Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 16.2.25

16 Febbraio 2025
https://www.nuovoparadigma.it/wp-content/uploads/2020/01/rassegna-stampa.jpg

RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

DISSAPORE
Per Lollobrigida le etichette informative sul vino sono “una follia” (*)

*Nuova polemica contro le cosiddette ‘etichette shock’ che vorrebbero
informarci sui rischi dell’alcol, compreso il vino. **di Susanna Danieli -*
16 Febbraio 2025
Le parole sono importanti, diceva qualcuno. Specie quando sono scelte
accuratamente da chi detiene potere o interesse. Le parole denotano e
connotano, formano opinioni, modificano la percezione, influenzano azioni.
Ne sa qualcosa Francesco Lollobrigida, che ama definire soprattutto quello
che non gli va a genio. Stavolta tocca alle etichette informative sul vino
proposte dalla Commissione UE per notificare i consumatori sui (verificati)
rischi del bere alcol. Nel gergo lollobrigidiano sono ufficialmente
diventate ‘etichette shock’.

*“È semplicemente una follia” *Questo il commento di Lollobrigida a
proposito dell’ultimo documento di lavoro presentato a Bruxelles sulla
prevenzione contro il cancro. Il BeCa (Beating Cancer) è il piano messo a
punto nel 2021 in Commissione Europea, che prevede misure per limitare i
rischi dell’insorgenza di tumori sul piano pratico. Non solo ricerca e
riconoscimento dei sintomi dunque, ma anche marketing, commercializzazione,
tassazione di certi beni di uso quotidiano. Tra le proposte compaiono le
avvertenze sanitarie in etichetta, simili a quelle sulle sigarette.
L’alcol però resta ancora un tasto dolente. Di fronte alla nuova revisione
del documento pubblicata a febbraio, il ministro dell’agricoltura ha subito
parlato di ‘etichetta shock’. E riguardo alla proposta in sé, è un
“tentativo di criminalizzazione del vino che non ha alcun tipo di senso”.
Dove l’avevamo già sentita? Ma certo, giusto un anno fa era stata dedicata
al lavoro di Food for Profit. In quel caso c’era di mezzo l’industria della
carne, e il documentario era stato accusato di “criminalizzazione
generalizzata dei nostri allevatori”.
Sempre a proposito di carne, ricordiamo un’altra perla linguistica del
ministro. Che per anni si è accanito sull’uso di ‘sintetica’ per definire
la carne coltivata. L’aggettivo sintetica funziona (per chi è contro
naturalmente) perché dà l’idea di cibo falso, artefatto, una diavoleria
scientifica che nulla ha a che fare con i nostri pascoli verdi e infiniti.
Peccato che erba e prati nell’industria nostrana non esistano, come
dimostrato più volte da Report e Giulia Innocenzi fra gli altri. Lo stesso
vale per le galline felici e, no signor ministro, anche se parli alle
mucche non significa che se la passino bene.

*“L’alcol nuoce gravemente alla salute” *Una riga che a quanto pare scatena
il panico. Dalla prima pubblicazione del BeCa nel 2021, intere nazioni
europee si erano messe di traverso alla proposta della dicitura in
etichetta. Francia, Spagna, Italia, guarda caso tutti i maggiori produttori
di vino. Accolta invece dall’Irlanda (che dovrà applicarla a tutti i
prodotti contenenti alcol entro il 2026) e più recentemente dagli Stati
Uniti.
In Italia a fare la voce grossa erano e sono i soliti sospetti: Coldiretti,
Filiera Italia, Unione Italiana Vini. Cui si aggiunge più forte di tutti
quella del ministero dell’agricoltura. Peccato però che di fronte
all’evidenza scientifica strepitare servi a poco. La ricerca Oms negli
ultimi anni ha decretato che “nessuna quantità di alcol è sicura”, in barba
al bere moderato e ai presunti miracolosi effetti del resveratrolo.
Il consumo di alcol aumenta il rischio di tumori, punto. Tuttavia i
consumatori non lo percepiscono, o almeno non al pari del fumo.
Consapevolezza che, a a sua volta, è stata resa possibile dall’efficacia di
avvertenze sanitarie anche scioccanti su confezioni e pubblicità. Indi per
cui torniamo al punto di partenza, all’etichetta cosiddetta shock. Che in
un paese normale si sarebbe definita ‘opportuna’ o per lo meno ‘completa’.

(*) Nota: secondo molti studi solo la metà della popolazione è consapevole
del rischio di cancro causato dagli alcolici. Prima o poi ci penseranno le
etichette ad informare, nel frattempo, per mantenere viva l’attenzione
sull’argomento, possiamo sempre contare sulle esternazioni di chi è
contrario.

7COLLI
Roma, alcol ai minorenni a Trastevere: 2 locali chiusi dai Carabinieri, 27
mila euro di multe

*Scritto da Lucio Parlavecchio *16 Febbraio 2025
Ancora una volta, a Trastevere a Roma, vengono venduti alcolici ai
minorenni durante le serate nel cuore della movida romana. I Carabinieri,
dopo attenti controlli, hanno infatti chiuso due locali che non solo
vendevano alcol ai minorenni ma anche oltre l’orario consentito occupando
il suolo pubblico. Sanzioni per 27 mila euro.

*Due locali chiusi a Trastevere *I Carabinieri della Compagnia di Roma
Trastevere hanno notificato l’ordine emesso dal Questore di Roma di
sospensione dell’attività, per 15 giorni, a un locale di via San Francesco
a Ripa e per 10 giorni a un locale in vicolo del Cinque. A seguito di una
serie di reiterate irregolarità riscontrate dai militari dell’Arma e dalla
Polizia Locale di Roma Capitale infatti è stata richiesta la chiusura. I
militari dell’arma hanno riscontrato: la somministrazione, senza titolo
autorizzativo, di bevande, la vendita di alcol e superalcolici da asporto
oltre l’orario consentito, la musica ad alto volume, il disturbo della
quiete pubblica, l’occupazione abusiva di suolo pubblico e soprattutto la
vendita e somministrazione di bevande alcoliche a minori. Oltre alla
chiusura temporanea, a seguito dei controlli, i Carabinieri hanno comminato
due sanzioni, ai titolari dei due locali, per un undicimila euro uno e per
sedicimila euro l’altro.

LENTEPUBBLICA
Vino senza alcol: in Gazzetta Ufficiale il decreto che lo autorizza

*L’Italia approva una normativa che consente la produzione di vino
senz’alcol, seguendo le disposizioni europee: il decreto è stato pubblicato
in Gazzetta Ufficiale. *Domenica 16 Febbraio 2025
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
ha recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che attua il
regolamento (UE) n. 1308/2013, stabilendo le modalità di produzione e
etichettatura per i vini con un contenuto alcolico ridotto.

*Le novità dell’UE, recepite dall’Italia, sulla dealcolazione dei vini *Questa
decisione, che si inserisce nel quadro delle politiche agricole europee,
prevede la possibilità di ridurre il livello di alcol nei vini, inclusi
quelli spumanti e frizzanti, attraverso trattamenti di dealcolazione totale
o parziale. Un aspetto rilevante della nuova normativa è la deroga concessa
per i vini a denominazione di origine e indicazione geografica, come
passiti e alcuni tipi di vino senza denominazione, per le fermentazioni e
rifermentazioni fuori dal periodo vendemmiale durante la campagna 2024/2025.
Il decreto introduce anche precise regole tecniche per i produttori. Per
ottenere vini con meno alcol, è consentito l’uso di tecniche come la
distillazione, l’evaporazione sottovuoto e le tecnologie a membrana, ma
sempre sotto la supervisione di un enologo qualificato. L’obiettivo è
garantire che i prodotti finali siano privi di difetti organolettici e
idonei al consumo umano. Inoltre, vengono stabilite restrizioni sul
recupero e il riutilizzo di acqua e aromi endogeni durante il processo,
evitando qualsiasi manipolazione esterna.
Un’altra novità significativa riguarda l’etichettatura dei vini ottenuti
tramite dealcolazione. I prodotti devono riportare chiaramente la dicitura
“dealcolato” o “parzialmente dealcolato”, con un formato grafico che
assicuri una visibilità adeguata per il consumatore.
Il decreto, inoltre, stabilisce che la produzione dei vini dealcolati possa
avvenire solo in stabilimenti appositamente autorizzati e dotati di un
registro dematerializzato, assicurando il controllo delle operazioni
tramite comunicazioni preventivo al Dipartimento dell’Ispettorato Centrale
della tutela della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQRF). L’iter di
controllo include anche l’uso di impianti specifici e l’obbligo di
comunicare preventivamente la tipologia di lavorazione e la quantità di
prodotto coinvolto.
Infine, la normativa prevede che i sottoprodotti derivanti dalla
dealcolazione, come il mosto e i residui ottenuti dai vari trattamenti,
possano essere utilizzati per la produzione di bioetanolo o distillati di
vino, nel rispetto delle regolazioni fiscali applicabili.

*Cosa si intende per vino dealcolato? Ha davvero senso produrlo? *Il vino
dealcolato, ovvero il vino privato in tutto o in parte del suo contenuto
alcolico, sta guadagnando popolarità negli ultimi anni, in particolare tra
chi cerca alternative meno alcoliche o addirittura prive di alcol. Ma ha
davvero senso produrre e consumare vino senza alcol? Scopriamo i vantaggi e
i punti controversi di questa scelta.

*I vantaggi del vino senza alcol * *Opzione per chi evita l’alcol*
Il vantaggio principale del vino dealcolato è che offre una soluzione a chi
vuole godersi l’esperienza del vino senza gli effetti negativi dell’alcol.
Persone che non bevono alcol per motivi di salute, religiosi o personali,
come quelle in gravidanza o che soffrono di condizioni mediche, possono
così partecipare a situazioni sociali senza rinunciare al piacere di un
bicchiere di vino.

*Minor impatto sulla salute * Poiché il vino dealcolato contiene una
quantità ridotta o nulla di alcol, risulta più salutare rispetto al vino
tradizionale, soprattutto per chi ha bisogno di ridurre il consumo di
alcol. Inoltre, in alcuni casi, il processo di dealcolazione può preservare
altri composti benefici del vino, come polifenoli e antiossidanti, che sono
legati a benefici cardiovascolari.

*Controllo sulle calorie * Il vino senza alcol contiene meno calorie
rispetto a quello tradizionale, rendendolo una scelta interessante per chi
sta cercando di limitare l’apporto calorico senza rinunciare a un buon
bicchiere. Questo aspetto lo rende appetibile anche per coloro che seguono
diete a basso contenuto calorico o che praticano attività fisica
regolarmente.

*Sostenibilità e accessibilità * Il vino senza alcol può essere visto come
un prodotto più inclusivo, capace di raggiungere un pubblico più vasto.
Inoltre, la crescente domanda potrebbe incentivare la sostenibilità nella
produzione vinicola, con un ridotto impatto ambientale in termini di
trasporto e distribuzione di bevande alcoliche.

*I punti controversi del vino senza alcol *
*Perdita del carattere originale * Una delle critiche principali riguarda
il sapore del vino senza alcol. Molti consumatori e esperti di vino
sostengono che, una volta eliminato l’alcol, il prodotto finale perde parte
delle caratteristiche distintive che rendono il vino apprezzato: il bouquet
aromatico, la struttura e la complessità. Nonostante le tecniche di
dealcolazione stiano migliorando, per molti il risultato finale non è
paragonabile al vino tradizionale.

*Processo di produzione complesso e costoso * La dealcolazione richiede
tecniche specializzate come la distillazione a bassa temperatura, che non
solo è costosa, ma comporta anche una certa perdita di alcune proprietà
organolettiche. Quindi, il vino senza alcol può risultare più caro, senza
necessariamente offrire lo stesso valore percepito di un vino alcolico.

*Non per tutti i tipi di vino * Alcuni esperti mettono in dubbio che tutti
i tipi di vino siano adatti alla dealcolazione. In particolare, i vini più
complessi e strutturati, come quelli a denominazione di origine, potrebbero
non rispondere bene al trattamento, risultando in prodotti che non
soddisfano appieno le aspettative dei consumatori più esperti.

*Incertezza sul mercato * Sebbene la domanda di vini senza alcol stia
crescendo, ci sono ancora delle incertezze sul lungo termine. Il mercato
potrebbe non essere sufficientemente maturo per supportare una produzione
massiva e potrebbe rivelarsi un prodotto di nicchia, che non riuscirà mai a
competere con il tradizionale vino alcolico. Alcuni potrebbero anche
vederlo come una “falsa alternativa”, percependo il vino come una bevanda
che non può essere considerata tale senza il suo principale elemento,
l’alcol.

*Conclusioni e scenari futuri *Il vino senza alcol rappresenta una tendenza
interessante e in crescita, che risponde a esigenze moderne di salute e
inclusività. Sebbene offra numerosi vantaggi in termini di accessibilità,
salute e controllo calorico, presenta anche sfide legate alla qualità del
prodotto, al processo di produzione e alla percezione del consumatore. Per
molti, il vino senza alcol rimarrà una curiosità o un’alternativa
occasionale, ma non sostituirà mai completamente il fascino e la tradizione
del vino alcolico.

ASKANEWS
Vino, etilometri firmati Montelvini per promuovere consumo consapevole
*In occasione di Beer & Food Attraction di Rimini*
*Milano*, 16 feb. (askanews) – In occasione della fiera “Beer&Food
Attraction” (Rimini, 16-18 febbraio) la Cantina veneta Montelvini regalerà
a tutti gli ospiti del suo stand un etilometro brandizzato per
sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sicurezza stradale.
“Con questa iniziativa, ci teniamo a ribadire che il piacere del buon bere
può e deve andare di pari passo con la sicurezza e la responsabilità”
affermano Alberto e Sarah Serena, rispettivamente Ceo e Dg della nota
realtà dell’Asolo Prosecco Superiore Docg, ricordando che “il vino è
espressione di cultura, tradizione e convivialità e va vissuto con
equilibrio e rispetto”.
“Crediamo che promuovere un consumo responsabile non significhi imporre
divieti ma educare ad un approccio più autentico e sostenibile, capace di
valorizzare il nostro patrimonio enologico e al tempo stesso garantire il
benessere e la sicurezza di tutti” proseguono i Serena, precisando che
“anche questa iniziativa rientra nel concetto di sostenibilità, argomento
al centro del nostro sviluppo aziendale, vantando la Certificazione di
cantina sostenibile”.
L’azienda di Venegazzù (Treviso) punta dunque sulla responsabilità sociale
in risposta alle nuove regole del Codice della Strada. A “Beer & Food
Attraction” (stand 169 Hall C1), Montelvini è presente con tutti i suoi tre
brand: Montelvini, marchio premium dell’azienda fortemente legato al
territorio di Asolo Montello DOCG; S. Osvaldo, cantina che produce i vini
fermi caratteristici del Veneto, con sede a Loncon di Annone Veneto; e
Monvin, brand che produce vino in fusto di fascia premium. La Cantina è,
inoltre, presente come unico wine partner all’interno del “Mixology Circus”
con il Promosso Spumante Extra Dry, bollicina fresca e dinamica, e l’Asolo
Prosecco Superiore DOCG Extra Brut Millesimato.

(*) Nota: l’uso dell’etilometro per valutare autonomamente l’alcolemia non
è una soluzione nemmeno per somministra alcolici. Gli etilometri non
professionali sono poco affidabili è sono quindi rischiosi sia per
prevenire gli incidenti che per evitare le multe.
Inoltre, introdurre un elemento di razionalità, come una misurazione,
smorza il desiderio di bere.

LA NAZIONE
Spezia, notte di follia in centro: ubriaca picchia un agente e sale sul
cofano della Volante

*Tutto è iniziato dopo il rifiuto del barista di versarle nuovamente da
bere. La donna ha aggredito il poliziotto. E’ scattata anche la
segnalazione alla Prefettura per il ritrovamento di alcune dosi di hashish
e ecstasy **La Spezia*, 15 febbraio 2025 – Al rifiuto del barista di
versare nuovamente da bere, considerato il tasso alcolico evidentemente già
piuttosto alto, le due donne hanno reagito molto male iniziando aa
insultarlo e tenere un atteggiamento minaccioso tale da costringere
l’esercente a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Ma all’arrivo della volante della polizia la situazione invece che
tranquillizzarsi è degenerata e il seguito è proseguito ieri mattina in
Tribunale dove si è svolta la direttissima per la convalida dell’arresto di
una donna componente del terzetto.
Nella serata decisamente movimentata al quartiere Umbertino infatti una
ventiseienne è stata denunciata per lesioni a pubblico ufficiale oltre alla
segnalazione alla Prefettura perchè trovata in possesso di una piccola
quantità di sostanza stupefacente.
Gli agenti della Questura sono intervenuti dopo le 23 in zona Umbertino
cercando di calmare la situazione iniziata all’interno di un bar dove i tre
avrebbero voluto continuare a bere ma proseguita anche all’esterno tra i
passanti.
Ma mentre l’uomo facente parte della compagnia ha sempre tenuto un
comportamento tranquillo declinando le proprie generalità all’arrivo degli
agenti ben differente è stato l’atteggiamento delle due donne che hanno
opposto resistenza colpendo un operatore e addirittura salendo sul cofano
dell’auto di servizio.
Entrambe, non senza difficoltà per gli operatori, sono poi state
accompagnate in Questura per ulteriori accertamenti. Inoltre dalla
perquisizione sono spuntati poco più di due grammi di hashish e tre
frammenti di droga sintetica risultata essere ecstasy.
Una delle due protagoniste dell’accesa serata è stata arrestata per lesione
a pubblico ufficiale. L’agente colpito infatti è poi dovuto ricorrere alle
cure del pronto soccorso cittadino e la prognosi è stata di alcuni giorni
di referto.
Ieri mattina in Tribunale a Spezia il giudice Selene Ruberto, pubblico
ministero Giacomo Gustavino e pm onorario Antonio Scarano, ha convalidato
l’ arresto di una delle due donne operato dagli agenti di polizia e
disposto anche l’ obbliga di firma all’autorità giudiziaria. Il suo
avvocato difensore Alessandro Silvestri del foro di Spezia ha richiesto i
termini per la difesa e l’udienza è stata così rinviata alla fine di marzo.

*Massimo Merluzzi *IL MESSAGGERO
Aggredisce a calci e pugni 5 medici e infermieri al pronto soccorso di Roma.

FANPAGE
Auto si schianta contro chiosco sul Lungomare di Napoli: autista rifiuta
test alcol, denunciato

VIRGILIO
Ubriaco alla Guida Tenta la Fuga – Casale Corte Cerro

ANCONATODAY
In preda ai fumi dell’alcol entra in un’auto aperta e si addormenta

ANTENNASUD
Taranto, carambola su tre auto in sosta in stato d’ebbrezza

LA PROVINCIA DI BIELLA
“Un Suv mi ha investito”. Ma era ubriaco

REGGIONLINE
Novellara: ubriaco dà fuoco a un’auto nel cortile condominiale

GAETA.IT
Giovane alla guida ubriaco danneggia proprietà privata in un incidente
notturno a Milano

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931