RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
IL MATTINO
LINTERVISTA Aniello Baselice
La movida senza regole.
«Dietro un ragazzo che beve c’è un adulto che è assente»
Nico Casale
«Se un minore beve, un adulto non c’è, è stato assente». Ne è convinto il
medico psichiatra salernitano, Aniello Baselice, membro del direttivo
nazionale della Società italiana d’alcologia (Sia), guardando al fenomeno
dell’abuso di alcol tra i giovanissimi, «un’emergenza» alla quale «facciamo
fatica – dice – a dare risposte»..
Baselice sostiene la necessità che il tema del consumo di bevande alcoliche
tra i minori debba entrare nelle case: «Noi adulti siamo degli esempi. E,
allora, in famiglia, devono essere intavolati discorsi anche sui rischi
legati al consumo di alcolici».
Alcol e minori, un problema che, stando alle cronache più recenti, sembra
non arginarsi.
«Sì, ed è un problema non solo salernitano. Però, la cronaca locale ci
rimanda a un’emergenza rispetto alla quale facciamo fatica a dare risposte o
a fronteggiare. Qui, ci sono vari livelli. Quello che più colpisce è la
mancanza di responsabilità da parte di chi dovrebbe vigilare sulla vendita
di bevande alcoliche ai minori, mi riferisco soprattutto a degli esercenti
che non hanno alcun rispetto della salute e della vita di ragazzi in fase di
sviluppo, i quali non sono assolutamente capaci di metabolizzare le sostanze
alcoliche, pena la devastazione cerebrale nel medio-lungo periodo, visto che
questi riti sono ripetuti nei fine settimana o in alcuni periodi dell’anno,
pensiamo al Ferragosto o in generale all’estate. Quindi, è un problema
enorme.
Bisogna essere drastici nel denunciare l’irresponsabilità di chi è nemico
della salute e del futuro dei nostri giovani.
Qui, non siamo di fronte a un’intossicazione limitata a un fine settimana,
ma a una sequenza inarrestabile che caratterizza la vita di un giovane
nell’età dell’adolescenza. Quindi, è l’abitudine che si ripete. Che, in
qualche modo, spinge verso la dipendenza. Quest’abitudine può rappresentare
la porta d’ingresso per calvari che riguardano tanti ragazzi e tante
famiglie».
E un altro livello?
«L’altro aspetto riguarda l’emergenza riabilitativa. Cioè, è possibile
ipotizzare che, a vari livelli, da quello sanitario a quello sociosanitario
a quello sociale, si metta su un programma di supporto e di sostegno, di
accompagnamento nei fine settimana, accanto ai pronto soccorso? Mi spiego.
Penso a uno spazio dove un ragazzo possa essere aiutato da un’equipe di
personale dedicato, non certo coloro che lavorano nei pronto soccorso perché
già oberati di lavoro, che viene a supporto di questo lavoro per evitare un
ennesimo accesso al pronto soccorso».
Cosa spinge i giovanissimi ad assumere alcol?
«Il web, oggi, è un grande strumento di marketing culturale. Leggevo che ci
sono, sui social, delle chat dedicate per programmare questi appuntamenti,
su una spiaggia, in qualche privé, in un locale, dove incontrarsi per bere.
Quindi, probabilmente, si dovrebbe lavorare su questo marketing. È un lavoro
culturale e pedagogico da fare. Bisogna smontare il fatto che questa sia la
massima aspirazione di divertimento, di euforia, di gioia di vivere di un
giovane. La cultura della trasgressione fa parte della vita di un
adolescente. È inaccettabile, però, che questa ricerca della trasgressione,
del superamento del limite diventi oggetto di marketing economico. Oggi,
tutto viene normalizzato, viene sdoganato come cosa normale da fare».
Il mondo degli adulti che ruolo gioca?
«È un ruolo importante perché noi adulti siamo degli esempi. E, allora,
nelle case, in famiglia, devono essere intavolati discorsi anche sui rischi
legati al consumo di alcolici. Se un minore beve, un adulto non c’è, è stato
assente. Oggi, anche gli adulti devono farsi delle domande su qual è il
messaggio che danno se consentono a un minore di bere. Invece, non è materia
di discussione, se non in qualche incontro scolastico o di educazione civica
o di prevenzione, che però è appaltato solo al mondo sanitario. Bisogna far
sì che si smonti il mito dell’onnipotenza che, purtroppo, accompagna il
mondo dell’adolescenza».
RETE8
Avezzano: si mette alla guida ubriaco investe ed uccide unanziana
Pubblicato da Gigliola Edmondo
Si trova agli arresti domiciliari luomo che ubriaco ha investito con la sua
auto ed ucciso una 87enne ad Avezzano
La misura cautelare, disposta dal Giudice per le Indagini preliminari del
Tribunale di Avezzano, è stata eseguita il 10 agosto dalla Polizia di Stato
ma la notizia è stata resa nota oggi.
Luomo era in stato di ebbrezza alcoolica, quando nella tarda serata del 27
luglio, si era messo alla guida di unautomobile ed era arrivato in una zona
che era stata temporaneamente interdetta alla circolazione perchè era in
corso una festa patronale. In strada ad Avezzano cerano tante persone
quando lautomobilista ha investito la 87enne. Lanziana è finita a terra
riportando gravi lesioni a causa delle quali è morta alcuni giorni dopo
essere stata ricoverata allospedale San Salvatore dellAquila.
I poliziotti del Commissariato di Avezzano quando sono arrivati hanno
sottoposto luomo ad esame etilometrico ed accertato che era in stato di
ebrezza alcolica. Prima dellarrivo della Polizia aveva tentato di fuggire
ma era stato bloccato da alcune persone che avevano circondando lauto e
sfilato la chiave dal blocco di accensione.
La Polizia, con lausilio dei militari del Nucleo Radiomobile dei
Carabinieri, ha svolto indagini per ricostruire la dinamica dellincidente.
I successivi accertamenti tecnici svolti dalla Polizia Stradale, anche
attraverso le testimonianze di coloro che erano presenti nel momento in cui
è avvenuto lincidente, sono riusciti ad stabilire le responsabilità
delluomo in base alle quali il giudice ha disposto la misura cautelare agli
arresti domiciliari per scongiurare che luomo potesse reiterare il reato.
LATINATU.IT
RIENTRA A CASA UBRIACO E DIVENTA UNA FURIA CONTRO FAMIGLIARI E CARABINIERI:
ARRESTATO A SCAURI
La scorsa notte, a Scauri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno
tratto in arresto in flagranza, per il reato di resistenza a Pubblico
Ufficiale, un 27enne di origini minturnesi.
Lindividuo, rientrato a casa nelle prime ore del mattino in evidente stato
di ubriachezza, ha provocato danni allabitazione, rompendo vetri e
suppellettili di vario genere. La situazione è rapidamente degenerata quando
ha aggredito verbalmente un familiare presente in casa.
Grazie al pronto intervento dei Carabinieri, è stato possibile scongiurare
ulteriori comportamenti minatori nei confronti del congiunto.
Tuttavia, durante loperazione di contenimento, i militari sono stati
oggetto di insulti e comportamenti poco collaborativi da parte delluomo che
si è finanche opposto con forza e pertanto tratto in arresto.
Luomo è stato poi condotto nella stessa mattinata dinanzi lAutorità
Giudiziaria di Cassino che al termine del rito per direttissimo ha disposto
a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa delle
successive determinazioni del caso.
Loperazione sottolinea limpegno delle forze dellordine nel garantire la
sicurezza dei cittadini e mantenere lordine pubblico.
PRIMOCANALE
Notte ‘brava’ nel savonese, decine di chiamate al 118 per alcol e risse
Le discoteche delle Riviere sono il punto attrattivo per i giovanissimi che
si incontrano nel fine settimana e danno vita a vere e proprie notti brave
di R.P.
SAVONA – La notte di Ferragosto si è rivelata di lavoro intenso per i
soccorritori del 118 che hanno ricevuto nel giro di qualche ora decine di
chiamate per persone, principalmente giovani e giovanissimi, ubriache e
piccole risse.
Tanti gli episodi sparsi in tutta la provincia, a iniziare dai ragazzi che
hanno esagerato con l’alcol, situazione che ha fatto registrare almeno 12
persone ospedalizzate.
Risse e liti si sono verificate, ad esempio, a Loano, Varazze, Finale
Ligure, Albisola Superiore e Villanova d’Albenga. Le discoteche delle
Riviere sono il punto attrattivo per i giovanissimi che si incontrano nel
fine settimana e danno vita a vere e proprie notti brave.
FANPAGE
Suga dei BTS rischia dai 2 ai 5 anni di carcere dopo un incidente mentre era
ubriaco
Suga, uno dei membri del gruppo K-Pop BTS, potrebbe rischiare una pena
detentiva da 2 a 5 anni, o una multa dai 6mila ai 12mila euro, per esser
stato trovato sotto effetto di alcolici dopo un incidente in monopattino
elettrico.
A cura di Vincenzo Nasto
Min Yoon-gi, componente del gruppo K-Pop BTS, meglio conosciuto come Suga,
potrebbe rischiare una pena detentiva dopo l’incidente avvenuto negli scorsi
giorni a Seul, nel distretto di Yongsan. Il cantante infatti, sarebbe caduto
dal monopattino elettrico, mentre stava parcheggiando: secondo il comunicato
della Seoul Yongsan Police Station, l’uomo sarebbe stato interrogato e poi
sottoposto a un alcol test. L’etilometro ha rilevato una concentrazione di
alcol nel sangue dello 0,227%, significativamente più alta del livello dello
0,08% che giustifica la revoca della patente di guida.
Suga avrebbe poi giustificato l’accaduto con un post su Weverse: “Sono molto
dispiaciuto e mi scuso per avervi dato una delusione. Ieri sera, dopo aver
bevuto a una cena, sono tornato a casa in sella a un monopattino elettrico.
Ho violato il codice della strada perché ho pensato ingenuamente che si
trattasse di un breve tragitto”. La sua etichetta discografica, la Big Hit
Music, ha invece sottolineato in una nota stampa come Suga indossasse il
casco durante la caduta, ma anche che quanto avvenuto avrebbe portato a
provvedimenti disciplinari: “Ci scusiamo per la delusione causata dal
comportamento inappropriato del nostro artista. In quanto lavoratore del
servizio pubblico, riceverà unadeguata azione disciplinare al suo posto di
lavoro per aver causato disturbo al pubblico. Faremo maggiore attenzione per
evitare che tali incidenti si verifichino in futuro”.
A rendere ancora più fitto il reticolo delle possibili accuse a Suga, come
riporta il Guardian, la possibilità che il monopattino elettrico avesse
subito qualche modifica: la più evidente sarebbe stata la presenza di una
sella, che avrebbe poi trasformato il monopattino elettrico in una moto
elettrica, capace di superare la velocità massima di 25 Km/h. Secondo le
leggi sulla circolazione stradale sudcoreana, infatti, i conducenti in stato
di ebbrezza con un tasso alcolemico pari o superiore allo 0,2% possono
ricevere una multa compresa tra i 6 e i 12mila euro, o una pena detentiva da
due a cinque anni.
MARKETSCREENER
I produttori di birra sfruttano la crescita delle birre a zero alcol in
Medio Oriente
L’egiziano Mohannad Abdelazeem, 35 anni, non beve alcolici. Ma consuma tre o
quattro lattine al giorno di Moussy e Fayrouz – birre senza alcol.
I produttori di birra, tra cui Carlsberg e Anheuser-Busch InBev, affermano
che l’interesse per queste birre senza alcol sta crescendo in Medio Oriente
e Nord Africa, offrendo opportunità in una regione con alcuni dei tassi di
consumo di alcol più bassi a livello globale.
Reuters ha parlato con otto consumatori, negozianti o proprietari di caffè
egiziani – tra cui Abdelazeem – che hanno detto che loro o i loro clienti
sono passati di recente alle birre analcoliche, abbandonando i marchi di
bevande analcoliche statunitensi come Pepsi e Coca-Cola perché li
considerano favorevoli a Israele dopo i suoi bombardamenti sulla Palestina.
PepsiCo, che ha acquisito SodaStream con sede in Israele nel 2018, e
Coca-Cola non hanno risposto a una richiesta di commento.
Secondo alcuni dirigenti, è in atto anche un cambiamento più ampio nei gusti
dei consumatori.
AB InBev ha visto aumentare la domanda di birre a zero alcol tra i locali in
alcuni Paesi del Medio Oriente, tra cui l’Arabia Saudita, secondo Jason
Warner, il suo CEO per l’Europa e il Medio Oriente. Anche le vendite ai
turisti e agli espatriati sono aumentate.
AB InBev ha lanciato la sua birra di punta senza alcol Corona Cero in Arabia
Saudita nel primo trimestre. Annunciando il lancio previsto per settembre
2023, Brian Perkins, responsabile di AB InBev per l’Europa Occidentale, ha
dichiarato che Corona Cero offre “nuove frontiere di crescita e di
costruzione del marchio nei mercati in espansione”.
Abdelazeem, un ricercatore di genetica, ha detto che era solito bere sette o
otto lattine di Pepsi o Coca Cola ogni giorno, ma si preoccupava
dell’impatto sulla salute. Vede le bevande come Moussy di Carlsberg come
buone per la salute dell’apparato digerente e per prevenire i calcoli
renali, aggiungendo che tutta la sua famiglia ha fatto il cambio.
“Onestamente, ci piace ancora di più, visti i suoi benefici per la salute”,
ha detto
Il Moussy si ottiene evitando la fermentazione alcolica, invece di eliminare
l’alcol in seguito, come avviene per molte birre analcoliche. Carlsberg si
riferisce a Moussy come ad una birra analcolica, sebbene sia
commercializzata come bevanda di malto in Egitto, dove viene venduta da 30
anni.
Sebbene Carlsberg abbia dichiarato che il crescente interesse per le birre
analcoliche rappresenti una “opportunità” in Medio Oriente e Nord Africa, è
improbabile che esse contribuiscano in modo sostanziale ai ricavi in tempi
brevi.
“Culturalmente ci vorrà del tempo prima che le persone si sentano a proprio
agio con l’idea che si tratti di una birra”, ha dichiarato l’amministratore
delegato Jacob Aarup-Andersen a Reuters in un’intervista rilasciata
all’inizio di quest’anno.
I team di Carlsberg stavano lavorando per sviluppare i mercati nella
regione, ma si trattava di un impegno a lungo termine, ha aggiunto.
AB InBev si concentra sul richiamo dei bevitori di birra esistenti, che
attualmente guidano le vendite di birra a zero alcol a livello globale,
hanno dichiarato i dirigenti a Reuters.
La domanda di birra analcolica in Medio Oriente si concentra soprattutto nei
locali internazionali, come gli hotel e i ristoranti occidentali. Mentre le
tendenze nelle città cosmopolite tendono a diffondersi nel tempo, AB InBev
non ha in programma di cercare di guidare la diffusione, ha detto Warner.
Il fatturato netto di Heineken è cresciuto di oltre il 40% in Egitto nel
primo semestre di quest’anno, in parte grazie alle vendite di Fayrouz.
L’azienda non suddivide i suoi risultati per Paese e non ha voluto fornire
ulteriori dettagli.
“PERIODO CRUCIALE”
Le birre analcoliche rimangono una piccola parte dei ricavi dei produttori
di birra, ma sono sempre più centrali nella strategia, in quanto offrono una
crescita. Finora, questo è stato principalmente guidato dall’espansione
delle opportunità per i bevitori esistenti di sorseggiare i marchi di birra,
ad esempio durante i pranzi di lavoro.
I commenti dei dirigenti, tuttavia, indicano il potenziale delle birre a
zero alcol per reclutare nuovi clienti in Paesi con grandi popolazioni che i
produttori di birra hanno penetrato a malapena fino ad oggi.
Sebbene tutti i produttori di birra operino in Medio Oriente e Nord Africa,
le loro vendite di birra in molti Paesi si concentrano su un mercato di
nicchia di viaggiatori ed espatriati – che sta crescendo con l’aumento del
turismo.
Marchi come Moussy di Carlsberg e Fayrouz di Heineken, invece, si sono
rivolti alla popolazione locale.
Carlsberg ha avviato la produzione locale di Moussy in Egitto nel 2023, e ha
anche costruito un hub di approvvigionamento locale a Jeddah, in Arabia
Saudita, dove afferma che Moussy e un altro marchio Carlsberg, Holsten,
detengono oltre il 50% del mercato della birra a zero alcol.
Ha sviluppato nuovi gusti, tra cui limone e menta, un gusto popolare a
livello locale.
“Ci troviamo in un periodo cruciale in Medio Oriente, dove le preferenze e
le aspirazioni locali stanno cambiando rapidamente”, ha dichiarato Alexander
Hauberg-Jensen, vicepresidente di Carlsberg per il Medio Oriente e l’Africa.
Carlsberg, che vende bevande analcoliche oltre alle birre, prevede di
espandere il suo portafoglio per includere altre bevande analcoliche, ha
detto.
Il responsabile marketing di AB InBev, Marcel Marcondes, ha detto che
l’azienda non sta facendo alcuno sforzo specifico per crescere nei mercati
mediorientali, che non sono una priorità e dove non fa pubblicità.
L’azienda si impegna a garantire la disponibilità dei prodotti per
soddisfare la domanda e a fornire ai partner gli strumenti per servire bene
le sue bevande, come i bicchieri, ha aggiunto Warner.
BARRIERE CULTURALI
Anche la promozione indiretta dell’alcol è vietata nei Paesi del Golfo,
compresi gli Emirati Arabi Uniti, e non è chiaro se la pubblicità di una
versione a zero alcol di un marchio altrimenti alcolico possa essere
considerata tale, ha affermato David Yates, Partner e Responsabile di
Digital & Data presso lo studio legale aziendale Al Tamimi & Company.
Le aziende dovrebbero consultarsi attentamente con le autorità per capire
quale marketing è consentito, se lo è, e anche in questo caso rischiano di
offendere i consumatori conservatori, ha aggiunto.
Qualsiasi cambiamento culturale significativo è lontano generazioni, ha
detto Laurence Whyatt, analista di Barclays, aggiungendo che la
consapevolezza del marchio e la ricerca della moderazione che guidano le
vendite di alcolici zero altrove non esistono in regioni dove la maggior
parte non beve.
“Non sto trattenendo il fiato”, ha detto.
In alcuni Paesi, le birre a zero alcol stanno crescendo per motivi diversi,
come in Egitto, dove sono percepite come buone per la digestione, ha detto
Alexandra Molokova, analista della società di ricerche di mercato
Euromonitor International.
Questo rappresenta un’opportunità per i produttori di birra, ma devono
adattare le loro strategie e i loro prezzi per riflettere queste diverse
motivazioni, ha aggiunto Susie Goldspink, responsabile di No- e Low-Alcohol
Insights presso la società di ricerche di mercato sulle bevande IWSR.
La maggior parte dei clienti nella regione berrebbe altrimenti una bevanda
analcolica o calda, molto più economica delle birre alcoliche a cui i
produttori di birra solitamente applicano un prezzo in linea, ha affermato,
aggiungendo che marchi noti come Moussy hanno la meglio.
IL CITTADINO di Lodi
LODI Un fiume di alcol travolge i giovani lodigiani, emergenza nei fine
settimana
Nel primi sette mesi del 2024 sono state 238 le persone seguite dal servizio
dipendenze, 63 al primo ingresso