RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
GIORNALEDEINAVIGLI
“Ero nel panico, avevo assunto droga e alcol”: la confessione del 25enne
che ha investito e ucciso un uomo in monopattino
*Il ragazzo aveva anche la patente di guida sospesa ed era in prova al
servizio sociale*
*Lo scorso 10 marzo un 25enne ha investito un uomo di 33 anni in
monopattino, provocandone il decesso. Ieri è stato sottoposto a
interrogatorio in cui ha ammesso le proprie colpe, e il Gip ha convalidato
l’arresto.*
*MILANO* 13 Marzo 2023 – Si chiama Giuseppe D’Amico il 25 enne che lo
scorso 10 marzo ha travolto e ucciso il 33enne Juan Carlos Quinga Guevara
in sella al suo monopattino.
Come riporta Prima Milano, nel corso dell’interrogatorio che si è tenuto
ieri, il ragazzo ha ammesso di essersi messo al volante sotto l’effetto di
droga e alcol, e di aver viaggiato nonostante avesse la patente di guida
sospesa.
“Io prima dell’incidente avevo assunto sia alcool (birra) che cocaina (…)
Ero ubriaco e quindi non vedevo lucidamente (…) Avevo la patente sospesa
è vero. È una colpa che mi assumo”.
*La patente sospesa*
“La prima volta me l’hanno sospesa per stato di ebbrezza. A maggio 2022 mi
hanno sospeso la patente perché giravo con il permessino che era scaduto.
Adesso è revocata.
Ero affidato in prova al servizio sociale con obbligo di dimora e divieto
di uscire dalle 22 alle 6 del mattino”. (*)
*Il collega che ha visto tutto*
D’Amico è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida
sotto effetto di stupefacenti.
Un collega della vittima, anche lui in sella al proprio monopattino e che
precedeva il 33enne, ha raccontato che quella macchina procedeva a velocità
troppo elevata, e che girandosi ha visto il collega mentre veniva investito.
*Nel panico per l’affidamento*
In quel momento, in macchina con D’Amico c’era anche un’amica, che dopo
l’impatto gli ha detto che si sarebbe presa la colpa, ma nessuno dei due
pensava che la situazione fosse così grave:
“Ero in panico soprattutto per l’affidamento e soprattutto non credevo di
avergli tolto la vita.
La ragazza mi ha detto che si sarebbe assunta lei la responsabilità perché
sapeva che io ero in affidamento ma nessuno dei due in quel momento aveva
compreso la gravità della situazione”.
*Convalidato l’arresto*
Quando la ragazza lo ha chiamato prima dell’arresto e gli ha comunicato che
l’uomo era deceduto, D’Amico le ha risposto che si sarebbe assunto tutta la
responsabilità perché non era giusto che lei finisse nei guai.
A seguito di tale dichiarazioni, dunque, il Gip ha deciso di convalidare
l’arresto e disporre la custodia cautelare in carcere.
(*) Nota: dopo aver guidato in stato di ebbrezza, gli hanno concesso un
“permessino”, non ha rispettato nemmeno questo violando anche le
indicazioni dell’affidamento in prova. Tutto questo ha causato la morte di
un trentatreenne. Come altro si può fermare se non mettendo in atto tutti
gli strumenti possibili per impedirgli di bere?
LIVORNOTODAY
Affidato in prova ai servizi sociali, si mette alla guida del camper dopo
aver bevuto e finisce fuori strada: 40enne soccorso e arrestato
*L’uomo era sottoposto a misura cautelare alternativa in espiazione della
pena a 8 mesi di reclusione e 1 anno di arresto per furto*
E’ stato soccorso insieme alla compagna 26enne dopo aver perso il controllo
del camper sul quale viaggiava ed essere uscito di strada sulla Statale 71
nel comune di Castiglione del Lago (Perugia). Risultato poi positivo
all’alcol test con un tasso di 0,85 grammi per litro, è stato denunciato
per guida in stato di ebbrezza con immediato ritiro della patente e
contestuale confisca del mezzo. Ma i guai di un 40enne, già sottoposto ad
affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa alla
detenzione in espiazione della pena a 8 mesi di reclusione e un anno di
arresto per una condanna di furto, sono proseguiti quando i carabinieri del
Norm di Città della Pieve e quelli della stazione di Castiglione del lago
hanno appunto scoperto i suoi precedenti. È stato a quel punto che, come
riporta PerugiaToday, l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere, nella
giornata di martedì scorso 7 marzo, dove dovrà scontare il resto della pena.
Secondo quanto ricostruito, il 40enne era stato appunto condannato per
furto e la misura cautelare della pena detentiva era stata trasformata in
affidamento ai servizi sociali dal tribunale di Sorveglianza di Firenze. Il
magistrato di sorveglianza di Livorno aveva quindi autorizzato l’uomo a
trasferire il proprio domicilio a Castiglione del Lago, a bordo del camper
di sua proprietà, parcheggiato nei pressi della stazione ferroviaria in
modo da consentirgli di svolgere attività lavorativa in quel centro. Le
accertate violazioni al regime dell’affidamento in prova al servizio
sociale, a seguito dell’incidente e del deferimento in stato di libertà per
guida in stato di ebbrezza, hanno infine portato l’ufficio di sorveglianza
di Perugia a emettere un decreto di sospensione della misura alternativa
alla detenzione, con immediato accompagnamento dell’uomo in carcere sino al
termine della pena.
ANCONATODAY
Abuso etilico a 14 anni, perde i sensi dopo l’ultimo drink: corsa in
ospedale
*Il giovane è stato soccorso dagli operatori della Croce Gialla di Ancona e
trasportato in ospedale. Era privo di sensi riverso a terra*
*ANCONA* – Momenti di paura ieri sera, poco dopo le 22, nei pressi del
Teatro delle Muse, nella zona dell’accesso al porto. Un ragazzo di 14 anni
è stato trovato privo di sensi a seguito di un abuso etilico. Sul posto
l’automedica del 118, la guardia di finanza e l’ambulanza della Croce
Gialla di Ancona. Il minorenne è stato caricato in ambulanza e trasportato
al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette con un codice giallo
avanzato. Il 14enne ha ripreso conoscenza soltanto dopo alcune ore.
IL GIORNO
Morta dopo mix alcol e psicofarmaci, il papà dell’amica: “Sono sconvolto”
*Eseguita l’autopsia sul corpo della 18enne. La Procura ha aperto un
fascicolo: al vaglio la posizione del padre della 17enne finita in ospedale*
“Sono sconvolto, non avrei mai immaginato, altrimenti sarei intervenuto”.
Non si dà pace il padre della 17enne che al risveglio, la mattina di una
settimana fa, ha trovato sua figlia in preda agli effetti di un cocktail di
superalcolici e psicofarmaci e con lei l’amica appena diciottenne priva di
sensi. Per quest’ultima a nulla è servita la corsa in ospedale. La ragazza
è morta per un arresto cardiaco, mentre l’altra giovane è stata ricoverata
nel reparto di neuropsichiatria infantile del San Gerardo di Monza.
L’autopsia
Sul mix mortale ora indagano gli uomini della Polizia di Stato di Monza,
diretti dal Questore Marco Odorisio e la Procura monzese, coordinata dal
procuratore Claudio Gittardi. La pm Stefania Di Tullio, magistrata di turno
al momento della tragedia, ha disposto l’autopsia sul corpo della
diciottenne, studentessa e incensurata, che è già stata eseguita.
Confermato il decesso per arresto cardicircolatorio, ora si attendono gli
esiti degli esami tossicologici per verificare se la giovane è davvero
morta per avere ingerito tranquillanti insieme a whisky e gin. Le due
bottiglie sono state trovate nascoste nella camera da letto della
diciassettenne dai poliziotti che hanno eseguito il sopralluogo
nell’abitazione di Monza. Mentre la confezione degli psicofarmaci, che pare
entrambe le ragazze assumessero, era stata lasciata aperta in bella vista.
Aperto un fascicolo
La Procura ha aperto un fascicolo penale, al momento senza alcuna ipotesi
di reato, sulla vicenda. Un atto dovuto, per disporre l’autopsia e gli
altri accertamenti. Ma la posizione del padre della diciassettenne è al
vaglio degli inquirenti. L’uomo ha accettato che la figlia invitasse
l’amica del cuore a trascorrere la notte a casa sua. Per tutto il tempo è
stato nell’appartamento, a pochi passi dalla stanza della figlia che però,
come succede a tutti gli adolescenti, si era chiusa in camera. Il padre
aveva lasciato alla figlia la sua privacy, pensando che le due ragazze
volessero isolarsi per chiacchierare in libertà e sentirsi a proprio agio.
Mai, ha riferito l’uomo durante l’interrogatorio in Questura, avrebbe
immaginato che la figlia e l’amica maggiorenne (che aveva acquistato
superalcolici) intendessero trasformare un pigiama party in una serata di
sballo.
Il nodo degli psicofarmaci
Qualche volta il genitore ha bussato alla porta e si è affacciato in camera
della figlia ma le ragazze l’hanno rassicurato che andava tutto bene. Poi
le ha lasciate sole per andare a dormire. Il particolare da chiarire è
perché le giovani avessero nella loro disponibilità la scatola di
psicofarmaci, che era stata regolarmente acquistata con una ricetta medica.
Un medicinale che non può essere assunto se non nelle quantità prescritte e
assolutamente non deve essere associato agli alcolici perché gli effetti
collaterali possono essere fatali. Gli investigatori vogliono capire se
l’uomo fosse a conoscenza di questi particolari o se li avesse
sottovalutati, fidandosi delle due ragazze, non più bambine. Insomma resta
da chiarire se nella sorveglianza del genitore possa esserci qualche falla
da ritenere un’ipotesi colposa di reato.
GONEWS
Provoca incidente e fugge: aveva un tasso di alcol sette volte superiore al
limite
A Siena la polizia ha rintracciato e denunciato il conducente di un’auto
che, da ubriaco, ha provocato un incidente e si è dato alla fuga. Nei
giorni scorsi, verso mezzanotte, una coppia di anziani stava percorrendo in
auto via Piccolomini. Il conducente si è accorto che un’altra vettura,
dalla direzione opposta, zigzagando, stava invadendo la sua corsia. Ha
evitato il frontale, ma le due auto si sono scontrate lateralmente.
L’autista dell’altro mezzo è subito fuggito. La polizia lo ha rintracciato
nelle vicinanze. L’uomo, un cittadino ucraino 35enne, da subito, ha
manifestato inequivocabili sintomi di chi ha abusato di alcool, confermati
poi dall’accertamento effettuato col precursore dai poliziotti. Sottoposto,
successivamente, al test con l’etilometro, è risultato, infatti, avere un
tasso di alcool di ben sette volte superiore al limite massimo consentito.
Per tale motivo, al termine degli accertamenti, l’uomo è stato denunciato
per il reato di guida sotto l’influenza di alcool e sanzionato per essersi
dato alla fuga a seguito di un incidente stradale, fortunatamente senza
feriti. Dopo avergli ritirato la patente di guida, gli agenti hanno anche
sequestrato l’autovettura da lui condotta, peraltro sprovvista di copertura
assicurativa.
GIORNALENORDEST
Treviso: Strage di patenti nella notte. 20 ritiri su 70 conducenti
controllati dalla Polizia
La Polizia di Stato di Treviso nell’ambito del servizio “anti-stragi del
sabato sera” ha effettuato dei controlli nella serata nel centro abitato di
Treviso.
Nella notte tra sabato e domenica sono state schierate 4 pattuglie della
Stradale e 1 equipaggio della volante assieme ad un equipaggio dell’Ufficio
Sanitario della Questura.
*Sono stati fermati 70 veicoli e controllati i rispettivi conducenti.*
Ancora troppe le persone, giovani e meno giovani che continuano a mettersi
alla guida in stato di ebbrezza, ben 18.
Complessivamente sono state ritirate 20 patenti di guida di cui n.16 per
guida in stato di ebbrezza e 1 per guida sotto l’influenza di cocaina.
Tra le diverse violazioni elevate, 11 si riferiscono al mancato uso delle
cinture di sicurezza, 7 guidavano mentre si intrattenevano al telefono e 1
eccesso di velocità. In totale sono 56 le violazioni rilevate che hanno
portato alla decurtazione di 201 punti patente.
Difronte a quanto riscontrato sulle strade, l’azione di repressione verrà
riproposto periodicamente, oltre che attorno alla cintura urbana di
Treviso, anche in ambito provinciale.
FOCUS
Salute Un ormone riduce gli effetti tossici dell’alcol (ma per ora funziona
solo nei topi)
*Un ormone chiamato FGF21 è riuscito a far recuperare in fretta dei topi da
un’intossicazione da etanolo. Ma potrà aiutare anche il nostro organismo a
contrastare gli effetti dell’alcol?*
L’intossicazione da etanolo si può curare con un ormone chiamato fattore di
crescita 21 dei fibroblasti (FGF21, dall’inglese fibroblast growth factor
21): è quanto emerge da uno studio pubblicato su Cell Metabolism, che ha
condotto alcuni esperimenti sui topi rilevando che le iniezioni di FGF21
non solo li proteggevano dalla perdita di equilibrio e riflessi dovuta
all’etanolo, ma ne velocizzavano la ripresa dall’intossicazione.
Un’iniezione di energia. «Abbiamo scoperto che il fegato non si occupa solo
di metabolizzare l’alcol, ma anche di inviare un segnale ormonale al
cervello per proteggerlo dagli effetti dannosi dell’intossicazione, tra cui
vi sono la perdita di coordinazione e di coscienza», spiega Steven Kliewer,
uno degli autori dello studio. Iniettando quantità di FGF21 più
concentrate, i topi si riprendevano molto più velocemente
dall’intossicazione da etanolo. Il FGF21, infatti, attiva una parte
specifica del cervello che controlla la reattività, risvegliando i roditori
dall’annebbiamento post-sbornia. Gli effetti anti-intossicazione
dell’ormone sono mediati dall’attivazione dei neuroni noradrenergici, che
interferiscono (tra le altre) nell’attenzione e nella vigilanza.
Ubriachi di frutta. Per prendersi una sbornia bisogna o bere molto alcol, o
mangiare un bel po’ di frutta matura: l’etanolo infatti è un composto
chimico che, oltre a essere la base delle bevande alcoliche che consumiamo
noi umani, viene rilasciato durate la naturale fermentazione della frutta e
dei nettari consumati da molti animali, che ne possono risultare
intossicati. Gli animali la cui dieta si basa sul consumo di fruttosio e
altri zuccheri semplici hanno sviluppato degli enzimi epatici che
scompongono l’etanolo.
Solo contro l’etanolo. I roditori che non avevano ricevuto l’ormone FGF21
hanno tardato più tempo dei compagni a riprendere coscienza e coordinazione
muscolare. I ricercatori sottolineano però che l’FGF21 non è riuscito a
contrastare la sedazione causata da chetamina, diazepam o pentobarbital,
dimostrando un’azione specifica solo contro l’etanolo.
Ora rimane da capire se l’ormone FGF21 abbia lo stesso effetto anche sugli
umani: «Quello che abbiamo compreso da questo studio è che il cervello è il
luogo principale d’azione degli effetti dell’FGF21: ora dobbiamo esplorare
più a fondo i percorsi neuronali con i quali l’ormone esercita il suo
effetto anti-sbornia», conclude David Mangelsdorf, uno degli autori.