RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
OMCEO MI
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Milano
Processo al vino. La sentenza: Colpevole solo in parte
Comunicato stampa
Si è svolto ieri il processo al vino, organizzato dallOrdine dei medici di
Milano
Vino condannato solo per minori e donne in gravidanza
Assolto perché il fatto non sussiste per tutti gli altri capi dimputazione
La difesa esulta: Si è confuso luso consapevole e moderato, che ha portato
allassoluzione, con labuso, che invece è molto pericoloso, ma che non
riguardava i capi dimputazione. Tutti gli allarmi lanciati dagli esperti
riguardano prevalentemente proprio labuso. Su cui tutti siamo daccordo
Milano, 19 settembre 2024 Colpevole solo in parte, assolto per i
principali capi di imputazione (112, 590, 589 co. I e IV del codice penale
perché il fatto non costituisce reato. Il vino (rappresentato dal produttore
Walter Massa), passa lesame del tribunale e viene condannato solo per il
fatto di essere certamente pericoloso per i soggetti vulnerabili, per i
minorenni e per le donne in stato di gravidanza. Per questo il vino è stato
condannato a 18 mesi di lavori socialmente utili da scontare in una azienda
che produce vino analcolico. La sostanziale assoluzione è avvenuta perché
non risultano evidenze (*) in grado di poter condannare questa bevanda ricca
di storia e tradizione. È questo il risultato del Processo al Vino che si
è svolto nella serata di ieri nella sede di Confcommercio e organizzato
dallOrdine dei Medici e degli odontoiatri della Provincia di Milano
(Omceomi). A presentare il processo lex rettore della Statale di Milano,
Elio Franzini, mentre a dirigerlo è stata Nunzia Gatto, già Avvocato
Generale al Palazzo di Giustizia di Milano, incaricata da Fabio Roia,
presidente del Tribunale di Milano.
Laccusa era rappresentata dal magistrato Eugenio Fusco, che in estrema
sintesi ha concluso la sua arringa con A differenza di quanto si dice, il
Vino non ha effetti benefici. Concetto condiviso dai testi dellaccusa:
Andrea Arighi (Direttore SSD Neurologia- Malattie Neurodegenerative
Policlinico Milano), Irene Cetin (Direttrice SC Ostetricia e Ginecologia
Policlinico Milano) e Alberto Martelli, Pediatra.
La difesa era rappresentata dalle avvocate Ilaria Livigni e Giorgia Andreis,
supportata da Luigi Saverio Belli, Direttore SC Epatologia e
Gastroenterologia Niguarda, Stefano Carugo, Direttore UOC Cardiologia
Policlinico Milano, Vito Intini, Presidente Organizzazione Nazionale
Assaggiatori Vino (ONAV).
Le perizie sono state affidate ai medici legali Riccardo Zoja, Arnaldo
Migliorini e Giuseppe Deleo, mentre la giuria era composta da Pierluigi
Vecchio (Direttore FNOMCeO), Andrea Senna (Presidente odontoiatri OMCeOMI)
Roberto Monaco (Presidente Ordine di Siena e Segretario FNOMCeO) e Filippo
Anelli (Medico di Medicina Generale, Presidente FNOMCeO).
Questa sentenza rispecchia ciò che è emerso dal dibattimento dichiara
Roberto Carlo Rossi, presidente OMCeOMI . Attenzione alle persone fragili,
ai giovani e giovanissimi, alle donne in gravidanza e in alcune patologie,
dove il vino può davvero essere pericoloso, attenzione allabuso,
certamente. Ma nessuna evidenza scientifica reale attesta che il vino
consumato correttamente sia dannoso per la salute e debba essere vietato.
I CLINICI DELLACCUSA
Spiega, per laccusa, il pediatra Alberto Martelli: Purtroppo, in Italia, i
numeri relativi al consumo di etanolo fra i giovani sono davvero allarmanti.
Il vino sembra però rientrare in questo fenomeno molto marginalmente perchè
i giovani abusano perlopiù di superalcolici. Per i minori, un percorso
educazionale appare essere non più rimandabile in ambito famigliare e
scolastico. Anche il neurologo Andrea Righi, riferendosi in particolare a
importanti quantità di alcool introdotte nellorganismo, e danni indotti ad
esempio a sistema nervoso, ha spiegato che il consumo eccessivo e cronico
di vino comporta gravi danni neurologici, sia a breve che a lungo termine.
Lalcol, metabolizzato in acetaldeide, una sostanza tossica, causa stress
ossidativo e danni alle cellule nervose. In acuto, labuso di vino può
portare a intossicazione alcolica e crisi epilettiche, nonché ad un
aumentato rischio di ictus; in cronico, lassunzione cronica può causare
patologie come la demenza alcolica, la neuropatia periferica, oltre a
compromettere gravemente la memoria e le funzioni cognitive.
Anche in alcuni particolari contesti di vita, come nel caso della
progettazione della genitorialità il vino è molto pericoloso: Nuoce al feto
durante tutta la gravidanza. In particolare sottolinea Irene Cetin se si
pianifica una gravidanza è opportuno non bere vino e alcolici già dal mese
precedente il concepimento perché lalcol determina modificazioni
epigenetiche ai gameti, anche a quelli maschili, che si formano nei 70
giorni precedenti il concepimento. Gli effetti tossici del vino sono
principalmente legati al danno neuronale causato dalletanolo ed alla
perdita neuronale conseguente. Queste condizioni sono poi associate anche a
potenziali esiti nella vita futura.
I CLINICI DELLA DIFESA
A parte le condizioni di abuso, su cui tutti concordano, la difesa ha
sfoderato altre armi: Il vino fa male al cuore? In assoluto no ha
spiegato Stefano Carugo. Le Linee Guida cardiologiche raccomandano 2
bicchieri (meglio vino rosso) per i maschi e 1 per le donne al giorno e in
generale non più di 100 gr di alcool la settimana. Il resveratrolo
(polifenoli) esercitano unattività antiossidante ed antinfiammatoria che
fanno parte in toto della dieta mediterranea assai cardioprotettiva.
Ovviamente il vino va assunto con moderazione ma la complessità ed
eterogeneità della matrice vino è il veicolo ideale per aumentarne
biodisponibilità e potenziali effetti biologici. Lazione pleiotropica,
sinergica ed additiva dei diversi fenoli potrebbe spiegare leffetto
protettivo esercitato dal vino anche a fronte di basse concentrazioni.
Nessun danno nemmeno al fegato, salvo le consuete eccezioni, sostiene Luigi
Saverio Belli: Il limite della moderazione viene abitualmente posto a 2
Unità alcoliche al giorno per la donna e a 3 Unità alcoliche al giorno per
luomo. Una unità alcolica corrisponde a circa 10 gr di alcol quale è
contenuto in un bicchiere di vino o in una birra da 250cc. Il vino, anche in
piccole quantità, è invece sconsigliabile nei soggetti che dovessero avere
malattie epatiche concomitanti soprattutto se avanzate, come la cirrosi da
qualunque causa. Luso smodato dellalcol è un capitolo a se stante e può
essere causa di malattia di 2 organi ossia del fegato, fino allo sviluppo di
cirrosi, e del cervello quando si instaura la dipendenza da alcohol.
Condizioni che nulla hanno a che vedere con il consumo moderato e
raccomandato. (**) (***)
(*) Nota: cè una sottilissima differenza tra non risultano evidenze e io
non conosco le evidenze e non le voglio conoscere perché mi disturbano.
(**) Nota: in tutto larticolo non compaiono parole come tumore, cancro
e analoghe.
(***) Nota: per quanto riguarda la salute, il cittadino che ha dubbi e
curiosità viene giustamente – invitato a rivolgersi al proprio medico, in
quanto esperto di materia. Avendo studiato a fondo la questione, si presume
che il medico ne sappia.
Quando i rappresentanti dei medici pubblicano un comunicato del genere,
forse non si rendono conto del danno che fanno, minando la credibilità di
unintera categoria.
Chi intende esprimere il proprio parere su questa iniziativa allOrdine dei
Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Milano, può scrivere
una mail a <mailto:info@omceomi.it> info@omceomi.it .
Se manderete la mail per conoscenza a Alessandro Sbarbada, Roberto Argenta e
Guido Dellagiacoma, noi la pubblicheremo in rassegna stampa
RAINEWS
Pericoloso o salutare? Ecco il processo al vino
Il verdetto: l’alcolico più diffuso sulle nostre tavole condannato solo per
minori e donne in gravidanza
Paola Colombo, montaggio di Fabio Lorenzini
Nel servizio, le interviste a Andrea Righi, neurologo, Stefano Carugo,
cardiologo, e Roberto Carlo Rossi, presidente Ordine dei Medici Milano.
VIDEO (cliccare su link per aprire):
<www.rainews.it/tgr/lombardia/video/2024/09/processo-al-vino-esperti
-medici-cc8af434-1c92-4a69-857f-cc375454f9f0.html> Pericoloso o salutare?
Ecco il processo al vino (rainews.it)
GAZZETTA DI MANTOVA
Il sindaco di Ostiglia scrive ai baristi: «Non servite alcolici agli
ubriachi»
Giorgio Pinotti
La stretta arriva dopo alcuni recenti episodi spiacevoli. Lobiettivo del
Comune è di rendere più sicuro il paese
Arriva la stretta sullalcol. Il sindaco Luciano Barberio ha scritto ai
proprietari degli esercizi commerciali che vendono bevande alcoliche,
ricordando loro il divieto di servire chi si trova in stato di manifesta
ubriachezza. «Questa misura prevista dalla legge – afferma il primo
cittadino – rientra nel percorso di azioni che stiamo mettendo in campo per
garantire sicurezza e ordine pubblico, prevenendo risse, situazioni di
pericolo ed episodi di violenza. Il nostro obiettivo è quello di avere un
paese più sicuro».
La lettera
Gli esercenti si sono visti consegnare questa missiva dal Comune in cui si
rammenta quanto previsto dalla normativa: ovvero il divieto, specificato nel
codice penale, di servire chi è «in stato di manifesta ubriachezza». Un
divieto che può essere punito con larresto e che può comportare la
sospensione della licenza, specifica la norma. «Non si tratta di una novità,
la norma che viene richiamata nella lettera è contenuta nel codice penale,
noi intendiamo farla applicare», continua il primo cittadino. La decisione
di inviare la missiva di monito arriva, spiegano dal Comune, a seguito di
vari episodi di violenza che si sono verificati nel paese, i fatti sono
sempre risultati connessi alleccessivo consumo di alcol.
Commercianti divisi
Gli esercenti sono divisi. Cè chi ha accolto positivamente la lettera del
municipio, concordando sul fatto che serva maggiore sicurezza, e chi invece
ha storto il naso, dicendo che «può essere difficile stabilire le condizioni
di una persona senza lutilizzo di appositi strumenti che diano un riscontro
oggettivo e che rifiutarsi di servire un cliente, specie se alterato, può
scatenare situazioni difficili».
Sulla questione il sindaco Barberio tira diritto: «Si potrà arrivare anche
alla sospensione delle licenze per i trasgressori, come prevede la legge.
Stiamo cercando di tracciare una linea, fissando dei paletti nel rispetto
della normativa. Non si deve somministrare alcol a chi è palesemente
ubriaco. La nostra giunta ha intenzione di mantenere la linea dura, con
controlli sugli esercizi pubblici. La legge cè e deve essere rispettata,
sia dagli esercenti dei bar che dai negozi che vendono alcolici».
Questa iniziativa matura nellambito di una serie di misure che
lamministrazione sta adottando con lo scopo di aumentare i controlli e la
sicurezza. «Episodi criminosi vengono preceduti dallubriachezza molesta,
questo è un fatto concreto – riprende il sindaco – e se lesercente si trova
di fronte ad un cliente palesemente alterato deve rifiutarsi di servirlo,
come prevede daltronde la legge. Se è in difficoltà deve avvisare le Forze
dellordine». «Stiamo mettendo in campo una serie di iniziative che mirano
ad ottenere un unico risultato: garantire la sicurezza. Vogliamo prevenire
il verificarsi di altri fatti violenti e utilizzerò tutte quelle forme
legali a disposizione per arrivare ad avere un paese più sicuro. Questo è lo
scopo» conclude Barberio.
CREMONASERA
Si ubriaca e picchia la moglie. All’arrivo dei Carabinieri da’ in
escandescenze e minaccia di far esplodere la casa. Arrestato per
maltrattamenti e lesioni, resta in custodia cautelare in carcere
I Carabinieri della Compagnia di Cremona hanno arrestato per maltrattamenti
in famiglia e lesioni personali un uomo, con precedenti di polizia a carico.
La sera del 16 settembre, poco prima della mezzanotte, la centrale operativa
dei Carabinieri di Cremona ha ricevuto una richiesta un intervento urgente
da parte di una donna che ha riferito che il marito la stava picchiando. Una
pattuglia della Compagnia di Cremona si è recata immediatamente sul posto e
i militari hanno subito capito che la situazione era grave. Infatti, era
presente luomo che era in evidente stato di alterazione da abuso di alcol,
mentre la moglie era chiusa nella stanza da letto ed è uscita solo quando ha
capito che erano arrivati i Carabinieri.
Luomo, appena ha visto la moglie, anche se erano presenti i militari, lha
minacciata di morte e di bruciare la casa. Ha preso un accendino e si è
diretto verso i fornelli della cucina, continuando a dire che avrebbe fatto
saltare in aria labitazione, ma è stato bloccato immediatamente dai
militari. La donna è scappata fuori dalla casa verso la strada, mentre
luomo era furioso e incontenibile tenuto conto che ha dato anche un pugno a
una porta a vetri, distruggendola, e danneggiando quadri e suppellettili
varie.
A quel punto, la pattuglia intervenuta ha bloccato luomo e lo ha
ammanettato per evitare che potesse compiere gesti sconsiderati e avventati
e provocare delle lesioni a sé stesso o altri.
Poi la moglie ha raccontato ai militari quanto accaduto in precedenza,
ovvero che era stata insultata e percossa dal marito e che aveva chiesto
aiuto ai Carabinieri. I militari hanno verificato che la donna aveva
denunciato il marito due anni fa ed era andata a vivere altrove, per poi
ricominciare la convivenza con lui nei mesi scorsi. Convivenza diventata
ormai impossibile perché luomo aveva ripreso a maltrattarla ripetutamente.
La vittima è stata accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso,
ottenendo alcuni giorni di prognosi per le botte ricevute. Luomo, in stato
di ubriachezza, è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia
e lesioni personali ed è stato accompagnato presso il carcere di Cremona. La
mattina del 19 settembre larresto è stato convalidato e nei suoi confronti
è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
HORECANEWS
Ridurre le pinte per diminuire il consumo di alcol? Lo studio di Cambridge
sembra avere qualche problema
Lo studio di Cambridge sulla riduzione delle pinte di birra per diminuire il
consumo di alcol non ha dimostrato granché, semmai ha fatto un po’ di
confusione.
SALUTE – Uno studio dell’Università di Cambridge, guidato dalla
professoressa Theresa Marteau, ha indagato l’effetto della riduzione delle
dimensioni dei bicchieri di birra sul consumo di alcol nei pub inglesi. La
ricerca, pubblicata su PLOS Medicine, ha mostrato che servire birra in
bicchieri più piccoli ha portato a una diminuzione significativa delle
vendite di birra, ma ha anche evidenziato un effetto collaterale: un aumento
delle vendite di vino.
L’effetto della riduzione delle pinte: meno birra, più vino
Il team di ricerca ha collaborato con 12 locali in Inghilterra, invitandoli
a sostituire la pinta con bicchieri da due terzi per quattro settimane. Il
risultato è stato una riduzione del consumo medio giornaliero di birra,
lager e sidro del 9,7%. Tuttavia, i dati hanno evidenziato che le vendite di
vino sono aumentate del 7,2%, con un solo pub responsabile della metà di
questo aumento. Nonostante il successo dellintervento nel ridurre il
consumo di birra, emerge chiaramente che i consumatori hanno spostato le
loro preferenze verso altre bevande alcoliche, come il vino, evidenziando un
effetto compensatorio.
Alcol e salute: i rischi legati al consumo
Secondo la professoressa Marteau, il consumo di alcol rappresenta uno dei
principali fattori di rischio per la salute pubblica, contribuendo a circa 3
milioni di decessi ogni anno a livello globale. “L’alcol aumenta il rischio
di malattie come cardiopatie, tumori al fegato, al seno e all’intestino,”
afferma Marteau. Ridurre il consumo di birra, quindi, potrebbe portare a
benefici significativi per la salute pubblica. Tuttavia, lo studio
suggerisce che una semplice riduzione della dimensione dei bicchieri
potrebbe non essere sufficiente se i consumatori continuano a scegliere
altre bevande alcoliche.
Un limite dell’intervento: il passaggio ad altri alcolici
Lo studio di Cambridge non ha considerato pienamente l’impatto della
sostituzione tra diverse tipologie di alcolici. Se da una parte la riduzione
della pinta ha portato a un calo delle vendite di birra, dall’altra ha
favorito un aumento nelle vendite di vino, che ha un contenuto alcolico più
elevato. Questo indica che i consumatori, di fronte a porzioni più piccole
di birra, hanno semplicemente scelto di passare a bevande alternative.
Le implicazioni per la politica di controllo sull’alcol
Nonostante la limitata partecipazione dei pub (meno dell’1% di quelli
contattati), lo studio ha offerto interessanti spunti per le future
politiche di controllo dell’alcol. Marteau ha sottolineato che ridurre le
dimensioni delle porzioni potrebbe essere un intervento utile per ridurre il
consumo di alcol e i rischi legati a malattie come il cancro. Tuttavia,
ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere se i consumatori
compensano completamente la riduzione del consumo di birra con altre bevande
alcoliche. Solo un approccio integrato che tenga conto di tutte le bevande
alcoliche potrebbe ridurre effettivamente l’assunzione complessiva di alcol.
Riduzione del consumo di alcol: una sfida per la salute pubblica
L’alcol è il quinto maggiore contributore alla morte prematura e alle
malattie a livello mondiale, e qualsiasi misura volta a ridurne il consumo
può avere un impatto significativo sulla salute pubblica. Come evidenziato
dallo studio, ridurre le dimensioni dei bicchieri per birra, lager e sidro
può effettivamente scoraggiare i consumatori dal bere di più. Tuttavia,
questo intervento dovrebbe essere accompagnato da strategie più ampie che
affrontino il consumo di tutte le bevande alcoliche per ottenere un vero
miglioramento della salute della popolazione.
BLUEWIN.CH
In due giorni diversi incidenti causati dall’effetto dell’alcol nei Grigioni
Tra mercoledì e giovedì in diverse località retiche si sono verificati
incidenti causati da conducenti alla guida sotto linflusso dellalcol.
Una 74enne è stata fermata a Sufers dopo aver guidato pericolosamente ed
essersi scontrata con un’isola di separazione.
Un e-biker 53enne si è invece schiantato contro un muro di contenimento a
Klosters, riportando ferite alla parte superiore del corpo. Anche in questo
caso letilometro è risultato positivo.
A Maienfeld invece un 21enne ha perso il controllo della sua auto in curva.
Sia nel primo caso sia nel terzo è subito scattata la revoca della licenza
di condurre.
IL SOLE 24 ORE
Vino con poco alcol, laddio al monopolio in Finlandia è una buona notizia
per lItalia
Il commercio delle bevande alcoliche, finora sotto il controllo statale, è
stato liberalizzato per i prodotti sotto gli otto gradi: notizia positiva
per i produttori italiani che sperano in aperture simili anche negli altri
paesi scandinavi
di Giorgio dell’Orefice
Unottima notizia per il vino italiano stretto tra calo dei consumi
internazionali e offensive salutistiche. A giugno scorso in Finlandia è
entrata in vigore una legge votata dal Parlamento di Helsinki che
liberalizza il commercio delle bevande alcoliche con fermentazione naturale
fino a 8 gradi.
La Finlandia (5,5 milioni di abitanti, 30 milioni di bottiglie di vino
importate lanno dallItalia e un consumo pro capite di 10 litri) non è un
mercato strategico per il vino made in Italy, tuttavia, la decisione può
aprire spazi nuovi per i prodotti low alcohol e zero alcohol per il vino in
generale.
Nei paesi del Nord Europa (Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda) la vendita
di alcolici non è libera ma gestita dallo Stato mediante monopolio pubblico.
GENOVA TODAY
Cornigliano, in Municipio la mozione per ripristinare l’ordinanza anti
alcol: “Troppi sbandati e ubriachi”
Fratelli d’Italia presenterà una mozione per chiedere che l’ordinanza parta
alle ore 12 e prosegua per tutto il giorno fino alle 8 della mattina
successiva
In occasione della prossima seduta del consiglio municipale del Medio
Ponente Fratelli d’Italia, attraverso i consiglieri Alessandro Laguzzi ed
Eugenio Muratore, presenterà una mozione per chiedere di ripristinare, a
Cornigliano, il divieto di consumo di bevande alcoliche dalle ore 12 alle 8
del mattino successivo.
Ordinanza anti alcol a Cornigliano, la proposta
Si legge nel testo della mozione: “A Cornigliano è decaduta la vecchia
ordinanza per contrastare il consumo di alcolici in luoghi pubblici ed è in
vigore quella generica del Comune dalle 22 alle 6 del mattino successivo. In
Via Cornigliano, Giardini Lineari e, soprattutto nei Giardini Melis, vi sono
episodi di eccesso di consumo di alcolici che trascendono in degrado urbano
con abbandono di bottiglie nelle aiuole e nei viali dei giardini stessi,
nonché nelle aiuole della via Cornigliano, recentemente riqualificata”. Il
documento, se verrà approvato, impegnerà la presidente del Municipio VI
Medio Ponente e la giunta “ad attivarsi presso gli uffici competenti
affinché a Cornigliano venga ripristinato il divieto di consumo di alcolici,
nei luoghi pubblici, dalle ore 12 alle 8 del mattino successivo”. Il tema
era stato affrontato, nei mesi scorsi e nel precedente ciclo amministrativo,
anche in consiglio comunale dal consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano
Vacalebre.
“I giardini Melis ritrovo di sbandati e persone dedite all’alcol”
Il gruppo consiliare di Fratelli dItalia al municipio 6 commenta in una
nota: “Con questa mozione andiamo a colmare un problema già noto da tempo e
che il centrosinistra non ha mai voluto affrontare prendendo le distanze
negli anni sulla necessità di stringere le maglie contro lillegalità. In
particolare, i Giardini Melis sono diventati nellultimo periodo luogo di
ritrovo di sbandati e persone dedite allalcol, che si riuniscono arrecando
disturbo e lasciando la piazza nel degrado e nella sporcizia. La giusta
soluzione è dare risposte immediate alla cittadinanza con unordinanza ad
hoc”.