccare l’accensione del mezzo qualora il guidatore superi i
limiti previsti dalla legge (0,5 g/l). Nei piani del Governo, questo
dispositivo sarà obbligatorio per i recidivi, ossia coloro che hanno già
riportato una condanna per guida in stato di ebbrezza (per loro il limite
di tasso alcolemico si abbassa a 0 g/l).
L’installazione dell’alcolock non è quindi vincolante per tutti gli altri
automobilisti, anche se, per questioni di sicurezza, avere in auto uno
strumento di questo tipo può tornare sempre utile al fine di evitare
situazioni spiacevoli alla guida. Per questo motivo, ci siamo documentati
sulla faccenda contattando autofficine ed elettrauti di Pavia per avere
qualche informazioni a riguardo.
I meccanici contattati ci hanno fatto sapere che a loro non è arrivata
ancora alcuna indicazione sull’alcolock e che se ne saprà di più solamente
quando entrerà in vigore il nuovo Codice della Strada. Il Governo, infatti,
dovrà indicare nel dettaglio non solo modalità e costi di installazione, ma
anche quali siano le officine convenzionate per questo servizio.
Indagando però sul tema, ma uscendo un po’ dai confini della nostra
provincia, abbiamo scoperto che esiste già realtà che si occupa di vendere
questo strumento. L’abbiamo quindi contattata e ci siamo fatti spiegare la
situazione attuale.
*Alcolock, quanto costa e come si installa*
Cercando un po’ online, infatti, siamo capitati sul sito di Dräger, azienda
internazionale con sede a Milano che opera nel campo della tecnologica
medica e della sicurezza. Nella loro offerta di prodotti abbiamo trovato
appunto l’alcolock.
Da Dräger ci hanno fatto sapere che la loro tipologia di etilometro si
trova in commercio da diversi anni, ma che solo recentemente è stata aperta
la fascia di mercato del privato e quindi l’installazione sulle
autovetture. Inizialmente, infatti, questo dispositivo era venduto
principalmente alle società di mezzi pubblici, come ad esempio i pullman,
per necessità di verifica delle condizioni dei vari autisti.
L’azienda ci ha inoltre spiegato che si occupa solo della vendita, mentre
l’installazione sui vari veicoli deve essere fatta da un elettrauto dato
che non è possibile farlo autonomamente.
“Lo strumento non è altro che un etilometro a tutti gli effetti che viene
installato sulla vettura e collegato dall’elettrauto al motore: ogni
qualvolta si sale sull’auto, prima di accenderla, bisogna fare il test con
l’alcolock: qualora il limite di legge del tasso alcolemico venga superato
avviene un blocco motore e quindi l’auto non si mette in moto”.
Secondo le linee previste dall’Unione Europea, dal 6 luglio 2022 tutti i
modelli di nuova omologazione hanno l’obbligo di disporre della
predisposizione per l’alcolock ossia che devono essere dotati di una sorta
di interfaccia che semplifica l’installazione postvendita di questi
dispositivi. (*) L’installazione sulle vecchie auto, invece, sarà più
complessa e secondo il nuovo Codice della Strada dovrà essere a carico del
conducente.
I costi dell’alcolock, tuttavia, non sono propriamente contenuti: da Dräger
ci fanno sapere che l’acquisto del dispositivo si aggira intorno ai 1.500
euro, mentre il costo di installazione varia a seconda delle tariffe
dell’elettrauto.
Le caratteristiche tecniche, però, non sono ancora state specificate:
servirà un apposito decreto del ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti in cui verranno specificate anche le modalità di installazione e
le officine autorizzate. *Staremo a vedere che cosa succederà*. (**)
(*) Nota: tra qualche anno la maggior parte dei veicoli saranno dotati di
Alkolock. Verranno contestati, ma la loro grande diffusione contribuirà
certamente alla riduzione del reato di guida in stato di ebbrezza.
Probabilmente anche culturalmente il concetto “o bevi o guidi” entrerà nei
costumi dei conducenti.
(**) Nota: succederà come è accaduto per gli etilometri in dotazione alle
forze dell’ordine. Contestazioni sull’efficacia dello strumento, cavillose
scuse per non utilizzarlo, escamotage per invalidarne l’uso.
TRIESTEALLNEWS
Omicidio nautico, al via il nuovo reato per le imbarcazioni da diporto
21 Settembre 2023
di Zeno Saracino
21.09.2023 – Le imbarcazioni come le auto, le correnti marine come le
strade? Sembra, ad una prima analisi, la conseguenza della nuova legge sul
diporto votata dalla Camera dei Deputati che rafforza considerevolmente le
pene. In particolare viene introdotto il reato di omicidio nautico e le
pene risultano rafforzate per chi guida l’imbarcazione in stato di
ebbrezza. Sotto il profilo tecnico la norma approvata dalla Camera ‘adatta’
l’articolo 589 bis del codice penale sul reato di omicidio stradale,
allargandolo alla nautica.
La comparazione, evidenziata da molteplici giornali, è con le pene e le
aggravanti di chi guida in strada.
Specificatamente la morte a seguito di una violazione delle norme sulla
disciplina della navigazione marittima o interna prevede un’ipotesi di
omicidio colposo punibile con una reclusione da 2 a 7 anni. E come al
volante, la pena peggiora in caso di stato di ebbrezza alcolica o di
alterazione psicofisica connessa all’assunzione di droghe; se ciò causa la
morte di una persona, la reclusione sale da 8 a 12 anni. Se il conducente
dell’imbarcazione non è un professionista, non è un lavoratore impegnato
nelle sue mansioni, con un tasso alcolemico superiore a 0,8, ma inferiore a
1,5 grammi, la pena si assesta da 5 a 10 anni.
Naturalmente, come per chi lavora nell’ambito del trasporto su gomma, anche
per chi naviga per lavoro, ad esempio alla conduzione d’un peschereccio o
di un traghetto, la pena se in stato di ebbrezza o di alterazione è molto
più severa, essendo un ‘professionista’. In questi casi è prevista la
reclusione da 8 a 12 anni, anche in presenza di un tasso alcolemico basso;
‘non si bene’ sul lavoro, è risaputo. Nel caso di omicidio plurimo od
omicidio e lesioni a più persone, la pena sale fino ad un massimo di 18
anni.
Come con le patenti stradali, anche nel caso della nautica la pena sale se
la persona non è munita di regolare autorizzazione, se non presenta la
patente nautica laddove prescritta; o se navigava con la stessa sospesa o
revocata. Inoltre la pena sale, per lesioni gravi e gravissime, in caso di
assenza di assicurazione obbligatoria per l’imbarcazione.
Infine, anche nel caso del diporto, è stata inserito l’arresto obbligatorio
in flagranza per l’omicidio nautico; non viene applicato solo se il
conducente si è fermato nell’immediato, mobilitando i soccorsi o cercando
di soccorrere la vittima a propria volta.
Il cambiamento – che riveste un certo interesse per Trieste, essendo una
città di mare, con una folta presenza di imbarcazioni da diporto e delicate
situazioni al confine con Slovenia e Croazia – è stata introdotta a seguito
del drammatico incidente del 19 giugno 2019 nel lago di Garda, al largo di
Salò. Nell’occasione due giovani italiani, di 25 e 37 anni, rimasero uccisi
a seguito dell’urto con un motoscafo guidato da due turisti cinquantenni di
nazionalità tedesca, entrambi fortemente ubriachi.
[z.s.]
BARITODAY
*Attualità*
Un campagna dell’Asl Bari contro la diffusione di tabacco e alcool fra i
giovani: 150 docenti formati nel progetto ‘Unplugged per la Lotta alle
Dipendenze’
*L’iniziativa, partita ieri, coinvolge gli insegnanti di alcune scuole
superiori presenti nel Barese: l’obiettivo è educare i 5mila studenti della
provincia a comportamenti che rispettino la loro salute*
Preparare 150 docenti a prevenire le dipendenze patologiche tra i loro
5mila studenti. È questo l’obiettivo del Corso di Formazione per docenti
del progetto regionale ‘Unplugged per la Lotta alle Dipendenze’ avviato
ieri nell’Istituto Superiore ‘Romanazzi’ di Bari.
L’iniziativa, promossa dal Gruppo Interdisciplinare Aziendale (Gia)
dell’Asl Bari e dal Dipartimento Dipendenze Patologiche, rientra nel
Catalogo di Promozione della Salute nelle scuole anno scolastico 2023-2024
e terrà impegnati i docenti per tre intense giornate, dal 20 al 22
settembre (dalle 8.30 alle 15). Prima tappa di un programma scolastico
articolato in cinque corsi e quasi 100 ore di formazione che riguarderà,
tra settembre e ottobre, tutto il territorio di Bari e provincia con
l’obiettivo di attuare una corposa campagna di prevenzione rispetto all’uso
di tabacco, alcool e sostanze tra gli adolescenti basato sull’influenza
sociale, all’insegna dell’abusato ‘così fan tutti’, e sull’educazione
normativa, le ‘regole’ comuni che troppo spesso si tende a infrangere.
Il progetto ha come destinatari finali, attraverso i docenti, i ragazzi del
secondo e terzo anno delle scuole secondarie di primo grado e del primo
anno delle scuole secondarie di secondo grado. Ragazzi e ragazze dai 12 ai
14 anni ai quali il progetto ‘Unplugged’ intende parlare di argomenti
particolarmente sensibili: favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle
competenze interpersonali, sviluppare e potenziare le abilità
interpersonali, correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla
diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze psicoattive, nonché sugli
interessi legati alla loro commercializzazione, migliorare le conoscenze
sui rischi legati all’uso di tabacco, alcool e sostanze psicoattive e,
soprattutto, sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.
Il progetto è stato già presentato alle scuole del territorio Asl Bari il
31 marzo scorso, con una conferenza promossa dal Gia, che fa capo al
Dipartimento di Prevenzione diretto da Domenico Lagravinese, e dall’Ufficio
scolastico Provinciale di Bari diretto dalla professoressa Giuseppina
Lotito, con l’intento di sensibilizzare le scuole all’adesione.
Per il Gia Asl Bari, coordinato dalla dottoressa Maria Grazia Forte,
dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione, è il primo traguardo
raggiunto nella divulgazione del Catalogo per la Promozione della Salute
nelle scuole della Regione Puglia 2023-2024, con un’alta adesione da parte
dei docenti.
Grande contributo e collaborazione è stata fornita al Gia dalla dottoressa
Mariarita Marvulli, medico in formazione specialistica in Medicina di
Comunità e Cure Primarie dell’Università di Bari, che affronterà la
tematica della promozione della salute nelle scuole nella sua tesi di
specializzazione.
I docenti iscritti alla formazione sono circa 150 e si rivolgeranno durante
l’anno scolastico 2023-2024 ad una platea di circa 5000 alunni afferenti al
territorio della Asl Bari. La formazione rivolta ai docenti sarà svolta
secondo un calendario ben definito: 20-21-22 settembre 2023 presso
l’Istituto Romanazzi a Bari, 27-28-29 presso il Liceo Scientifico e
Linguistico Statale Federico II ad Altamura, 27-28-29 settembre presso
presso l’Istituto Romanazzi a Bari, 4-5-6 ottobre presso l’IStituto
Romanazzi a Bari.
I formatori del progetto (un’attività che fa capo al Dipartimento
Dipendenze Patologiche) sono stati individuati tra gli operatori attivi di
‘Unplugged’ e con l’ausilio della dottoressa Angela Lacalamita,
responsabile regionale per la prevenzione delle dipendenze patologiche.
Sono tutti professionisti qualificati del Dipartimento Dipendenze
Patologiche della Asl Bari, attualmente diretto dal Direttore sanitario
dottor Luigi Rossi, che si alterneranno durante i 5 corsi: saranno le
dottoresse Angela Lacalamita, Palmira De Santis, Marcella Kapturkievicz,
Teresa Viterbo, Alessandra De Ruvo, Elvira Tocco e Michela Lopez.
ANSA
Regione Valle d’Aosta
Alcol ai minori e discoteche abusive, denunce in Valle d’Aosta
*Controlli della polizia in estate, anche buttafuori irregolari*
AOSTA, 21 settembre 2023
Durante l’estate la divisione amministrativa e sociale della questura ha
denunciato in procura i gestori di un bar di Aosta per “un’attività di
somministrazione di alcolici a minorenni”.
I titolari erano stati “già colpiti sul finire dello scorso anno dalla
misura della sospensione dell’attività di somministrazione alimenti e
bevande” riguardo a “rischi e pericoli per l’ordine e la sicurezza
pubblica”.
L’attività, svolta con la guardia di finanza, rientra tra le 27 “situazioni
oggetto di verifiche” che sono state sviluppate tra maggio e settembre
insieme ai vigili del fuoco e alle altre forze dell’ordine.
Sono state scoperte “tre feste danzanti i realizzate senza la prevista
autorizzazione del sindaco e sprovviste anche di segnalazione certificata
inizio attività” e “due contesti commerciali in cui vi era assenza del
precursore alcoltest (obbligatorio per locali aperti oltre la mezzanotte e
che somministrano alcolici)”. Ma anche una festa patronale svoltasi nel
luglio scorso ad Aosta e un locale pubblico del capoluogo valdostano in cui
sono stati trovati due buttafuori “irregolari quanto a posizione
lavorativa” “In tre casi – fa sapere la questura di Aosta – si è proceduto
a formale diffida” quindi “convocando i promotori/organizzatori di eventi
programmati senza aver adottato la corretta procedura autorizzativa, in cui
era previsto ballo da discoteca in luoghi assolutamente inidonei”.
In un caso, in particolare, “la festa da discoteca si sarebbe dovuta
svolgere in assenza di quegli elementi strutturali a garanzia della
pubblica incolumità (sistema antincendio, impatto, acustico)”.
ILCORRIEREDELLACITTA’
Roma, netturbino arrestato per stupro: le accuse dell’ex compagna
21 Settembre 2023
Di Barbara Polidori
Salgono a quattro le donne vittime del netturbino di Riano, arrestato per
violenza sessuale e diffusione illecita di video e foto private. Tre hanno
sporto denuncia verso il 59enne, accusato di somministrare mix tossici di
alcol e farmaci. Una soluzione che stordiva a loro insaputa le donne
entrate in contatto con il netturbino, rendendole prive di conoscenza e
preda della violenza dell’uomo.
*L’ex del netturbino: “Mischiava alcol e tranquillanti”*
A prendere coraggio è ora una delle vittime, una sua ex. Secondo quanto
raccontato agli inquirenti, il 59enne di Riano era solito trafficare con
alcol e tranquillanti, gesti sospetti che avrebbero messo in guardia la
donna. Con lei negli ultimi mesi ha avuto una relazione, ma le cose stando
alla testimone non sarebbero andate bene, con tanto di discussioni accese
tra i due, alcune proprio per il vizio di mischiare alcolici e farmaci. In
un caso addirittura, dopo una lite, la donna sarebbe finita in coma etilico
nella casa affittata dall’uomo a Saxa Rubra. Sua figlia racconta che,
rientrata a casa, l’avrebbe trovata in uno stato di abbandono, simil
drogata e incosciente. Per questo motivo sono scattati gli arresti
domiciliari con il braccialetto elettronico.
*Drogava le vittime: “Voi donne non reggete l’alcol”*
Sono diverse le donne però che si sono insospettite per le bravate del
netturbino. Al momento è atteso l’esito del Dna per la prima vittima, che
ha permesso l’avvio delle indagini. Dopo aver passato una notte con il
59enne, si sarebbe recata all’ospedale San Pietro lamentando anche lei uno
stato di torpore. Le analisi le hanno dato ragione, risultando positiva
alle benzodiazepine.
Anche in questo caso, le indagini della procura di Tivoli dimostrano che il
netturbino avrebbe sciolto nell’alcool una dose potentissima di Alprazolam,
un farmaco che gli era stato prescritto dopo un incidente al ginocchio.
Così come per le altre vittime, il mix avrebbe intorpidito le donne
rendendole incapaci di reagire. A una, in particolare, il netturbino
avrebbe risposto: “Voi donne non reggete l’alcol”, cercando di sfuggire
alle domande incalcanti della donna sulle sostanze nel drink. Al momento
tre vittime hanno deciso perciò di sporgere denuncia, mentre una quarta non
è stata ancora identificata. Su quest’ultima però, il netturbino si sarebbe
particolarmente accanito, condividendo video e foto privati con gli amici.
IL GIORNO
Valentino Colia, ucciso a 15 anni da un ubriaco al volante. Il papà: “Non
abbiamo avuto giustizia”
*Avrebbe compiuto 16 anni l’8 ottobre il ragazzo travolto a Garbagnate da
un automobilista ubriaco e senza patente. I genitori organizzano una
manifestazione: “Portate pensieri per non dimenticarlo”*
“Vogliamo ringraziare gli amici e la comunità di Garbagnate per il sostegno
e l’affetto che ci hanno dimostrato in questi mesi, così abbiamo pensato di
trascorrere una giornata tutti insieme, per tenere vivo il ricordo di
Valentino. Lo faremo l’8 ottobre, in occasione del suo compleanno”. Avrebbe
compiuto 16 anni l’8 ottobre Valentino Colia, studente del corso di
operatore meccanico di macchine utensili al centro Salesiani di Arese e
grande appassionato di basket. Ma non sarà così. Perché il 17 luglio è
stato travolto e ucciso da un furgone guidato da Bogdan Pasca, 32enne
romeno, ubriaco e senza patente, in via Kennedy a Garbagnate Milanese, a
poche centinaia di metri da casa.
Per non dimenticare Valentino, papà Raffaele, mamma Emilia e il fratello
Nicolò, hanno deciso di organizzare un corteo domenica 8 ottobre che
partirà alle 10 da viale Kennedy, proseguirà fino alla palestra di via
Varese dove ci sarà una partita di basket. E farà anche una tappa al
cimitero. Il primo compleanno di Valentino senza di lui, la famiglia non
vuole restare da sola, vuole condividere la giornata con chi gli ha voluto
bene.
“Purtroppo non si può tornare indietro alla sera del 17 luglio, ma vogliamo
tenere vivo il suo ricordo di nostro figlio e vogliamo giustizia – racconta
il papà – sappiamo che l’uomo che ha travolto nostro figlio è ancora in
carcere, ma non sappiamo quando ci sarà il processo. Valentino era un bravo
ragazzo, amico di tutti, in questi mesi ci hanno raccontato tanti episodi e
belle cose su di lui, anche se in casa è ancora difficile parlare di lui
non lo vogliamo dimenticare”. Forse anche per questo la famiglia di
Valentino sul volantino con il quale annuncia il corteo scrive, “se vi fa
piacere sentitevi liberi di portare pensieri per Valentino o striscioni
commemorativi”.
La sera del 17 luglio Valentino era in sella alla bicicletta insieme ad
un’amica, stavano attraversando via Kennedy all’altezza delle strisce
pedonali, quando su di loro è piombato il furgone guidato dal 32enne
romeno. Un impatto atroce. Quando sul posto sono arrivati i soccorritori
Valentino era in arresto carciocircolatorio, dopo le prime manovre di
rianimazione è stato portato all’ospedale san Gerardo di Monza, ma è
deceduto poco dopo.
Mamma Emilia ricorda così quella sera d’estate, “Valentino è rimasto qui a
casa fino alle 22.25 con gli amici, erano in garage a fare festa, poi mi ha
chiesto se poteva uscire per andare a prendere un gelato. Come si fa a dire
di no ad un 15enne? Forse avrei dovuto farlo e lui sarebbe ancora qui con
noi – racconta piangendo – un quarto d’ora dopo ho ricevuto la telefonata
dal suo cellulare, era l’amica Giorgia che mi diceva dell’incidente. Sono
arrabbiata per quello che è successo, lo Stato non è riuscito ad impedire
che accadesse l’incidente ma ora chiedo giustizia”.
L’amica Ambra che era con lui dopo settimane di terapia intensiva ora sta
meglio. Sta facendo riabilitazione. “Non sono ancora pronta per
incontrarla, ci sarà il momento giusto anche per questo”.
VITERBOTODAY
Rissa tra ubriachi durante il trasporto della minimacchina, aggrediti i
poliziotti intervenuti: uno finisce in ospedale
*I fatti risalgono al 26 agosto durante i festeggiamenti di santa Rosa al
Pilastro. Denuncia e daspo Willy per due 30enni*
Rissa durante il trasporto della minimacchina del Pilastro, aggrediti i
poliziotti intervenuti, già impegnati nel servizio di ordine pubblico per
la manifestazione del 26 agosto scorso durante i festeggiamenti di santa
Rosa nel quartiere di Viterbo.
“Il fatto – ricostruisce la questura in una nota -, avvenuto nelle
immediate vicinanze del locale pubblico sito in via Alessandro Volta e
denominato “Bar Dei”, ha visto i responsabili, in evidente stato di
alterazione alcolica, aggredire dapprima verbalmente gli operatori e,
successivamente, uno dei due colpire con una forte manata al volto il
funzionario della questura di Viterbo responsabile del servizio che, a
seguito del colpo, riportava lesioni giudicate guaribili con cinque giorni
di prognosi”.
Due 30enni italiani sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità
giudiziaria e il questore Fausto Vinci, su segnalazione dell’ufficio
Prevenzione generale e soccorso pubblico, ha adottato la misura di
prevenzione del daspo “Willy”.
“Al termine di una approfondita istruttoria – sottolinea la questura -,
curata dal personale della divisione Polizia anticrimine, al fine di
evitare il ripetersi in futuro di analoghi episodi, è stato emesso il
provvedimento che ha interdetto a uno dei responsabili per la durata di un
anno l’accesso e lo stazionamento ai locali pubblici ed esercizi analoghi
ubicati nel comune di Viterbo. Al secondo è stato invece vietato, sempre
per il periodo di un anno, la frequentazione del solo locale pubblico
interessato dall’episodio di violenza”.
BASTIA.IT
Minaccia genitori e parenti per avere i soldi per l’alcol Ora non li potrà
avvicinare
*Il 33enne accusato anche di furto ed estorsione*
21 Settembre 2023
*BASTIA UMBRA* Ha minacciato i genitori, la nonna materna e lo zio,
arrivando anche a distruggere degli oggetti in casa. Ora il 33enne bastiolo
è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento in quanto tenuto
responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, nonché di furto
aggravato, estorsione e indebito utilizzo di carta bancomat, tutti reati
commessi in ambito familiare. Le indagini dei carabinieri della stazione di
Bastia Umbra, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal capitano
Vittorio Jervolino, hanno permesso di accertare che l’uomo, per almeno 4
mesi da maggio a oggi, avrebbe ripetutamente vessato e minacciato i
genitori, la nonna materna e lo zio, affinché gli consegnassero i soldi che
poi spendeva per acquistare bevande alcoliche. In particolare, sono stati
diversi gli interventi delle forze dell’ordine a casa dell’interessato il
quale, in alcune circostanze, avrebbe distrutto degli oggetti all’interno
dell’abitazione per costringere i familiari a cedere alle sue richieste.
Dalla casa della nonna, invece, avrebbe rubato denaro contante e altri
beni, oltre al bancomat con cui ha effettuato vari prelievi. Al termine
dell’attività investigativa, il gip del tribunale di Perugia ha disposto il
divieto di avvicinamento dell’uomo ai suoi familiari: il 33enne dovrà
mantenersi a una distanza di 500 metri e non potrà contattarli.
F.P
TREVISOTODAY
Ubriaco prende a pugni un 71enne fuori dal supermercato poi fugge in bici
LA NAZIONE
Aggredito di sera in pieno centro: “Ubriaco mi ha rubato la collana”
LA MILANO
Ubriaco provoca un incidente, fugge e aggredisce la polizia, arrestato
58enne di Pistoia