Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 17 settembre 2024

17 Settembre 2024
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

INPRIMANEWS

Alcol ai ragazzini, chiuso un bar

Alcol ai minorenni, chiuso un bar. La polizia di Stato ha sospeso le
attività esercitate in un pubblico esercizio del centro storico di Salerno
per 15 giorni, in quanto, da un controllo posto in essere dai poliziotti
della squadra amministrativa della Pas, è emerso che il titolare –
nonostante già più volte sanzionato – ha somministrato ad una ragazza di 15
anni un cocktail contenente Vodka alla fragola e Redbull. Il locale aveva
già subito una sospensione per 10 giorni nel mese di maggio 2024 ed un’altra
di pari durata nel trascorso mese di luglio, sempre perché il personale
veniva colto nell’atto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori.

Il provvedimento del questore Giancarlo Conticchio, che disciplina la
potestà dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, è stato emesso
anche nell’ottica di una campagna di educazione alla legalità dei giovani
che deve riguardare tutti gli ambiti della vita sociale. Secondo il questore
“solo infondendo nei ragazzi la cultura del rispetto, dell’equilibrio e
della moderazione in tutti i risvolti della propria esistenza si può sperare
di crescere una generazione sana con la quale si può immaginare di lottare
contro fenomeni di violenza che al giorno d’oggi stanno innalzando in modo
decisivo il senso di insicurezza dei cittadini: basti pensare alle violenze
contro gli operatori sanitari, ai comportamenti irresponsabili alla guida
dei veicoli o alle risse nei locali pubblici, spesso generate proprio
dall’uso e smodato di alcool; per questo resta fondamentale una fattiva
collaborazione da parte di tutti nel segnalare questi episodi di
somministrazione di bevande alcoliche ai minori anche utilizzando
l’applicazione YOUPOL, strumento molto efficace per segnalare, anche in
maniera anonima, situazioni che creano maggiore allarme sociale”.

“Ancora una volta”, conclude il questore, “l’appello è rivolto ai genitori
perché seguano più da vicino i propri figli, segnalando a quest’ufficio
situazioni che li vedano in difficoltà, con la consapevolezza che le
Istituzioni ci sono e sono pronte ad aiutarli in un compito difficilissimo”.

CUNEO DICE

“Vietiamo l’alcol fuori dai locali in tutta Cuneo vecchia”: lo chiede il
comitato di quartiere

Secondo i residenti sarebbe “una soluzione efficace” per mitigare
schiamazzi, degrado e rischi per la sicurezza: “Si cominci subito dalle aree
per bambini”

Stop alla vendita e al consumo di alcolici fuori dai locali pubblici in
tutta Cuneo vecchia. A chiederlo è il comitato di quartiere del centro
storico, con una missiva ufficiale indirizzata alla sindaca e alle autorità
comunali, ovvero l’assessore alla Polizia Locale Cristina Clerico e il
comandante dei vigili.

“Tale richiesta – precisano i rappresentanti dei residenti – nasce dalla
crescente preoccupazione per i problemi legati al consumo di alcolici in
spazi pubblici, specialmente nelle ore serali e notturne, ma anche in quelle
diurne”. Il “caso eclatante” a cui ci si riferisce è quello del giardinetto
di largo Caraglio, al centro di timori legati al degrado e allo
stazionamento di persone non troppo raccomandabili negli ultimi tempi.

L’alcol, si fa notare, sta contribuendo al disturbo alla quiete pubblica e
alla sicurezza dei residenti, ma anche al degrado degli spazi comuni con
l’abbandono di rifiuti e bottiglie e a rischi diretti per la sicurezza,
“derivanti da comportamenti spesso inadeguati”.

“Riteniamo che l’estensione del divieto a tutto il centro storico possa
rappresentare una soluzione efficace – argomenta il comitato di quartiere –
per mitigare tali problematiche e per garantire un ambiente più sicuro e
decoroso sia per i residenti che per i visitatori. Inoltre, tale misura
permetterebbe una migliore fruizione degli spazi pubblici e favorirebbe una
maggiore responsabilizzazione dei cittadini riguardo al consumo di
alcolici”.

Gli estensori della nota si dicono “consapevoli del delicato equilibrio tra
libertà individuali e tutela del benessere collettivo” e propongono perciò
di introdurre il divieto “in via sperimentale”, con la possibilità di
successivi aggiustamenti in base ai riscontri ottenuti, ma in ogni caso di
renderlo valido da subito dove sono presenti aree attrezzate per bambini o
per attività sportive, come appunto largo Caraglio e la vicina piazza Foro
Boario.

LA SICILIA

Marito ubriaco malmena la moglie a Biancavilla: arrestato

A dare l’allarme è stata una vicina di casa che udendo delle urla della
vittima è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto
insanguinato

La notte scorsa a Biancavilla (Catania) i carabinieri hanno arrestato un 46
enne albanese che in preda ai fumi dell’alcol ha malmenato la moglie, una
connazionale, prendendola a pugni in testa tenendo in mano un telefono
cellulare. A dare l’allarme è stata una vicina di casa che udendo delle urla
della vittima è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il
volto insanguinato. Il marito è accusato di maltrattamenti in famiglia. Alla
vittima in ospedale sono stati applicati alcuni punti di sutura alla tempia.
Il marito ha opposto resistenza all’arresto aggredendo verbalmente i medici
e i carabinieri.

L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto del 46enne, che è stato
collocato agli arresti domiciliari in abitazione diversa da quella
coniugale.

ANSA

Al volante ubriaco, 76enne minaccia e aggredisce poliziotti

Sassari, pensionato urla “non ne rimanga vivo uno”

Fermato dalla Polizia stradale mentre era alla guida della sua auto,
ubriaco, nella zona industriale di Sassari, un 76enne di Nulvi ha prima
minacciato e insultato i poliziotti (“non ne rimanga vivo uno”, ha urlato),
poi ha preso un attrezzo di ferro lungo 50 centimetri dal portabagagli e ha
colpito alla testa uno dei due agenti, ferendolo, per fortuna in modo lieve.

Il pensionato è stato arrestato e stamattina, difeso dall’avvocato
Bastianino Ventura, è comparso davanti al giudice per la convalida e il
giudizio direttissimo, con le accuse di lesioni, resistenza a pubblico
ufficiale, guida in stato di ebbrezza e porto d’armi senza licenza.

Nei confronti dell’uomo, che ha riferito alla giudice Monia Adami di non
ricordare nulla di quanto accaduto, è stato disposto l’obbligo di firma alla
caserma dei carabinieri di Nulvi, paese dove risiede.

ANCONA TODAY

Dà in escandescenze sotto l’effetto dell’alcol, intervengono carabinieri ed
esercito: 40enne sedata e trasportata in ospedale

L’intervento del personale sanitario nella serata di ieri in via Giordano
Bruno: la donna è stata condotta a Torrette con un codice giallo
psichiatrico

ANCONA – Ha cominciato a dare in escandescenze al punto tale da rendere
necessaria una sedazione, per procedere con il trasporto all’ospedale di
Torrette. L’intervento del personale sanitario è avvenuto nella serata di
ieri, attorno alle 22, quando in via Giordano Bruno nei pressi di un
supermercato una donna di circa 40 anni è stata trovata in stato di forte
agitazione dovuto ad un eccesso di bevande alcoliche.

Per cercare di riportarla alla calma sono intervenuti anche i carabinieri ed
un mezzo dell’esercito, ma solo dopo essere sedata è stato possibile
condurla all’interno dell’ambulanza che l’ha portata al presidio ospedaliero
regionale, in codice giallo psichiatrico.

GAMBERO ROSSO

La crociata di Ryanair contro l’alcol continua “Limitare i drink in volo?
Anche da domani”

a cura di Marzio Taccetti

Dopo aver proposto una limitazione del consumo di alcol negli aeroporti, il
Ceo di Ryanair avanza ulteriori restrizioni a bordo degli aeroplani
paventando la possibilità di servire solo due drink a passeggero

Micheal O’Leary, Ceo di Ryanair, rilancia sulla possibilità di limitare gli
alcolici sia prima che dopo l’imbarco. O’Leary ha dichiarato, infatti, di
essere pronto a introdurre una restrizione ad appena due drink in volo per
arginare il problema di passeggeri ubriachi che causano problemi sui voli
della linea aerea. Una presa di posizione che arriva dopo un “picco” di
disordini avvenuti durante quest’estate.

Meno alcol negli aeroporti

O’Leary a più riprese ha parlato dei rischi dell’eccessivo consumo di alcol
da parte dei passeggeri prima e durante il volo. Una cattiva abitudine che
in diversi casi ha portato a comportamenti violenti o inappropriati a bordo
e che ha portato la compagnia a introdurre alcune restrizioni su alcune
rotte. «(I passeggeri) salgono a bordo con troppo alcol in corpo. Se li
identifichiamo come ubriachi a bordo, non gli serviamo alcolici. Ma questo
non risolve il problema». Di conseguenza O’Leary ha avanzato la proposta di
limitare il consumo di alcol negli aeroporti, scatenando aspre critiche da
parte di Sir Tim Martin, fondatore di JD Wetherspoons, catena di pub nel
Regno Unito.

Limitare l’alcol in volo

Durante una recente intervista a Sky News, O’Leary è tornato sulla
questione, andando a raddoppiare la posta: limitare non solo i drink
all’aeroporto, ma anche durante il volo a solo un paio di bicchieri. «Se il
prezzo dell’imposizione di un limite di consumo all’aeroporto, dove si crea
il problema, è l’imposizione di un limite di consumo a bordo degli aerei,
saremmo pronti a farlo domani» ha detto O’Leary.

Una costatazione che arriva dopo ulteriori episodi di passeggeri ubriachi.
Le restrizioni servirebbero a trovare una soluzione all’annosa questione di
«come impedire a queste persone di ubriacarsi negli aeroporti, soprattutto
perché, come quest’estate, abbiamo avuto un’impennata dei ritardi nel
controllo del traffico aereo» ed altri disordini, tra cui un aereo dirottato
a Tolosa dopo che «un piccolo gruppo di passeggeri ha creato problemi in
volo».

VARESENEWS

Tenta di rubare alcolici all’Esselunga col trucco della “finta etichetta”:
arrestato

Il bottino ammonta a circa 250 euro, mentre il ragazzo stava per pagare solo
22 euro. Patteggiamento per tentato furto aggravato

È accusato di aver cambiato le etichette del vino con quelle della molto
meno costosa frutta, ma l’addetto alla sicurezza lo ha visto, facendolo
arrestare.

È successo nel pomeriggio di lunedì all’Esselunga di viale Europa; l’accusa
è di tentato furto aggravato e il bottino ammonta a circa 250 euro. Nei guai
un ragazzo di 26 anni originario della Romania e che vive a Casale Litta. Il
giovane è cittadino italiano e ha un lavoro a Varese. Durante l’udienza di
convalida dell’arresto l’imputato ha ammesso di aver fatto in passato uso di
stupefacenti ma di essere inserito in un percorso di disintossicazione, e ha
processi in corso per guida in stato d’ebbrezza e altri procedimenti. “Non
so cosa mi è preso, è stata una stupidata, un colpo di testa”, ha spiegato
il ragazzo. “Il vino era per una grigliata”.

Il giovane ha cercato di pagare 22 euro al posto di 250, cioè l’effettivo
valore delle bottiglie. Il pm ha chiesto la convalida dell’arresto e
l’obbligo di firma quotidiano alla polizia giudiziaria (si trova già in
stato di affidamento in prova per altri reati). Alla fine le parti hanno
convenuto per una pena su richiesta, un patteggiamento a 5 mesi e 10 giorni
e 150 euro di multa. Il giudice ha convalidato l’arresto e applicato la
misura cautelare richiesta. Alla fine il patteggiamento è andato a buon fine
ed è stato pronunciato dal giudice Andrea Crema.

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