RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
ANSA
A Milano apre un bar senza alcolici per i più fragili
E’ parte del nuovo progetto dell’Associazione San Fedele Onlus
(ANSA) – MILANO, 06 OTT – Un bar, senza alcolici, situato nel centro della città e aperto nelle ore serali e notturne: è Il Girevole, un luogo aperto alle persone senza dimora.
Il bar ‘bianco’ è uno dei nuovi spazi inaugurati questa mattina dall’Associazione San Fedele Onlus per il nuovo progetto Verso una Casa della Comunità.
All’inaugurazione ha preso parte l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che ha benedetto i locali.
Realizzato in collaborazione con Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani, il progetto intende rispondere a una vasta gamma di bisogni dei soggetti che non possono accedere al Servizio Sanitario Nazionale. La sperimentazione mira a realizzare un modello che possa essere replicato su più larga scala.
“Il fenomeno cruciale dei nostri tempi non è l’esclusione ma la vulnerabilità, che tocca strati sempre crescenti della società,” dice Francesco Cambiaso SJ, responsabile dell’Associazione San Fedele Onlus – Assistenza Sanitaria. “E la vulnerabilità non è un fatto individuale, bensì collettivo: sono i sistemi sociali a essere vulnerabili, prima ancora dei singoli individui. Pertanto, se vogliamo sostenere una persona “vulnerabile”, non possiamo limitarci a fornire un servizio a quell’individuo, ma dobbiamo rafforzare i contesti sociali, che rendono possibile o meno l’esercizio delle capacità degli individui”.
Quattro gli elementi cardine del progetto: il presidio di medicina di base, il PUA – Punto unico di accesso, l’équipe multidisciplinare e Il Girevole. (ANSA).
ANSA
Violenza sessuale in discoteca, arrestato gestore
(ANSA) – PERUGIA, 05 OTT – Arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata dall’utilizzo di sostanze alcoliche nei confronti di quattro giovani donne un uomo che gestiva una discoteca della zona di Città della Pieve.
Fatti avvenuti nella notte tra sabato e domenica scorsa. I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Perugia che ha accolto la richiesta Procura.
A chiamare il 112 erano stati gli amici della vittima. Successivamente altre tre giovani hanno riferito agli investigatori di essere state molestate sessualmente dalla stessa persona. (ANSA).
LA NAZIONE Arezzo
Allarme alcol, altri 5 ragazzi soccorsi
Escalation dall’inizio della pandemia
L’Asl mette in campo le sue forze per fronteggiare il pericolo. Da gennaio un intervento ogni cinque giorni. Il “binge drinking” (5 o più bicchieri bevuti la stessa sera) riguarda il 16% dei giovani sotto i 24 anni
di Gaia Papi
Solo nell’ultima settimana in provincia sono stati soccorsi cinque giovani sotto i vent’anni per abuso di alcool. Una piaga che torna a farsi sentire dirompente dopo il caso del minore trovato in coma etilico, venerdì notte su una panchina vicino al San Donato. “Il problema dell’abuso di alcol, e in generale il problema delle dipendenze nei giovani, deve interrogare tutte le istituzioni – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – ci sono già tavoli dedicati a risolvere specifiche situazioni, ma occorre un luogo stabile per presidiare un fenomeno che riguarda tutti: istituzioni, comunità e genitori”
“C’è bisogno di un patto forte tra istituzioni, Asl, prefettura, scuole, ma soprattutto con i ragazzi. Dobbiamo aiutarli nel costruire non il loro domani, ma il loro presente”, afferma Marco Becattini, responsabile dell’area dipendenze del Serd. Un osservatorio importante “Dove gli adolescenti e i giovani che arrivano con problemi di intossicazione acuta di alcol sono in continuo aumento”.
“Nel periodo post pandemia si sono registrati picchi ancora più significativi. Alcuni temi sono prevalenti nei ragazzi: la bassa autostima, la preoccupazione di non essere all’altezza, i vissuti depressivi, un disorientamento rispetto al mondo adulto e alla difficoltà di individuare un progetto per sé o a costruirsi un’identità adulta, la progressiva sostituzione delle relazioni personali con le relazioni virtuali, un aumento dell’attrazione anche da parte dei giovanissimi per l’abuso di alcol, di sostanze, per il gioco d’azzardo e il gaming, il rapporto con il denaro, il ricorso alla violenza nella gestione dei conflitti tra pari….”
E quando si parla di consumo di bevande alcoliche tra i giovani oggi non si può non parlare del “binge drinking”, un’abitudine diffusa e consolidata (cinque o più bicchieri nella stessa occasione secondo la definizione dell’Istituto Superiore di Sanità). Nel 2019 il fenomeno a livello nazionale riguardava il 16% dei giovani tra i 18 ed i 24 anni, di questi il 20,6% erano maschi e l’11% erano femmine. Nel 2020 il fenomeno ha riguardato il 18,4% dei giovani, il 22,1% maschi e il 14,3% femmine.
E i dati locali? Nel 2021 i minori soccorsi dal 118 per alcool o altri abusi sono stati 62. Al primo ottobre 2022 siamo a 54 interventi, uno ogni 5 giorni. Trend in preoccupante aumento. Come un fenomeno di cui si parla meno. “Molti ragazzi invece di apparire ubriachi, si fanno male per sè, si ritirano in casa e si spengono”, spiega Becattini. L’impegno nel contrastare il fenomeno è già forte, tra gli altri progetti è in corso “Cantieri del gioco e della creatività”: punta a realizzare spazi di aggregazione e laboratori per adolescenti e giovani (15-26 anni) dove ben aiutati possano sviluppare competenze pratiche (professionalizzanti e formative) per favorire l’inserimento in contesti formativi lavorativi”. Obiettivo? Migliorare le relazioni, psico-sociali ed affettive per prevenire rischi e devianza: dal gioco d’azzardo al gaming al ritiro sociale”.
SARDEGNA LIVE
CAGLIARI. UBRIACO IN CASA MINACCIA CON COLTELLO IN MANO: CARABINIERI LO PLACANO COL TASER
Minacce rivolte prima alla richiedente aiuto e poi ai militari intervenuti
Stanotte a Cagliari, i carabinieri della Sezione Radiomobile della locale Compagnia, al termine di un intervento richiesto dalla centrale operativa di Via Nuoro e di alcuni accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per i reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale un 66enne del luogo, noto alle forze dell’ordine.
I militari operanti erano intervenuti per una lite in famiglia presso l’abitazione degli interessati, dove avevano potuto constatare che la richiedente era stata aggredita dall’uomo e minacciata con un coltello da quest’ultimo, che versava in evidente stato di ebbrezza alcolica. Invitato a seguire i militari egli, secondo quanto riferito, ha afferrato un coltello a serramanico per minacciare anche i carabinieri.
Per evitare maggiori danni, uno dei militari operanti lo ha fatto desistere infierendogli due leggere scariche di avvertimento trasmesse col Taser in dotazione. Messo in condizioni di non nuocere, l’uomo è stato condotto in caserma tramite ambulanza del 118, fatta intervenire su richiesta degli operanti, e quindi trasportato per gli opportuni accertamenti sanitari presso l’ospedale Santissima Trinità.
Il coltello e le forbici con le quali erano state compiute le minacce sono stati posti sotto sequestro. L’uomo è stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare affinché non vi siano strascichi ulteriori a quanto accaduto.
ANCONA TODAY
Guida ubriaco, tira dritto all’ “alt” della polizia. Fermato, lascia la patente agli agenti e va a casa
Aveva trascorso la serata a bere, nei bar del centro e dopo aver alzato (tanto) il gomito, si è messo alla guida della sua auto
OSIMO – Aveva trascorso la serata a bere, nei bar del centro e dopo aver alzato (tanto) il gomito, si è messo alla guida della sua auto. Ma la pericolosa andatura a zig zag ha immediatamente attirato l’attenzione della pattuglia del Commissariato di Osimo.
Gli agenti hanno subito raggiunto il trasgressore, chiedendogli di fermare la marcia nel primo posto utile, ma lui – con la stessa indifferenza – è arrivato fin davanti a casa. Sceso dal mezzo, barcollante e con eloquio sconnesso, ha rifiutato di sottoporsi all’etilometro, disconoscendo quanto gli veniva intimato formalmente, fino al punto di andarsene dentro casa lasciando la patente in mano agli operatori della Volante. L’uomo è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, per il quale è anche prevista l’immediata sospensione della patente di guida.
LA REPUBBLICA
Tredicenne trovata ubriaca in strada a tarda sera, i genitori denunciati per abbandono di minore
di Francesco Oliva
La ragazzina è stata soccorsa dai carabinieri a Taviano, nel Leccese: era sola e non riusciva a reggersi in piedi e a respirare bene: è stata ricoverata in ospedale dove si è ripresa. Non vive in un contesto familiare degradato, nessun allarme prima di questo episodio
LECCE – Ubriaca, barcollava e faceva fatica a tenersi in piedi, aveva conati di vomito e non respirava bene. Rischiava di collassare. In uno stato del tutto confusionale, una ragazzina di 13 anni vagava nei giorni scorsi per le vie del centro storico di Taviano (paese dell’entroterra salentino, di poco più di 11mila abitanti). A salvarla sono stati prima i carabinieri e poi i medici dell’ospedale di Gallipoli. Ora la tredicenne sta bene. È stata dimessa ed è rientrata a casa.
Giorni fa, invece, intorno alle 23, era ancora per strada dopo aver trascorso qualche ora in compagnia di amici a bere. Improvvisamente, la ragazzina ha iniziato a stare sempre peggio e mentre il resto della compagnia si allontanava abbandonando l’amica, lei ha continuato a vagare stordita e confusa per le vie del paese. A notarla sono stati alcuni cittadini che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari hanno recuperato la ragazzina in evidente stato confusionale per l’alcol bevuto caricandola su un’auto di servizio. Ed è stata immediatamente soccorso e trasportata presso l’ospedale di Gallipoli dove è stata affidata ai medici del reparto di pediatria.
Non ricordava nulla al suo arrivo anche se le sue condizioni non sono mai state preoccupanti. Precauzionalmente è stata tenuta sotto stretta osservazione per alcune ore prima di essere dimessa con il referto in cui veniva indicata la causa del ricovero: ubriachezza. I militari hanno immediatamente informato la Procura dei Minori e la vicenda è stata gestita dalla pm Paola Guglielmi che ha aperto un fascicolo d’indagine. Del caso si è occupata anche la Procura ordinaria. Gli inquirenti hanno denunciato i genitori per abbandono di minori. Eppure la ragazzina vive in un contesto familiare non degradato.
I servizi sociali del paese hanno subito avviato i dovuti accertamenti ma non sono emerse criticità particolari in famiglia. La ragazza studia; frequenta una scuola del paese e non aveva mai dato problemi. Non ancora 14enne e quindi non perseguibile, nei suoi confronti non sono stati adottati provvedimenti. Appena pochi mesi fa, era l’11 luglio del 2022, un altro minore venne ritrovato completamente ubriaco nei pressi del villaggio di Rosa Marina, sul litorale di Ostuni. Si trattava di un 17enne di Bari, figlio di una nota famiglia di professionisti del capoluogo.
Soccorso dagli operatori del 118, arrivò in ospedale in codice rosso. Dopo le cure dei medici, il giovane riprese conoscenza e, una volta dichiarato fuori pericolo, venne dimesso. Ma l’abuso di alcol tra minori è in costante preoccupante aumento.
VIVERE MARCHE
Fano: Ubriaca e con un neonato nel marsupio blocca l’uscita di casa all’ex marito: calci pure ai carabinieri
di Simone Celli
Dopo l’ennesima lite ha tentato di bloccare l’uscita di casa all’ex marito. Piazzandosi davanti al cancello, con tanto di bambino – il loro figlio di pochi mesi – nel marsupio posizionato sul davanti.
Protagonista della vicenda una 35enne di origini senegalesi residente a Villanova di Colli al Metauro. Martedì sera l’ex si era recato nella casa di lei per trascorrere del tempo con il bambino. Quando ha cercato di andarsene si è ritrovato la ex moglie di fronte al cancello, ubriaca, intenta a sbarrargli l’uscita.
A quel punto l’uomo ha chiamato i carabinieri. Erano le 22 quando sono intervenuti trovandosi di fronte la donna in preda ai fumi dell’alcol, nonché provata dall’ennesimo litigio. I militari hanno tentato di calmarla, ma lei ha finito per aggredirli prendendoli a calci. La priorità è stata quella di mettere il bambino al sicuro evitandogli feriti o traumi. Alla fine la 35enne è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per violenza privata per aver impedito all’ex marito di andarsene. La mattina seguente è stata rimessa in libertà dopo la convalida dell’arresto.
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Vi aspetto martedì prossimo, 11 ottobre, a Verona
Alessandro