RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
ILSOLE24ORE
Codice della strada, la stretta su alcol e telefonini approda in Gazzetta –
Il testo
*La legge 177/2024 prevede anche l’installazione dell’alcolock e per l’uso
di stupefacenti il reato scatta a prescindere dalla verifica dello stato di
alterazione psicofisica. Il provvedimento entrerà in vigore dal 14 dicembre
prossimo*
29 Novembre 2024
La riforma del codice della strada entra nella raccolta delle leggi e sarà
in vigore dal 14 dicembre prossimo. E’ stata, infatti, pubblicata sulla
“Gazzetta Ufficiale” n. 280 del 29 novembre scorso la legge 25 novembre
2024 n. 177, che reca «Interventi in materia di sicurezza stradale e delega
al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285».
Ebbene, il 20 novembre scorso il Ddl n. 1086 aveva avuto il via libera
definitivo da parte del Senato (con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un
astenuto), dopo l’approvazione della Camera. Livelli troppo elevati di
incidentalità hanno spinto all’ennesima modifica del codice della strada.
La motivazione è contenuta appunto nella Relazione al Ddl n. 1086: il 39,7%
dei sinistri avviene per “distrazione, mancato rispetto della precedenza e
velocità troppo elevata”; mentre lo “stato di ebbrezza o di alterazione per
l’uso di sostanze stupefacenti” producono rispettivamente il 9,7% e il 3,2%
dei sinistri.
La legge n. 177/2024 interviene direttamente su alcune norme del Codice
della strada, inasprendo le misure di contrasto alla guida sotto l’effetto
di alcol (prevedendo anche l’installazione dell’alcolock) e di stupefacenti
(il reato scatta a prescindere dalla verifica dello stato di alterazione
psicofisica derivante dall’assunzione di sostanze). La legge n. 177/2024
dunque modifica gli articoli 186 e 187 del codice della strada,
configurando una struttura di prevenzione e di sanzioni assai articolata
per chi si mette alla guida senza essere lucido, novellando anche gli
articoli 589-bis e 590-bis del codice penale (rispettivamente: omicidio
stradale e lesioni stradali).
Viene introdotta la sospensione breve della patente a seguito di una serie
di infrazioni gravi (come la guida contromano) e in relazione al
’patrimonio’ dei punti ancora disponibili. Nel nuovo regime sotto i 20
punti non vi è più soltanto l’ulteriore decurtazione del punteggio ma viene
irrogata anche la sanzione della c.d. sospensione breve della patente.
Vengono poi inasprite le sanzioni, con il prolungamento del periodo di
sospensione della patente, nei confronti dell’utilizzo alla guida di
smartphone o altri dispositivi.
La riforma interessa poi la “formazione” dei guidatori, la gradualità
dell’abilitazione alla guida delle vetture e delle cilindrate maggiori e
l’accertamento delle violazioni con strumenti da remoto (“varchi ZTL” e
autovelox). Si interviene anche sui veicoli di micro-mobilità elettrica;
sulla circolazione delle biciclette; sulla sosta in città. A chiusura del
provvedimento, un’ampia delega legislativa per il riordino complessivo
della materia, unita all’autorizzazione a emanare successivamente
regolamenti di delegificazione.
LE PRINCIPALI NOVITÀ
Telefonini al volante – La sanzione per chi guida con lo smartphone andrà
da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000. Viene inserita anche la
sospensione automatica di una settimana se si viene sorpresi col telefono
al volante e sulla patenti si hanno almeno 10 punti. Se i punti sono più
bassi la sospensione è di 15 giorni. In caso di recidiva la multa lievita
fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e
si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. I tempi di sospensione, poi,
raddoppiano se l’uso del telefonino causa un incidente o manda fuori strada
un altro veicolo.
*Guida in stato di ebbrezza -* Tolleranza zero: se il tasso alcolemico è
compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si riceve una sanzione tra 573 e
2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso
alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la
doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da
800 a 3.200 euro). Sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il
tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è
punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e
ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due
anni. Cosa si può bere in pratica? Dipende dal peso, dall’altezza e se si è
a stomaco pieno: in genere si è sicuri con un bicchiere di vino o una
lattina di birra o un bicchierino di superalcolico. Per i neo patentati le
norme già in vigore prevedono un tasso alcolico zero per tre anni. Tutte le
ipotesi di guida in stato di ebbrezza portano alla decurtazione di 10 punti
dalla patente. Tra le sanzioni c’è anche l’obbligo di installare sulla
macchina l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in
caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.
*Guida sotto stupefacenti -* Tolleranza zero per chi fa uso di
stupefacenti. Chi viene trovato alla guida drogato non dovrà più
necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà
che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la
sospensione di tre anni.
*Eccesso di velocità -* Sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di
oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità. Se la
violazione è compiuta all’interno di un centro abitato e per almeno due
volte nell’arco di un anno, la sanzione è innalzata fra 220 e 880 euro con
sospensione della patente da quindici a trenta giorni.
*Abbandono di animali -* Revoca o sospensione della patente da sei mesi ad
un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino
a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti o feriti.
*Bici e monopattini -* Più tutele per i ciclisti: oltre all’aumento delle
piste ciclabili scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un
metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Per i
monopattini scatta l’obbligo di targa, casco e assicurazione. Il ddl impone
il divieto di circolazione contromano e circolazione solo su strade urbane
con limite di velocità non superiore a 50 km/h.
*Autovelox -* Nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto
stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso
ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo.
Supercar – Salirà da uno a tre anni il divieto di guida delle auto
“potenti” per i neopatentati (ma solo per coloro che prendono la patente
dopo l’ok alla legge). Non potranno guidare autoveicoli con una potenza
superiore a 75 kW/t e autovetture con potenza massima di 105 kW. Ma il
limite di potenza si è un po’ ammorbidito. L’attuale Codice prevede il
limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le
autovetture.
ABRUZZOWEB
L’AQUILA: CAUSA INCIDENTE PER DROGA E ALCOL, IL GIUDICE LO ASSOLVE
*di Gianpiero Giancarli*
30 Novembre 2024
*L’AQUILA –* Si può essere al volante in stato di ebbrezza conclamato e
venire assolto in tribunale anche dopo essere stato coinvolto in un
incidente. E’ capitato a un uomo di circa 40 anni che un paio di anni fa è
stato al centro di un incidente automobilistico nell’Aquilano da lui
provocato. Sul posto si portarono gli agenti del traffico e l’ambulanza del
118 e, una volta in ospedale, all’uomo fu riscontrata ebbrezza alcolica
oltre alla ulteriore alterazione causata da consumo di cocaina. Gli era
stata anche contestata l’aggravante di aver fatto l’incidente, alla guida
della sua Volkswagen, dopo le 22 di sera di quel 27 marzo del 2022.
Sembrava destinato a una condanna sicura.
Il giudice monocratico onorario del tribunale Quirino Cervellini ha invece
assolto l’imputato per una sorta di cavillo: egli, infatti, non era stato
avvisato preventivamente della facoltà di nominare un avvocato prima di
sottoporsi alle analisi presso l’Asl dell’Aquila: per cui è stato leso il
suo diritto alla difesa e va assolto. L’imputato è stato assistito
dall’avvocato Ubaldo Lopardi. (*)
(*) Nota: per essere sanzionati per guida in stato di alterazione non basta
bere alcolici, non basta essere positivi alla cocaina, non basta aver
causato un incidente, non basta aver fatto gli esami in un laboratorio
analisi certificato. Un processo che dura anni viene vanificato perché –
tra ambulanze, traffico da ripristinare, verbali da scrivere – al guidatore
non è stata data una informazione che probabilmente già conosceva.
IL TIRRENO
*L’indagine*
Ragazza violentata in canonica, in manette un ospite di Vicofaro:
identificato dal selfie scattato col cellulare della vittima
Pistoia, il 32enne avrebbe abusato di una giovane conosciuta poco prima
alla stazione. La donna è stata salvata dall’intervento di un giovane
migrante
*di Massimo Donati*
*PISTOIA, *30 novembre 2024. Per tutta la sera hanno fumato hashish e hanno
bevuto alcolici assieme. E quando lui l’ha convinta a seguirlo nella
canonica, fino al proprio pagliericcio, le è saltato addosso, denudandola e
cercando di avere un rapporto sessuale. Solo grazie all’intervento di uno
degli altri giovani immigrati presenti nel lungo corridoio adibito a
dormitorio, richiamato dalle grida di aiuto, la ragazza è riuscita a
liberarsi e a scappare in strada, per poi chiedere aiuto alla polizia.
Teatro dell’aggressione, attorno alle 3 di martedì scorso, la parrocchia di
Vicofaro, dove da anni ormai trovano quotidianamente ospitalità decine di
immigrati fuoriusciti dai regolari circuiti di accoglienza. A finire in
manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata, uno di loro, un 32enne
di origini liberiane irregolare sul territorio nazionale, ospite della
struttura di don Massimo Biancalani da circa un mese, da quando aveva
lasciato il centro di permanenza per i rimpatri di Potenza.
Proprio per questa suo stato di precarietà e il conseguente pericolo di
fuga, nei suoi confronti è scattato immediatamente il fermo di polizia
giudiziaria.
La vittima della violenza ha raccontato ai poliziotti di aver conosciuto
quell’uomo la sera prima, attorno alle 20, alla stazione ferroviaria di
Montecatini, dove era andata a cercare, non trovandolo, il proprio
fidanzato. Già lì, insieme a lui, aveva iniziato a fumare hashish e a bere
alcolici, per poi, in treno, arrivare fino a Pistoia , dove il 32enne
liberiano le aveva detto di abitare in questo periodo. Così avevano
raggiunto la parrocchia di Santa Maria Maggiore, dove, per un po’, avevano
nuovamente fumato hashish nel cortile esterno. A un certo punto, l’uomo
l’aveva convinta a seguirla all’interno della canonica, al primo piano,
dove, sul pavimento di un corridoio, aveva il proprio giaciglio.
Ed è stato lì che la ragazza è stata vittima della violenza sessuale,
denudata e immobilizzata sul materasso. Mentre lui le bloccava le braccia
cercando di avere un rapporto sessuale, ha iniziato però ad urlare e a
chiedere aiuto, richiamando così l’attenzione di alcuni degli altri ospiti
della parrocchia che stava dormendo, uno dei quali, minacciandolo con una
lametta, è riuscito a far desistere dal proprio intento il 32enne liberiano.
A quel punto, la ragazza è riuscita a riprendersi i propri vestiti e a
scappare via, terrorizzata, e a raggiungere nuovamente la stazione
ferroviaria di piazza Alighieri, da dove ha telefonato al 112.
Erano all’incirca le 4 del mattino. Sul posto è accorsa così una volante
della questura. Gli agenti, capito ciò che era accaduto, hanno fatto
intervenire un’ambulanza, a bordo della quale la giovane, in stato di
agitazione, è stata portata al pronto soccorso per essere visitata. Per
poi, una volta dimessa, essere accompagnata in questura per sporgere
denuncia. Agli agenti della squadra mobile ha mostrato una foto dell’uomo
che l’aveva aggredita, un selfie che lui steso si era scattato con il
cellulare di lei mentre erano insieme la sera precedente. È stato grazie a
quella immagine che i poliziotti sono riusciti a identificarlo attraverso
il programma di riconoscimento facciale collegato con le banche dati delle
forze dell’ordine. Schedato con alcuni alias per dei precedenti di polizia
per reati legati agli stupefacenti, è risultato che l’uomo si trovava
irregolarmente in Italia, in quanto, già dal 2023, gli era stata respinta
la richiesta di permesso di soggiorno per protezione speciale.
Terminati tutti gli accertamenti, i poliziotti della squadra mobile hanno
raggiunto così la chiesa di Vicofaro, dove hanno trovato il 32enne
liberiano nel cortile esterno assieme ad alcuni degli altri immigrati lì
ospitati. E lo hanno sottoposto al cosiddetto fermo di polizia giudiziaria,
in considerazione degli indizi probatori da loro raccolti e anche del
pericolo che l’uomo si potesse dileguare, vista la sua condizione di
clandestino.
SCIENZENOTIZIE
Le persone con una caratteristica fisica particolare bevono di più alcol.
La ricerca
*Uno studio dell’Università di Swansea collega la lunghezza delle dita
all’esposizione prenatale agli ormoni sessuali, rivelando una possibile
influenza biologica sulle abitudini di consumo di alcol.*
Pubblicato il 30 Novembre 2024
*Autore Angelo Petrone*
Un recente studio condotto dall’Università di Swansea ha portato alla luce
un’interessante connessione tra la lunghezza delle dita e le abitudini di
consumo di alcol. I ricercatori hanno osservato che le persone con
l’anulare più lungo rispetto all’indice tendono a consumare maggiori
quantità di alcol. Questa scoperta suggerisce un possibile legame con
l’esposizione agli ormoni sessuali, come testosterone ed estrogeni, durante
lo sviluppo prenatale.
*Un’indagine sul legame tra alcol e ormoni*
La ricerca, che ha coinvolto un campione di 258 partecipanti, ha rivelato
che un elevato consumo di alcol è associato a un rapporto maggiore tra la
lunghezza dell’anulare e quella dell’indice. Questo rapporto è spesso
considerato un indicatore dell’esposizione al testosterone in utero.
“Il consumo di alcol rappresenta una sfida sociale ed economica
significativa. Comprendere le ragioni delle differenze individuali nelle
abitudini di consumo è cruciale per affrontare il problema,” afferma il
professor John Manning, autore dello studio.
Gli uomini, in particolare, hanno mostrato un’associazione più marcata tra
lunghezza delle dita e consumo di alcol rispetto alle donne. Questo
risultato riflette anche tassi di consumo e mortalità più elevati per abuso
di alcol tra la popolazione maschile.
*Implicazioni e nuove prospettive*
I risultati suggeriscono che gli ormoni sessuali, come testosterone ed
estrogeni, possano influire sui modelli di consumo di alcol. “Gli individui
con un anulare proporzionalmente più lungo rispetto all’indice mostrano una
maggiore esposizione prenatale al testosterone rispetto agli estrogeni,”
spiegano i ricercatori. Questa correlazione risulta più forte negli uomini,
fornendo indizi utili per comprendere i fattori biologici alla base della
dipendenza da alcol.
*Gli effetti dell’alcol sulla salute*
Sebbene il consumo moderato di alcol sia stato associato a possibili
benefici per la salute intestinale, è essenziale ricordare che l’abuso può
avere gravi ripercussioni fisiche e mentali. Ridurre l’assunzione di alcol
resta una raccomandazione fondamentale per preservare la salute generale.
Questo studio apre nuove strade per approfondire le dinamiche del consumo
di alcol e identificare strategie di prevenzione e trattamento, tenendo
conto delle influenze ormonali e biologiche.
*Fonte*: *https://www.swansea.ac.uk/press-office/news-events/news/2024/11/how-long-ring-fingers-can-point-to-a-love-of-alcohol.php#:~:text=They%20found%20relationships%20between%20high,to%20high%20student%20alcohol%20consumption
<www.swansea.ac.uk/press-office/news-events/news/2024/11/how-long-ring-fingers-can-point-to-a-love-of-alcohol.php#:~:text=They%20found%20relationships%20between%20high,to%20high%20student%20alcohol%….>*
TEATRONATURALE
Vino dealcolizzato, opportunità di mercato per le aziende italiane
*Serve corretta comunicazione e dicitura “bevanda da uve” in etichetta. I
consumatori prediligono vini decisamente più leggeri e fanno particolare
attenzione agli aspetti salutistici legati al consumo di alcol*
30 novembre 2024 C. S.
In etichetta non si faccia riferimento alla parola “vino”, ma introdurre la
dicitura “bevanda ottenuta da uve” potendo specificare se monovitigno o
meno, come può essere indicato per i vini DOP e IGP. Questa, in sintesi la
proposta di Città del Vino sul vino dealcolizzato: una richiesta di
difficile accoglimento, considerato che per l’Europa è già prevista la
dicitura “vino”, ma quanto mai opportuna a tutela delle aziende e dei
consumatori.
“Prendiamo atto delle novità introdotte dal Decreto del Ministero
dell’Agricoltura che regola la produzione dei cosiddetti “vini dealcolati”
– sottolinea il presidente Città del Vino, Angelo Radica – ma vogliamo
proporre alcune riflessioni per eventuali modifiche che possano in futuro
migliorare la normativa che ne scaturirà. Intanto va sottolineato in modo
positivo il fatto che il Decreto consentirà anche ai produttori italiani di
produrre vini dealcolati, praticando la dealcolizzazione parziale o totale,
considerato che all’estero la pratica è già consentita. Questo – aggiunge
Radica – permetterà ai produttori italiani di competere alla pari con
quelli degli altri paesi, ad esempio per la diffusione di certi prodotti in
nuovi mercati dove abitualmente non è praticato il consumo di alcol anche
per motivi religiosi”.
Inoltre, Città del Vino, ritiene che il decreto sia una equilibrata
mediazione per rispondere alle nuove esigenze di mercato, mantenendo al
contempo l’eccellenza e la tradizione dei vini italiani grazie al divieto
di dealcolazione per i vini DOP e IGP, al fine di preservarne l’autenticità.
Il processo produttivo dei vini dealcolati – secondo il Decreto – dovrà
avvenire in strutture dedicate, fisicamente separate da quelle utilizzate
per la produzione vitivinicola tradizionale, con registri digitalizzati e
licenze autorizzative, con l’obbligatorietà di inserire nell’etichettatura
la dicitura “dealcolizzato” o “parzialmente dealcolizzato”.
“Per questo – ribadisce il presidente Città del Vino – in etichetta
dovrebbe comunque sempre essere indicata la provenienza territoriale del
prodotto dealcolizzato, per non perdere il legame con il territorio. E
proponiamo di scrivere la dicitura ‘bevanda ottenuta da uve’ anziché vino”.
Secondo Città del Vino il Decreto rappresenta una buona base di partenza
che offre indicazioni normative certe, apre il mercato verso nuovi segmenti
di consumatori che, stando alle più recenti indagini, prediligono vini
decisamente più leggeri e fanno particolare attenzione agli aspetti
salutistici legati al consumo di alcol, anche se Città del Vino da sempre è
convinta che una adeguata informazione e comunicazione debbano comunque
ricordare l’importanza di un corretto e moderato consumo di alcol, tenuto
conto che il vino è un prodotto che ha nella matrice alcolica la sua natura.
L’Associazione che rappresenta 500 comuni vitivinicoli in Italia,
sottolinea però la necessità di una maggiore comunicazione per spiegare
bene al consumatore le differenze che esistono tra i due prodotti,
considerando anche che il vino dealcolizzato, se viene consumato in modo
non corretto, può provocare effetti negativi, perché togliendo l’alcol si
va a togliere anche il principale conservante naturale del vino.
BRESCIATODAY
Leno, uomo di 50 anni ubriaco soccorso da un’ambulanza
AGRIGENTONOTIZIE
Ubriaco e sotto l’effetto i cocaina si schianta contro un’auto posteggiata:
denunciato neopatentato
GAZZETTA DI PARMA
Ubriaco ruba un’auto nella notte