Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 10 maggio 2020

10 Maggio 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

FANPAGE

Il Sudafrica vieta la vendita di sigarette e alcolici: esplode il mercato
nero, volano i prezzi

Tra le stringenti misure per il lockdown, anche il divieto assoluto di
vendita di alcolici e tabacchi. Dal primo maggio i primi allentamenti, ma i
divieti proibizionistici restano. Immediatamente è nato il mercato nero con
prezzi alle stelle: “Lo abbiamo fatto per ridurre i ricoveri”

Doveva essere un provvedimento legato al lockdown, invece il divieto di
vendita di alcolici e tabacchi in Sudafrica è rimasto in vigore, anche dopo
il primo maggio, data in cui sono iniziate le prime riaperture. Le misure
anti contagio qui sono state molto stringenti: vietati tutti gli
spostamenti, compresa l’attività sportiva, ma anche la passeggiata con il
cane. E via anche sigarette e alcolici a partire da fine marzo. “Motivi
legati al Covid” ha detto il ministro Nkosazana Dlamini-Zuma: “Oltre agli
effetti stessi sui polmoni della persona – ha spiegato – c’erano dubbi sul
fatto che il fumo potesse favorire l’infezione da coronavirus. E poi il modo
in cui a volte il tabacco viene condiviso non consente il distanziamento
sociale, ma in realtà incoraggia la diffusione del virus”. Per difendere il
divieto di vendita di alcolici dalle vibranti proteste da parte
dell’industria dei liquori, è sceso in campo anche il presidente Cyril
Ramaphosa che ha affermato che l’alcool è “un ostacolo alla lotta contro il
coronavirus. Esistono legami comprovati tra vendita e consumo di alcol e
criminalità violenta, incidenti automobilistici e altre emergenze mediche in
un momento in cui tutte le risorse pubbliche e private dovrebbero prepararsi
a ricevere e curare un gran numero di pazienti Covid-19”. (*)

Nel 2015, secondo uno studio del 2018 uscito su BMC Medicine, le morti di
sudafricani adulti riconducibili al consumo di alcolici sono state 62.300
(circa 171 persone al giorno). I ricercatori stimano in novemila i ricoveri
mancati dovuti al minor consumo di alcol, e sostengono che anche quando
saranno revocate le misure di isolamento, non torneranno ai livelli di
prima. L’effetto immediato è stata l’esplosione del mercato nero e la
lievitazione dei prezzi di vendita al dettaglio. Ora un pacchetto di bionde
costa circa 8 dollari, prima 2,5. E si moltiplicano anche le segnalazioni di
finti pacchetti, completamente originali e sigillati dall’esterno, ma pieni
di segatura all’interno. Ma anche i prezzi degli alcolici sono decollati
nel mercato nero: una bottiglia di vodka di bassa qualità, che costava circa
6 dollari, ora costa più di 20. Il Sud Africa ad oggi ha quasi 10mila casi
confermati, circa 4mila ricoverati e 186 morti.

(*) Nota: standing ovation per il Presidente sudafricano.

CORRIERE ADRIATICO

Coronavirus, coppia beve birra fatta in casa: entrambi muoiono intossicati

Un vero e proprio dramma della quarantena per l’emergenza coronavirus quello
di una coppia di mezza età che aveva deciso di produrre e consumare della
birra fatta in casa. Per cause ancora da accertare, infatti, un uomo di 54
anni e la sua compagna, di 42, sono morti intossicati.

CASILINA NEWS

Arco di Travertino. Festa a base di alcol in un appartamento privato
interrotta dalla Polizia

È durata tutta la notte la festa a base di alcol organizzata da un gruppo di
ragazzi ecuadoregni, che ha portato in ospedale un’adolescente trovata priva
di sensi dalla Polizia di Stato.

In violazione delle vigenti normative anti Corona Virus, nonché delle ormai
comuni regole del buon senso, alcuni ragazzi, almeno 10, gran parte dei
quali originari della Repubblica del centro America, hanno messo in piedi
una festa all’interno di un appartamento nel quartiere Arco di Travertino.

Gli schiamazzi sono stati segnalati al 112NUE e sono intervenute 2 pattuglie
dei commissariati Appio e San Giovanni; dopo un maldestro tentativo
dell’affittuario di nascondere quello che stava accadendo, i poliziotti sono
entrati in casa ed hanno trovato 10 persone goffamente nascoste.

In una delle camere da letto, priva di sensi, c’era un’adolescente che è
stata soccorsa prima dai poliziotti e poi dai paramedici del 118 che l’hanno
trasportata in ospedale. Subito dopo, gli stessi agenti hanno rintracciato i
familiari della ragazza che, ormai da alcune ore, la stavano cercando
vanamente.

Tutte le persone presenti, dopo le operazioni di identificazione, sono state
sanzionate in violazione del Decreto nr. 19 del 2020.

CENTROPAGINA

Montelabbate, festino alcolico in casa e schiamazzi: sanzionati 5 giovani

Non è l’unico caso di violazione delle misure restrittive imposte dal
Governo, volte a contrastare la diffusione del Coronavirus. i carabinieri
sono anche intervenuti a Gabicce dove hanno trovato tre persone in auto
senza mascherine

di Luigi Benelli

MONTELABBATE – Ubriachi in casa urlano e litigano tanto da svegliare i
vicini. Il festino finisce con le multe.

Nella notte tra venerdì e sabato, intorno alla 1,30, alcuni condòmini di una
zona residenziale di Montelabbate hanno allertato i carabinieri. Gli
schiamazzi dei vicini andavano avanti da troppo tempo. Un diverbio che ha
reso indispensabile la chiamata ai carabinieri.

Sul posto è intervenuto il radiomobile della stazione di Montecchio. Entrati
in casa, si sono trovati davanti cinque ragazzi sudamericani tra i 22 e i 27
anni e in particolare tre di loro stavano appunto litigando. Erano tutti in
stato di ebbrezza e in casa c’erano diverse bottiglie di alcool.

I carabinieri hanno approfondito il controllo e hanno scoperto che non erano
legati da vincoli di parentela. Erano semplicemente amici che stavano
facendo un piccolo festino alcolico. E per di più senza dispositivi di
protezione individuale. Quindi, visto l’assembramento che si era creato
ingiustificatamente, i militari hanno proceduto a sanzionare i giovani in
base al divieto di spostamento se non per motivi essenziali. La multa può
andare da 400 a 3.000 euro.

Ma non è l’unico caso perché con la Fase 2 bisogna stare attenti anche a
come si va in auto. A Gabicce i carabinieri hanno fermato tre giovani a
bordo di una macchina. All’interno due ragazzi di origine straniera e una
ragazza di Gabicce di 22 anni. I tre non sono legati da vincolo di parentela
dunque non potevano stare tutti in macchina, perdipiù senza mascherine.
Anche per loro è scattata la sanzione per inottemperanza del decreto
governativo.

ELIVEBRESCIA.TV

Vendeva alcolici nonostante le norme: chiuso bar di Quinzano

I Carabinieri di Quinzano d’Oglio hanno notificato al proprietario di un bar
del luogo il provvedimento di sospensione dell’attività per quindici giorni
perché beccato a vendere alcolici in barba a decreti e ordinanze.

I Militari, a seguito dei controlli sul territorio per la verifica del
rispetto delle norme anti-covid, si sono imbattuti in un bar del luogo che
nonostante i divieti era aperto al pubblico. Inevitabile il provvedimento di
sospensione dell’attività per quindici giorni emanato dalla Prefettura di
Brescia.

IL MESSAGGERO

A 18 anni guida ubriaco e senza patente, mai conseguita: denunciato

Ha appena compiuto 18 anni, non ha ancora conseguito la patente, ma era
ugualmente alla guida di un veicolo e per di più in stato di ebbrezza
alcolica.

Non c’era alcun motivo perché uscisse di casa al volante di un’auto, fra
l’altro con le restrizioni legate all’emergenza Coronavirus, ma un ragazzo
di Terracina lo ha fatto lo stesso. I carabinieri della compagnia di Latina
sono intervenuti nel corso di controlli del territorio e lo hanno fermato a
Sabaudia.

I militari hanno appurato che era alla guida senza patente (mai conseguita),
e che aveva anche bevuto troppo, come riscontrato dall’etilometro. Per
entrambe le circostanze è stato denunciato.

QUOTIDIANO.NET

Coronavirus, in Irlanda la birra arriva con il drone

L’idea è venuta alla proprietaria di un pub ultracentenario per cercare di
tenere i contatti con i clienti abituali

Dublino, 9 maggio 2020 – In Irlanda piove birra dal cielo. In tempi di
coronavirus, e di lockdown, un pub ultracentenario a Rathdrinagh, un paesino
a Nord di Dublino, ha avuto la geniale idea di consegnare la birra con i
droni, rispettando così tutte le limitazioni dell’emergenza sanitaria.

Per non perdere ‘contatto’ con i clienti, e sopravvivere alle restrizioni
che hanno messo in ginocchio 7 mila pub irlandesi (che hanno visto sfumare i
ricchi fine settimana del giorno di San Patrizio e le partite di rugby delle
Sei Nazioni), ai titolari è venuta questa idea. Sul Guardian, che dà notizia
della curiosa iniziativa, si legge: “Se è una serata mite e senti ronzio nel
cielo sopra Rathdrinagh, un paese nel mezzo dell’Irlanda, è probabile sono
che non siano api ma birra”.

I droni possono portare bottigliette o lattine di birra, senza dimenticare
le insostituibili patatine. Sorride Avril McKeever, ideatrice della nuova
consegna aerea e proprietaria del McKeever’s Bar&Lounge, un pub che vanta
152 anni di onorato servizio per la comunità rurale, che si trova a circa 50
km a nord di Dublino.

A manovrare il drone c’è il nipote della McKeever, Paul Clarke. Il mezzo lo
si vede attraversare il quartiere con le bottiglie che penzolano da una
corda. E lo farà almeno fino al 10 agosto, quando i pub irlandesi potranno
riaprire, se le condizioni di sicurezza lo permetteranno.

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