Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 11.5.20

11 Maggio 2020
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

DIREGIOVANI

Può la pillola anticoncezionale interferire con l’alcool o con il fumo?…

Buongiorno, vorrei porvi un quesito riguardante la pillola ed eventuali
interferenze.

Può la pillola anticoncezionale interferire con l’alcool o con il fumo ed
eventuali droghe? Grazie

*Anonima*

Cara Anonima,

si, ci sono delle interferenze tra alcune sostanze e la pillola. Partiamo
dal presupposto che l’adozione di alcuni comportamenti sono di per sé
pericolosi in più l’uso concomitante di alcuni farmaci con le sostanze di
abuso può in un modo o nell’altro comprometterne l’efficacia. Per il fumo
non vi è nessuna interazione ma sappiamo benissimo che si sconsiglia l’uso
perchè l’associazione del fumo con i contraccettivi ormonali comporta un
marcato incremento del rischio vascolare. Nei casi di abuso di alcol si
possono verificare interferenze sull’ efficacia della pillola. L’alcool può
alterare la metabolizzazione del farmaco e quindi non si è più certi di
quale sia il suo effetto. Può inoltre alterare lo stesso ciclo. Inoltre
potrebbe comportare, in una assunzione elevata, la probabilità di vomito e
quindi se, si è presa la pillola in precedenza, questa potrebbe non essere
stata metabolizzata. Se si parla di sostanze come la canapa, questa agisce
sul fegato rallentandone la funzionalità. Questo può portare ad avere una
quantità alta di estrogeni nel corpo (l’ormone di cui è composta la
pillola). Tra cocaina e pillola attualmente non si conoscono interazioni,
ma ci sembra superfluo sottolineare la pericolosità di tale comportamento.

Speriamo di aver chiarito i tuoi dubbi,

Un caro saluto!

ROMA.CORRIERE

SAN GIOVANNI

Roma, festa con alcol: 10 ragazzi sanzionati e una in ospedale

*Schiamazzi in un appartamento all’Arco di Travertino segnalati al 112.
All’arrivo degli agenti sono scattate le multe e il soccorso di
un’adolescente svenuta*

Festa a base di alcol in un appartamento privato interrotta dalla polizia a
Roma. Dieci ragazzi sono stati sanzionati e una giovane è finita in
ospedale. La festa, organizzata da un gruppo di ragazzi ecuadoregni, è
durata tutta la notte con la conseguenza che un’adolescente è finita in
ospedale dopo aver perso i sensi. In violazione delle vigenti normative
anti coronavirus i ragazzi, almeno 10, hanno organizzato il raduno
all’interno di un appartamento nel quartiere Arco di Travertino.

Gli schiamazzi sono stati segnalati al 112 e sono intervenute due pattuglie
dei commissariati Appio e San Giovanni; dopo un maldestro tentativo
dell’affittuario di nascondere quello che stava accadendo, i poliziotti
sono entrati in casa ed hanno trovato le persone goffamente nascoste. In
una delle camere da letto, priva di sensi, c’era un’adolescente che è stata
soccorsa prima dai poliziotti e poi dai paramedici del 118 che l’hanno
trasportata in ospedale. Subito dopo, gli stessi agenti hanno rintracciato
i familiari della ragazza che, ormai da alcune ore, la stavano cercando
vanamente. Tutte le persone presenti, dopo le operazioni di
identificazione, sono state sanzionate in violazione del Decreto

AFRICARIVISTA

Sudafrica | La birra vittima del coronavirus

11 Maggio 2020 – Niente da fare, la birra va gettata via. La South African
Breweries (Sab), il più grande produttore di birra del Sudafrica (e uno dei
principali al mondo), ha dovuto smaltire oltre 25mila litri di birra nel
suo stabilimento di Rosslyn, a Pretoria. E non è finita. Nelle prossime
settimane ne potrebbero venire distrutti altri 130 milioni di litri.

Ma perché questa azione, che milioni di bevitori considerano uno scempio?
La Sab è stata costretta a eliminare le scorte perché nelle sue strutture
ha esaurito lo spazio per conservare legalmente l’alcool.

Le rigide regole del lockdown imposte in Sudafrica per frenare la
diffusione del coronavirus vietano la vendita e il trasporto di alcol e
questo ha impedito al produttore di birra di spostare le sue scorte in
stabilimenti dove i magazzini potevano ancora accogliere la birra.

Il divieto di vendita di alcol e sigarette è una questione controversa che
ha diviso ministri e cittadini. Il divieto ha infatti creato un fiorente
mercato nero di prodotti che, fino ad alcune settimane fa, erano
disponibili gratuitamente. In una dichiarazione ufficiale, Sab si è detta
rammaricata e ha aggiunto che il divieto di vendita di alcol non elimina la
domanda ma semplicemente «consegna il mercato a criminali e trafficanti».

Se il divieto persisterà, il produttore di birra afferma che si troverà
costretto a licenziare fino a 2.000 lavoratori e altri 75.000 posti di
lavoro saranno a rischio nella catena dell’indotto. (*)

(*) Nota: tra gli “effetti collaterali” lockdown del alcolico del Sudafrica
vanno anche conteggiati il minor numero di violenze e patologie alcol
correlate. Da non sottovalutare che in conseguenza della pur forzata
astensione, una parte di consumatori a non riprenderà a bere, trovando più
piacevole la sobrietà.

L’UNIONE SARDA

L’AUTOBIOGRAFIA

I segreti di Demi Moore: “Gli abusi subiti da bambina, la droga e il
tentato suicidio”

*L’attrice si racconta in un’autobiografia di successo*

La violenza in famiglia subita da bambina da un amico della madre, la
malattia ai reni, i genitori fragili, con suo padre alcolista e sua madre
che aveva tentato il suicidio quando lei aveva 11 anni. E ancora tre
matrimoni finiti, un aborto devastante, alcol, droga, disturbi alimentari
che hanno rischiato di minarle il fisico.

Demi Moore ha deciso di raccontarsi in un’autobiografia, “Inside out – La
mia storia”, già uscita con successo negli Stati Uniti, e il 12 maggio
anche in Italia, con Fabbri Editore.

Negli anni Ottanta e Novanta l’attrice si trovava all’apice di una carriera
straordinaria: protagonista di film di enorme successo e delle copertine
delle riviste più prestigiose. Ma dietro all’immagine patinata della star,
si nascondeva una donna in lotta con i fantasmi del passato e del presente.

Durante il suo terzo matrimonio, con Ashton Kutcher, nei primi anni del
Duemila, ricadde nell’alcolismo dopo quasi 20 anni di sobrietà. E a quel
periodo risale anche il tentativo di suicidio, dopo la fine del matrimonio.

“Continuava a balenarmi in mente la stessa domanda: ‘Come sono arrivata a
questo punto?’. Nella casa vuota dove ero stata sposata, la casa che
avevamo ampliato perché avevo più figlie che camere da letto, ero rimasta
completamente sola. Avevo quasi cinquant’anni. Quello che pensavo fosse
l’amore della mia vita, mio marito, mi aveva tradita per poi decidere che
non aveva voglia di impegnarsi per ricostruire il nostro matrimonio. Le mie
figlie non mi rivolgevano la parola: niente telefonate per il mio
compleanno, niente auguri di Natale. Niente di niente. E il padre delle mie
figlie (Bruce Willis ndr) – un amico sul quale per anni avevo potuto
contare – era sparito dalla mia vita. La carriera costruita faticosamente
da quando me n’ero andata da casa di mia madre a sedici anni era in stallo,
o forse era finita per sempre. Tutto ciò a cui tenevo mi aveva abbandonata,
compresa la salute. Soffrivo di mal di testa lancinanti e perdevo peso a un
ritmo pauroso. Il mio aspetto esteriore era l’immagine esatta di come mi
sentivo dentro: distrutta. ‘È vita, questa?’ mi chiedevo. ‘Perché in tal
caso, ho chiuso. Non so che cosa ci faccio qui'”.

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