Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 13 dicembre 2020

13 Dicembre 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

CIVILTA’ DEL BERE

Vino e benessere, l’abbinamento è d’obbligo

Meno zucchero, alcol e solfiti. Ma anche più healthy e d’immagine. Quali sono le tendenze del wellness, chi sono i nuovi bevitori e come i produttori possono cogliere le nuove attitudini di consumo.

Anagraficamente più giovani, più attenti al benessere e interessati al contenuto della bottiglia. È l’identikit dei nuovi consumatori di vino, le cui preferenze plasmate dalle mode, sono state anche parzialmente riscritte dallo tsunami della pandemia. Nuovi acquirenti e nuovi trend che il settore ha il dovere di annotare e misurare. Come ha fatto di recente Rebecca Hopkins, Communications Strategist presso Folio Wine Partners, al wine2wine business forum, l’evento online organizzato da Vinitaly.

Wellness, un settore da 4500 miliardi di dollari

L’economia mondiale del benessere vale 4500 miliardi di dollari e rappresenta circa il 5% del totale. Bellezza, anti invecchiamento e cura personale sono le aree in cui si spende di più. Negli Usa quello del benessere era un mercato in forte crescita ma anch’esso ha scontato i pesanti effetti del Covid.

Non solo, la pandemia ha cambiato anche i connotati della società, sovraccaricando il sistema sanitario e innalzando i livelli di preoccupazione e tensione assieme a quelli di disoccupazione, e impattando anche sulla sfera personale, facendo registrare un aumento di isolamento, depressione, stress. E la disinformazione ha finito per alimentare la diffidenza (come abbiamo di recente raccontato anche qui).

Meno zucchero e solfiti, più trasparenza

«L’assenza di solfiti, un più basso livello di carboidrati, il dimezzamento delle calorie e un minor dosaggio di zucchero», rileva Hopkins, «sono indicati come elementi in grado di aumentare l’impulso all’acquisto di vino per i destinatari di una survey condotta da CivicScience, società di ricerche di mercato di Pittsburgh, su un campione di americani tra settembre e ottobre 2020. Per di più la lista degli ingredienti sta assumendo sempre maggior rilevanza in un rapporto direttamente proporzionale alla dicitura “free from” del prodotto: più un vino è venduto come naturale, insomma, e più i consumatori sono attenti a cosa c’è, e soprattutto cosa non c’è dentro».

Il vino percepito come alcolico “sano”

«Nella categoria degli alcolici (che include anche gli hard selzer, cioè bevande aromatizzate a bassa gradazione e ridotto contenuto di calorie) il vino è percepito comunque come un prodotto più sano e una “migliore alternativa in un regime dietetico o di attenzione alimentare”». Ma i produttori devono tenere il il passo con le tendenze di mercato se vogliono sfruttare questo traino.

Più healthy, choosy e social: i nuovi consumatori

La fetta di consumatori più attenta al benessere e attratta dai prodotti salutari (e più disposta a spendere in quest’ambito) è quella degli young drinkers, giovani dai 21 ai 34 anni. «Una categoria che beve meno ed è molto più attenta alla propria immagine, che non vuole mostrarsi mentre ha perso il controllo, specialmente sui social media», spiega ancora Hopkins. «Il 57% di questi nuovi consumatori dichiara di bere meno della media, e più della metà (53%) quando sceglie di ridurre il consumo finisce per smettere di bere del tutto. Sono anche questi fattori che hanno spinto i produttori su nuovi sentieri, ad esempio alla creazione di vini con ridotto contenuto di alcol o di zucchero o totalmente dealcolati».

Trend destinati a proseguire nel post Covid

Oltre ai nuovi target anche i nuovi trend suggeriscono commercialmente al settore una coniugazione tra vino e wellness. I dati della ABG Community Wellness Survey di agosto 2020 sul pubblico statunitense durante il Covid hanno misurato consumi stabili, di uno o due bicchieri di vino al giorno in media, ma anche svelato come il benessere fisico e mentale siano ai primi posti delle preoccupazioni sul futuro delle persone, assieme alla stabilità d’impiego. Queste tendenze sono destinate a proseguire anche oltre la pandemia e a influire sui consumi. Saper raccontare la storia “naturale” del proprio vino e i risvolti positivi per la salute e per il benessere diventerà un imperativo sempre più stringente per i produttori. (*)

(*) Nota: per questi stessi motivi, chi non è interessato al portafoglio dei produttori di vino, ma tiene alla salute delle persone, dovrà prestare sempre maggiore attenzione a comunicare i risvolti negativi, per la salute ed il benessere, del consumo di vino.

GAZZETTA JONICA

ROCCALUMERA – CREA UN INCIDENTE E SE NE VA. L’AUTOMOBILISTA DI NIZZA RIFIUTA IL TEST ALCOLICO

Roccalumera – Un commerciante quarantenne di Nizza di Sicilia si è reso protagonista di un incidente, per fortuna senza feriti, che si è verificato davanti la chiesa Madonna del Carmelo, lungo la bretella che dal lungomare porta sulla Statale 114 e che si allunga verso Sciglio ed Allume. L’uomo al volante di una Opel Astra nell’abbordare la curva accanto la piazza Madonna del Carmelo è sbandato un po’ minacciando di travolgere alcune persone lì vicino, per poi schiantandosi su una Fiat Punto regolarmente parcheggiata. Doveva essere tra le parti una regolare “contestazione amichevole” tra i due proprietari delle macchine, per regolare le modalità di assicurazione.

A questo punto il 40enne di Nizza, forse particolarmente agitato o forse perché sotto l’effetto dell’alcol, è andato un po’ in escandescenza, sostenendo che sarebbe stata la Fiat Punto ad investirlo. Grida e contestazioni tra le parti finchè sono arrivati i carabinieri di Roccalumera ed una autoambulanza con i medici del 118, ma ha rifiutato il test alcolico. Il comandante della stazione di Roccalumera ha fatto avviare le procedure per accertare la dinamica dell’incidente. Tantissimi curiosi hanno assistito allo show, durato quasi due ore.

IL GAZZETTINO

Champagne e vino rosso in ristorante: il pranzo dei 16enni prima del gin e del coma etilico

PORDENONE – Prima di scolarsi una bottiglia di gin, preceduta da un giro di bevande alcoliche al bar Posta, i cinque ragazzini di 16 anni – assurti alle cronache dopo che uno di loro è andato in coma etilico – avevano pranzato all’hamburgeria Piazzetta San Marco 13, dove avevano bevuto una bottiglia di champagne, vino rosso e un giro di limoncello.

Dopo il ricovero del minorenne, gli agenti della questura avevano identificato tutto il gruppo e grazie alle testimonianze dei sedicenni hanno ricostruito passo dopo passo quello che avevano fatto prima dell’epilogo in ospedale, che sarebbe potuto costare ancora più caro. Il titolare del locale del centro città, Carraro, ha sottolineato la vicinanza all’operato delle forze dell’ordine, spiegando che non era presente. «Non so cosa è successo – ha detto -, se i ragazzini hanno ordinato direttamente o se magari qualcuno ha offerto loro da bere». Certo che lo hanno fatto, come accertato dalla Polizia di Stato. Visto che era la prima volta che un fatto del genere vedeva protagonista Piazzetta San Marco 13, per il locale c’è stata solamente una “diffida” a servire alcolici ai minorenni. La legge lo vieta.

LA NAZIONE

Ubriaco aggredisce carabinieri, arrestato

Scandicci, i militari erano stati chiamati perché l’uomo stava molestando i clienti di una paninoteca

Era palesemente ubriaco e anche molesto, ma il suo sabato sera è finito con le manette ai polsi. La vicenda è avvenuta a Scandicci intorno alle 20,30 di sabato, quando i carabinieri sono intervenuti nei presso di una paninoteca, dove l’ubriaco – un 37enne del luogo, T.D., già noto alle forze dell’ordine – stava molestando i clienti del locale di via Pascoli.

Quando i militari hanno provato a identificarlo, lui per tutta risposta ha reagito prima con le minacce e poi con un’aggressione vera e propria, causando anche lievi lesioni a uno dei carabinieri.

L’uomo, dopo essere stato fermato, è stato portato nella camera di sicurezza della caserma in attesa del rito direttissimo previsto per lunedì mattina.

IL TIRRENO

Ubriaco al volante: rischia di falciare un muratore

Un 24enne livornese si è messo al volante della sua auto quando non poteva assolutamente farlo, visto che è risultato positivo all’etilometro. E una volta alla guida – si vede dal filmato registrato da una telecamera dell’officina “Fuori giri” di via Mastacchi – ha rischiato anche di falciare un muratore di 44 anni, che alle 21.30 di martedì scorso, nel giorno dell’Immacolata, se ne stava tornando nel suo appartamento di via Stenone, a pochi metri di distanza.

INTERRIS.IT

Roma, donna aggredita dal marito ubriaco davanti al figlio di 8 anni

Ennesima storia di violenza domestica, nella serata di ieri, in un’abitazione di Roma, davanti agli occhi terrorizzati del figlio di soli 8 anni

da Milena Castigli

Ennesima storia di violenza domestica, nella serata di ieri, in un’abitazione di via dei Trinci, nella zona della Pisana, a Roma.

Una casalinga romana di 45 anni è stata aggredita, al culmine di un litigio sorto per futili motivi, dal marito ubriaco, scena – riportano i carabinieri della Compagnia Carabinieri Roma Trastevere in un comunicato – che è avvenuta di fronte allo sguardo terrorizzato del loro figlio di appena 8 anni.

L’aggressione davanti al figlio

Questa volta, però, la donna ha avuto il coraggio di chiamare il “112” e chiedere aiuto ai Carabinieri della Stazione Roma Bravetta che, raggiunto in breve tempo l’appartamento, hanno soccorso la vittima e arrestato il marito violento, un romano di 45 anni con precedenti penali.

“Come, purtroppo, accade spesso in casi analoghi, solo in quel momento la donna ha raccontato ai Carabinieri una lunga storia di violenze subite in silenzio, mai denunciate per paura di ritorsioni da parte del marito, affetto da alcolismo cronico”, evidenziano i militari.

L’uomo, arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo. Per madre e figlio, ora, si prospetta un futuro di serenità e pace.

DISSAPORE.COM

Los Angeles: birrificio propone abbonamento per bere birra senza limiti a vita

A Los Angeles un birrificio propone un abbonamento esclusivo: bere tutte le loro birre senza limiti a vita, a soli 2.499$ (con qualche limitazione).

di ELISA ERRIU

Che prezzo dareste a un abbonamento per bere birra senza limiti a vita? Un birrificio di Los Angeles ha trovato una risposta a questa amletica domanda: quasi 2.500$.

Si chiama MacLeod Ale Brewing Company, si trova a Van Nuys, a Los Angeles, ed è disposta a realizzare i più grandi desideri degli amanti della birra: offrire birra a volontà, per tutta la vostra vita. Troppo bello per essere vero? No, se siete disposti a pagare 2.499$. Infatti questa è la cifra che hanno proposto i suoi titolari.

Il loro abbonamento per entrare a far parte del “Founder’s Club” costa infatti “soltanto” 2.000€ circa e presuppone un rifornimento a vita appunto presso il loro birrificio, specializzato tra l’altro in birre spillate a mano. Coloro che sono disposti a investire in un futuro fatto di fiumi di birra, potranno recuperare i mesi persi durante il lockdown (se non hanno bevuto anche a casa), entrando nel birrificio (una volta che sarà autorizzato a riaprire) per poi ordinare qualsiasi birra dal menu e berne finché non saranno ubriachi.

Sì, l’unico limite dell’abbonamento è proprio questo: non potete continuare a bere se siete ubriachi. “Puoi scegliere qualsiasi birra, di qualsiasi tipologia“, ha detto Alastair Boase, co-proprietario del birrificio insieme a sua moglie Jennifer Febre Boase. “Ma se ti ubriachi, sei tagliato fuori”. Le altre regole includono che le birre devono essere consumate nel locale, quindi niente birre da asporto. E potete ordinarne solo una alla volta, niente giro di pinte gratis agli amici. Tuttavia il vostro abbonamento vi permetterebbe di avere anche il 15% di sconto sulle birre da asporto e il 10% di sconto sulla pizza.

Non avete 2.499$ da investire in birra? Nessun problema, è possibile acquistare lo stesso abbonamento a 999$, ma è valido solo per un anno.

[ Fonte: Dailynews ]

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