Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 10 marzo 2023

10 Marzo 2023
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

EUROCARE ITALIA

La parola agli esperti alcologi

La proposta dell’Irlanda in merito all’introduzione delle avvertenze
sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche ha sollevato forti
polemiche tra i produttori e in parte anche tra i professionisti sanitari,
dando nuovo vigore ad un’informazione falsata dagli interessi economici e in
contrasto con le evidenze promosse dall’OMS e dalla comunità scientifica
internazionale.

Ma come stanno davvero le cose?

Proponiamo di seguito le prime nove interviste ad alcuni tra i principali
esperti a livello nazionale e internazionale in ambito alcologico.

(cliccare sui link per aprire i video)

<www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologi/>
www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologi/

Martina Pirotta

Adelmo Di Salvatore

Simona Rossi

<www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologi-2/>
www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologi-2/

Valentino Patussi

Claudio Zorzi

Aniello Baselice

<www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologia-terza-parte/
>
www.eurocareitalia.it/la-parola-agli-esperti-alcologia-terza-parte/

Giovanni Aquilino

Marco Orsega

Tamara Balbinot

GAZZETTA DI MANTOVA

Picchiò la moglie con la cintura: tre anni e tre mesi

L’uomo era tornato a casa ubriaco e aveva aggredito la donna stravolto dalla
gelosia.

Le botte e le aggressioni davanti alla figlia minorenne

GIANCARLO OLIANI

Secondo l’accusa, dopo aver litigato con la moglie, prima avrebbe tentato di
colpirla con un bastone e poi con il coltello. La donna è riuscita a
mettersi in salvo e a chiamare i carabinieri che hanno arrestato l’uomo per
maltrattamenti.

Ieri mattina il marito violento è stato condannato a tre anni e tre mesi di
reclusione, al termine dell’udienza collegiale presieduta da Enzo Rosina.
L’uomo era arrivato a colpire la moglie con una cintura, prendendola poi a
calci e pugni in diverse parti del corpo, tanto da costringerla a ricorrere
alle cure del pronto soccorso di Asola con una prognosi di quindici giorni.
Sopraffatto dall’alcol e da incontenibili crisi di gelosia aveva costretto
la moglie a trovare riparo, con la figlia minore, da un’amica. Si era anche
presentato sul suo posto di lavoro aggredendola e minacciandola. Le aveva
persino sottratto il cellulare. L’uomo, un 50enne del luogo, nel dicembre
del 2018 sarebbe tornato a casa dal lavoro visibilmente ubriaco. Da qui la
probabile causa del violento litigio con la moglie. Un crescendo di violenza
verbale che in breve si è trasformato in aggressione. La donna ha cercato di
difendersi ma il marito avrebbe iniziato a lanciarle addosso ogni tipo di
oggetti. Poi ha tentato di colpirla con bastone e coltello. A quel punto,
per non essere sopraffatta e per evitare possibili gravi conseguenza
fisiche, si era allontanata ed aveva chiamato il 112 spiegando ai
carabinieri cosa stava succedendo. Sul posto erano accorsi i militari di
Sabbioneta che si erano subito resi conto della gravità della situazione e
dello stato estremamente alterato dell’uomo. Una volta bloccato e
ammanettato, al termine degli accertamenti, era stato arrestato.

IL SECOLO XIX

Genova, scatta l’ordinanza anti-alcol nella zona di Sottoripa: divieti fino
al 2 luglio, dalle 12 alle 8 fuori dai dehors

Vietato anche avere con sé alcolici senza confezione o chiusura

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha firmato oggi l’ordinanza anti-alcol,
proposta dagli assessori alla Sicurezza Sergio Gambino e al Commercio Paola
Bordilli, per la zona di Sottoripa e dintorni.

I divieti attivi da oggi e fino al 2 luglio vietano dalle 12 alle ore 8 del
giorno successivo, il consumo e la detenzione (finalizzata all’immediato
consumo sul posto in contenitori privi della chiusura originaria) di bevande
alcoliche di qualsiasi gradazione in area pubblica o aperta al pubblico ad
accezione dei dehors.

L’ordinanza vieta inoltre di stazionare in area pubblica o aperta al
pubblico, seduti per terra o sulle gradinate o comunque fuori dai dehors.
L’inosservanza delle disposizioni previste comporta l’applicazione della
sanzione pecuniaria di 500 euro.

Ecco le vie interessate: via Turati, via della Mercanzia, piazza
Caricamento, via Gramsci fino all’altezza di Calata Simone Vignoso, via
Gramsci, via Alpini d’Italia, via Fanti d’Italia (esclusa), via Andrea Doria
(esclusa), salita San Paolo, via Gramsci, via al ponte Calvi, piazza
Fossatello, via Fossatello, via San Luca, piazza Banchi, via San Pietro
della Porta, archivolto dei 5 Lampadi, via Canneto il Curto, via San Lorenzo
(esclusa), piazza della Raibetta, via Filippo Turati, piazza Cavour, vico
Damiata.

LA STAMPA

Su TikTok spopola Borg, il drink alcolico fai da te: cos’è e perché è
pericoloso

28 studenti dell’Università del Massachusetts sono finiti in ospedale, sul
social c’è chi la consiglia come «una bevanda con alcol salutare»

Negli Stati Uniti un drink fatto in casa è diventato virale. Si chiama Borg,
acronimo di blackout rage gallon, ed è stato ribattezzato il drink del
blackout. Su TikTok decine di ragazzi pubblicano video con le istruzioni per
prepararlo.

L’intruglio alcolico è a base di alcol, elettroliti e aromi. E dopo che ben
28 studenti dell’Università del Massachusetts sono finiti in ospedale,
l’ateneo è stato costretto a lanciare l’allarme. I ragazzi erano stati visti
trasportare fusti di plastica pieni degli ingredienti che i vari tutorial
online indicano come quelli indispensabili per creare il drink. Sono stati
tutti ricoverati per intossicazione da alcol, ma nessuno in pericolo di
vita.

Il rischio del consumo della bevanda è innanzitutto legato all’illusione di
sentire sempre meno la necessità di bere acqua e quindi idratarsi,
nonostante l’importante quantità di alcol presente nel drink.

George F. Koob, direttore del National Institute on Alcohol Abuse and
Alcoholism, ha spiegato all’Abc che la sensazione è legata innanzitutto agli
ingredienti: «Gli aromi e anche la caffeina possono mascherare alcuni degli
effetti dell’alcol e così non ti rendi conto di quanto hai bevuto». Su
TikTok c’è chi promuove il Borg come una bevanda sì alcolica ma salutare. Un
messaggio equivoco secondo Koob che spiega: «Alla fine non importa come lo
prendi, ti intossicherai e l’alcol avrà comunque i suoi effetti».

LEDICOLADELSUD.IT

Minacce ed estorsioni a madre e figlia per comprare alcol e droga: arrestata
coppia di 43enni a Barletta

Avrebbero estorto denaro per l’acquisto di alcool e sostanze stupefacenti a
una donna e a sua figlia, riuscendo in diverse occasioni nel loro intento e,
terrorizzandole, anche con minacce di morte, in caso di rifiuto.

Due persone, un uomo e una donna, entrambe di 43 anni, sono state arrestate
dai poliziotti del Commissariato di Barletta in esecuzione di un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del giudice per le
indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta del pubblico
ministero della Procura della Repubblica.

Devono rispondere di atti persecutori ed estorsione.

I comportamenti prevaricanti e reiteratamente minacciosi da parte della
donna e del suo attuale compagno hanno determinato nelle due vittime ansia e
terrore costante di aggressione, tanto da indurre una delle due a
trasferirsi in un’altra località.

ROVIGOINDIRETTA.IT

Stile di vita sano con Acat e Ama Polesine

Avviato il corso “Sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale”:
l’iniziativa contro le dipendenze a Taglio di Po

TAGLIO DI PO – Un corso per affrontare i problemi legati all’alcolismo e
alle altre dipendenze. Acat e Ama Polesine unite per diffondere uno stile di
vita sano nella comunità. I rappresentanti di Acat con la presidente
Cristiana Fregnan e la volontaria Marta Silimbani assieme alle
rappresentanti di Ama Polesine con la vicepresidente Rossana Benetti e la
volontaria Caterina Forza hanno presentato il corso di “Sensibilizzazione
all’approccio Ecologico-Sociale alla promozione di stili di vita sani nella
comunità”.

Il corso, che si terrà ad Adria dal 27 marzo al 1° aprile nella casa delle
associazioni in Via Dante ad Adria – nuova sede dell’associazione – ha come
finalità la sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale per migliorare
sia la propria salute personale che quella familiare, e potrà dare un
sostegno alle persone che hanno dipendenza da alcol, da sostanze che creano
dipendenza e dal gioco d’azzardo.

Ma cos’è Acat? “È un’associazione di volontari e di Club alcologici
territoriali – spiegano – presente nella realtà locale nel basso Polesine
dal 1998. I nostri Club si incontrano ogni settimana – precisano la
presidente Cristiana Fregnan e la volontaria Marta Silimbani – e accolgono
le famiglie al cui interno ci siano problemi alcol correlati. Con il nostro
metodo coinvolgiamo la famiglia perché il problema alcol non colpisce
soltanto un individuo ma colpisce tutto il nucleo familiare e le persone
vicine al soggetto interessato”.

La vicepresidente di Amo Polesine Rossana Benetti e la volontaria Caterina
Forza hanno aggiunto: “Amo Polesine è un’associazione che è nata per volontà
del Servizio Pubblico. Segue situazioni legate al gioco d’azzardo patologico
sin dall’inizio degli anni 2000 e da allora si sono moltiplicati anche i
momenti di formazione e aggiornamento sia per le famiglie che per gli
operatori. Attualmente i gruppi sono tre: due nel bassopolesine e uno a
Rovigo. L’obiettivo è quello del cambiamento del proprio stile di vita in un
ambiente tranquillo, senza giudizi, accogliente dove le persone vengono
ascoltate e ritrovano modalità di comunicazione familiare e sociale idonee”.

“In questo momento stiamo seguendo 10 famiglie ma sicuramente sono tante le
persone che avrebbero bisogno di un aiuto ma che, per vergogna o pudore,
fanno fatica ad avvicinarsi a noi. Per questo partecipare al corso di Adria
– concludono le organizzatrici – tra l’altro completamente gratuito,
potrebbe aumentare l’interesse verso questo tema e formare persone che
potrebbero darci una mano”.

VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=WkNV-onY8so

GEAAGENCY.IT

Contel (Opga): “Irlanda verso criminalizzazione vino, prodotto che ha
indubbi vantaggi”

Il vice presidente dell’Osservatorio permanente Giovani e Alcol ne ha
parlato con GEA a margine del convegno ‘L’evoluzione dell’agroalimentare
italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere’

“La decisione dell’Irlanda, anche se non definitiva, va nella direzione
dell’assimilazione delle bevande alcoliche al tabacco. Si vuole percorrere,
quindi, una strada in un certo senso di criminalizzazione di un prodotto che
certamente presenta delle controindicazioni per la salute, ma che nella
tradizione, in particolare Mediterranea, presenta anche degli indubbi
vantaggi“. (*) Lo ha detto il vice presidente dell’Osservatorio permanente
Giovani e Alcol, Michele Contel, ai microfoni di GEA, a margine dei lavori
del convegno di Withub Agrifood 2023 ‘L’evoluzione dell’agroalimentare
italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere’, organizzato da WITHUB e
dalla sua Fondazione Art.49 con la Direzione Editoriale di GEA ed EUNEWS.
Vantaggi, spiega, “non solo per ragioni economiche e commerciali, ma perché
il consumo di bevande alcoliche moderato – anche se si dice che non esiste,
ma noi sappiamo che molti sanno consumare in maniera moderata – è in qualche
maniera integrabile in uno stile di vita che correla con un risultato
migliore in termini di longevità, qualità della vita e anche di difesa da
alcune malattie, in particolare di tipo cardiovascolare“.

Quindi, continua Contel, “massima attenzione nei confronti dell’abuso,
massima attenzione anche da parte delle imprese rispetto al fatto che il
bere non deve essere solo moderato ma deve rispettare l’età minima legale e
in certe condizioni vere può essere uno svantaggio per il consumatore, ma
evitiamo strategie come quelle irlandese che rischiano di essere
essenzialmente coercitive“. E che “non vanno nella direzione del convincere
il consumatore ad assumere degli atteggiamenti responsabili – conclude -. Da
questo punto di vista dieta mediterranea, consumo moderato di bevande
alcoliche e anche un certo modo di saper fare e saper vivere della
tradizione italiana, sicuramente sono elementi di maggior tutela rispetto ad
interventi come quello della legislazione irlandese“.

(*) Nota: per qualcuno il vino ha indubbi vantaggi, ma non certo per chi lo
beve.

IL GAZZETTINO Nordest

GIRO DI VITE

Trasferte alcoliche per Pasqua, il sindaco di Jesolo De Zotti avvisa:
«Tolleranza zero»

di Giuseppe Babbo

JESOLO – Pasquetta alcolica, il sindaco Christofer De Zotti annuncia una
lunga serie di controlli e “tolleranza zero” contro gli eccessi. Il problema
ancora una volta sono le “trasferte alcoliche” organizzate per Pasquetta,
con gruppi di giovani che organizzano l’arrivo a Jesolo a bordo di autobus
che fanno fermate in diverse città del Veneto per “sballare” sulla spiaggia
a colpi di alcol. Per questo il primo cittadino ha chiesto la collaborazione
degli esercenti. Ad essere attuato sarà un vero e proprio giro di vite
contro ogni eccesso, ricordando che già negli anni passati sono stati
applicati controlli e ordinanze anti-alcol, provvedimenti che anche
l’Amministrazione De Zotti punta ad adottare.

«Si avvicina Pasqua – dice il sindaco -, moltissime persone sceglieranno
Jesolo per trascorrere giornate di relax e divertimento. Negli anni passati,
purtroppo, c’è stato chi ha deciso di organizzare una visita in città
prevedendo eccessi e sballo, tanto di giorno quanto di sera, e ho saputo che
anche in questi giorni alcuni gruppi di giovani starebbero programmando le
cosiddette ”trasferte alcoliche” contattando operatori locali in cerca di
supporto e complicità. Voglio, dunque, lanciare un messaggio sperando che
arrivi forte e chiaro: Jesolo non tollera più alcun eccesso. Sono parole a
cui seguiranno atti concreti, vale a dire le limitazioni ormai consuete e
controlli su tutto il territorio a tutela dell’immagine della città, ma
prima ancora per ragioni di sicurezza». A proposito di spiaggia, ieri sera
in Commissione consiliare è stato presentato il nuovo Piano
particolareggiato dell’arenile, che verrà poi discusso e adottato nel
Consiglio comunale di martedì. Il documento, oltre a ridisegnare spiaggia,
consorzi (che diventeranno circa la metà rispetto ai 32 attuali) e chioschi,
manterrà anche la possibilità per hotel, terrazze e chioschi, di effettuare
la somministrazione di cibi e bevande sotto l’ombrellone nel consorzio di
competenza, un argomento che in passato ha fatto discutere.

SPRITZ IN SPIAGGIA

«La somministrazione – annuncia l’assessore al Demanio Alberto Maschio –
potrà avvenire anche quest’anno, con le regole dello scorso anno: cibi e
bevande dovranno essere coperti, il servizio poi dovrà avvenire in accordo
con il consorzio».

Sullo sfondo rimane la questione legata alle concessioni demaniali. Il
Consiglio di Stato si è espresso su un ricorso presentato dall’Autorità
garante della concorrenza (Agcom) contro il Comune di Manduria (Taranto) che
a novembre 2020 aveva disposto l’estensione delle concessioni balneari fino
al 2033 in base a quanto stabilito dalla legge 145 del 2018, dichiarando
illegittima la proroga al 2033. I giudici hanno inoltre fatto un richiamo
alla recente proroga al 2024, spiegando che dovrà essere «disapplicata da
qualunque organo dello Stato». «Il banco di prova sarà il 20 aprile – spiega
Lorenzo Vallese, presidente regionale di Fiba-Confesercenti –, quando la
Corte di Giustizia europea si esprimerà su un ricorso presentato da un
operatore. Dobbiamo presentare all’Ue i decreti attuativi legati ai bandi».

CASTEDDUONLINE

Pescatore ubriaco litiga e minaccia la moglie a Sant’Antioco, la donna
salvata dai carabinieri

di Paolo Rapeanu

L’uomo, un 59enne, si è scagliato anche contro i militari ma è stato
bloccato. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Uta

Ha minacciato la moglie, al culmine di una folle lite, scoppiata per futili
motivi e lei, impaurita, ha chiamato i carabinieri. È successo a
Sant’Antioco: l’uomo, un pescatore 59enne, chiaramente ubriaco, si è
scagliato contro la donna nella loro abitazione, continuano a minacciarla
anche davanti ai militari che, a quel punto, non hanno potuto fare altro che
bloccarlo e ammanettarlo. Il pescatore è stato già rinchiuso nel carcere di
Uta.

IL GIORNALE

“Non mi ricordo niente. Ero ubriaco e drogato”

Il gip convalida l’arresto dell’accoltellatore di Milano, Abrahman resta in
carcere. Al giudice: “Non ricordo, ero drogato e ubriaco”

Cristina Bassi

Non ricordo cosa è successo, ero ubriaco e drogato». Rhasi Abrahman, 23
anni, ha risposto così ieri al gip nell’interrogatorio di garanzia dopo
essere stato arrestato dalla polizia lunedì perché accusato di una serie di
rapine nelle vie intorno alla stazione Centrale.

«È possibile che sia stato io – ha detto il 23enne marocchino, assistito
dall’avvocato Nicola D’Amore -. Non ricordo, avevo assunto tanto alcol e
droga». Nelle rapine commesse con un coltellino svizzero il giovane ha
ferito sei passanti. Il gip Lidia Castellucci ha convalidato l’arresto e
disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm Maura
Ripamonti. Il giudice parla nella convalida di «aggressioni brutali e
violente, caratterizzate da pugni al volto, da colpi inferti con un coltello
e da violente spinte che hanno fatto cadere a terra le donne», di «condotte
implacabili e imprevedibili» in particolare «con le donne» e attribuisce
all’indagato una «non comune inclinazione a delinquere», e una «spiccata
pericolosità sociale». Abrahman è accusato di rapina pluriaggravata e
lesioni, sono otto le imputazioni per i vari episodi. Nell’interrogatorio ha
parzialmente ammesso i fatti. Il giovane ha riferito, da quanto si è saputo,
di aver usato un farmaco a base di benzodiazepine. Saranno le analisi
tossicologiche disposte dalla Procura a chiarire quali sostanze abbia
assunto. A carico del 23enne risulta una denuncia per aver strappato di mano
il cellulare a un uomo a bordo della 90 a febbraio. «Prima di arrivare in
Italia – ha continuato – non facevo uso di nessun stupefacente, da quando
sono arrivato in Italia faccio uso di hashish, eroina e pasticche
sintetiche. Io mi ricordo soltanto fino al momento in cui sono entrato in un
bar, ho comprato da bere, ma dopo l’assunzione delle pasticche non ricordo
più nulla. Vivo per strada a Milano in zona stazione Centrale, nel
sottopasso. Mi rivolgo alle associazioni assistenziali per mangiare e per
gli indumenti». Secondo la difesa, andrà valutata la sua capacità di
intendere e di volere, con un accertamento psichiatrico. Il difensore ha
chiarito che cercherà di capire se sia possibile un ricovero del suo
assistito in ospedale: «Non sta bene, anche per la colluttazione
dell’arresto».

ADNKRONOS

Scienza & Salute: ‘A tutta birra… se sai cosa e quanto bevi’

(Adnkronos) – È la birra, bevanda amata e bevuta da giovani e adulti, uomini
e donne, la protagonista dell’odierna puntata de ‘Il Gusto della Salute’, la
rubrica online ideata e coordinata dall’immunologo Mauro Minelli, docente di
dietetica e nutrizione umana presso l’Università LUM di Bari, in
collaborazione con Adnkronos.

“È un processo assolutamente naturale quello che porta alla produzione della
birra – spiega il mastro birraio Francesco Mariuccia – L’obiettivo è quello
di produrre un mosto partendo da materia prima selezionata di tipo
cerealicolo. Il segreto di una buona birra artigianale è quello di non
prevedere passaggi di pastorizzazione e microfiltrazione, così consentendo
al prodotto di qualità di mantenere inalterate tutte le sue proprietà
organolettiche”. Il giornalista Marco Renna, esperto di cultura popolare,
ricorda che “la produzione della birra si fa risalire alle civiltà
mesopotamiche, estendendosi poi ai cinque continenti nel corso dei secoli.
La birra è fortemente legata al mito della frontiera americana, perché i
pionieri che parteciparono verso la fine dell’800 alla corsa per la terra in
Oklahoma, portarono sui loro carri grandi quantità di birra che servirono,
poi, per festeggiare al termine del lungo viaggio in territori ostili e
sconosciuti. La birra – conclude – divenne così un’insostituibile compagna
di avventure”.

L’analisi nutrizionale è affidata alla biologa nutrizionista Dominga Maio
che illustra le caratteristiche essenziali della birra fatta di acqua,
lievito, malto d’orzo e luppolo. “Quando la birra non ha tempi di
conservazione molto lunghi e quando non è pastorizzata mantiene importanti
qualità nutrizionali. Contiene infatti molte proteine, amido, fibre e
antiossidanti, oltre a numerose vitamine e sali minerali come magnesio,
potassio, ferro, calcio, silicio. Tra le tante ricchezze della birra ci sono
i flavonoidi dotati di documentate proprietà antinfiammatorie e
antitumorali”.

L’impatto clinico è competenza dell’immunologo Mauro Minelli. “La capacità
della birra di contrastare, grazie al suo contenuto in acido folico e altre
vitamine del gruppo B, gli effetti negativi dell’omocisteina, una sostanza
capace di danneggiare i vasi sanguigni, e anche quella di rallentare il
declino del colesterolo ‘buono’, svolgendo una funzione di prevenzione dei
rischi cardiovascolari, a patto che la si consumi in quantitativi adeguati”.

In ragione del suo contenuto in acido nicotinico e lattoflavina, la birra è
certamente alleata del sonno e svolge un’efficace azione diuretica, così
contrastando la formazione di calcoli renali. “Occorre ribadire, però, che
esistono dei quantitativi ottimali di consumo della birra che variano in
base all’età e al sesso: i maschi riescono a smaltire prima e più facilmente
l’etanolo, ragion per cui non valgono le stesse regole per entrambi i sessi
– ricorda Minelli – In più va sfatato il mito che la birra serva a produrre
latte nelle mamme: ciò non solo non è supportato da riscontri scientifici,
ma contrasta con il dato acquisito che l’alcol non fa mai bene alla
gravidanza e, men che meno, all’allattamento. L’alcol etilico, infatti, non
è mai un alleato della salute, – ricorda l’immunologo, ragion per cui la
birra non va bevuta ogni giorno e in grandi quantità, essa infatti sortisce
effetti irritanti nei confronti dello stomaco e dell’intestino portando
talvolta alla comparsa di diarrea con conseguenti squilibri
idro-elettrolitici, per cui se ne sconsiglia il consumo da parte degli
sportivi e nelle persone anziane.

“Infine la birra, va precisato, fa ingrassare per via del suo apporto
calorico che rimane tutto sommato piuttosto limitato, ma in ragione della
presenza di alcol etilico che può spingere un’eccessiva produzione di
insulina, a sua volta capace di indurre un progressivo incremento ponderale.
Occhio quindi alle quantità, tutto può fare bene, ma tutto può anche nuocere
non poco alla salute”, conclude Minelli. (*)

(*) Nota: se è vero, come è vero e come scrive l’articolo, che “l’alcol
etilico non è mai un alleato della salute”, tutti i discorsi salutistici
cadono per ogni birra alcolica. Vogliamo confrontare la concentrazione,
nella birra alcolica, dell’etanolo con quella di acido nicotinico e
lattoflavina?

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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