RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
MENTELOCALEGENOVA
Genova, prorogata di un anno l’ordinanza anti alcol all’aperto con
estensione a Cornigliano (*)
Genova, 27/09/2024.
È stata prorogata fino al *30 settembre 2025 *l’ordinanza firmata nel mese
di luglio 2023 dal sindaco Marco Bucci su proposta degli assessori alla
Sicurezza e al Commercio per la prevenzione dell’abuso di alcol in spazi
aperti. Su tutto il territorio comunale, l’attività di vendita per asporto
di bevande alcoliche e superalcoliche in qualsiasi contenitore deve
terminare, ogni giorno, alle 22 fino alle 6 del giorno successivo, esclusa
l’ipotesi in cui l’impresa venditrice si occupi del servizio di trasporto e
consegna della merce all’indirizzo dell’acquirente.
In tutto il territorio del Comune di Genova, ogni giorno, dalle ore 22 alle
6 del giorno successivo, oltre al già vigente divieto di detenzione e
consumo di qualsiasi bevanda in contenitori di vetro e metallo (come da
Regolamento comunale di polizia annonaria 12016 art.4) su aree pubbliche
(esclusi i dehors), sono vietati il consumo e la detenzione finalizzata
all’immediato consumo sul posto (contenitori di qualsiasi materiale privi
della chiusura originaria) di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, in
area pubblica o aperta al pubblico ad eccezione delle superfici di
somministrazione autorizzate (plateatici e aree riconducibili a superfici
di somministrazione autorizzate).
Inoltre, ogni giorno già dalle 12 fino alle 8 del giorno successivo, è
vietato il consumo e la detenzione finalizzata all’immediato consumo sul
posto (contenitori di qualsiasi materiale privi della chiusura originaria)
di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in area pubblica o aperta al
pubblico, a eccezione delle superfici di somministrazione autorizzate
(plateatici) nelle zone di: Rivarolo, Sampierdarena, Giardini Cavagnaro e
Sestri Ponente (già ricomprese nell’ordinanza sindacale n. 390 del 29
dicembre 2022), e nelle zone del Centro Storico, di Canevari, di
Vernazzola, della spiaggia di Voltri e dei laghetti di San Carlo di Cese.
L’ordinanza viene estesa anche nella zona di Cornigliano, all’interno dei
perimetri definiti, comprese le vie che delimitano i perimetri stessi
quando non espressamente escluse: Lato mare: via Guido Rossa, Piazza
Ernesto Savio (comprese), compresa l’intera area della stazione
ferroviaria; Lato Levante: via della Superba (sponda destra orografica del
torrente Polcevera), via Tea Benedetti (comprese); Lato Monte: via Renata
Bianchi, via Luigi Perini, Corso Ferdinando Maria Perrone, piazza Massena,
via Coronata (sino all’intersezione con la Via Domenico Baffigo), Giardini
Luciano Melis, via Nino Cervetto, via Tonale (comprese); Lato Ponente: via
Angelo Siffredi sino all’intersezione con via Tonale (comprese).
(*) Nota: le restrizioni al consumo di alcolici del comune di Genova sono
state tra le poche efficaci. Lo dimostrano la proroga di un anno e i dati
sulla diminuzione dei reati di ordine pubblico.
7COLLI
Roma, vendeva alcolici oltre l’orario consentito: chiuso un locale
*Scritto da Lucio Parlavecchio*
27 Settembre 2024
Vendeva alcolici oltre l’orario consentito in zona Colombo a Roma, un
locale al quale è stata sospesa per 5 giorni la licenza dalla Polizia di
Stato a seguito di provvedimento del Questore. Quest’ultimo infatti ha
emesso provvedimento di sospensione della licenza per 5 giorni, in base
all’articolo 100 del TULPS.
*I fatti*
In occasione della cosiddetta “movida” nella zona della Colombo ed in
particolare il 31 agosto e il primo settembre, gli agenti hanno effettuato
controlli presso un’attività commerciale in via Gaspare Gozzi. Qui gli
agenti hanno accertato che il titolare vendeva bevande alcoliche oltre
l’orario consentito, non rispettando l’obbligo di chiusura previsto dalle
ore 22.00 alle 05.00.
BARISERANEWS
Bari: omicidio 19enne, reo confesso a gip, “avevo assunto cocaina e bevuto
alcool”
27/09/2024
Ha dichiarato di aver consumato hashish e cocaina, acquistate in precedenza
in piazza Cesare Battisti a Bari, e di aver bevuto bevande alcoliche,
Michele Lavopa, 21 anni, durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi ieri
davanti al gip del tribunale del capoluogo pugliese. Il giovane è autore
reo confesso dell’omicidio di Antonella Lopez, 19 anni e del tentato
omicidio di quattro amici di quest’ultima, entrambi i reati commessi con
l’aggravante mafiosa. Erano presenti all’interrogatorio il suo difensore,
l’avvocato Nicola Martino, e il gip Francesco Vittorio Rinaldi, che ha
convalidato il fermo di indiziato di delitto operato domenica sera dai
carabinieri e dalla Direzione distrettuale antimafia, applicando la
custodia cautelare in carcere.
Tra i quattro feriti, non gravi (per tre di loro prognosi di una trentina
di giorni) anche Eugenio Palermiti, quasi 20enne, nipote dell’omonimo boss
del quartiere Japigia. Lavopa ha inoltre spiegato che di recente era andato
in discoteca quasi sempre armato della pistola, una Beretta calibro 7,65,
acquistata clandestinamente, per difendersi da eventuali aggressioni, a suo
dire molto frequenti negli ultimi tempi in quel tipo di locale, ma ha
precisato che i suoi amici non sapevano nulla dell’arma. Infine ha anche
aggiunto che sia lui che i suoi amici non sono stati controllati
all’ingresso dagli addetti alla sicurezza del Bahia Beach di Molfetta, dove
sono avvenuti i delitti. Con la sua comitiva, è arrivato all’1.30, il
gruppo di Palermiti e della vittima, è giunto un’ora dopo. Nel privè
l’incontro, probabilmente casuale, le presunte provocazioni, la tensione e
gli spari, fatali per la vittima.
Lavopa ha riferito che l’obiettivo degli spari era Palermiti e di aver
mirato all’addome, alla pancia e al fianco e di non aver visto Antonella
Lopez. Con Palermiti e il suo gruppo c’era un conto aperto: nel 2017,
quando era minorenne, Lavopa era stato picchiato da loro al Fortino e il
video del pestaggio era stato pubblicato sui social. Per questo, da quel
momento, avrebbe limitato i suoi spostamenti a quelli veramente necessari,
evitando i luoghi frequentati dal coetaneo. Di qui anche la decisione di
acquistare l’arma, secondo quanto dichiarato, a scopo difensivo. Infine ha
detto di aver saputo da suoi conoscenti dell’episodio in cui Palermiti lo
scorso 9 settembre in un’area di servizio del quartiere San Paolo di Bari
avrebbe minacciato con un’arma alcuni giovani. Lui, in quella occasione, ha
riferito di non essere stato presente. Per questo episodio Palermiti è
indagato per minaccia aggravata dal metodo mafioso. (Foto: Norbaonline)
TOSCANAINDIRETTA
In preda ai fumi dell’alcol disturba i passeggeri: un agente interviene e
rimedia una testata
*L’ubriaco è stato arrestato*
In preda ai fumi dell’alcol, ha disturbato i vari passeggeri presenti sul
treno tra Empoli e Firenze.
Ad assistere alla scena, e a intervenire, ieri nel pomeriggio, è stato un
agente della Polfer, libero dal servizio, che ha rimediato una testata ed è
rimasto ferito.
Sul convoglio, che si è fermato alla stazione di Montelupo Fiorentino, è
poi salita la polizia che ha arrestato l’uomo: si tratta di un 35enne di
origine magrebina.
RADIOLUNA
Sezze, minaccia il titolare di un bar che gli rifiuta altri alcolici, poi
lancia sedie in aria e aggredisce i carabinieri: scatta il daspo urbano
*Il destinatario del provvedimento è un 54enne originario di Sonnino*
Di Roberta Sottoriva
27-09-2024
*SEZZE* – Aveva minacciato di morte il titolare di un bar di Sezze poi
aveva lanciato sedie e danneggiato il gazebo del locale, quindi opposto
resistenza ai carabinieri intervenuti. Il Questore di Latina Fausto Vinci
ha emesso il daspo urbano nei confronti di un 54enne originario di Sonnino.
Il provvedimento si aggiunge al procedimento penale.
I fatti a giugno, quando l’uomo in evidente stato di ubriachezza, si era
scagliato contro il titolare del bar che aveva rifiutato di somministrargli
altri alcolici, arrivando a minacciarlo anche di morte. Da qui un’
escalation di violenza, culminata nel lancio di sedie, calci e pugni alla
struttura esterna, fino all’arrivo dei militari, intervenuti sul posto a
seguito di segnalazione.
Per l’uomo è scattato il divieto di frequentare locali pubblici o aperti al
pubblico, pub, taverne, bar e ristoranti nonché discoteche, locali
notturni, ed affini ricadenti nel centro del Comune di Sezze, per la durata
di 2 anni.
“La valutazione degli atti trasmessi dai Carabinieri, lo stato di
agitazione provocato nei confronti della vittima e le condotte di violenza
e resistenza a Pubblico Ufficiale, hanno consentito ai poliziotti della
divisione Anticrimine della Questura di Latina, attenti a garantire una
risposta ai fenomeni di violenza che comportano pregiudizi per l’ordine e
la sicurezza pubblica, di attivare i procedimenti amministrativi volti
all’applicazione della misura di prevenzione – spiegano dalla Questura di
Latina -. L’attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei
luoghi di aggregazione per l’applicazione degli strumenti preventivi di
competenza del Questore continuerà incessante anche nei prossimi mesi, al
fine di creare un effetto di deterrenza rispetto ai fenomeni di violenza
urbana”.
In caso di violazione del daspo urbano i destinatari rischiano la
reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.
MSN
Inseguimento a 170 all’ora. Ubriaca fugge all’alt . In auto pastiglie di
ecstasy
Una donna di 32 anni ha dato vita, la scorsa notte, ad un folle
inseguimento nelle strade di Rimini e Riccione. Manovre spericolate in
mezzo al traffico, vie imboccate contromano: il tutto con la conducente che
si era messa al volante dopo aver esagerato con l’alcol. Non solo: dopo
essere riusciti a interrompere la sua fuga, gli agenti della polizia di
Stato hanno trovato, nel bagagliaio della macchina, ben 42 pasticche di
Mdma.
L’episodio è avvenuto tra mercoledì e giovedì, quando, nella zona del
Ghetto Turco, una pattuglia ha tentato di fermare una Ford Ka per un
controllo di routine. A bordo c’era proprio la 32enne insieme ad un’amica
che si trovava sul sedile del passeggero. La conducente, dopo essersi
inizialmente fermata, ha improvvisamente accelerato, dando il via a una
fuga spericolata. La corsa sfrenata, durata diversi chilometri, ha visto la
donna ignorare completamente qualsiasi regola: ha percorso strade
contromano, attraversato incroci con il semaforo rosso e superato
abbondantemente i limiti di velocità, arrivando a toccare i 170 km/h. La
fuga si è conclusa solo a Riccione, quando la 32enne si è trovata
intrappolata in una strada senza uscita, consentendo agli agenti di
bloccarla.
I poliziotti fin da subito si sono resi conto che la donna era ubriaca:
circostanza confermata anche dall’etilometro che ha registrato un tasso
alcolemico di 1,55 g/l. Durante la perquisizione dell’auto, gli agenti
hanno scoperto nel bagagliaio, nascoste all’interno di un paio di scarpe,
42 pasticche di ecstasy. La successiva perquisizione nell’appartamento
condiviso con il compagno 22enne ha portato al ritrovamento di ulteriori 10
pasticche di ecstasy, 20 grammi di ketamina, 10 di marijuana e un bilancino
di precisione. La donna è stata quindi arrestata con l’accusa di resistenza
a pubblico ufficiale (a cui si aggiungono le accuse di detenzione di
stupefacenti ai fini di spaccio e guida in stato di ebbrezza), mentre il
compagno è stato denunciato a piede libero. Ieri, la 32enne – difesa
dall’avvocato Piergiorgio Tiraferri – è comparsa davanti al giudice per il
processo per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto, il magistrato ha
disposto per lei l’obbligo di firma quotidiano fino alla prossima udienza,
fissata per il 17 ottobre. Al giudice ha spiegato di non essere una
spacciatrice, ma di limitarsi ad un uso personale della droga. “Sono andata
in ansia, non so cosa mia sia preso” ha aggiunto chiarendo i motivi che
l’hanno portata a fuggire dalla polizia durante il controllo.
IL TIRRENO
*L’intervista*
Stefano, l’ex calciatore livornese caduto nell’alcolismo: «Così ne sono
uscito»
*Livorno, a 50 anni è seguito dai volontari dell’Alcat: «L’ultima ricaduta
per festeggiare con la mia ex»*
*di Franco Marianelli*
27 settembre 2024
*LIVORNO*. Stefano Paoli non ha ancora 50 anni ma di vite ne ha vissute
almeno cinque. E quasi tutte “vissute pericolosamente” fra alcol e
disintossicazione con le fasi che si alternavano sino alla vita di oggi
«libero dalla dipendenza, – ci racconta – ma se non fosse stato per i
volontari dell’Alcat (che siedono accanto a lui nella sede
dell’associazione) chissà dove sarei ora». Ma cominciamo dall’inizio.
«Ovvero – esordisce l’interessato – da quando avevo 8 anni, , quando un
episodio di violenza familiare già mi segnò. E chissà se tutto non iniziò
proprio da lì. In tutti i casi per un po’ la mia vita è andata avanti
serenamente. Anzi: siccome ero un promettente calciatore a 14 anni fui
“precettato” dal Milan e momentaneamente “parcheggiato” alla Lucchese,
squadra nella quale ho giocato nelle giovanili».
*E con una prospettiva così luminosa come fu possibile cadere
nell’alcolismo?*
«Semplice: circa un anno dopo il mio esordio nella Lucchese cominciai a
soffrire di crisi di panico. E il panico mi passava solo bevendo».
*Ma non pensò di parlarne con qualcuno che potesse aiutarla?*
«No, non lo feci e non so perché. Forse non volevo che si sapesse. Il primo
psicologo lo vidi a 20 anni, chiudendo con il calcio ed entrando nella
comunità “Incontro” di Pistoia. Dopo un breve ciclo passai in carico al
Sert di Livorno dove incontrai ottimi professionisti come il dottor Marco
Marinai (un amico più che un medico) che provarono ad aiutarmi».
*Come finì l’esperienza al Sert?*
«Purtroppo assieme al metadone che alla “Rotondina” mi somministravano un
giorno presi delle “N” gocce assieme all’alcol dal quale non mi riusciva
liberarmi. E andai in coma dal quale fortunatamente mi risvegliai».
*Come è riuscito a rialzarsi?*
«Grazie sempre al Sert entrai questa volta nella comunità del Gruppo di
Valdinievole (“gemellata” con San Patrignano) dove sono stato sette anni.
Prima come assistito e poi come “educatore” con tanto di stipendio».
*Per poi alla fine tornare a Livorno…*
«Sì, dove ho trovato una specie santo come l’ex assessore al sociale
Leonardo Apolloni che mi ha aiutato ad aprire un negozio di frutta e
verdura che gestivo con la mia compagna di allora».
*Il negozio l’hai aiutato a riscoprire la vita?*
«Sì, se non fosse che la mia compagna di allora a volte beveva e fumava
davanti ai miei occhi. Io la pregavo di smettere, almeno quando ero
presente. Un giorno, felici per un incasso record avuto dal negozio, siamo
andati sul mare e per festeggiare abbiamo bevuto una bottiglia di
champagne. E stato l’ennesimo l’inizio dell’ennesima fine».
*Come è riuscito a rialzarsi questa volta? (Stefano guarda Pierangela
Bergonzo, presidente dell’Alcat, l’associazione di aiuto agli alcolisti e
Irene Genovese e lo sguardo vale come una risposta).*
«Se non fosse stato per loro chissà dove sarei ora. Quando esci dalla
comunità il Sert (ora Serd ndr) ti aiuta ma altri enti dovrebbero
intervenire per inserirti nella vita. Tra poco dovrei cominciare a lavorare
ma solo grazie al mio impegno nel cercarlo. Un consiglio per chi si trova
in situazioni analoghe alla mia: non andate all’Alcat quando state male.
Andateci quando state bene, ovvero quando vi sentite a un passo prima di
cadere, quando sentite che dentro c’è qualcosa che non va. Preveniamo».
E l’appello è fatto proprio ovviamente da Bergonzo che ricorda «come le
nostre sedi siano aperte per chi vuol venire. Siamo in Corea ospitati nel
centro di don Nesi con club pure ai salesiani e alla chiesa di Coteto, È
possibile telefonarci al numero di cellulare 3405705181 oppure scriverci
all’indirizzo alcat_livorno@tiscali.it ».Un tatuaggio sul braccio ci
incuriosisce e chiediamo di chi sia il volto rappresentato.
«È di Dexter il poliziotto della serie Tv che sommava alla sua professione
quella di killer. Aveva due vite. – termina Stefano -Io ne ho avute almeno
cinque».Speriamo che questa sia quella giusta.
GAMBEROROSSO
*Notizie Vino*
Nel Regno Unito i consumatori sono sempre più attratti dalla birra a bassa
gradazione alcolica
27 Set 2024, | a cura di Marzio Taccetti
Il Regno Unito per via di un cambiamento dei gusti e delle abitudini dei
consumatori unito a una revisione delle tasse sull’alcol, diventa l’ottavo
mercato per volumi della birra a bassa gradazione alcolica
Nel paese delle “pinte” si sta registrando una esplosione di vendite di
birra con un basso grado alcolico. Secondo i dati Iwsr (fornitore globale
di dati e approfondimenti sulle bevande) nell’arco di un anno il volume
commerciale di questa tipologia è passata dai 650,000 ettolitri nel 2022 al
1.3 milioni di ettolitri del 2023.
*Uno dei grandi mercati della birra “low-alchol”*
La crescita del settore nel Regno Unito è risultato uno dei maggiori a
livello globale, seguito dallo stato sudamericano del Venezuela, dove le
vendite sono aumentate di 325.000 ettolitri l’anno scorso e Romania e
Giappone che si classificano congiuntamente al terzo posto. Il Regno Unito,
attualmente rappresenta l’ottavo più grande mercato globale per volume di
vendite in questa categoria di bevande secondo ISWR.
Nel futuro, fa sapere Patrick Fisher, senior market analyst di Iwsr, «I
tassi di crescita per la categoria dovrebbero normalizzarsi», prevedendo
che i volumi di vendita di birra a basso contenuto alcolico andranno a
«rimanere sostanzialmente piatti tra il 2024 e il 2028».
*Nuove leggi e cambiamento di gusti*
Le ragioni di questo vertiginoso aumento nel 2023, oltre che in un cambio
delle abitudini dei clienti, sono da ricercare anche nella revisione
post-Brexit delle tasse sull’alcol avvenuta nell’agosto 2023. Nel decreto
si stabilisce che bevande con gradazione al di sotto del 3,5% vengono
tassate ad un’aliquota inferiore rispetto a bevande con gradazione
maggiore.
«Secondo il nuovo sistema, i birrai devono pagare 21,01 sterline al litro
di alcol puro tra il 3,5 per cento e l’8,5 per cento ABV, mentre le birre
al di sotto di questa soglia vengono addebitate 9,27 sterline al litro. Non
ci sono dazi sui prodotti inferiori all’1,2 per cento ABV» scrive il
Financial Times.
*La risposta dei produttori e dei pub*
I produttori brassicoli hanno quindi approfittato di tariffe più basse per
lanciare prodotti nuovi o rinnovati, andando incontro anche all’evoluzione
dei gusti. La richiesta per prodotti senza o con una ridotta quantità di
alcol è salito negli ultimi anni, portando colossi come Guiness e Heineken
a creare una linea di prodotti “Low” o “Alcohol-free”.
Secondo la British Beer and Pub Association «Il taglio delle accise e la
domanda di questi prodotti hanno spinto i produttori a investire in
prodotti con un quantitativo inferiore di alcol».
La British Beer and Pub Association ha sottolineato a Drinksbusiness come
l’87% dei pub serve almeno una birra a basso contenuto alcolico o senza
alcol e sebbene la maggior parte di questi sia ancora in bottiglie e
lattine, il numero di questa tipologia servita alla spina è quadruplicato
dal 2019.
FANPAGE
Si ubriaca, insulta i clienti di un supermercato e aggredisce con calci e
pugni gli agenti
IL RESTO DEL CARLINO
Picchia la moglie da ubriaco: uomo ammonito dal giudice