Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 31 marzo 2025

31 Marzo 2025
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

LEGGO

Noemi Fiordilino travolta e uccisa da un pirata ubriaco, il fidanzato: «Ho
cercato di tirarla a me, me l’ha strappata dalle mani»

Il racconto del ragazzo in diretta alla trasmissione Ore 14 su Rai, condotta
da Milo Infante

di Redazione web

«Tornavamo dalla festa di una nostra amica che si era laureata, abbiamo
investito un coniglietto e volevamo soccorrerlo, abbiamo accostato e ho
cercato una clinica veterinaria aperta. A un certo punto vedo arrivare una
macchina tanto forte, gli ho fatto cenno con la mano di rallentare, ho
cercato di prenderla verso di me ma è stata strappata via dalle mie mani, ha
fatto 50 metri di volo». È il racconto del fidanzato di Noemi Fiordilino,
morta investita a Lurago Marinone, Como, a causa di un pirata della strada,
Vincenzo Crudo, che guidava ubriaco con una gamba ingessata e che è fuggito.
Il ragazzo è stato intervistato in diretta alla trasmissione Ore 14 su Rai,
condotta da Milo Infante.

«La macchina – ha proseguito – non si è minimamente fermata.

Ho iniziato a correre e a cercarla urlando e chiamandola per nome, ho
provato a farle un massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dei soccorsi.
Poi è arrivata l’ambulanza ed è stata portata in ospedale. Non so come
descrivere quell’uomo che le ha tolto la vita a 20 anni, Noemi era una
ragazza che studiava per realizzare i suoi sogni». E ha concluso: «Non
molleremo finché non verrà fatta giustizia-, se non facciamo niente ci
saranno sempre persone che piangeranno i loro cari». (*)

(*) Nota: molte di queste tragedie sono alcolcorrelate. Una cosa certamente
da fare è adoperarsi per diminuire i consumi alcolici. Occorre andare alla
radice del problema, e sradicare la cultura che associa festa, divertimento
e convivialità con bevute di vino, birra e altri alcolici.

LEGGO

Noemi Fiordilino travolta e uccisa, non era la prima volta che il pirata
guidava ubriaco.

Gli animalisti: «È morta da eroina»

Investita da un’auto pirata mentre soccorreva un coniglio sul ciglio della
strada. Noemi Fiordilino è morta così, a soli 20 anni, sotto gli occhi del
fidanzato. L’uomo alla guida, Vincenzo Crudo, 32 anni, è stato rintracciato
poco dopo: guidava ubriaco e con la gamba destra ingessata. E non era la
prima volta.

La bugia e i precedenti

Crudo, già denunciato due volte per guida in stato di ebrezza, è sotto
accusa per omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato.
Quando i carabinieri, che lo avevano rintracciato grazie al numero di targa,
si sono presentati alla sua porta, Crudo ha provato a convincerli che l’auto
gli fosse stata rubata, mentre l’aveva abbandonato in un campo vicino casa.
Se riconosciuto colpevole rischia fino a sette anni di carcere e fino a 30
di inibizione alla guida, il cosiddetto «ergastolo della patente».

La dinamica

Noemi, strudentessa universitaria che abitava a Vertemate con Minoprio
(Como), stava rincasando con il fidanzato quando la loro auto ha urtato un
piccolo animale che attraversava la strada, sul rettilineo di Lurago
Marinone. Erano le 2.30 di sabato 29 marzo. I ragazzi hanno accostato e si
sono fermati per sincerarsi dell’accaduto e per verificare eventuali danni
al veicolo, e quando si sono accorti che sul margine della carreggiata
giaceva un coniglietto ferito hanno provato a mettersi in contatto con una
clinica veterinaria di quelle che svolgono servizio 24 ore su 24. Mentre il
compagno cercava un numero, lei se ne stava accanto all’animaletto a bordo
strada.

La Volkswagen Golf condotta dall’elettricista con il piede ingessato è
sbucata dal buio a velocità si presume molto elevata centrandola in pieno e
scagliandola a una cinquantina di metri di distanza, probabilmente senza che
la giovane si sia accorta di quello che stava accadendo. L’auto si è poi
allontanata rapidamente come nulla fosse accaduto. Per Noemi non c’è stato
nulla da fare: è morta pochi minuti dopo il suo arrivo in ospedale.

«Noemi è morta da eroina»

In tanti, sui social, hanno voluto esprimere il proprio dolore per la morte
di Noemi. «Ciao Noe, riposa in pace. Sei stata una ragazza d’oro sulla terra
e sicuramente lo sarai anche in cielo. Noi non ti dimenticheremo mai»,
scrive un’amica.

Ma anche chi non la conosceva personalmente ha voluto salutarla per l’ultima
volta. «Noemi per molti sarà morta invano. Per noi dell’Associazione
italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) è morta da eroina nel tentativo
di salvare un’altra vita. Buon viaggio Noemi, che la terra ti sia lieve», ha
detto Lorenzo Croce, presidente dell’associazione.

CANALEVINO

Dalla Commissione UE il ‘Pacchetto Vino’: occasione di rilancio per il
settore

La Commissione UE presenta il “Pacchetto Vino” con novità su etichettatura
digitale, promozione internazionale e prodotti a basso contenuto alcolico.

La Commissione europea ha presentato il tanto atteso “Pacchetto Vino”,
un’iniziativa accolta con grande favore da Federvini che la considera una
risposta concreta alle raccomandazioni formulate dal Gruppo di alto livello
sul futuro del settore vitivinicolo europeo dello scorso dicembre.

Il pacchetto di misure, illustrato dal Commissario europeo all’Agricoltura
Christophe Hansen, rappresenta un primo tangibile segnale del cambio di
rotta annunciato nelle scorse settimane insieme al Commissario Fitto con il
documento programmatico Vision for Agriculture and Food, lungamente atteso
dal mondo produttivo.

“Apprezziamo il Pacchetto Vino non solo per la tempestività con cui la
Commissione europea ha voluto dare seguito alle istanze del settore, ma
soprattutto per la qualità delle soluzioni individuate“, ha dichiarato
Micaela Pallini, Presidente di Federvini.

Tra le principali novità introdotte dal pacchetto emerge un approccio
pragmatico e moderno all’etichettatura, che consentirà l’identificazione del
codice QR tramite simboli o pittogrammi, permettendo così di sfruttare
pienamente le potenzialità offerte dall’informazione digitale destinata al
consumatore.

Il pacchetto include inoltre importanti misure per la promozione dei vini
sui mercati dei Paesi terzi e prevede maggiori risorse per gli investimenti
orientati alla mitigazione del cambiamento climatico, elementi che vanno
nella direzione auspicata dall’associazione di categoria.

Federvini sottolinea anche l’importanza delle nuove disposizioni in materia
di prodotti vitivinicoli aromatizzati a basso o nullo contenuto alcolico,
che daranno rinnovato slancio a questo importante comparto dell’industria
italiana.

L’introduzione di una terminologia più chiara e coerente – con le diciture
“zero alcol”, “senza alcol” e “a bassa gradazione” – e la possibilità di
produrre vini aromatizzati a partire da vini dealcolati e parzialmente
dealcolati, costituiscono un riconoscimento importante dell’evoluzione dei
gusti e delle abitudini di consumo, oltre che un’opportunità concreta di
innovazione per le imprese del settore.

“La Commissione ha saputo ascoltare il settore e dare risposte puntuali“, ha
proseguito Pallini. “In un momento segnato da nuove sfide globali,
dall’impatto del cambiamento climatico all’emergere di nuovi modelli di
consumo, il Pacchetto Vino offre strumenti di gestione più flessibili,
sostiene gli investimenti orientati alla sostenibilità e rinnova l’impegno
europeo a favore della competitività dei nostri produttori e delle comunità
che vivono nelle regioni viticole.”

L’associazione ha confermato che seguirà con attenzione l’iter legislativo
conseguente alla proposta, auspicando che si arrivi rapidamente
all’approvazione definitiva e alla piena attuazione delle misure previste,
nell’interesse comune dell’intera filiera vitivinicola.

Il “Pacchetto Vino” si inserisce in un contesto di rinnovata attenzione
europea verso il settore agroalimentare, con l’obiettivo di bilanciare
tradizione e innovazione, rispondendo alle sfide moderne senza compromettere
l’identità e la qualità che contraddistinguono i prodotti europei.

Per il settore vitivinicolo italiano, che rappresenta un’eccellenza
riconosciuta a livello mondiale, queste misure potrebbero rappresentare
un’importante occasione per rafforzare ulteriormente la propria posizione
competitiva sui mercati internazionali, ampliando al contempo la propria
offerta con prodotti innovativi in linea con le nuove tendenze di consumo.

RAINEWS del 30 marzo 2025

Ai domiciliari l’automobilista ubriaco che ha falciato cinque moto sulla
Gardesana: due feriti gravi

È accaduto questa mattina nel Bresciano. Coinvolte cinque delle nove moto
che viaggiavano nella galleria di Prevalle. L’automobilista ventisettenne
positivo all’alcoltest, ora è ai domiciliari

È stato arrestato perché ubriaco alla guida l’automobilista che questa
mattina in provincia di Brescia ha falciato cinque moto. L’uomo era al
volante di un’auto lungo la 45 bis – la strada che porta dalla città al lago
di Garda – quando ha invaso la corsia opposta all’altezza di una curva
travolgendo cinque moto di un gruppo di nove motociclisti. Sottoposto
all’alcoltest è risultato positivo con un valore più del doppio ed è quindi
scattato l’arresto. Si tratta di un 27enne ora ai domiciliari. Sei i feriti
di cui due – marito e moglie milanesi – sarebbero in pericolo di vita.

L’incidente è avvenuto questa mattina dopo le 8 in provincia di Brescia
lungo la statale 45bis, la Gardesana Ovest, che collega la città al lago di
Garda. Nel tremendo impatto ad avere la peggio sono stati due dei cinque
motociclisti coinvolti: i due hanno riportato ferite gravi e sono stati
portati in codice rosso con l’elisoccorso negli ospedali Borgo Trento di
Verona e Papa Giovanni di Bergamo. Altre quattro persone sono rimaste ferite
in modo meno grave. Le moto coinvolte nell’incidente stradale facevano parte
di un gruppo di nove mezzi che l’auto ha impattato all’altezza di una curva
dopo una galleria a Prevalle.

CRONACHE DI BIRRA

Il nuovo codice della strada ha azzerato la leggera crescita della birra nel
2024

di Andrea Turco

A metà marzo Coldiretti e Consorzio Birra Italiana annunciarono un dato di
mercato inatteso: una leggera crescita degli acquisti di birra (+2%), che
appariva in netta controtendenza rispetto alle difficoltà percepite
all’interno del settore. L’analisi si concentrava sui primi nove mesi del
2024, dunque fu naturale chiedersi quanto avrebbe pesato il nuovo codice
della strada sulla parte restante dell’anno. L’ultimo trimestre fu infatti
caratterizzato, a livello comunicato prima ancora che esecutivo,
dall’approvazione delle novità fortemente volute dal ministro dei trasporti
Matteo Salvini. Nonostante la riforma non abbia portato cambiamenti
sostanziali in termini di guida e consumo di alcolici, si è avuta subito
l’impressione che la sua introduzione abbia avuto effetti nefasti (*) sul
comparto delle bevande alcoliche, birra compresa. Ma è proprio così?

La risposta è affermativa, senza alcun dubbio. Il report completo di Ismea –
l’istituto a cui si sono appoggiati Coldiretti e Consorzio Birra Italiana
per la loro rivelazione – dedicato all’intero 2024 segna infatti uno
sconsolante 0% alla voce “acquisti di birra in volumi”. In altre parole
quella piccola crescita raggiunta nei primi nove mesi dell’anno è stata
completamente bruciata negli ultimi tre, riportando gli acquisti della
nostra bevanda ai livelli del 2023. Un anno, il 2023, che aveva mostrato un
sensibile calo in tutte le voci statistiche, confermando dopo molti anni un
momento delicato per il settore birrario italiano. Sebbene sia impossibile
risalire alla causa della brusca frenata del 2024, la sovrapposizione
temporale con l’approvazione del nuovo codice della strada è una coincidenza
fin troppo evidente.

La beffa è nel contenuto della nuova regolamentazione che – vale la pena
ricordarlo una volta di più – non ha apportato veri cambiamenti a quanto in
vigore precedentemente. Il tasso alcolemico entro cui è permesso guidare è
rimasto invariato, così come le soglie per cui si applicano le diverse
sanzioni. Persino le sanzioni non hanno subito modifiche, sebbene possiate
avere una percezione diversa. Cosa è cambiato allora? Pochi elementi di
contorno: l’introduzione di un “bollino” da applicare alla patente per chi
sia trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/L e
l’obbligo di installare un dispositivo “alcolock” in talune circostanze.

È dunque bastato un passa parola superficiale e qualche messaggio
strumentale per alimentare un panico immotivato nei confronti del consumo di
alcolici, anche quando, come nel caso della birra, la gradazione della
bevanda è relativamente contenuta. Sono altre le novità introdotte dal nuovo
codice della strada, tanto che – come vedremo – sono proprio loro
all’origine del considerevole aumento di sanzioni comminate ai guidatori
italiani. Anche la percezione di un incremento dei controlli sulle strade
non è suffragata dai dati complessivi, almeno per le informazioni in nostro
possesso.

Il bilancio del primo trimestre di applicazione del nuovo codice della
strada parla di un incremento considerevole dei ritiri delle patenti:
secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore sono cresciute del 73% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente. Un’escalation impressionante,
avvertibile soprattutto nelle grandi città (Milano, Bari, Palermo e Torino
hanno superato il +200%) ma dovuta principalmente a due motivi, non
collegati col consumo di alcolici. Il primo è l’uso del cellulare durante la
guida, che ora prevede più facilmente la sospensione della patente e che ha
inciso addirittura sul 50% di tutte le sanzioni del genere. Il secondo è
rappresentato dalle nuove sospensioni brevi della patente (dai 7 ai 15
giorni), che possono essere comminate per alcune infrazioni, come la guida
contromano o i sorpassi illeciti.

Nonostante siano chiari i motivi alla base dell’aumento delle sanzioni,
l’unico mercato che sembra aver subito gli effetti collaterali del nuovo
codice della strada è quello delle bevande alcoliche – e non, per assurdo,
quello dei telefoni cellulari. Le sanzioni dimostrano esattamente ciò che
dice la legge, cioè che per quanto riguarda l’assunzione di alcolici non è
cambiato assolutamente nulla. E invece siamo qui, a leccarci le ferite per
una psicosi collettiva nata in maniera incomprensibile. In Italia forse c’è
una cultura sbagliata della guida sotto l’effetto degli alcolici, ma come
accade sempre più spesso non esistono mezze misure. Si passa da un eccesso
all’altro trascurando totalmente la realtà dei fatti, quando basterebbero
alcune accortezze per vivere tutti più sereni.

(*) Nota: diminuzione dei consumi alcolici significa diminuzione dei rischi
e delle sofferenze alcolcorrelate. La diminuzione dei consumi dovrebbe
essere uno degli obiettivi di una riforma del Codice della Strada, a maggior
ragione se a diminuire sono i consumi di chi si mette alla guida dopo avere
bevuto.

VARESENEWS

Ubriaco e con la figlia di due anni in macchina picchia un carabiniere:
37enne arrestato a Mesenzana

L’uomo si era allontanato con la figlia di due anni e la moglie preoccupata
ha chiamato l’Arma. Cinque giorni di prognosi al militare

Ha preso con sé la figlia di due anni in auto ed è andato a farsi un giro,
domenica pomeriggio a Mesenzana. Ma la moglie, preoccupata per le condizioni
dell’uomo ubriaco e che zigzagava alla guida della sua auto ha chiamato i
carabinieri.

Al ritorno dell’uomo a casa l’uomo ha prima litigato col cognato, poi ha
aggredito un carabiniere della Stazione di Luino nel frattempo arrivato sul
posto: per fermare il 37enne con diversi precedenti penali è stato
necessario l’intervento di altri 7 militari.

Così l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni: durante il parapiglia un carabiniere rimasto
ferito ed è stato dichiarato guaribile dai medici del pronto soccorso in
cinque giorni.

Nella mattinata di lunedì si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto
avvenuta di fronte al giudice del tribunale di Varese: il pubblico ministero
ha chiesto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni alla settimana.

Il giudice ha convalidato l’arresto. L’uomo è stato rimesso in libertà senza
l’applicazione della misura cautelare richiesta: i precedenti penali
dell’uomo sono molto remoti (2013) e non giustificherebbero l’applicazione
della misura.

ORIZZONTE SCUOLA

Whisky in classe e selfie sui social, l’allarme alcol tra i minori e il
ruolo delle challenge virali. Ancora un caso di studente sorpreso con la
bottiglia di whishy

Un nuovo caso di grave indisciplina ha scosso un istituto scolastico sito
nelle Marche, dove uno studente minorenne è stato sorpreso in classe con una
bottiglia di whisky nello zaino.

Secondo quanto ricostruito da Il Resto del Carlino, il ragazzo avrebbe
estratto la bottiglia – già aperta e a metà – davanti ai compagni, attirando
l’attenzione dell’insegnante. La scuola ha immediatamente attivato il
protocollo disciplinare, con una nota ufficiale e l’ispezione
dell’armadietto personale dello studente, fortunatamente vuoto. L’episodio
arriva a pochi giorni da un altro gesto problematico dello stesso alunno,
che aveva danneggiato una parete lanciando una penna, ricevendo così due
sanzioni in breve tempo.

Il rischio emulazione e il ruolo dei social

Il comportamento dello studente sembra andare oltre la semplice ribellione:
secondo alcune testimonianze, il ragazzo avrebbe scattato foto con la
bottiglia, alimentando il sospetto che il gesto fosse pensato per mettersi
in mostra sui social. La scuola sta valutando ulteriori provvedimenti, tra
cui una possibile sospensione.

Alcol e minori: un binomio pericoloso tra realtà e social

L’episodio dello studente sorpreso con il whisky in classe non è un caso
isolato, ma la punta dell’iceberg di un fenomeno allarmante. C’è un aumento
preoccupante del binge drinking (cinque o più drink in poche ore). I ragazzi
consumano alcolici soprattutto durante feste private o in occasione di sfide
lanciate sui social, dove il gesto trasgressivo diventa merce di scambio per
like e approvazione.

La trappola delle challenge online

Il sospetto che lo studente abbia fotografato la bottiglia per condividerla
in rete non è casuale. Piattaforme come TikTok e Instagram moltiplicano i
casi di digital bravado, dove i giovani compiono azioni pericolose pur di
ottenere visibilità. Un esempio storico è la NekNominate, challenge virale
del 2014 che spinse adolescenti a bere quantità assurde di alcol, causando
vittime in tutta Europa. Oggi, l’assenza di controlli efficaci sui contenuti
e l’anonimato dei gruppi Telegram alimentano nuove mode, come le drunk
selfie o le gare a chi beve di più in minor tempo.

CAGLIARIPAD

Cagliari, rissa tra minorenni alla Marina: intervento dei carabinieri

Secondo le testimonianze dei residenti, la causa sarebbe dovuta all’alto
tasso alcolico: necessaria anche una ambulanza per le cure

Ennesimo sabato di follia nel quartiere Marina a Cagliari: i carabinieri
sono dovuti intervenire per sedare una rissa scoppiata tra alcuni minorenni.

La lite ha avuto conseguenze, tanto da richiedere l’arrivo di una ambulanza
del 118 per le cure ad un ragazzo che sarebbe stato pestato brutalmente dal
branco dopo la lite con pugni e calci.

Secondo le testimonianze dei residenti, a far scattare la rissa a ridosso
della piazza Sant’Eulalia sarebbero stati l’alto tasso alcolico dei
protagonisti e qualche parola di troppo.

IL CITTADINO

Alcol e fumo: «I nostri giovani non percepiscono i veri pericoli»

Lodi

Sabato mattina incontro all’Istituto Bassi con i medici sportivi: «Siamo di
fronte a una realtà complessa

«I dati registrati dai giornali riguardo fumo e alcol tra gli adolescenti
parlano chiaro: il 77% è d’accordo nell’affermare che il fumo fa molto male,
sebbene gran parte di essi fumi lo stesso, mentre ad essere d’accordo che
l’alcol è nocivo è appena il 34%». Questo l’allarme lanciato dal dottor
Mariano Mussida, presidente dell’Ams (l’Associazione Medico Sportiva) di
Lodi, sabato mattina, all’apertura del primo incontro di medicina sportiva
con l’Istituto Bassi di Lodi, intitolato “Lo sport per la prevenzione delle
dipendenze e per la tutela della salute”. «Anche perché – ha sottolineato il
dottor Giancarlo Sportelli, vicepresidente dell’Ams di Lodi e Specialista in
Medicina dello sport – il vizio della sigaretta, così come quello
dell’alcol, portano spesso al consumo di altre sostanze, prima la cannabis e
poi altre più pesanti, entrando così in un circolo vizioso da cui è
complicato uscire». «Sono talmente attuali come tematiche – ha commentato
Marco Manzotti, docente di scienze motorie – che le richieste di partecipare
all’incontro sono arrivate proprio dai ragazzi». Anziché organizzare un
incontro frontale, l’equipe di esperti ha portato spiegazioni pratiche
mediante esempi reali. «Ho ricevuto in ambulatorio molte persone che,
sebbene avessero smesso di fumare da molti anni, riscontravano gravi
criticità – ha spiegato il dottor Matteo Geri, medico di medicina generale e
socio aggregato di Ams; – il più recente è stato un signore che non fumava
da 40 anni e a cui era stato trovato un melanoma in bocca». «E non pensate –
ha concluso il dottor Geri – che le sigarette elettroniche facciano meno
male delle sigarette normali: anche se vi è una riduzione di tabacco,
inaliamo lo stesso sostanze cancerogene». La frequente azione di fumare può
d’altronde portare problemi legati al cuore, ai polmoni ma anche
ipertensioni, diabete e tumori. Per non parlare delle problematiche legate
al consumo frequente di alcol: «Prime fra tutte la depressione del sistema
nervoso e le cardiopatie – ha chiarito il dottor Sportelli -; seguono poi
l’impotenza negli uomini e diminuzione della libido e alterazione del ciclo
mestruale nelle donne». Così com’è necessario arginare nei giovani le
cattive abitudini, legate alle dipendenze, è anche doveroso prendere
coscienza di altri aspetti critici che intaccano la sfera adolescenziale,
come le turbe del comportamento alimentare. «Il fenomeno dell’obesità in
Italia è in crescita, attualmente contiamo oltre 4 milioni di persone in
sovrappeso – ha spiegato il dottor Francesco Avaldi, medico nutrizionista. –
Per far fronte a questo, consiglio di evitare le bevande zuccherate e
limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ricchi di grassi e
zuccheri». «In realtà a questo ci pensa molto anche lo sport – ha proseguito
il dottor Gianfranco Vender – e grazie a cui migliorerebbero la massa
grassa, la forza muscolare, l’equilibrio, la mobilità articolare e il
metabolismo». L’incontro è stato sostenuto dall’Ufficio scolastico
territoriale di Lodi e dal Coni Lodi.

CESENA TODAY

Alcol, per ‘salvare’ l’amico si autoaccusa: “Ero io al volante”. Si becca
una denuncia per favoreggiamento

Piaga della guida sotto effetto di alcol, non mancano gli episodi curiosi
tra le denunce emesse dai Carabinieri di Cesena nel corso dei controlli del
fine settimana

Non si placa la piaga della guida sotto effetto di alcol, non mancano gli
episodi curiosi tra le denunce emesse dai Carabinieri di Cesena nel corso
dei controlli del fine settimana. Due automobilisti sono stati denunciati
per guida in stato di ebbrezza, dopo due incidenti stradali è scattato
l’alcol test ed è emerso, in base agli accertamenti, che guidavano con un
tasso alcolemico oltre i limiti legali. Le patenti di guida sono state
ritirate per la successiva sospensione da parte della Prefettura di
Forlì-Cesena ed i veicoli affidati a persone idonee alla guida.

In un caso c’è un dettaglio curioso, il passeggero è stato denunciato per
favoreggiamento personale per aver falsamente dichiarato di essere lui al
volante dell’auto per cercare di salvare l’amico che aveva alzato il gomito
prima di mettersi al volante.

Un altro automobilista, sorpreso alla guida in evidente stato di alterazione
dovuto all’assunzione di droga, è stato denunciato per “rifiuto
dell’accertamento sull’uso di sostanze stupefacenti”. La patente di guida è
stata ritirata per la sospensione da parte della Prefettura di Forlì-Cesena.

Un cittadino straniero ha rimediato una denuncia per “inottemperanza
all’ordine del questore di abbandonare il territorio nazionale” e “ingresso
e soggiorno illegale sul territorio nazionale”. Sottoposto a controllo, è
risultato privo del titolo di soggiorno e inottemperante al decreto di
espulsione emesso a suo carico.

Nell’ambito dei controlli, quattro giovani sono stati segnalati alla
Prefettura per uso personale di stupefacente, poiché trovati in possesso di
modiche quantità di hashish e marijuana, con complessivi cinque grammi di
droga sequestrata.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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