RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
GAMBERO ROSSO
Notizie Vino
“Contro la dittatura dell’alcol”. Arriva il Manifesto per la sobrietà
gioiosa, e l’ha scritto un sommelier
a cura di Lorenzo Ruggeri
Il piacere di rimanere sobri in una comunità dominata dall’alcol. Vi
presentiamo il manifesto per la Sobrietà Gioiosa appena sottoscritto in
Francia
Viviamo in una società fondata sull’alcol? Rilanciamo il Manifesto per la
Sobrietà Gioiosa, presentato in questi giorni in Francia dal sommelier
sobrio Benoît dOnofrio, in collaborazione con Aitor Alfonso. Offre diversi
spunti di lettura, dalla presunta dittatura dell’etanolo nella vita sociale
a un atteggiamento fortemente scettico verso tutto ciò che è privo di alcol.
Di sicuro, l’offerta dei soft drink (kombucha, proxies, bubble tea,
estratti, succhi d’autore) non è mai stata così variegata, completa e
competitiva. Ne abbiamo parlato in maniera diffusa sul nostro mensile che
trovate in edicola. Esiste un altro modo di bere e si sta ritagliando uno
spazio crescente. Tra i prossimi appuntamenti ricordiamo No/Lo Bolo Fair il
15 gennaio a Bologna, la prima fiera italiana specializzata sul bere
analcolico.
Il manifesto si articola in cinque punti. L’obiettivo dichiarato è quello di
rivalutare lo stato di sobrietà “che può essere altrettanto energizzante ed
esaltante anche se non c’è di mezzo l’alcol”. Benoit d’Onofrio, un passato
da sommelier vecchia scuola per poi dedicarsi in pieno all’ampia gamma
analcolica, non predica un’astinenza assoluta. Vuole riaffermare la libera
determinazione del bevitore. Nel testo non ci sono norme o regole, la
sobrietà gioiosa esplora semplicemente un modo diverso di bere. “Propone un
approccio al consumo di alcol nello stesso modo in cui il flexitarismo si
avvicina al consumo di carne: un’apertura alla diversità delle bevande”.
1. Bevi quando voglio, se voglio
Si tratta di resistere all’imposizione alcolica nella società, non
astenersi. Vogliamo sollevare il velo sull’alcolismo sociale che è
l’equivalente dell’alcolismo professionale del sommelier. C’è gioia nello
scegliere di rimanere sobri, nel consumare una bevanda analcolica secondo
desideri e momenti. Difendiamo l’idea che bere “senza” sia una scelta che
non cancella il fatto di bere “con” quando si vuole.
2. Ampliare il dominio del gusto e dei piaceri
L’espressione bere” implica automaticamente l’ingestione di alcol e questo
deve essere messo in discussione. Bere-senza è anche bere, provare piacere
nel dissetarsi. La gioiosa sobrietà non è una privazione ma al contrario una
ricchezza, quella di scoprire altri profumi e altri aromi. L’alternativa
alle bevande alcoliche non può ridursi a bibite iper-dolci o miscele
insipide: invitiamo bar-tender, sommelier, chef e viticoltori a mettere
tutta la loro creatività al servizio del gusto senza alcol!
3. Godetevi il momento con lucidità
Lungi dall’essere fonte di noia, la gioiosa sobrietà permette di afferrare
la vita festosa e di parteciparvi consapevolmente. Aiuta a trovare piaceri
altrove che nell’ebbrezza sistematica. Balliamo se la musica ci invita,
ridiamo se lo scherzo è divertente, facciamo l’amore se vogliamo, andiamo a
dormire se siamo stanchi… Più rara e quindi più preziosa, l’ebbrezza
occasionale viene rivalutata.
4. Regalati un domani più luminoso
Sì, puoi abbracciare il desiderio di avere una mente fresca e un corpo
leggero la mattina dopo una festa o una cena. Ammetti che non bere alcolici
sembra un riposo, che c’è felicità nel non sentirsi ubriachi fradici quando
vai a letto e quando ti svegli con la nausea. Per la gioia piuttosto che per
i postumi di una sbornia.
5. La sete dincontri
Non abbiamo bisogno dell’alcol per formare un gruppo o una società. Il
piacere di ritrovarsi attorno ad un piatto e a un bicchiere nasce dalla
condivisione di idee, parole, emozioni. La sobrietà gioiosa, lungi dal
romperli, mette insieme tutti questi legami: difende il “bere insieme”,
inclusivo e amichevole. La nostra società è alcolizzata: le relazioni
sociali sembrano condizionate, addirittura abilitate, dall’alcol. La gioiosa
sobrietà difende una società di bevitori liberi.
GAMBERO ROSSO
La silenziosa avanzata delle bevande senza alcol: a Bologna arriva la prima
fiera analcolica
a cura di Marzio Taccetti
Kombucha, vini senz’alcol, birre analcoliche e spirits a gradazione zero. A
Bologna arriva una fiera dedicata alle bevande a bassa gradazione di alcol o
analcoliche
Nel panorama degli eventi enogastronomici ne mancava uno dedicato a chi
lalcol preferisce consumarlo in moderazione. O preferisce non consumarlo
affatto. No/Lo Bolo Fair sarà il primo evento in Italia incentrato sul
sempre più crescente fenomeno dei drink analcolici e le bevande a basso
tenore di alcol. Un appuntamento con kombucha, proxies, vini e birre senza
alcol o a bassa gradazione alcolica che si svolgerà il 15 gennaio a Bologna.
Qualcosa si è mosso nel mondo delle bevande. In questo nuovo 2024,
sicuramente il Low Alcohol o No Alcohol è uno dei nuovi trend che, anche se
silenziosamente, si sta affermando nei principali paesi dove si consumano
bevande alcoliche e che vede una crescente domanda di prodotti alternativi.
Non solo bibite analcoliche, ma drink dalla forte componente gastronomica e
artigianale come la Kombucha, o emulazioni dei più comuni e tradizionali
alcolici a gradazione zero.
In pochi mesi è stato registrato a livello internazionale un forte interesse
per il vino dealcolato, mentre sono allordine del giorno guide (ad esempio
della Wine and Spirit Trade Association) e classifiche come quella migliori
birre analcoliche o le migliori bevande analcoliche del New York Times.
Un approccio nuovo al bere che si traduce in un nuovo segmento di
consumatori e potenziali clienti per cui produttori di vino, birrifici e
distillerie si mettono in gioco per creare bevande senza o a basso contenuto
alcolico. In questo nuovo scenario il mondo della ristorazione non è rimasto
a guardare, ma ha implementato nella propria offerta pairing a gradazione
zero. Si delinea così un quadro ancora in via di sviluppo ancora da sondare
e raccontare nel futuro.
La prima fiera analcolica italiana
Proprio durante il Dry January, questo trend assumerà la forma di un evento,
ritagliandosi uno spazio nel capoluogo dellEmilia-Romagna, all’interno
della location eletta lo Zoo – Your Community Baker . Organizzata da La
Sobreria, Riccardo Astolfi e Nicolò Pagnanelli, la fiera è il risultato di
uno sforzo collettivo da parte degli ideatori e si basa su donazioni
volontarie. No/Lo Bolo Fair rappresenta un primo approccio fieristico che
mette a contatto chi produce con ristoratori e curiosi. Un modo per dare
visibilità al mondo No/Lo e permettere di instaurare una rete di contatti ai
partecipanti. Durante levento sarà possibile assaggiare le creazioni di più
di 20 produttori della scena italiana e internazionale.
Kefir, Toniche, vini alcol free e spirits a gradazione zero saranno gli
argomenti per costruire uno scambio proficuo di idee tra chi produce e
professionisti, ma anche un modo per conoscere da vicino tecniche e
potenzialità di questi prodotti per creare nuovi sapori e accostamenti. Un
evento pensato però per un pubblico ampio, che non si rivolge solo persone
del settore, ma chiama a raccolta tutte le persone che non possono o non
vogliono consumare alcol e vogliono conoscere da vicino questo nuovo
linguaggio del bere in forte ascesa.
DISSAPORE
No/Lo Bolo Fair: a Bologna levento dedicato ai drink analcolici (o quasi)
L’adunata per gli astemi, i salutisti e i curiosi in generale è il 15
gennaio a Bologna per il No/Lo Bolo Fair, appuntamento dedicato ai drink
analcolici
di Manuela Chimera
Astemi di tutta Italia, questo è il vostro momento. Il vostro e quello dei
salutisti e dei curiosi in generale. Perché a Bologna, il 15 gennaio, si
tiene il No/Lo Bolo Fair, levento dedicato ai drink analcolici (o quasi,
insomma). Lappuntamento è dalle ore 15 alle ore 18 presso Zoo Your
Community Baker in Strada Maggiore 50/a.
No/Lo Bolo Fair nasce dalla consapevolezza che i prodotti No / Low alcohol
sono un trend in forte crescita. Questo anche se, in realtà, i dati sono un
po contrastanti. A novembre si parlava di vendite a picco per le bibite
analcoliche, forse a causa dei rincari e dellinflazione. Tuttavia è
innegabile che molte star stiano lanciando bevande analcoliche (persino
Lewis Hamilton si è dedicato a questo settore). Inoltre pure la Guinness
analcolica sta andando alla grande, tanto che lazienda ha deciso di
aumentare la produzione del 300%.
Pure il Coachella questanno ha deciso di aggiungere dei bar analcolici,
mentre Netflix aveva lanciato la sua prima etichetta di birra, rigorosamente
analcolica.
Effettivamente allestero i prodotti No / Low alcohol sono in rapida
crescita e molto piano piano stanno infiltrandosi anche in Italia. In questo
caso non parliamo di semplici bibite analcoliche, bensì di prodotti come
kombucha, kefir, toniche, ma anche vini senza alcol, birre, spiriti e
proxies, tutti in versione senza alcol o a bassa gradazione alcolica.
Si parla di prodotti artigianali che sono creati usando tecniche come la
fermentazione, senza dimenticare i macerati, gli estratti, gli infusi, i
distillati che possono creare nuovi gusti e nuovi mocktails.
In questottica ecco che No/Lo Bolo Fair è lappuntamento ideale per chi
lalcol non lo può proprio bere (astemi per problemi di salute o per scelta
morale), ma anche per chi vuole provare a ridurre il consumo di alcol nella
propria vita (visto che gli studi continuano a sottolineare il rapporto fra
lalcol e lo sviluppo di alcuni tumori). Inoltre è perfetto anche per chi è
semplicemente curioso e vuole sperimentare qualcosa di diverso dal solito. E
che dire degli addetti al settore che, magari, stanno valutando lidea di
inserire nel proprio menu una carta analcolica?
Coloro che parteciperanno a No/Lo Bolo Fair potranno:
* scoprire tutte le tendenze dellofferta analcolica italiana e
internazionale, venendo a contatto con più di 20 produttori e distributori
(e ovviamente con i loro prodotti)
* contattare altri professionisti e condividere con loro informazioni
sullutilizzo degli analcolici in cucina o al bancone
* conoscere il nuovo glossario dei prodotti no/low alcohol in Italia
Va segnalato anche il fatto che dalle ore 15 alle ore 18 lingresso è libero
per i ristoratori e i professionisti. Poi dalle ore 18 alle ore 21 ecco che
si terrà un apritivo musicale aperto a tutti.
GAZZETTA DI MANTOVA
Lautista dello scuolabus fuori strada a San Michele in Bosco aveva alcol
nel sangue oltre l1
Positivo allalcoltest, scatta la denuncia penale. Il sindaco convoca
lazienda e non esclude di recedere dal contratto
SERENA MARCHINI
Aveva un tasso di alcol nel sangue superiore a 1 lautista dello scuolabus
finito fuori strada a San Michele in Bosco, lunedì, al ritorno dal primo
giorno di scuola dopo le vacanze di Natale.
Al momento dellincidente trasportava due bambine e unaccompagnatrice, ma
aveva già fatto scendere altri bimbi lungo il tragitto dalle elementari di
Marcaria. La percentuale di alcol, certificata dallalcoltest effettuato
dalla polizia locale, mette nei guai il conducente, un dipendente
dellazienda di trasporti Egepu che ha in appalto il servizio di trasporto
scolastico nel comune di Marcaria.
Non solo, infatti, gli autisti professionali sono sottoposti agli stessi
limiti dei neopatentati (alcol pari a zero), ma il tasso superiore a 1 fa
scattare per il guidatore, oltre al ritiro della patente, la denuncia di
carattere penale anziché la semplice sanzione amministrativa. Il mezzo è
stato messo sotto sequestro per 30 giorni.
Le prove
Subito dopo che lo scuolabus è finito fuori strada in via Palestro,
rotolando giù da un fossato coricandosi su un fianco, la polizia locale ha
eseguito i pre-test sullautista, tutti positivi. Visto il rifiuto da parte
del conducente di recarsi in ospedale, quindi, gli agenti hanno fatto
arrivare il loro etilometro che ha dato lesito ufficiale.
I dubbi
Incongruenze, poi, sulla dinamica dellincidente. Lautista ha riferito di
essersi spostato al limite della carreggiata per evitare la manovra
azzardata di unauto che arrivava in senso opposto. La versione, al momento,
non ha trovato conferme. Nessuna auto si è fermata e gli altri passeggeri
non hanno notato veicoli.
La reazione
Decisa la reazione del sindaco Carlo Alberto Malatesta: «Sono molto
arrabbiato – dice – Non possiamo tollerare comportamenti che mettono a
rischio i bambini e non faremo sconti». Per un caso fortuito, infatti, solo
una delle bambine ha riportato escoriazioni lievi a una mano.
«Ho convocato immediatamente la Egepu – prosegue Malatesta – e fatto partire
una lettera di contestazione. Lazienda ci ha assicurato di eseguire
regolarmente test per alcol e droghe sui suoi autisti e che il dipendente in
questione era stato sottoposto a un test proprio 1 o 2 giorni prima. Abbiamo
chiesto di vedere tutta la documentazione; se le cose non fossero così, ci
sarebbero i termini per la risoluzione del contratto, che è comunque in
scadenza a giugno. Il Comune, invece, non può eseguire direttamente i test
perché gli autisti non sono nostri dipendenti».
Il contratto
La Egepu, società privata di trasporti con sede legale in Puglia e
amministrativa a Porto Mantovano, gestisce in toto il trasporto scolastico
nel comune di Marcaria. In strada ci sono, ogni giorno di scuola, vari bus
che operano 5 linee allandata e altrettante al ritorno.
Il primo contratto era del 2016-2017. In quelloccasione, Egepu era arrivata
seconda dietro Apam, ma questultima era stata esclusa dal giudice per
condotta antisindacale. Lappalto era stato a Egepu era stato, poi,
rinnovato e terminerà con la fine di questanno scolastico. «Finora non
avevamo avuto problemi – riferisce il sindaco – Mai arrivata alcuna
segnalazione su autisti che bevessero alcol prima di mettersi alla guida».
ANSA
Ubriaco aggredisce la compagna, 50enne arrestato a Senigallia
Lite di coppia sfociata in aggressione, lei chiama i carabinieri
Un uomo è stato arrestato per lesioni aggravate nei confronti della
convivente.
È un 50enne abruzzese che, al termine di un litigio, ha aggredito la donna
nella casa in cui entrambi vivono a Senigallia (Ancona) al culmine di una
lite, mentre lui era in stato di ubriachezza.
È stata la vittima a chiamare il 112 e a far intervenire i carabinieri.
L’uomo, originario di Chieti, non era più nell’edificio ma è stato
rintracciato poco dopo ed è stato arrestato dai militari dell’aliquota
radiomobile. Lei è stata curata all’ospedale di Senigallia, dove le sono
state refertate lesioni per pochi giorni di prognosi. La coppia vive insieme
da tempo, ma già in passato erano stati segnalati dei diverbi, ma senza
sfociare in gesti violenti.
Il gip del Tribunale di Ancona non ha convalidato l’arresto del 50enne.
L’uomo è quindi tornato a piede libero.
IL RESTO DEL CARLINO
Ubriaco, si barrica nellauto per evitare i controlli
Un 30enne ha inveito contro i carabinieri che alla fine lo hanno denunciato
per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza
I carabinieri lo fermano lo vedono su di giri, gli chiedono di soffiare
sulletilometro, lui si rifiuta, si barrica in auto chiudendo le serrature,
minacciando e inveendo contro i militari: doppia denuncia per un trentenne.
Sono tre, solo per restare alle ultime ore, le denunce da parte dei
carabinieri ad altrettante persone nellambito dei controlli del fine
settimana a Fabriano. Un servizio che ha visto coinvolti militari in divisa
e in borghese. In particolare, a mettere in campo i controlli sono stati i
carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Fabriano, agli ordini
del capitano Mirco Marcucci. Controlli volti al contrasto del consumo e
dellabuso di sostanze stupefacenti e alcol alla guida per prevenire le
cosiddette stragi del sabato sera. Il curioso episodio è avvenuto nel
finesettimana in centro storico dopo le 2 di notte quando i militari hanno
fermato unautomobile guidata da un nordafricano 30enne, in possesso di
regolare permesso di soggiorno, ma già noto alle forze dellordine. Il
trentenne era in evidente stato di ebbrezza ed è stato così invitato dai
militari a sottoporsi allesame delletilometro.
Il 30enne però capito che stava rischiando di non poter più guidare e di
vedersi sequestrare anche lauto, non solo si è rifiutato di farlo, ma si è
anche chiuso allinterno della propria auto, cominciando a inveire e
insultare i carabinieri. Questi ultimi lo hanno invitato più volte ad uscire
dal mezzo, spiegandogli le conseguenze penali a cui sarebbe andato incontro.
Il rifiuto a sottoporsi ad alcoltest, su richiesta delle forze dellordine,
infatti è assimilabile al reato di guida in stato di ebbrezza nella sua
connotazione più grave. Dopo lunghi minuti, i militari sono riusciti a
convincerlo a sbloccare le portiere e così il 30enne è uscito
dallabitacolo.
Ma questo non gli ha evitato la doppia denuncia: per essersi rifiutato di
sottoporsi allalcol test e per resistenza a pubblico ufficiale. La patente
gli è stata ritirata e lauto sequestrata. Ma non è tutto perché in piena
notte, i militari hanno fermato in via Dante unauto guidata da un
fabrianese 40enne. Sottoposto al test delletilometro per lui la
concentrazione di alcol nel sangue era superiore a un grammo su litro, oltre
due volte il limite massimo consentito dalla legge. È stato denunciato per
guida in stato di ebbrezza, gli è stata ritirata la patente e lauto
affidata a persona di fiducia. Stessa sorte per un 50enne di Fabriano
fermato e controllato nel quartiere di Santa Maria. Per lui lalcoltest ha
fornito il dato di 1,5 grammi /litro, oltre tre volte il limite consentito
per legge. Anche per lui denuncia, patente ritirata e auto sequestrata.
LA PROVINCIA DI CREMONA
Si mette al volante ubriaca, invade l’altra corsia e causa un incidente:
denunciata 44enne
Quando sono arrivati i militari l’hanno trovata sdraiata per terra, incapace
di parlare: aveva un tasso alcolico di oltre 1,75 g/l, quasi quattro volte
il limite consentito
OFFANENGO – Si mette al volante dopo avere bevuto troppo, invade la corsia
opposta e causa un incidente: una 44enne è stata denunciata per ‘guida in
stato di ebbrezza’. Al termine degli accertamenti, i carabinieri della
Stazione di Soncino l’hanno per il sinistro avvenuto il 7 dicembre scorso.
Alle 00.45 circa, la pattuglia di Soncino era stata inviata a Offanengo per
un incidente stradale tra due veicoli: la 44enne era sdraiata per terra e
pronunciava frasi senza senso. Quando si è alzata, barcollava vistosamente e
non riusciva a stare in piedi. Alla guida della sua auto, mentre percorreva
una via di Offanengo, aveva invaso la corsia opposta ed era andata a
sbattere contro unaltra auto che viaggiava nel senso opposto di marcia con
quattro persone a bordo che, fortunatamente, non erano rimaste ferite.
Viste le condizioni della donna, i militari hanno richiesto lintervento di
unambulanza e hanno effettuato i rilievi del sinistro, accertando la
dinamica. La donna è stata accompagnata allospedale di Crema per le cure
del caso e, tenuto conto che aveva chiari sintomi che facevano pensare che
avesse bevuto, i militari hanno chiesto ai sanitari di eseguire nei suoi
confronti gli accertamenti specifici volti a verificare leventuale stato di
alterazione. Lesito degli esami, recentemente comunicato ai carabinieri, ha
stabilito che aveva un tasso alcolico di oltre 1,75 g/l, quasi quattro volte
il limite consentito.
Avuto il riscontro medico sul suo stato di alterazione psicofisica durante
la guida, tenuto conto delle aggravanti per le violazioni commesse tra le 22
e le 7 e per avere causato un incidente stradale, i carabinieri della
Stazione di Soncino hanno denunciato la 44enne allautorità giudiziaria,
hanno ritirato la sua patente e hanno sequestrato lauto ai fini della
confisca.