Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 17 agosto 2024

17 Agosto 2024
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

IL GIORNALE

Smart working e Gen Z: così nel Regno Unito sparisce la birra al pub dopo il
lavoro

Smart working e nuove abitudini culturali mandano in crisi il modello di
socializzazione imperante nel Regno Unito. La generazione Z sempre più
lontana dagli alcolici

Valerio Chiapparino

Niente alcolici, siamo inglesi. È con questa massima rivisitata che si
potrebbe riassumere la rivoluzione in corso nelle abitudini degli abitanti
del Regno Unito. Cosa c’è, o forse è il caso di dire c’era, di più
classicamente british della capatina post lavoro al pub innaffiata da litri
di birra in compagnia dei colleghi? Per non parlare di tutte quelle storie
più o meno evanescenti nate sorseggiando una pinta nelle migliaia di locali
umidi e rumorosi sparsi sino all’angolo più remoto del regno di Sua Maestà.

Eppure negli ultimi anni qualcosa pare si sia rotto e dal Guardian al Daily
Mail passando per il Telegraph non c’è quotidiano della perfida Albione che
non suoni campane a morto per annunciare la fine di un’epoca. Tanto più che
tra i consumatori delle bevande alcoliche si contano anche i membri della
famiglia Windsor, inclusa la compianta sovrana Elisabetta II il cui amore
per il gin tonic è ormai leggenda.

A finire sul banco degli imputati per il cambio di usi e costumi nel Regno
Unito sono la diffusione dello smart working e l’irruzione della generazione
Z nel mercato del lavoro. Sempre più persone lavorano da casa e incontrano
di meno i colleghi. Questi ultimi, specie i più giovani, bevono poi poco o
per nulla o provengono da culture con differenti abitudini.

A certificare che la direzione del vento sia cambiata ci ha pensato la Work
Foundation, un centro studi della Lancaster University, che ha pubblicato un
report nel quale esorta i datori di lavoro a creare in ufficio “culture
inclusive e salutari” in grado di riflettere maggiormente le preferenze
degli impiegati di oggi. Le bevute al termine della giornata lavorativa, si
legge nel rapporto, sono state a lungo un punto di riferimento della vita
sociale ma i cambiamenti intervenuti nel frattempo rendono necessario un
cambio di passo.

Gli esperti suggeriscono alle compagnie di eliminare il riferimento ai drink
da ogni occasione sociale, di fornire alternative a birre e vino e di
sensibilizzare sui rischi alla salute derivanti dal consumo di alcolici.
Stop dunque agli appuntamenti al pub nel tardo pomeriggio e via libera ad
attività durante l’orario di lavoro. Per i più fortunati e desiderosi di
passare ancora più tempo con i colleghi si moltiplicano le giornate dedicate
ad iniziative di team building, magari lontano dai palazzi di vetro e
cemento delle città.

A premere con forza per questi cambiamenti, l’abbiamo accennato, sono gli
appartenenti alla generazione Z. Il 21% degli individui sotto i 25 anni
dichiara di aver evitato del tutto alcolici nel 2023. Un dato in aumento
rispetto al 14% registrato nel 2017. E sono proprio i più giovani a
rilanciare la rivoluzione sul posto di lavoro pubblicando su TikTok video di
sobrissimi breakfast club o di altri eventi a basso, se non inesistente,
tasso alcolico.

Se si è ancora scettici sul fatto che un certo mondo al di là della Manica
abbia davvero imboccato il viale del tramonto basta pensare che lo scorso
gennaio, il mese dedicato a Londra ad una pausa di riflessione dall’alcol
dopo i bagordi del periodo natalizio, il consumo di birra e affini ha fatto
segnare un record negativo. L’anno scorso, inoltre, complice anche i prezzi
in aumento, oltre 500 pub nel Regno Unito hanno chiuso i battenti. E non va
meglio nella vicina Irlanda dove dal 2005 il numero dei locali si è
contratto del 22.5 per cento.

Comprensibile che di fronte a tali dati i più malinconici possano aver
voglia di rendere omaggio ad una tradizione tanto amata, seppur non priva di
eccessi, ordinando un ultimo alcolicissimo drink. Come forse avrebbe fatto
anche l’indimenticata Elisabetta II.

LA REPUBBLICA

Si beve meno birra? I produttori in Germania puntano sull’aranciata

di Jeanne Perego

Con il calo dei consumi di alcol, colossi e aziende tradizionali tedeschi
come Paulaner e Augustiner riconquistano il mercato investendo su analcolici
e bevande agrumate

Non sono serviti neppure gli Europei di calcio giocati nei principali stadi
tedeschi, per cui i produttori si aspettavano un aumento notevole dei
consumi, a far decollare le vendite di birra in Germania. Come ha riportato
l’Ufficio federale tedesco di statistica, da gennaio a giugno del 2024 sono
stati venduti 3,4 miliardi di litri della bevanda tradizionale, in
percentuale lo 0,9% in meno rispetto allo scorso anno.

Colpa del clima, dice l’Associazione tedesca dei birrai: le temperature
sempre più alte e i continui temporali anche violenti hanno causato disagi a
tutti, meno gente si è seduta ai tavoli dei ristoranti con dehor e delle
birrerie all’aperto dotati di maxischermi, e addio alle feste in giardino
con famiglia e amici per vedere le partite. I birrifici che hanno potuto
trarre vantaggio da questo evento sportivo sono davvero pochi. Altro che
l’exploit di consumi del giugno 2006, quando la Germania celebrò la sua
favola estiva ai Mondiali. E tutto sembra indicare che alla fine il bilancio
delle vendite di birra del 2024 sarà ancora più deludente del già scarso
2023. Non ci sono più dubbi: il quinto produttore di birra al mondo da anni
patisce il calo della voglia di bere la bevanda spumeggiante che è parte
della storia della Germania, nonostante l’aumento della popolazione.

Si fa largo la birra analcolica

Il trend sociale che indirizza verso uno stile di vita più sano e orientato
all’esercizio fisico sta avendo pian piano la meglio sulla base dei
consumatori tradizionali di birra, che mediamente sono sempre più anziani.
Il successo crescente del consumo di birra analcolica in Germania ne è la
conferma. Quanto questa bevanda si adatti bene ai nostri giorni è confermato
anche dal clamore che circonda l’“Alkoholfrei Hell”, prodotto alcohol free
del super tradizionale birrificio Augustiner di Monaco. Sul mercato da
marzo, la bionda senza alcol è difficile, per non dire impossibile, da
reperire anche nella capitale bavarese perché l’azienda dà priorità ai
propri ristoranti e a quelli a contratto, e riserva ai punti vendita solo
poche casse. Tutti la vogliono, merito anche delle recensioni dei più noti
sommelier della birra che l’hanno giudicata “vicinissima come gusto a quella
tradizionale”. Probabilmente l’azienda non si aspettava una risposta così
entusiastica alla proposta no alcohol, prodotto su cui è arrivata ben dopo
la concorrenza, per cui il risultato è che oggi ci sono problemi di
produzione. Attorno alla Hell della più antica birreria privata di Monaco si
è creato un hype, un clamore raramente visto prima. La caccia alle bottiglie
e alle casse è sfrenata.

In questi giorni su Ebay la cassa da 20 bottiglie da mezzo litro è in
vendita a 111 euro, più spese di spedizione. Un indirizzo sicuro (ed
economico) per berne una è la nuova birreria all’aperto Null (che significa
“zero”) appena aperta vicino alla stazione, dove vengono servite solo
bevande analcoliche, la prima del suo genere nella città della birra.

La scelta di Paulaner

L’hype riguarda anche la nuova creazione analcolica della Paulaner, altro
grande protagonista della scena della birra monacense: la nuova aranciata in
lattina o bottiglietta da 33 cl “Limo”.

Limo, che sta per limonade, è il termine utilizzato dai tedeschi per
indicare le bibite analcoliche, non necessariamente solo limonate come ci
suggerirebbe il termine. E la Limo della Paulaner, vestita con una grafica
rétro che ricorda delle onde e il sole estivo, è appunto un’aranciata
rinfrescante e leggermente aspra. “La perfetta compagna analcolica per le
giornate calde, per le gite al lago e le grigliate”, come la presenta lo
stesso colosso della birra, che la consiglia come una volta avrebbe
consigliato una birra. I tempi cambiano, i consumatori pure, e il grande
birrificio – che già offriva lattine e bottigliette di Spezi, la bibita che
mixa cola e aranciata – si adegua. A questo punto sorge spontanea la
domanda: a quando per l’acqua minerale con il marchio dei grandi birrifici
bavaresi?

IL TIRRENO

Il provvedimento

Alcol a minori e clienti “pericolosi” Sala: sospesa l’attività di un locale

di Lorenzo Carducci

Il titolare: «Pronto a tutelarmi, non so se chi entra ha la fedina penale
sporca»

PISTOIA. L’alcol somministrato a un minore di 16 anni, la presenza di
numerosi avventori con precedenti penali e alcune violazioni amministrative,
come l’emissione di rumori non autorizzati e l’ampliamento della superficie
occupata senza autorizzazione.

Condotte che, rilevate dalla polizia durante i controlli, sono valse al
locale Privilege Drinkeria musicale in via Sant’Anastasio (che confluisce in
piazza della Sala) la chiusura temporanea per cinque giorni con sospensione
della licenza di somministrazione di bevande, provvedimento emesso dal
questore di Pistoia Marco Dalpiaz in quanto autorità di pubblica sicurezza.
«Si evidenzia, da quanto appurato, che l’esercizio pubblico in esame è stato
gestito con una condotta che ha messo in pericolo l’incolumità dei minori,
degli avventori e delle persone che frequentano la locale zona cittadina
interessata dalla movida» si legge nel comunicato diramato ieri dalla
questura.

Un episodio che torna a connotare di urgenza e stretta attualità l’annoso
dibattito sulla Sala in versione notturna e le sue implicazioni in termini
di sicurezza.

Nel locale in questione, lo scorso luglio, la squadra di polizia
amministrativa della questura di Pistoia, la polizia annonaria e del
commercio e la polizia municipale, avevano colto in flagranza un dipendente
somministrare bevande alcoliche a un minore di 16 anni, deferendo l’addetto
all’autorità giudiziaria.

Inoltre, il personale delle volanti aveva poi riscontrato come l’attività
fosse particolarmente frequentata da persone con precedenti. Un elemento
che, a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini,
legittima per normativa il questore alla sospensione della licenza. E così è
stato.

Il titolare

Privilege è arrivato a Pistoia nel novembre 2023. Prima, con la solita
denominazione, era una discoteca e si trovava a Monsummano. Il titolare
Stefano Mori vuole dire la sua: «Il locale non ha subito la sospensione per
aver somministrato alcol ai minori, ma per altre questioni di carattere
amministrativo e urbanistico. Sono stati incaricati dei professionisti per
tutelare l’esercizio commerciale. Inoltre non possiamo essere in grado di
sapere se chi entra nel locale è pregiudicato o no» aggiunge, spiegando di
essere stato vittima di un furto dalla cassa lo scorso sabato e di aver
sporto regolarmente denuncia.

Precedenti

Negli ultimi anni sono stati diversi gli episodi che si sono susseguiti
sulla Sala e in centro con alcol e violenza legati a doppio filo, tra risse
e altri eccessi, spesso con protagonisti ragazzi molto giovani. Come del
resto è da sempre costante la richiesta di sicurezza da parte degli
esercenti da un lato, stanchi di vedere le proprie attività o la piazza
nella quale si trovano rischiare di perdere attrattività, e residenti
dall’altro, preoccupati per la vivibilità della zona. Specialmente d’estate,
in città il tema ricorre continuamente.

Nell’ultimo sabato di giugno alcuni giovani, sotto effetto di alcol,
disturbarono e impaurirono i clienti di alcuni locali, con la politica (in
particolare il Partito democratico) che denunciò l’accaduto chiedendo
maggiori controlli. Il 10 giugno 2023 in un parapiglia spuntò fuori anche un
coltello, per fortuna non utilizzato, anche se quella notte in due finirono
al pronto soccorso. A volte all’alcol si aggiungono anche le droghe, a
rendere tutto ancora più pericoloso e fuori controllo.

No improvvisati

Francesco Becagli, titolare di La degna tana, Fortezza 59 e altri locali
cittadini nonché ex presidente del centro commerciale naturale, ha sempre
sottolineato i rischi della “politica” dell’alcol facile, soprattutto verso
i più giovani (somministrarlo ai minori ovviamente è vietato).

«Se la città e il comparto Sala vuole crescere e competere con altre piazze
bisogna alzare il livello di chi fa impresa – il suo commento sul caso –.
Quando i gestori si dicono costretti a violare delle regole per poter
giustificare o sopportare costi e investimenti, lo sbaglio è a monte. Oggi
la ristorazione e la somministrazione stanno avendo un cambio epocale di
abitudini, non c’è spazio per chi si improvvisa o tira agli incassi. Il
livello richiede professionalità elevata, chi purtroppo oggi non riesce ma
ama questo settore può rafforzare le attività già esistenti dando il suo
contributo».

IL RESTO DEL CARLINO

In ospedale per l’alcol a Ferragosto

Tranquilla vigilia di Ferragosto con incidenti stradali e abuso di alcool.
Due minori coinvolti in grave incidente a Porto San Giorgio, altri accessi
al pronto soccorso per lo stesso motivo.

È trascorsa con relativa tranquillità la vigilia di Ferragosto, una delle
lunghe notti più attenzionate dell’anno. Alcuni incidenti stradali con
conseguente ferimento di adolescenti finiti all’ospedale regionale, vari
accessi al pronto soccorso essenzialmente causati da abuso di alcool (*) e
qualche diverbio placato dalle forze dell’ordine, è il bilancio della notte
di Ferragosto. Il fatto maggiormente grave ha visto protagonisti due
giovanissimi minori residenti uno a Fermo e l’altro a Roma, coinvolti in un
incidente stradale mentre viaggiavano sullo stesso scooter, avvenuto a Porto
San Giorgio all’alba di Ferragosto. L’incidente si è verificato all’incrocio
tra la Statale Adriatica e la strada Fermana, dove i ragazzini sono entrati
in collisione con un’auto. A seguito dei traumi riportati nell’impatto tutti
e due sono stati trasferiti all’ospedale regionale di Ancona. Poco prima,
intorno all’una, si era verificato un altro incidente, sempre a Porto San
Giorgio, ma sul lungomare Gramsci sud. Alla guida di un’auto, era una 50enne
che trasportava un adolescente. Per cause da accertare, la donna ha perso il
controllo dell’auto e sbandando ha urtato tre macchine in sosta. L’urto
contro l’ultima ha causato il capovolgimento dell’auto da lei condotta. La
donna ed il ragazzo sono stati trasportati all’ospedale di Fermo, mentre i
soccorsi sono stati prestati dalla Croce Azzurra di Porto San Giorgio, dai
vigili del fuoco, dai carabinieri e dalla polizia locale. Agli avvenuti
incidenti, si sommano gli accessi al pronto soccorso di adolescenti o poco
più, per abuso di alcool, tutti risolti senza gravi conseguenze.

(*) Nota: “alcuni incidenti stradali con conseguente ferimento di
adolescenti finiti all’ospedale regionale, vari accessi al pronto soccorso
essenzialmente causati da abuso di alcool” viene letto come “tranquilla
vigilia di Ferragosto”. Pare accettabile, normale, tutto questo?

Perché andasse male cosa doveva accadere? Doveva passare il carro con i
monatti a raccogliere i cadaveri per le strade?

MESSAGGERO VENETO

Udine, ubriaco insulta e prende a schiaffi i carabinieri: arrestato

L’episodio venerdì 16 agosto in zona stazione ferroviaria di Udine. Il
giudice ha disposto gli arresti domiciliari

In evidente stato di alterazione alcolica, venerdì 16 agosto in zona
stazione ferroviaria di Udine, avrebbe risposto con minacce verbali e
successivi schiaffi a un controllo da parte dei Carabinieri.

Da qui l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale di Luca
Tosolini, cittadino udinese classe ’89.

Nel processo per direttissima il giudice ha disposto nei suoi confronti gli
arresti domiciliari.

L’UNIONE SARDA

Sfreccia a tutta velocità per le strade di Villanovafranca, poi rifiuta
l’alcol test

Patente ritirata a un 29enne di Sanluri, fermato sulla 197 dopo un
inseguimento

Sfreccia a tutta velocità a bordo di un’Alfa Romeo 166 a Villanovafranca,
brucia lo stop dei carabinieri e viene fermato sulla statale 197 dopo un
inseguimento.

Protagonista un 29enne di Sanluri affidato in prova ai servizi sociali, che
è stato fermato ieri dai carabinieri del Norm della Compagnia di Sanluri.

Vista l’elevata velocità con cui viaggiava nel centro abitato, i militari
gli hanno intimato l’alt ma l’uomo ha proseguito la sua marcia. Quando lo
hanno fermato dopo l’inseguimento, l’uomo ha rifiutato di sottoporsi ad
alcol test. Così i carabinieri gli hanno ritirato la patente e lo hanno
deferito per guida in stato di ebbrezza e per l’elevata velocità a cui
viaggiava.

Il mezzo è stato affidato al padre del 29enne, proprietario dell’Alfa.

TELEGRANDUCATO.IT

Meno alcol alla guida, più controlli sulle strade

LIVORNO – Servono più controlli e più prevenzione per evitare o almeno
abbattere il numero ancora troppo alto di incidenti stradali. Nei giorni
scorsi la Polizia Municipale ha svolto servizi di controllo con etilometro
nelle zone più frequentate dai giovani, sui viali a mare in centro e le
maggiori direttrici di transito cittadino I veicoli controllati sono stati
79 tra autovetture e scooter. Le guide in stato di ebrezza sono state tre. I
servizi saranno ripetuti con l’utilizzo dell’etilometro.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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