RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
CORRIERE DEL TICINO
Il fenomeno
Serata al bar «sobrio», i locali che non vendono alcol arrivano in Europa
È negli USA che le svolte salutiste trovano terreno fertile, ma la tendenza
è che anche da noi possa prendere piede l’idea di esercizi pubblici «alcol
free»
Matteo Generali
I sober bar, locali nei quali non vengon venduti alcolici, sono sempre di
più e spopolano nelle città di tutto il mondo. Moda salutista passeggera
oppure una tendenza che persisterà nel tempo? Ad oggi non è dato saperlo, ma
per ora quello che un tempo era ritenuto «un covo di ex alcolizzati sulla
via della redenzione» è divenuto, specialmente dopo la pandemia, una
tendenza sempre più apprezzata: consente, infatti, di vivere momenti di
convivialità sorseggiando drink buoni e particolari che vanno oltre il
semplice Crodino e la banale Coca Cola.
I bar sobri sono anche detti «temperance bar» ed il fenomeno non è per
niente nuovo. Risale infatti al 1890 lapertura della prima taverna senza
alcol, il Fitzpatrick’s Temperance Bar a nord di Manchester, che ancora oggi
serve root beer e bicchieri di tarassaco e bardana.
Un tempo i sober bar erano luoghi di ritrovo per persone con problemi di
alcolismo, obbligate a stare alla larga dai punti vendita. Oggi i bar
analcolici non sono necessariamente frequentati da soli astemi, ma da
chiunque voglia un ambiente da bar divertente senza la minaccia di un mal di
testa da sbornia il giorno dopo. È cambiata la percezione.
La tendenza dei Millenial, è noto, è quella di bere meno. A tal proposito
Gallup ha pubblicato uno studio in cui risulta che «solo» il 62% degli
adulti (campione americano) sotto i 35 anni ha dichiarato di bere alcol, in
calo di 10 punti percentuali rispetto ai primi anni Duemila. Un chiaro
segnale che abbraccia lofferta, crescente, degli esercizi pubblici «alcol
free».
È negli Stati Uniti, specialmente a New York e Los Angeles, che le svolte
salutiste trovano terreno fertile. Sono infatti questi i luoghi in cui si
registrano più di frequente aperture di tali di bar. Ma se gli americani
hanno una cultura del bere piuttosto grezza, ciò che stupisce sono le
aperture di bar sobri in Europa. Nel Vecchio Continente, laperitivo o il
bicchiere di vino durante il pasto sono ormai tradizione, cultura. Stupisce
dunque lapertura di «Déjà Bu» a Parigi o «Atipico» a Torino. Nella carta
dei cocktail sono presenti i più classici drink: Gin Tonic, Amaro Lucano,
Spritz, cocktail al limoncello e Negroni, ovviamente tutti con il 0% di
alcol. Davide Piastra, proprietario di «Atipico», ha spiegato al Gambero
Rosso: «Conosco i prodotti alcolici. Ho fatto vari corsi, ci ho lavorato.
Quando propongo questi nuovi prodotti, so cosa bevevi prima e cosa ti sto
dando adesso. La sfida, infatti, è stata quella di mantenere lintensità dei
gusti per avere comunque limpressione di bere un buon cocktail».
Insomma, se i sober bar prendessero davvero piede, i nostri venerdì sera
saranno di tuttaltra specie. Ma è davvero plausibile che realtà come
«Atipico» diventino parte integrante della nostra quotidianità? Staremo a
vedere
IL GIORNO
Tolleranza zero sulle strade. Comuni e Provincia schierano 22 pattuglioni
contro alcol e droga
È partito venerdì e sabato il progetto Smart (Servizi di monitoraggio aree a
rischio del territorio). Finanziato dalla Regione, proseguirà per tutto
settembre con controlli serrati dalle 21 alle 3 di notte.
Gualfrido Galimberti
È partito venerdì e sabato il progetto Smart (Servizi di monitoraggio aree a
rischio del territorio). Finanziato dalla Regione, proseguirà per tutto
settembre con controlli serrati dalle 21 alle 3 di notte.
Obiettivo dichiarato: garantire la sicurezza stradale andando a contrastare
gli atteggiamenti irresponsabili degli automobilisti. Soprattutto quelli che
contraddistinguono la cosiddetta malamovida. Ovvero guida sotto leffetto di
alcol e di droghe: divertimento sia, ma senza eccessi.
È partito venerdì sera a Monza e Brianza il progetto Smart (Servizi di
monitoraggio aree a rischio del territorio), che ha ottenuto un
finanziamento da 33mila euro da parte della Regione Lombardia, che ha
dedicato una particolare attenzione al territorio anche dal punto di vista
economico, riconoscendone limporto maggiore. Un ritrovo simbolico si è
svolto venerdì sera davanti alla sede della Provincia in via Grigna con un
briefing iniziale e poi tutte le 22 pattuglie sguinzagliate nei diversi
territori per fare i controlli fino a tarda ora. Anche ben oltre quello che
è il normale orario del cosiddetto terzo turno: con il progetto Smart la
Polizia locale è stata impegnata nellattività di controllo dalle 21 fino
alle 3 della notte. La Provincia, da parte sua, non ha voluto recitare un
ruolo puramente simbolico quale punto di incontro delle diverse
amministrazioni comunali e dei vari comandi.
Il presidente Luca Santambrogio, in intesa con il comandante Flavio Zanardo,
ha messo in campo anche i suoi uomini, che si sono aggiunti ai colleghi per
garantire una maggiore tranquillità sulle strade. A dare breve istruzioni ai
colleghi ci ha pensato Giorgio Mora, vicecomandante della polizia locale di
Monza (in qualità di Comune capofila), non solo per il ruolo ma anche per la
notevole esperienza: “I controlli devono riguardare soprattutto la guida in
stato di ebbrezza e quella sotto labuso di sostanze stupefacenti ha fatto
presente ai colleghi . Ricordatevi che anche la vostra sicurezza è
importante: mettetevi in luoghi illuminati, non esitate a chiedere supporto
in caso di necessità. Visto che il progetto è comune e ci coinvolge tutti
insieme, è stata predisposta anche una modulistica unificata: ci permetterà
di lavorare meglio, soprattutto in fase di rendicontazione”.
Dopo un paio di altre istruzioni pratiche da addetti ai lavori, Mora ha
voluto ricordare a tutti gli agenti anche lo spirito che guida il progetto
Smart: ovvero la collaborazione tra i diversi comandi brianzoli. Proprio per
questo motivo gli agenti dei comandi più numerosi sono stati inviati in
territori che, abitualmente, non sono di loro competenza per dare supporto
agli agenti del posto. Quelli di Monza hanno effettuato controlli a Usmate
Velate e a Triuggio. Quelli della polizia provinciale hanno lavorato a
Seregno. E gli agenti seregnesi, infine, hanno garantito un presidio per
lattività di controllo a Verano Brianza e a Monza. Nella città capoluogo,
soprattutto, due le postazioni che hanno contraddistinto la prima serata di
controlli: prima in largo Mazzini e poi in piazzale Virgilio. Al momento del
ritrovo davanti alla Provincia limpatto era notevole, tra il calar del buio
e tutti i lampeggianti accesi.
I cittadini, tuttavia, non hanno avuto modo di rendersi conto del grande
spiegamento di forze della serata, visto che le pattuglie sono state
smistate nei diversi territori. A Monza, dove il turno serale viene
garantito abitualmente, nessuno stupore vedendo gli agenti dopo cena
impegnati nei controlli.
Resta da capire che sguardo possono avere avuto gli automobilisti fermati
verso le 3 della notte: laugurio è che fossero perfettamente in grado di
guidare e di non vedere quattro agenti al posto di due a causa del troppo
alcol.
LA NAZIONE Siena
Lo stop agli alcolici. Rabbia dei negozianti. Ma è così dalla serie A
Le associazioni di categoria chiedono dialogo e più chiarezza
di Laura Valdesi
Stop alle bevande alcoliche quando la Robur scenderà in campo al Franchi.
Un divieto che vale, a partire da oggi e fino al termine del campionato,
nellarco di tempo compreso fra le due ore che precedono linizio
dellincontro e le due successive alla conclusione della partita.
Lordinanza, firmata dal sindaco ed emessa il 12 settembre, impone la
restrizione in quattordici aree, compreso linterno dello stadio. Tutto come
da copione, si dirà. È così da anni. Da quando il Siena militava in A.
Appena uscita la disposizione, però, questa volta cè stato forte malumore
da parte delle attività che insistono nelle zone elencate nellatto. Ad esse
hanno dato voce le associazioni di categoria che temono ricadute negative
per bar e ristoranti in un momento in cui, nonostante il numero elevato dei
turisti che visitano Siena, questi stringono i cordoni della borsa. Invocano
poi maggiore dialogo su temi delicati come questo perché le regole non
possono restare immutate vita natural durante mentre il mondo cambia.
IL RESTO DEL CARLINO Pesaro
“Troppi ubriachi, chiamata la polizia”
Abito proprio qui e vedo tante persone che approfittano di questarea per i
propri bivacchi e per consumare alcolici acquistato nelle rivendite che si
trovano nelle vicinanze. Più volte abbiamo segnalato la presenza di ubriachi
stazionare per lungo tempo in questa zona. Ci è capitato di vederli litigare
anche in maniera molto accesa e abbiamo chiamato la polizia. Ci è capitato
di allertare le forze dellordine per evitare che la situazione possa
degenerare visto che li vediamo spesso bere e ubriacarsi. Io non penso che
siano persone pericolose ma la situazione è davvero indecente. Più volte li
abbiamo ritrovati sdraiati perfino sul pianerottolo e questo è inaccettabile
e indecoroso”.
GAZZETTA DI MANTOVA
Nessuna auto pirata Ferite da caduta
CASTIGLIONE
Nessuna auto pirata ma semplicemente una rovinosa caduta a terra le cui
conseguenze sono state più pesanti del dovuto a causa dell’alcol. Il 36enne
rimasto ferito giovedì sera in via Dunant a Castiglione delle Stiviere in
quello che sembrava in un primo momento un investimento da parte di un’auto
che poi si era dileguata, in realtà è finito in ospedale a Brescia per una
banale caduta. L’uomo era stato soccorso dai sanitari per gravi traumi in
varie parti del corpo che da una prima analisi sembravano compatibili con
l’investimento. Ma le indagini condotte dai carabinieri in poche ore hanno
svelato che l’uomo non era stato investito da una vettura ma era caduto più
volte a causa del suo stato di ebbrezza. L’allarme era stato lanciato poco
prima delle 10 di sera quando qualcuno avevano notato quell’uomo riverso a
terra e sanguinante in mezzo alla strada. In via Dunant erano subito
arrivate le ambulanze del 118 di Brescia e di Soccorso Azzurro. Poco dopo,
viste le gravi condizioni, i sanitari avevano chiesto l’intervento
dell’elisoccorso di Brescia che ha trasferito il 36enne agli Spedali Civili
di Brescia in codice rosso. Sul posto dell’incidente subito anche i
carabinieri della compagnia di Castiglione a cui sono affidate le indagini.
Dalle testimonianze e dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza è
stata esclusa la presenza di un’auto pirata.
FANPAGE
Armato di ascia e ubriaco aggredisce due fidanzati sulla Cassia: arrestato
per tentato omicidio
Aggressione da film horror sulla Cassia a Roma, dove ieri sera un 43enne
ubriaco ha aggredito due fidanzati con unascia. I carabinieri lo hanno
arrestato per tentato omicidio.
A cura di Alessia Rabbai
Armato di ascia e ubriaco, ha aggredito una coppia di fidanzati lungo via
Cassia a Roma. I carabinieri della Stazione di Roma Tomba di Nerone hanno
arrestato uomo di quarantatré anni, che dovrà rispondere del reato di
tentato omicidio.
I fatti risalgono alla serata di ieri, sabato 14 settembre, e sono avvenuti
in zona Tomba di Nerone. Secondo quanto ricostruito erano circa le ore 19.30
e i due fidanzatini stavano passeggiando lungo via Cassia quando l’uomo,
ubriaco, li ha presi di mira, si è avvicinato e ha cominciato ad insultarli.
Poi li ha aggrediti all’altezza del civico 700, prima gli ha lanciato contro
una bottiglia di vetro e poi li ha rincorsi con un’ascia, gridandogli “ti
ammazzo”.
Una scena da film horror quella avvenuta a Roma Nord, come hanno raccontato
anche alcuni residenti. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti, che
hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e chiesto l’intervento
urgente delle forze dell’ordine per un’aggressione in corso. Altri cittadini
hanno si sono subito recati alla stazione dei carabinieri di via Vibo
Mariano, che sono intervenuti immediatamente. I militari hanno raggiunto
l’uomo e lo hanno bloccato, disarmandolo e mettendolo in sicurezza. Aveva
con sé l’ascia, che aveva utilizzato per aggredire i due fidanzati.
Lo hanno portato in caserma, preso le sue generalità e arrestato, su
indicazione della Procura della Repubblica di Roma. Lo hanno poi portato nel
carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato larresto e
disposto per lui la misura cautelare dellobbligo di presentazione
quotidiana in caserma, l’ascia è stata sequestrata. Fortunatamente non ci
sono stati feriti, i due fidanzati non hanno avuto bisogno di ricorrere a
cure mediche, ma si è trattato solo di un grande spavento.
LA REPUBBLICA
Justin Timberlake dopo il processo: Se bevete prendete un taxi, non fate
come me
a cura della redazione Spettacoli
Il cantante e attore ha patteggiato dopo larresto a giugno per guida in
stato di ebbrezza. Durante un concerto ha detto: È stata una settimana
difficile
“Anche se hai bevuto solo un drink, non metterti al volante,” ha detto
contrito Justin Timberlake in un incontro con la stampa. “Ci sono tante
alternative. Chiama un amico. Prendi un Uber. Ci sono molte app di viaggio.
Oppure prendi un taxi. Questo è un errore che ho commesso, ma spero che
chiunque stia guardando o ascoltando possa imparare da questo errore. Io di
certo l’ho fatto”.
Justin Timberlake si è dichiarato colpevole di guida in stato di ebbrezza,
risolvendo il caso penale derivante dal suo arresto negli Hamptons, New
York, a giugno. Presentatosi al tribunale di Sag Harbor, è stato condannato
a una multa di 500 dollari, una sovrattassa di 260 dollari, alla sospensione
della patente nello stato di New York e a 25 ore di servizio comunitario,
con lobbligo di fare un annuncio pubblico sui pericoli della guida in stato
di alterazione.
Durante il procedimento, Timberlake ha espresso il suo rimorso e
riconosciuto la gravità della situazione. Ha spiegato di aver avuto molto
tempo per riflettere sulle sue azioni e di voler cogliere loccasione di
quanto avvenuto per aiutare gli altri a prendere decisioni migliori: Avrei
dovuto prendere una decisione più responsabile ha detto Timberlake,
sinceramente pentito.
Il suo avvocato, Edward Burke Jr., ha difeso Timberlake affermando che aveva
bevuto solo un drink in due ore e che era stato collaborativo durante
l’arresto. La pop star era stata fermata dalla polizia dopo aver saltato un
segnale di stop e, scendendo dalla sua auto, aveva occhi arrossati e emanava
odore di alcol.
La sospensione della patente di Timberlake potrebbe estendersi anche ad
altri stati, in base agli accordi interstatali. Durante un concerto a
Chicago, pochi giorni dopo la sentenza, Timberlake ha detto: È stata una
settimana difficile, ma siamo qui, e nulla può cambiare questo momento”.
BRESCIA OGGI
Rezzato, donna provoca incidente ma crede di aver ragione e chiama la
Locale: denunciata per guida in stato d’ebrezza
Redazione web
Sabato notte di controlli per la locale di Rezzato: sei patenti ritirate
Notte di controlli sulle strade per gli agenti della polizia Locale di
Rezzato: 6 le patenti di guida ritirare, 5 per guida in stato di ebrezza e
una per “vistosa” guida sotto effetto di sostanze stupefacenti ma il
guidatore si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti.
Tra i casi più singolare una donna che, dopo aver causato un incidente ma
credendo di avere ragione ha richiesto l’intervento della Locale. Al loro
arrivo la donna è stata sottoposta al controllo dell’alcoltest risultando
positiva, “con un tasso alcolemico considerevole”. Denunciata e fermo
amministrativo dell’auto.
Le raccomandazioni della Locale
La Polizia Locale ricorda che lo stato di ebbrezza si presenta sotto forma
di annebbiamento delle facoltà mentali e si manifesta sotto forma di
esaltazione o stordimento con la compromissione, oltre che della prontezza
dei riflessi, anche dell’acutezza visiva che riduce la capacità di
valutazione delle distanze e l’equilibrio generale di guida. La persona in
stato di ebbrezza è normalmente capace di guidare ma è molto pericolosa.
Al contrario l’ubriachezza è uno stadio più avanzato nell’abuso di alcool
che si manifesta con la totale assenza delle capacità di coscienza e una
dissociazione mentale. Di solito la persona ubriaca non dovrebbe neanche
essere in grado di porsi alla guida. Anche se gli effetti del contenuto
alcolico nel sangue sono diversi da individuo ad individuo in relazione alle
circostanze di assunzione (a digiuno o a stomaco pieno) ed al metabolismo
personale, il range che evita ogni contestazione è 0,00-0.50 g/l. Per i
neopatentati entro i tre anni e per i conducenti professionali il valore
deve essere zero.
“La riduzione degli incidenti stradali che coinvolgono le fasce giovanili è
possibile attraverso una mirata azione di prevenzione – commenta il Comando
di Rezzato -. Le conseguenze derivanti da abuso di alcool e droghe è oggetto
di incontri che il Comando Polizia Locale – Rezzato svolge nelle scuole
della città di Rezzato per educare i giovani al rispetto di sé e degli altri
ed al riconoscimento del valore assoluto della vita. Accanto ad una funzione
informativa la Polizia Locale mette in strada i propri uomini per i
controlli del sabato sera”.
LA REPUBBLICA Genova
Gianni Testino: La sanità non sia unazienda ma metta al centro la persona
e il suo benessere
di Gianni Testino*
Ogni euro in più investito sul pubblico aumenta laspettativa di vita
Occupandoci di dipendenze e malattie correlate, è da tempo che osserviamo
quanto il sistema sanitario abbia delle importanti difficoltà
nellaffrontarle. In realtà è coinvolto tutto il sistema (sanitario e
socio-sanitario). Troppo spesso lanalisi per risolvere i problemi viene
fatta a partire dalla scienza economica che ha poco interesse per lessere
umano, anzi questultimo è trattato come un organismo, un prodotto
eventualmente da aggiustare attraverso una prestazione. Noi pensiamo che
invece sia necessario partire dalla scienza medica che mette al centro
dellattenzione la persona e la sua famiglia. È da qui che devono partire i
decisori politici di qualsiasi colore.
Lidea che la salute debba essere gestita da unazienda è di per sé un
problema. Prevede reddito, a noi invece interessa la salute.
La scienza medica ci offre dati significativi per comprendere il fenomeno e
per mettere in opera le correzioni del caso. Alcuni aspetti della nostra
regione sono esemplificativi (da Saitto C, 2024: per la sanità spendiamo
circa l80% delle risorse, siamo al sesto posto per spesa privata pro-capite
siamo al decimo posto per PIL pro capite, siamo al quinto posto per indice
di disuguaglianza, facciamo parte delle 7 regioni che pur avendo i valori
più elevati di spesa, hanno anche i valori più elevati di disuguaglianza. Se
analizziamo le morti evitabili al di sotto dei 75 anni (casi prevenibili o
trattabili da un SSN flessibile) nel nord-ovest (dove è inserita la nostra
piccola regione), i dati per ogni 100 mila abitanti devono fare riflettere:
nella popolazione maschile la mortalità evitabile è stata del 27% per la
parte prevenibile e dell11% per la parte trattabile; nella popolazione
femminile le percentuali sono rispettivamente del 10.2 e del 10%. Ormai è
scientificamente provato che nei quartieri più poveri si vive in media 7
anni di meno di chi vive nei quartieri più ricchi e spesso con più
disabilità, con una differenza di periodo di vita libera da malattia di
circa 17 anni. La modifica del titolo quinto della Costituzione con la
regionalizzazione della sanità non è stata favorevole, ma temo con
ragionevole certezza che lulteriore accentuazione del regionalismo
differenziato, numeri alla mano, peggiorerà la situazione. Considerando
anche che lintroduzione dellintramoenia nel SSN ha determinato una
differenza importante nei tempi dattesa, a danno della popolazione a basso
reddito. Daltra parte già da tempo sappiamo che investire nel privato non
porta benefici al bene comune. Ogni 100 euro di spesa pubblica aggiuntiva
pro capite per lerogazione del SSN è stata associata ad una riduzione
dell1.47% del tasso di mortalità evitabile. Non si sono invece rilevate
differenze con il finanziamento ai privati, anzi a lungo termine aumenta la
mortalità fra i più fragili (Quercioli et al, 2003). Tali dati sono stati
confermati successivamente. Allora che fare?
Riorganizzazione del sistema mettendo al centro lattività degli operatori
con i diritti e i doveri del caso. Naturalmente attraverso la partecipazione
di tutti gli attori (associazioni, sindacati, società scientifiche, ecc) che
però devono mettersi al servizio della comunità e non delle singole
esigenze; taglio di spese inutili (alcune delle quali sono particolarmente
evidenti, soprattutto nei settori non sanitari). Ciò è dimostrato dal fatto
che spendere molto non significa sempre dare salute, anzi crea
disuguaglianza; la sanità privata ha tutto il diritto di lavorare e i
cittadini devono avere la possibilità di utilizzarla, ma ciò deve essere per
libera scelta. Il potenziamento del pubblico deve avvenire sulla base dei
costi/benefici valutati da dati solidi e riproducibili, come daltra parte
la scienza ci insegna; agire sulla povertà, causa di malattia e disabilità,
con misure economico-sociali ad hoc (reddito di povertà regionale?);
rafforzare la scuola e quindi listruzione attraverso una rete più solida
fra le varie istituzioni (politiche, culturali, socio-sanitarie); rafforzare
lalfabetizzazione sanitaria a tutti i livelli (il dipartimento stili di
vita ASL3 ha iniziato tale percorso). Il sistema sanitario è da tempo
subordinato ai valori del mercato dove la qualità è meno importante della
produzione. Le diseguaglianze vengono spiegate attraverso una presunta
maggiore qualità o ad una maggiore quantità dei servizi. La pandemia da
Covid-19 ci ha insegnato (ma forse lo abbiamo già dimenticato) che Regioni
considerate bene attrezzate (ospedali ed eccellenza scientifica) sono state
le più colpite. In accordo con altri esperti del settore è bene cambiare
lasse della discussione dai diritti delle Regioni a quelli dei cittadini.
*Medico e Presidente Nazionale SIA
CORRIERE TOSCANO
Ubriaca alla guida si schianta contro le auto in sosta
Una giovane di 17 anni a Livorno si è procurata fratture multiple e un
trauma cranico commotivo: è finita in codice rosso in ospedale
LIVORNO Ubriaca al volante dello scooter si schianta contro unauto in
sosta.
È finita in ospedale, al pronto soccorso di Livorno, con fratture varie,
soprattutto arti superiori e in stato confusionale causato da un trauma
cranico per aver perduto il casco nellimpatto, una giovane di 17 anni.
Alla giovane è stato riscontrato lo stato di ebbrezza alcolica alla guida
del mezzo. È stata trasportata in ospedale in codice rosso.