Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 17.9.20

17 Settembre 2020
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

VALORI.IT

Alcol, aumentare le tasse aiuta a ridurre i consumi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma: i sistemi di tassazione sulle bevande alcoliche efficaci per diminuire l’abuso, con vantaggi economici e sanitari.

Giulia Crepaldi

Aumentare il prezzo delle bevande alcoliche per ridurre il rischio di un consumo dannoso. Può sembrare una soluzione banale, ma funziona. Lo ribadisce il rapporto “Alcohol pricing in the WHO European Region. Update report on the evidence and recommended policy actions”. A pubblicarlo l’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, diffuso in Italia da Epicentro. Il rapporto sottolinea come tra le misure politiche di contrasto al consumo rischioso di alcol le più efficaci siano quelle di natura economica, dirette o indirette: riduzione della disponibilità fisica delle bevande alcoliche sul mercato e strategie basate sui prezzi e sulla tassazione, che diminuiscono l’accessibilità all’alcol pesando sul portafogli.

Come è meglio tassare l’alcol?

Adeguate politiche sul prezzo di vendita, infatti, possono contribuire a ridurre il consumo delle bevande alcoliche e i danni alla salute che ne derivano. Conseguenze sulla salute con un peso economico e sociale non indifferente, che con l’adozione di queste misure potrebbe essere alleviato nel breve, medio e lungo termine.

Le tasse sugli alcolici sono il metodo principale attraverso cui gli stati agiscono sui prezzi di queste bevande. Diversi tipi di tassazione possono avere una differente efficacia nel contrasto al consumo dannoso di alcol. Lo stesso vale per altre tipologie di politiche sui prezzi. Per esempio, in alcuni contesti potrebbe risultare efficace stabilire le stesse aliquote fiscali per tutte le bevande – birra, vino e superalcolici – perché una tassazione più bassa su una tipologia potrebbe semplicemente spostare i consumi da una categoria a un’altra, soprattutto tra i bevitori a rischio. Per questo aumentare la tassazione dei prodotti più economici può essere una strategia efficace nei paesi in cui sono presenti disuguaglianze sanitarie legate al consumo di alcol.

Quali forme di tassazione sono più efficaci per ridurre le disuguaglianze sociali nelle morti causate dall’abuso di alcol? Il caso inglese. FONTE: Rapporto OMS , giugno 2020.

In altri casi, invece, può risultare più efficace una tassazione più alta per le bevande a maggiore gradazione alcolica oppure per quelle che hanno bassi costi di produzione. Inoltre, come è stato fatto in Scozia, può essere fissato un “prezzo minimo unitario” (minimum unit price). Tale misura stabilisce, appunto, un prezzo minimo per unità alcolica tenendo conto sia del contenuto di alcol che del volume di vendita della bevanda. Questa politica sui prezzi di vendita ha dimostrato di essere efficace nei bevitori a rischio: in Scozia ha ad esempio fatto registrare un calo delle vendite di circa il 5% da quando è stata implementata.

Il fisco anti-alcol non danneggia l’economia

La maggioranza dei Paesi della regione europea, rileva l’Oms, ha qualche forma di regolamentazione del prezzo di vendita delle bevande alcoliche. Tuttavia spesso non sono implementate o si sono rivelate inefficaci per come sono state strutturate. Tra le tasse attualmente in vigore ci sono ampie variazioni da un Paese all’altro, mentre appena otto Paesi hanno adottato il prezzo minimo unitario.

Il rapporto dell’Oms sottolinea che le politiche sui prezzi di vendita possono essere strumenti efficaci e benefiche per la salute. Chi è contrario a queste misure generalmente afferma che danneggiano l’economia. Le evidenze attualmente disponibili dicono però che non è così: l’uso dannoso di alcol infatti ha dimostrati effetti negativi sulla produttività economica, oltre a pesare sulle casse dello Stato a causa delle sue conseguenze sanitarie e sociali.

CUFRAD

Demenza alcol-correlata: ruolo chiave della carenza di vitamina B1

16-09-2020

LA CARENZA DI VITAMINA B1 È UN FATTORE CHIAVE NELLO SVILUPPO DELLA DEMENZA ALCOL-CORRELATA

LA RICERCA HA SVILUPPATO L’IPOTESI PER LA QUALE I DEPOSITI DI FERRO NEL CERVELLO, DERIVANTI DALLA CARENZA DI VITAMINA B1 INDOTTA DALL’ALCOL, POSSONO ESSERE FATTORI CHIAVE NEL DECLINO COGNITIVO.

Una conseguenza comune del consumo cronicamente elevato di alcol è un declino della funzione cognitiva, che può persino progredire fino a una demenza conclamata. Tuttavia, non comprendiamo ancora appieno come l’alcol danneggi il cervello.

Un gruppo di ricerca guidato da Stephan Listabarth del Dipartimento di Psichiatria e Psicoterapia di MedUni Vienna, Divisione di Psichiatria Sociale, ha ora sviluppato un’ipotesi in base alla quale i depositi di ferro nel cervello, derivanti dalla carenza di vitamina B1 indotta dall’alcol, possono essere considerati fattori chiave in declino cognitivo. Il lavoro è stato ora pubblicato sulla principale rivista Alzheimer’s and Dementia.

In Austria, circa il 5% della popolazione è dipendente dall’alcol dall’età di 15 anni in poi. Ciò significa che circa 365.000 persone sono colpite dalle pericolose conseguenze per la salute associate all’elevato consumo di alcol.

Una di queste conseguenze è un declino della funzione cognitiva, in particolare la memoria e l’astrazione. Questo quadro è indicato come demenza alcol-correlata.

Tuttavia, non comprendiamo ancora del tutto l’esatto meccanismo patologico, cioè il modo in cui il cervello viene danneggiato dall’alcol.

I ricercatori Stephan Listabarth, Daniel König e Benjamin Vyssoki del Dipartimento di Psichiatria e Psicoterapia, Divisione di Psichiatria Sociale di MedUni Vienna e Simon Hametner del Dipartimento di Neurologia, Divisione di Neuropatologia e Neurochimica di MedUni Vienna, hanno ora avanzato un’ipotesi plausibile per spiegare il danno cerebrale alcol-indotto: il deterioramento cognitivo è causato da depositi di ferro nel cervello ma la somministrazione di vitamina B1 potrebbe proteggere il cervello da questi depositi.

Sappiamo da varie malattie neurodegenerative che i depositi di ferro nel cervello sono responsabili dei danni ai tessuti nervosi. Questi depositi possono anche essere rilevati in specifiche regioni del cervello (compresi i gangli della base) nelle persone che bevono molto alcol.

L’ipotesi avanzata dagli autori dello studio offre ora anche una spiegazione del motivo per cui i depositi di ferro sono così prevalenti in questo gruppo di pazienti: un elevato consumo di alcol determina livelli elevati di ferro nel sangue e anche una carenza di vitamina B1 (tiamina), che, tra le altre cose, è importante per mantenere la barriera emato-encefalica.

Se queste due situazioni coincidono, più ferro si depositerà all’interno del cervello, portando infine a danni ossidativi ai tessuti.

Questo ruolo recentemente descritto della vitamina B1 in questo processo potrebbe rappresentare un enorme passo avanti nella nostra comprensione dello sviluppo del danno neurologico correlato all’alcol e, in particolare, potrebbe offrire un nuovo punto di attacco per approcci preventivi e terapeutici.

REFERENCE:

Stephan Listabarth, Daniel König, Benjamin Vyssoki, Simon Hametner. Does thiamine protect the brain from iron overload and alcohol‐related dementia? Alzheimer’s & Dementia, 2020; DOI: 10.1002/alz.12146

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:https://www.psiconline.it/news-di-psicologia/la-carenza-di-vitamina-b1-e-un-fattore-chiave-nello-sviluppo-della-demenza-alcol-correlata.html

ANCI

Sicurezza stradale

Avviso pubblico per progetti volti a contrastare incidenti stradali per guida in stato di ebbrezza

Il Dipartimento per le politiche antidroga, con l’Avviso, pubblicato il 14 settembre 2020, promuove la realizzazione di progetti innovativi e sperimentali in ambito nazionale finalizzati a prevenire e contrastare ogni forma di incidentalità stradale causata dalla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti e a potenziare l’attività di controllo su strada, l’attività di deterrenza e informativa, con particolare attenzione ai giovani, per un valore complessivo di 10.559.407,00

A partire dal 14 settembre, e fino alle ore 14.00 del 13 novembre 2020, sarà possibile presentare le proposte progettuali, mediante la procedura informatizzata presente all’indirizzo www.avvisipubblicidpa.gov.it e attraverso l’utilizzo esclusivo della modulistica allegata all’Avviso.

L’ Avviso è indirizzato a i comuni capoluogo di regione/provincia/provincia autonoma.

Il testo dell’Avviso e i suoi allegati è reperibile su www.politicheantidroga.gov.it.

TVIWEB

Alcool a minori di 16 anni: denunciati 2 gestori di locali

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Bassano del Grappa ha segnalato i gestori di due noti locali del centro storico di Bassano del Grappa per somministrazione di alcolici a persone minori di 16 anni.

Nelle scorse settimane una ragazza di 14 anni era infatti ricorsa alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso per “abuso alcolico”. Le successive indagini effettuate dal personale del Commissariato hanno permesso di appurare che nella serata del 1 agosto alcuni giovani di età compresa tra i 14 e i 15 anni durante la “movida” si erano recati in due locali del centro dove avevano bevuto vari “shottini”, bicchierini di cocktail dall’alto contenuto alcolico, che gli venivano venduti direttamente. Al termine della serata “brava” una delle ragazze del gruppo dopo aver assunto diversi bicchierini a base di vodka iniziava a sentirsi male quindi veniva portata dagli amici sul greto del vicino fiume Brenta dove, visto l’aggravarsi delle sue condizioni, veniva fatta intervenire un’ ambulanza che trasportava la giovane al locale. Ospedale dove veniva evidenziato alla ragazza un tasso alcolemico superiore a 2,10 gl.

L’ARENA

Guidò ubriaca per salvarsi da violenza: assolta

Si era messa al volante e aveva bevuto, ma stava scappando, stava cercando di sfuggire all’ex fidanzato violento che l’aveva appena presa a pugni. Lui l’aveva inseguita e tamponato la sua auto, fu per questo che era intervenuta una pattuglia della polizia locale che sottopose all’alcoltest lei e l’altro. Olga aveva un tasso di 1,1, le ritirarono la patente e scattò la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza.

Ma ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Marzio Bruno Guidorizzi l’ha assolta: aveva bevuto ma stava cercando di mettersi in salvo. In pratica le ha riconosciuto l’esimente dello stato di necessità, doveva salvare se stessa da un danno grave alla persona imminente e non altrimenti evitabile.

ILNUOVODIARIO

Ubriachi, minacciano la barista per avere altro alcol. Uno in carcere, l’altro denunciato

È successo in un bar del centro di Lugo. A chiamare i carabinieri proprio la giovane barista

Di Giovanni Baistrocchi

6 Settembre 2020255

Completamente ubriachi, ma non bastava. E al rifiuto di una barista di dare loro altro alcol, minacce fino ad ottenere un bicchiere in più.

Attimi di paura in un bar del centro di Lugo nelle prime ore della notte del 15 settembre quando due stranieri, già noti alle forze dell’ordine, si sarebbero presentati al bancone «pretendendo dall’esercente, con particolare insistenza uno di loro, la somministrazione di bevande alcoliche» come riferiscono i carabinieri di Lugo.

La barista «fatta oggetto di ripetute minacce» si è vista costretta, per timore di ripercussioni, ad ottemperare alla loro richiesta. «Naturalmente le due persone, ottenuto quanto richiesto, si sono allontanate dal locale, senza pagare nulla» spiegano dall’Arma.

Ed è proprio qui che i carabinieri entrano in azione, dopo la chiamata della giovane barista. I militari sono intervenuti tempestivamente sul posto per poi «riuscire a rintracciare i due stranieri a poca distanza dal locale».

Al termine degli accertamenti comunicati al magistrato della procura della Repubblica di Ravenna, è stata disposta la custodia temporanea del 33enne presso le camere di sicurezza dell’Arma in attesa del rito direttissimo il cui esito, nella mattinata di oggi 16 settembre, ha determinato la convalida dell’arresto. Il suo complice, di 31 anni, è stato deferito in stato di libertà.

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