RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
AUSSIEDERBOTE.DE
Comprendere la logica che sta dietro e esplorare le normative utilizzate
dai nostri vicini.
*Si discutono le restrizioni all’acquisto di bevande alcoliche in Germania
per i maggiori di 18 anni.*
Viktoriya MilleR
2024 agosto 29
GERMANIA
Restrizioni sull’alcol per i minorenni potrebbero essere estese anche in
Germania
*Qual è la legge sull’alcol in Germania?*
In Germania, i giovani possono bere vino, champagne o birra a partire dai
14 anni, a condizione che i loro genitori siano presenti e diano il
consenso. Questa legge, nota come “bevute accompagnate”, viene spesso
criticata. A 16 anni, questi drink possono essere acquistati e a partire
dai 18 anni sono consentite anche bevande ad alto contenuto alcolico come
gli spiriti.
*Perché si sta discutendo di questa questione ora?*
La discussione sulla restrizione del consumo di alcol ai 18 anni non è
nuova. Il Commissario federale per le droghe, Burkhard Blienert (SPD), ha
sostenuto questa posizione per qualche tempo e l’ha recentemente ribadita
in un’intervista con “Rheinische Post”. Inoltre, la Conferenza dei ministri
della Salute degli Stati ha affrontato questa questione a giugno. Recenti
sviluppi includono l’incarico a esperti di riconsiderare la protezione dei
giovani e l’alcol. Il Ministro federale della Salute, Karl Lauterbach, ha
anche espresso il suo sostegno per un divieto di alcol per i minorenni.
La discussione è stata ulteriormente alimentata da uno studio della Società
tedesca per la nutrizione (DGE), pubblicato di recente. L’outcome dello
studio: non c’è una quantità sicura di alcol. Di conseguenza, la DGE ha ora
consigliato di evitare del tutto il consumo di alcol.
*Quali sono gli argomenti per consentire l’alcol solo dai 18 anni?*
Poiché l’alcol è dannoso, ci sono numerosi motivi per limitare fortemente
il suo consumo, soprattutto per i minorenni. I giovani sono particolarmente
suscettibili agli effetti dell’alcol poiché il loro cervello è ancora in
via di sviluppo. L’alcol può avere un impatto negativo su questo sviluppo.
Secondo stern, Andrea Hardeling, direttore generale dell’Ufficio statale
per le questioni di dipendenza del Brandeburgo, afferma che “le aree del
cervello a rischio includono quelle responsabili della pianificazione, del
giudizio e della presa di decisioni”. Inoltre, l’alcol incoraggia
comportamenti a rischio e la probabilità di incidenti aumenta
significativamente. Un portavoce del Centro federale per l’educazione alla
salute ha anche notato che “più presto i giovani iniziano a bere
regolarmente alcol, prima sviluppano una tolleranza per esso”. Ciò può
favorire la dipendenza futura.
*Ci sono opinioni contrastanti?*
Al momento, non ci sono studi concreti che sostengano il perché l’alcol
dovrebbe essere consumato prima dei 18 anni. Non ci sono nemmeno studi che
confermino l’argomento secondo cui i divieti rendono le droghe più
allettanti per i giovani. Tuttavia, i dati del Centro federale per
l’educazione alla salute suggeriscono che il consumo di alcol tra i 12 e i
17 anni è significativamente diminuito. Nel 1973, più del 25 percento dei
giovani intervistati ha riferito un consumo regolare di alcol, mentre nel
2021 era solo circa il 9 percento.
*Come differisce la legislazione sull’alcol nei paesi confinanti?*
In effetti, la Germania sembra più permissiva dei suoi paesi confinanti
riguardo al consumo di alcol. Da nessuna parte è consentito bere a 14 anni.
In Turchia, Spagna, Italia, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca, è necessario
avere 18 anni per bere o acquistare alcol. In Francia, il consumo di alcol
è consentito a 16 anni, ma solo con il consenso e la presenza dei genitori.
In Svizzera, Austria, Belgio e Danimarca, è consentito bere vino e birra a
16 anni.
*Fonti: Alcol? Conosci il tuo limite, Giornale medico tedesco, Ministero
federale della Salute, Ufficio centrale tedesco per le questioni di
dipendenza, Centro federale per l’educazione alla salute, DPA, Ministero
della Bassa Sassonia per gli Affari sociali, la Salute e l’Uguaglianza*
La tutela del benessere dei giovani è cruciale in questa discussione,
considerando gli effetti negativi dell’alcol sul loro cervello in via di
sviluppo. Di fronte a recenti studi che mostrano che non c’è una quantità
sicura di alcol e all’incoraggiamento di figure come il Ministro federale
della Salute, Karl Lauterbach, c’è una crescente spinta per rafforzare la
protezione dei giovani proibendo il consumo di alcol per i minorenni
MILLIONAIRE
La battaglia di Ryanair contro alcol e droghe a 33.000 piedi.
Di Redazione Millionaire.it
30 Agosto 2024
Durante questa estate, l’industria aerea europea si è trovata al centro di
una nuova, insolita, sfida: l’aumento degli episodi di violenza a bordo
degli aerei. In particolare, Ryanair, la più grande compagnia aerea
d’Europa, è in prima linea nel tentativo di arginare questa tendenza,
puntando il dito contro l’abuso di alcol (e droghe) tra i passeggeri.
Michael O’Leary, CEO della compagnia irlandese, non ha esitato a denunciare
la situazione, chiedendo l’introduzione di nuove restrizioni sulla vendita
di alcolici negli aeroporti. Tuttavia, la sua proposta ha sollevato un
acceso dibattito, trovando opposizione non solo tra i gestori degli
aeroporti, ma anche tra i principali attori del settore della ristorazione
aeroportuale.
*Il problema della violenza a bordo*
Secondo O’Leary, l’incremento degli atti di violenza sui voli Ryanair (e
non solo) è ormai un problema settimanale. La compagnia ha registrato una
crescita degli attacchi sia contro il personale di bordo che tra i
passeggeri stessi. Le cause di questo fenomeno, secondo il CEO, sono
riconducibili a un mix pericoloso di alcol, droghe in polvere e pasticche,
che scatenano comportamenti aggressivi e incontrollabili.
Questa situazione è particolarmente evidente sui voli provenienti dal Regno
Unito e diretti verso le cosiddette “party destinantion” come Ibiza e
alcune isole greche. Aeroporti regionali come Liverpool, Manchester,
Glasgow ed Edimburgo si sono rivelati punti caldi, con episodi di violenza
sempre più frequenti tra i passeggeri in partenza.
*Le proposte di Michael O’Leary*
Per affrontare il problema, O’Leary ha avanzato una *proposta ‘aggressiva’*
come in suo stile: limitare la vendita di alcolici a due drink per
passeggero negli aeroporti. Questa restrizione, secondo lui, potrebbe
ridurre significativamente gli episodi di violenza a bordo, soprattutto
durante i periodi di ritardo, quando i passeggeri tendono a bere più del
dovuto. (*)
O’Leary ha sottolineato che la misura non avrebbe un impatto negativo sui
profitti dei bar aeroportuali, poiché continuerebbero a vendere cibo e
bevande analcoliche. Tuttavia, ha criticato la mancanza di serietà con cui
le agenzie governative del Regno Unito e dell’Europa affrontano il
problema, chiedendo un intervento immediato da parte del nuovo governo
britannico.
*La reazione degli aeroporti e dei pub*
La proposta di O’Leary ha suscitato reazioni contrastanti. Gli aeroporti,
in particolare, si sono opposti fermamente all’idea di limitare la vendita
di alcolici, sostenendo che i loro bar non servono bevande a passeggeri già
ubriachi. Tuttavia, secondo il CEO di Ryanair, il problema non riguarda
solo i passeggeri diretti, ma anche i loro accompagnatori, che possono
essere altrettanto inclini a comportamenti violenti.
Tra i principali critici di O’Leary c’è Tim Martin, il ‘colorito’ fondatore
della catena di pub Wetherspoon, che gestisce diversi locali negli
aeroporti britannici. Martin ha respinto le accuse, affermando che negli
ultimi anni non ci sono state lamentele significative riguardo ai suoi pub
da parte delle autorità aeroportuali o delle compagnie aeree. Al contrario,
ha suggerito che Ryanair dovrebbe rivedere la propria politica di vendita
di alcolici a bordo, citando come esempio il fatto che la compagnia offre
sconti su whisky irlandese se ordinato in doppia dose, mentre Wetherspoon
ha già eliminato da tempo bevande forti come i “Jägerbombs” dai suoi menù
aeroportuali.
*Un problema culturale e sociale*
Il Regno Unito è da tempo considerato un punto critico in Europa per quanto
riguarda i passeggeri ubriachi e indisciplinati, soprattutto tra coloro che
viaggiano verso destinazioni famose per la vita notturna e i festeggiamenti
sfrenati. Non sorprende, dunque, che la questione abbia acceso un dibattito
così acceso. Gli episodi di “air rage“, termine utilizzato per descrivere i
comportamenti violenti in volo, sono in aumento, alimentati da una cultura
che spesso celebra l’eccesso di alcol e la sperimentazione di droghe.
O’Leary ha sottolineato come il problema sia ulteriormente aggravato
dall’uso di droghe, che combinato con l’alcol, porta a un’escalation di
comportamenti aggressivi che risultano difficili da gestire per
l’equipaggio di bordo. Il CEO di Ryanair ha ricordato come, in passato, i
passeggeri ubriachi tendessero semplicemente ad addormentarsi, mentre oggi
diventano una minaccia sia per il personale che per gli altri viaggiatori.
Non sono mancati, infatti, casi in cui i piloti sono stati costretti a far
arrestare alcuni dei passeggeri o addirittura cambiare destinazione per
situazioni fuori controllo in volo.
*La risposta del pubblico*
Il pubblico ha risposto in modo variegato alle proposte di O’Leary. Alcuni
viaggiatori, soprattutto quelli che hanno assistito o subito episodi di
violenza in volo, hanno accolto con favore l’idea di limitare la vendita di
alcolici. Tuttavia, c’è anche chi vede in queste restrizioni un’intrusione
nella propria libertà personale, soprattutto in un contesto come quello
aeroportuale, dove molti considerano un drink parte dell’esperienza di
viaggio.
Nonostante le polemiche, è chiaro che il problema della violenza a bordo
degli aerei non può essere ignorato. Con il numero di episodi in aumento,
le compagnie aeree e le autorità aeroportuali dovranno lavorare insieme per
trovare soluzioni efficaci. La proposta di O’Leary, sebbene controversa,
potrebbe rappresentare un primo passo verso la riduzione di un fenomeno che
minaccia la sicurezza e il comfort di tutti i passeggeri.
La “guerra” di Ryanair contro l’alcol e le droghe a bordo è solo l’ultimo
capitolo di una lunga storia di tensioni nel settore del trasporto aereo.
Mentre le discussioni su come affrontare il problema continueranno, una
cosa è certa: la sicurezza dei passeggeri e del personale deve rimanere la
priorità assoluta. Sarà interessante vedere come evolverà questa situazione
e quali misure verranno adottate nel prossimo futuro. E intanto va
riconosciuto a Ryanair la capacità di riuscire a far parlare e forse anche
la bravura a distrarci mentre gli aeroplani iniziano a non essere ‘sold
out’ e i prezzi costretti a calare.
(*) Nota: se la proposta di ridurre a due drink alcolici a passeggero è
ritenuta “aggressiva”, significa che siamo ancora molto lontani dalla
soluzione. Prima o poi toglieranno la disponibilità di alcolici dai voli
aerei, ma il solito balletto di interessi economici e falso senso di
libertà ne rallenta l’attuazione.
ANSA
Un’auto gli fa gli abbaglianti, lui impazzisce: la insegue per un quarto
d’ora e la sperona con il Suv. Al volante un medico ubriaco
*L’uomo Petar Petrov, 48 anni, fino a domenica era in servizio
nell’istituto di Santa Bona, è stato sospeso e denunciato*
Venerdì 30 Agosto 2024 di Nicola Munaro
*PADOVA* – Sembrava la follia di una notte, era invece un’abitudine che per
poco non si è trasformata in tragedia, quella che ha avuto come
protagonista Petar Petrov, 48 anni, moldavo (ma con alias russi), medico
iscritto all’Ordine di Padova ma in servizio nel carcere di Treviso. C’era
lui, infatti, al volante del suv Mercedes Gla che nella notte di domenica
ha dato vita a uno show ad alta velocità tra le strade di Mortise. Ma più
che una pazzia, alla base del comportamento del medico – per il quale è
stato firmato un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di
Padova ed è scattata la sospensione dal lavoro a Treviso – c’era la volontà
di regolare i conti con un altro automobilista che gli aveva “sfanalato”.
Questo aveva dato il via ad un inseguimento durato oltre un quarto d’ora.
SALERNONOTIZIE
Troppo alcol dopo festa dance a Maiori: due ragazze in coma etilico
Due ragazze, una 17enne di Maiori e una 24enne di Baronissi, sono arrivate
in coma etilico al pronto soccorso del Costa d’Amalfi dopo un evento dance.
Le due ragazze sono state colte da malore a causa dell’eccessivo consumo di
alcol e sono state trasferite a Castiglione. Dopo i primi accertamenti, i
sanitari della Croce Rossa hanno somministrato loro la terapia
farmacologica necessaria. Entrambe sono state dimesse al mattino. Durante
lo stesso evento, i sanitari hanno assistito anche altri quattro giovani in
stato di ebrezza, ma non è stato necessario trasportarli in ospedale.
Complessivamente, l’evento ha visto la presenza di oltre un migliaio di
persone, in gran parte giovani provenienti da tutto il comprensorio
costiero e vacanzieri.
CHIETITODAY
Minorenne si ubriaca durante la Notte bianca di Ortona, scatta l’esposto
del padre
*L’uomo intenzionato a scoprire chi ha venduto l’alcol al figlio, intanto i
carabinieri stanno ascoltando gli amici del ragazzo per ricostruire la
vicenda*
Si sarebbe ubriacato nel cuore della Notte bianca che si è tenuta a Ortona
sabato scorso, 24 agosto, e suo padre, qualche giorno dopo, ha presentato
un esposto ai carabinieri per sapere quale attività abbia venduto bevande
alcoliche a suo figlio. Il ragazzino che avrebbe esagerato con l’alcol,
infatti, ha solo 14 anni.
Era uscito di casa per incontrare alcuni amici e trascorrere insieme una
delle notti più attese in città, ma quando il padre, dopo diverse
telefonate, è riuscito finalmente a rintracciarlo alle prime ore del
mattino, avrebbe trovato suo figlio completamente ubriaco.
A detta del ragazzo, le bevande alcoliche sarebbero state acquistate in un
bar e la vicenda non è affatto andata giù al genitore, che solo pochi
giorni dopo ha presentato l’esposto, intenzionato a sapere quale attività
commerciale abbia rifornito suo figlio di alcol senza chiedere un documento
di riconoscimento che ne attestasse la maggiore età, come prevede la legge.
Tuttavia non si può escludere che l’acquisto di alcol possa essere stato
fatto anche in un qualunque supermercato.
I carabinieri, intanto, stanno indagando sull’episodio e hanno iniziato ad
ascoltare gli amici del 14enne per ricostruire con esattezza la vicenda.
LANUOVAFERRARA
Ferrara, cade dallo scooter ubriaco davanti alla Polizia e continua a bere
birra
*Il 61enne è stato denunciato per rifiuto di sottoporsi ad accertamento
dello stato di ebbrezza e per oltraggio a pubblico ufficiale*
30 agosto 2024
È caduto dallo scooter, ubriaco, e mentre gli agenti della Polizia locale
che avevano assistito alla scena si stavano avvicinando per sincerarsi che
fosse tutto apposto, lui, decisamente con nonchalance, ha continuato a bere
birra dalla lattina che teneva in mano.
Il fatto è avvenuto il giorno prima di Ferragosto, quando una pattuglia in
servizio a piedi per il controllo del centro storico ha notato un uomo a
bordo di uno scooter che, percorrendo via Garibaldi, ha perso il controllo
del mezzo cadendo per terra. Preoccupati, gli agenti gli hanno subito
prestato soccorso, per poi accorgersi che l’uomo – un 61enne ferrarese –
era completamente ubriaco. Nonostante la presenza degli agenti, l’uomo ha
poi continuato a sorseggiare birra. Ha inoltre rifiutato di sottoporsi
all’etilometro, rivolgendosi ripetutamente agli agenti in modo oltraggioso
e schernendo tutte le donne di passaggio in zona.
Dopo l’episodio, l’uomo è stato dunque denunciato per rifiuto di sottoporsi
ad accertamento dello stato di ebbrezza e per oltraggio a pubblico
ufficiale. Dai controlli è emerso che il denunciato aveva a suo carico
numerose infrazioni al Codice della strada, con verbali per oltre 4.500
euro. Il mezzo di sua proprietà è stato dunque sottoposto a fermo e a
sequestro ed è stata trasmessa, infine, una segnalazione in prefettura per
avviare le procedure di revoca della patente.
«Un grazie agli agenti che sono riusciti a fermare questa persona, che ha
rischiato seriamente di mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella
di tutti gli altri utenti della strada – ha commentato l’assessore comunale
con delega alla Sicurezza Nicola Lodi –. Bere e guidare, oltre che essere
vietato per legge, è un comportamento pericoloso e irresponsabile. Grazie
al presidio del territorio e ai controlli quotidiani da parte della Polizia
Locale, riusciamo però a intercettare e fermare chi non rispetta le regole
della strada e del buon senso», conclude l’assessore Lodi.
EFANEWS
Pernod Ricard mette il turbo nel no alcol con Almave di Lewis Hamilton
*Il brand acquisisce una quota di minoranza del marchio di spirit a base di
agave per la tequila non alcolica*
Pernod Ricard ha acquisito una quota di minoranza nel marchio premium di
liquori a base di agave trattata in maniera non alcolica Almave. Il brand è
stato co-fondato dal più volte campione mondiale di Formula uno Lewis
Hamilton, dall’incubatore messicano Casa Lumbre e dalla società di
investimento Copper. Con l’acquisizione Pernod Ricard, potenzia la
penetraazine in un settore come quello della tequila e dei prodotti non
alcolici in cui la domanda globale è considerata in forte crescita. Almave,
infatti, è il primo spirit di agave blu non alcolico distillato a Jalisco,
in Messico: è fatto senza fermentazione mentre la tequila tradizionale
deriva dal succo cotto e fermentato di agave. Almave è disponibile in due
versioni: Blanco, “con un aroma verde fruttato, ideale per la miscelazione”
, e Ámbar, realizzato sia per la miscelazione che per sorseggiare, “con
note ricche e complesse di agave cotta, caramello e vaniglia” .
“Con Almave, Lewis Hamilton e Casa Lumbre hanno progettato qualcosa di
veramente eccezionale in termini di qualità, gusto e posizionamento -spiega
Alexandre Ricard, presidente e amministratore delegato di Pernod Ricard-.
L’agave e il suo Der Cato, cioè la tequila, è molto ricercata in tutto il
mondo: avere una proposta analcolica nel nostro portafoglio premium che
rende omaggio al mestiere e il savoir-faire della sua distillazione
tradizionale ne fa un vero gioiello. Sono entusiasta di vedere che Pernod
Ricard sostiene lo sviluppo e realizza il vero potenziale di Almave”.
Commenta l’operazione anche il co-fondatore Lewis Hamilton. “Quando ho
deciso di intraprendere questo progetto -dice il pilota-, era importante
per me trovare partner che potessero aiutarmi a realizzare la mia visione
senza compromessi. Sono orgoglioso di essere stato in grado di farlo, non
solo in termini di qualità e gusto ma anche con ingredienti reali e
tecniche tradizionali. È entusiasmante che Pernod Ricard sia diventata oggi
una parte interessata ufficiale di Almave. permettendoci di liberare il
potenziale della prossima fase del nostro viaggio e contribuire a portare
Almave ad ancora più persone in tutto il mondo”.
“Casa Lumbre -aggiunge Ivan Saldaña, cofondatore e master distiller del
brand- é orgogliosa di continuare il suo record di partnership con
individui e aziende che possono sostenere la nostra visione di
rappresentare lo spirito nazionale del Messico in un modo autentico oltre
prova. Riuscire a raggiungere quel tipo di educazione fedele alle persone
in tutti gli angoli del mondo è un sogno. Grazie a Pernod Ricard, diventerà
presto il riferimento globale di questa categoria molto innovativa”.
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