Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 21.11.24

21 Novembre 2024
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

DMOVE

Il nuovo Codice della Strada è legge: stretta su autovelox, ubriachi al
volante e monopattini

*Con il voto favorevole del Senato, diventa legge il nuovo Codice della
Strada già approvato alla Camera. Stretta su ubriachi e drogati al volante,
confermate le nuove regole in tema monopattini e autovelox*

*di Pasquale Agizza*

A otto mesi dal passaggio alla Camera, la riforma del Codice della Strada
ottiene il via libera anche al Senato. Palazzo Madama ha infatti approvato
il testo con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. Anche se il
provvedimento andrà in vigore già dopo 15 giorni dalla pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale, per alcuni punti sarà necessario aspettare i necessari
decreti attuativi.

Il Senato ha approvato, senza nessuna modifica di rilievo, il testo già
passato alla Camera a marzo. È un testo che punta in larga parte sulla
sicurezza stradale, con una serie di inasprimenti delle regole soprattutto
nel campo della guida in stato di ebbrezza o in condizioni alterate.

*Limiti agli autovelox, targa per i monopattini e stretta su alcol e droga.
Le novità del Codice della Strada*

*Multe più severe per la guida in stato di alterazione*

Il contrasto alla guida in stato di alterazione psicofisica è infatti uno
dei punti cardine della riforma: il nuovo CdS prevede che, per chi fa uso
di stupefacenti prima di mettersi alla guida, basti semplicemente la
positività al test per la revoca e la sospensione di tre anni della
patente. Rispetto alle regole vigenti, non è più necessario che le forze di
polizia constatino l’evidente stato di alterazione psicofisica.

Stretta anche per ciò che riguarda la guida in stato d’ebbrezza: multa da
573 a 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi per chi viene
“pizzicato” con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro,
multa da 800 a 3.200 euro, con sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno
e contestuale detenzione fino a sei mesi per chi guida con un tasso
alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro.

*Se bevi non guidi: cos’è e quanto costa l’Alcolock*

Guidare con un tasso alcolemico superiore agli 1,5 grammi per litro
comporta una sanzione da 1.500 a 6.000 euro, sospensione della patente da
uno a due anni e pena detentiva fino a sei mesi. Chiunque venga multato per
guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore agli 0,8 grammi
per litro, dovrà provvedere a sua spese all’installazione dell’alcolock,
quel dispositivo che non permette alla vettura di partire nel caso in cui
il tasso alcolemico sia superiore a zero.

*Stretta anche all’uso dello smartphone*

Sempre in tema sicurezza e contrasto ai comportamenti pericolosi, aumentano
le sanzioni per chi utilizza il cellulare alla guida. Le sanzioni vanno ora
da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro, con sospensione della
patente di una settimana (se i punti sulla patente sono superiori a 10) o
di due settimane (se i punti sulla patente sono inferiori a 10). La
sanzione aumenta fino a un minimo di 350 euro in caso di recidiva. In
questo caso, la sanzione massima è di 1.400 euro.

Aumentano le sanzioni anche per una specifica violazione relativa ai limiti
di velocità: se la velocità rilevata è più alta di almeno 10 km/h del
limite ma non di più di 40 km/h, la sanzione è compresa tra 173 e 694 euro.
Se però la stessa tipologia di violazione avviene in città, per due volte
nello stesso anno, allora la sanzione cresce, andando da un minimo di 220 a
un massimo di 880 euro. Oltre alla decurtazione dei punti, la patente sarà
sospesa per un minimo di 15 giorni, con un massimo di 30.

La fotocamera IA che vede se usi lo smartphone mentre guidi funziona. 1000
trasgressori in una settimana

Per quel che riguarda invece i neopatentati, dovranno passare tre anni dal
conseguimento della patente per guidare auto dalla potenza superiore o pari
a 105 kW (142 CV) o veicoli che abbiano una potenza superiore ai 75 kW per
tonnellata.

*Confermate le nuove regole sui monopattini*

Uno dei temi più dibattuti in riferimento al nuovo Codice della Strada è
quello relativo ai monopattini elettrici: saranno necessari infatti targa e
assicurazione, ma la disciplina per l’ottenimento della targa è uno dei
punti che dovrà essere normato da un prossimo decreto attuativo.

Il conducente dovrà inoltre indossare sempre il casco, anche se
maggiorenne. I monopattini elettrici potranno circolare solo su strade
urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Rispetto alla
precedente norma scompare l’esplicito permesso a circolare sulle piste
ciclabili. Sempre vietata la circolazione nelle aree pedonali e contromano.

*Stretta sui monopattini: ora servono assicurazione, targa e casco*

*Installare un autovelox sarà molto più difficile*

In chiusura, panoramica sulla nuova regolamentazione relativa agli
autovelox, che sposa in pieno le disposizioni del decreto di maggio 2024.
Nello specifico, gli autovelox potranno essere utilizzati solo in strade ad
alto tasso di incidentalità, e in città ma non potranno sanzionare in caso
di limite inferiore ai 50 km/h.

Non potranno essere tarati poi per rilevare infrazioni quando la velocità
indicata è inferiore di 20 km/h al limite. Detto in altri termini, se il
limite su quella tipologia di strada è di 110 km/h orari, gli autovelox non
potranno imporre limiti, e quindi segnalare infrazioni, inferiori ai 90
km/h.

Autovelox, in Italia il 10% del totale mondiale. Ma con il nuovo decreto
diventerà più difficile installarli

Altra limitazione, su strade extraurbane dovrà esserci almeno 1 km fra un
autovelox e l’altro. In caso di più violazioni consecutive sulla stessa
strada, il guidatore riceverà una sola multa, ma con l’importo aumentato di
un terzo.

ILPOST

La contestata riforma del codice della strada è legge

*Ci sono sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza e nuove
regole sui monopattini elettrici, ma nessun intervento sulla principale
causa di incidenti*

*(Giacomo Longo/LaPresse)*

Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma del codice della
strada, una legge da tempo discussa che è stata voluta e molto promossa dal
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e allo stesso
tempo molto contestata dalle opposizioni e da diverse associazioni di
attivisti per la sicurezza stradale. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La riforma è divisa in due parti: nella prima modifica concretamente
l’attuale codice della strada, approvato nel 1992 e poi cambiato varie
volte negli anni; nella seconda introduce una legge delega che attribuisce
al governo il compito di riorganizzare le norme sulla motorizzazione e la
circolazione stradale.

Tra le novità più importanti ci sono pene e sanzioni più severe per chi
guida in stato di ebbrezza. Chi viene condannato per un tasso alcolemico
rilevato superiore a 0,8 grammi per litro sarà scritto sulla patente un
codice che indica o il divieto di assumere alcol prima di guidare o
l’obbligo di guidare un veicolo dotato di “alcolock”, un dispositivo che
rileva il tasso alcolemico del conducente e che blocca il veicolo in caso
sia maggiore di zero. L’obbligo permane per due anni, o tre se il tasso
rilevato in origine era superiore a 1,5: se in questo periodo il conducente
segnalato dai codici viene trovato di nuovo positivo all’alcol test, le
sanzioni e le pene per ogni nuova violazione sono aumentate di un terzo.

Ci sono novità anche per chi viene fermato alla guida sotto effetto di
stupefacenti. La riforma stabilisce che chiunque abbia assunto sostanze
stupefacenti e guidi stia di fatto commettendo un reato, anche nel caso in
cui non si trovi in uno stato di «alterazione psico-fisica». La polizia
stradale potrà fare immediatamente dei prelievi di saliva a qualsiasi
persona venga fermata: finora era obbligatorio solo in caso di incidente.

La riforma introduce poi sanzioni più severe per chi usa cellulari o altri
apparecchi elettronici mentre guida: la multa andrà da 250 a 1.000 euro
(finora era da 165 a 660 euro), a cui si aggiunge la sospensione della
patente da 15 giorni a due mesi (il periodo varia sulla base di quanti
punti ha il conducente sulla patente). Finora la sospensione era prevista
solo se il conducente aveva già fatto una violazione simile nei due anni
precedenti. Se nei due anni successivi viene trovato di nuovo con il
cellulare alla guida, la sanzione e la durata della sospensione della
patente vengono aumentate.

La legge prevede anche alcune modifiche alle norme sui rilevatori di
velocità, comunemente chiamati autovelox: in questo caso però non aggrava
pene e sanzioni ma le diminuisce. Se un automobilista supera i limiti di
velocità più volte nell’arco di una giornata sullo stesso tratto stradale
dovrà pagare solo una volta. Finora invece le sanzioni sono state
cumulabili, quindi se si superava più volte il limite sullo stesso tratto
di strada bisognava pagare più multe separate. Un principio simile è
applicato alle Zone a traffico limitato (Ztl): in base alla riforma, se si
fanno più accessi nella stessa Ztl in un solo giorno sarà sufficiente
pagare una sola multa.

Le modifiche sugli autovelox sono state giudicate molto permissive da chi
contesta la legge, che in generale è ritenuta molto problematica da chi si
occupa di sicurezza stradale perché non interviene a sufficienza sulla
principale causa degli incidenti stradali, ossia la velocità troppo alta
delle auto.

Oltre alle opposizioni, anche associazioni ed esperti di sicurezza stradale
hanno contestato la riforma, che prevede in effetti misure molto favorevoli
agli automobilisti, a discapito dei pedoni e dei ciclisti. Ci sono state
diverse manifestazioni negli scorsi mesi, durante le quali il codice
rinnovato da Salvini è stato definito spesso «codice della strage».

A questo proposito la riforma elimina le cosiddette “case avanzate”, una
definizione introdotta nel 2020 per riferirsi agli spazi riservati ai
ciclisti negli incroci regolati dai semafori: sono spazi davanti alla linea
d’arresto delle auto in cui le bici possono aspettare che il semaforo
diventi verde e in sostanza partire prima delle auto. La riforma inoltre
elimina l’obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza ai ciclisti:
dovranno solo «prestare particolare attenzione», una formulazione vaga e
che in caso di contenziosi permetterà un’interpretazione più larga della
norma. Viene anche introdotto l’obbligo per le auto che sorpassano una bici
di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri, ma solo «ove le
condizioni della strada lo consentano».

Tra le altre misure introdotte dalla riforma, una delle più citate e tra le
più pubblicizzate da Salvini è quella sui monopattini elettrici: i
conducenti dovranno dotarsi di un contrassegno adesivo (una specie di
targa), e sarà obbligatorio il casco. In più non si potranno guidare
monopattini elettrici fuori dai centri abitati.

FANPAGE

Nel nuovo Codice il governo Meloni ha bocciato tutte le proposte di
famiglie di vittime della strada

*Il nuovo Codice della strada approvato dal Senato interviene su diversi
temi: guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, neopatentati e altri
ancora. Ma secondo il gruppo Codice della strage – che raccoglie molte
famiglie di vittime della strada – non ci sono interventi sulle vere cause
degli incidenti. E anzi, in alcune casi la situazione viene peggiorata.
Anche perché tutte le proposte delle famiglie sono state ignorate. *

*A cura di Luca Pons*

“Tutta la maggioranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega) si porterà
per sempre la responsabilità di non aver accolto nessuna proposta dei
familiari di vittime della strada”. Questo è il messaggio fatto circolare
dal gruppo Codice della strage, che raccoglie associazioni ambientaliste,
sindacati, ma soprattutto numerosissime associazioni che rappresentano
famiglie di persone morte in seguito a incidenti stradali. Oggi il Senato
ha dato il via libera definito al nuovo Codice della strada, che introduce
diverse novità in tema di guida in stato di ebbrezza, neopatentati, ma
anche bici e monopattini elettrici.

Il gruppo Codice della strage, come suggerisce il nome, ha contestato fin
dall’inizio l’impostazione della norma, colpevole di non aumentare la
sicurezza sulle strade, anzi. Tra le accuse al governo e alla maggioranza
quella di essersi concentrati su un approccio repressivo su consumo di
alcool e stupefacenti, che sono la causa di appena il 5% degli incidenti
provocati da autisti giovani, mentre le norme sulle vere causa di morti e
feriti – dall’eccesso di velocità, alla distrazione, alle mancante
precedenze – non ci sarebbero stati cambiamenti efficaci.

Il Codice, secondo il gruppo, ha tolto spazio e sicurezza a pedoni,
ciclisti e altri utenti vulnerabili della strada. Ha tolto margine per la
realizzazione di ciclabili, zone a traffico limitato e isole pedonali, reso
più difficili i controlli automatici sulle infrazioni, tolto autonomia ai
Comuni. Oltre a delegare il governo ad alzare i limiti massimi di velocità,
limitato le multe per eccesso di velocità (se si commette più di
un’infrazione in un’ora).

Per quanto riguarda la distrazione, sono sì aumentate le multe per chi usa
il cellulare alla guida, ma senza migliorare le possibilità di controllo.
In particolare, il governo ha respinto la proposta di permettere i
controlli anche con strumenti digitali, cosa che invece avviene in altri
Paesi dell’Unione europea.

Da parte sua, il gruppo aveva avanzato numerose proposte, spinte anche
dalle famiglie delle vittime. Si parlava principalmente di puntare alla
‘città 30‘. Ovvero, dato che quasi tre quarti degli incidenti avvengono su
strade urbane e la prima causa degli incidenti mortali in città è la
velocità (seguita dalla distrazione e dalla mancata precedenza), puntare a
un limite di velocità massimo di 30 chilometri all’ora in centro.

Questo avrebbe potuto essere accompagnato da lavori sulle strade per
aiutare a garantire il rispetto dei limiti e limitare il traffico, oltre a
dare più spazio a pedoni e ciclisti. In più, si sarebbero potuti rafforzare
i controlli e si sarebbero potute lanciare campagne di comunicazione e
educazione sul tema della sicurezza stradale in città.

Misure che, secondo Codice della strage, avrebbero potuto aiutare a ridurre
il numero di morti sulle strade. Nel 2022 le vittime sono state 3.159, in
aumento rispetto al 2019 (pre-Covid). Statisticamente, chi viene investito
da un veicolo che va ai 50 all’ora ha poche probabilità di sopravvivere,
che invece aumentano di molto se la velocità è di 30 km/h.

Il dibattito sulle zone 30 è stato acceso negli scorsi mesi, e il ministro
dei Trasporti Salvini ha preso una posizione nettamente contraria. Ora,
Codice della strage ha rivendicato che in molti casi c’è ancora margine per
intervenire: “Il governo ha un anno di tempo” per varare i vari decreti che
metteranno in pratica molte delle norme previste nel Codice. “Noi ci faremo
sentire”, ha garantito il gruppo.

UPDAY

Nuovo codice della strada, arriva l’Alcolock: cos’è, come funziona e quanto
costa

*redazione*

Il disegno di legge che riforma il Codice della Strada introduce importanti
novità per migliorare la sicurezza stradale e ridurre i comportamenti
pericolosi alla guida. Tra le misure principali: il ritiro della patente
per chi guida utilizzando il telefonino, in stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti. Lo stesso provvedimento si applicherà
anche a chi abbandona animali in strada.

Un altro pilastro della nuova riforma del Codice della Strada è
rappresentato dalle norme più severe contro la guida in stato di ebbrezza.
Un punto centrale della riforma è l’introduzione obbligatoria dell’Alcolock
per chi viene sorpreso alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8
grammi per litro. Questo dispositivo, già utilizzato in molti Paesi
europei, è un etilometro collegato all’accensione del veicolo: il
conducente deve soffiare nell’apparecchio, e il motore non si avvia se il
tasso rilevato supera lo zero. Per i trasgressori abituali, sarà introdotto
il divieto assoluto di consumare bevande alcoliche prima di mettersi al
volante per un periodo che potrà variare da due a tre anni, in base alla
gravità dell’infrazione.

In caso di rilevamento di positività all’alcol durante i controlli, le
conseguenze saranno drastiche: revoca immediata della patente, obbligo di
visita medico-legale e divieto di conseguire una nuova licenza di guida per
almeno tre anni. Per chi è già stato sanzionato con un tasso alcolemico
superiore a 0,8 grammi per litro, la guida sarà consentita esclusivamente
su veicoli dotati di Alcolock. Questo dispositivo, che funziona come un
etilometro, impedisce l’avvio del motore se rileva la presenza di alcol
nell’organismo del conducente. Un test negativo sarà l’unico modo per poter
mettere in moto la vettura, garantendo così un maggiore controllo e
prevenendo ulteriori infrazioni.

Ora dovranno arrivare le specifiche delle caratteristiche tecniche, le
spiegazioni per il montaggio e quali saranno le officine autorizzate per
l’installazione. Il costo sarà a carico dell’automobilista: si parla di un
corso di circa 1.500 euro.

LACUCINAITALIANA

Nuovo Codice della Strada: quanto si può bere senza multe?

*Entreranno in vigore nuove regole, molto più stringenti anzitutto per chi
assume alcolici. Ecco quali sono i limiti e quanto si può bere (se proprio
dovete…)*

di Fabiana Salsi

21 novembre 2024

*Nuovo codice della strada*

Anche il Senato ha detto sì al nuovo Codice della Strada: 83 voti
favorevoli, 47 contrari e un astenuto hanno fatto sì che la riforma tanto
voluta dal Governo – e in particolare dal ministro dei Trasporti e delle
Infrastrutture Matteo Salvini – fosse approvata. Praticamente tal quale,
dato che tutti i 350 emendamenti presentati dalle opposizioni sono stati
respinti.

*Quando entra in vigore il nuovo Codice della Strada*

Perché le nuove regole entrino in vigore, la legge dovrà essere firmata dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopodiché serviranno 15
giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Insomma, prima di
Natale dovremmo attenerci alle nuove disposizioni.

*Quanto si può bere alla guida secondo il nuovo Codice della Strada*

Le novità sono tante, cominciando dalle misure più severe per chi guida
dopo aver bevuto alcolici. Chi verrà trovato al volante con un tasso
alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro dovrà pagare una multa
tra i 573 e 2170 euro e vedrà sospendersi la patente da 3 a 6 mesi.
Ovviamente, con un tasso alcolemico maggiore le multe e le sospensioni
della licenza di guida saranno più pesanti. Nello specifico: un tasso
alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro è considerato reato punibile con
una sanzione fino a 3200 euro, la detenzione fino a sei mesi e la
sospensione della patente fino a un anno. Si arriva alla sospensione della
patente per due anni per chi invece supera un tasso alcolemico di 1,5
grammi per litro, punibile anche con una sanzione fino a 6mila euro oltre
che con detenzione fino a sei mesi.

*Le nuove regole per chi beve prima di guidare*

Tra le grandi novità anche il fatto che tutti coloro che avranno un tasso
superiore a 0,8 grammi per litro avranno una sorta di alert sulla patente:
un codice che indica l’obbligo di guidare con “alcolock” (dispositivo che
rileva il tasso alcolemico e che impedisce all’auto di avviarsi quando è
superiore a zero) o il divieto assoluto di assumere una quantità anche
minima di alcolici prima di guidare. Più o meno come i neopatentati, che
già da tempo per tre anni hanno l’obbligo di tasso alcolico zero e, in caso
di mancato rispetto delle norme, corrono il rischio di vedersi decurtare 10
punti dalla potente o di avere l’obbligo installare l’alcolock.

Quanto si può bere prima di guidare senza correre il rischio della multa

Posto che bere alcolici non fa bene dato che contengono etanolo che è una
sostanza cancerogena, e che alterano sempre e comunque lo stato
d’attenzione rendendo pericolosa la guida, per arrivare a un tasso
alcolemico di 0.5 (il minimo) basterebbe bere circa due bicchieri di vino a
stomaco vuoto, mezzo in più a stomaco pieno (ed è una media, calcolata in
eccesso tenendo come riferimento le tabelle Isis). Da sapere però che un
tasso alcolemico di 0.5 indica già un’alterazione: una leggera euforia e
una perdita di concentrazione. Non vale mai la pena correre certi rischi.

*Codice della strada: le nuove regole per stupefacenti, cellulari,
monopattini*

Tornando al nuovo codice stradale, la stretta è anche per chi guida sotto
l’uso di stupefacenti o sostanze psicotrope: da quando entrerà in vigore
l’accertamento sarà immediato e farà fede il test a cui si viene sottoposti
dalla polizia stradale. Insomma, non ci sarà bisogno di ulteriore
accertamento sanitario come succede ora. Una volta accertata la positività
scatterà la revoca e la sospensione della patente. Le sanzioni saranno più
severe anche per chi usa apparecchi elettronici alla guida, e quindi non
solo cellulari: la pena è una multa fino a 1000 euro (e non più 660) e la
sospensione della patente fino a due mesi. Ultima stretta riguarda i
monopattini elettrici che dovranno avere una sorta di targa e non si
potranno usare fuori dai centri abitati. I conducenti inoltre dovranno
indossare il casco.

*Le nuove regole su autovelox, Ztl e bici*

Al contrario il Governo si è mostrato molto tollerante contro chi supera i
limiti di velocità, nonostante l’alta velocità – come stanno facendo notare
le associazioni che rappresentano le vittime della strada, oltre che le
opposizioni – sia la principale causa degli incidenti stradali. Per
esempio, se si superano i limiti dello stesso autovelox più volte nell’arco
di una giornata, basterà pagare la multa una volta sola e quindi le
sanzioni non saranno più cumulabili. Stessa regola varrà per la Ztl. Altra
novità che sta destando polemiche, specie dopo i tanti incidenti mortali
degli ultimi mesi, riguarda gli obblighi delle auto rispetto ai ciclisti,
che non avranno più spazi riservati agli incroci, né la precedenza. Il
nuovo codice della strada dice che gli automobilisti dovranno «prestare
particolare attenzione»: un’espressione vaga che di fatto permetterà
un’interpretazione più generosa della norma, a favore di chi è al volante.

(*) Nota: modifiche al Codice della Strada, si poteva far meglio. Nessuno
dei 350 emendamenti è stato accolto, compresi quelli ispirati dalle
associazioni che si occupano di sicurezza stradale.
Pochi o nulli investimenti: le norme a costo zero difficilmente funzionano,
oltre ad aumentare le sanzioni per guida in stato di ebbrezza, sarebbe
stato utile un sostanziale incremento della dotazione di etilometri. É come
mettere un cartello “attenti a cane” più grande, quando il cane non c’è.
Per evitare che nei confronti dell’Alcolock ci sia lo stesso accanimento a
che è in atto per l’etilometro, sarebbero necessari protocolli e
regolamentazioni chiari e definitivi, possibilmente in tempi brevi.
Per la guida in stato di ebbrezza, anche se i limiti di alcolemia non sono
cambiati, sembra passare la percezione che non si possa nemmeno più bere un
bicchiere prima di guidare. Qualcuno si indigna, i produttori si
preoccupano, noi ce ne rallegriamo.

FUTUROEUROPA

LA CONTESTAZIONE DELLA FUNZIONALITA’ DELL’ETILOMETRO –

*Alessandra Zorzi 21 Novembre 2024 Camera di Consiglio Corner*

Il caso in esame trae origine da una sentenza con la quale un automobilista
veniva condannato alla pena di anni uno di arresto ed euro tremila di
ammenda per guida in stato di ebbrezza. Quest’ultimo proponeva appello che
confermava la sentenza così il caso arrivava in Cassazione.

In particolare, il ricorrente si doleva del fatto che, a suo dire, non era
stato provato il regolare funzionamento dell’etilometro adoperato per
verificare lo stato di ebbrezza in ragione della asserita carenza delle
periodiche revisioni di funzionalità.

La Corte riteneva il ricorso inammissibile. Con riferimento all’onere
probatorio la Cassazione evidenziava, dunque, come l’imputato non possa far
valere un “generico interesse ad essere portato a conoscenza dei dati
relativi alle omologazioni e alle revisioni” dell’etilometro: ovvero,
l’imputato non può limitarsi a contestare in modo del tutto generico
l’asserito mal funzionamento del misuratore, l’asserita mancanza di
omologazione o di taratura, ma è tenuto, invece, fornire una prova
contraria a detto accertamento, dimostrando la sussistenza di vizi ed
errori di strumentazione, consistenti in “vizi correlati all’omologazione
dell’apparecchio, non essendo sufficiente la mera allegazione della
difettosità dell’apparecchio” o “dimostrando l’assenza o l’inattualità dei
prescritti controlli”.

Nel caso di specie, il Giudice d’Appello aveva correttamente argomentato
circa il fatto che il ricorrente non aveva addotto alcun elemento di prova
tale da evidenziare un difetto di funzionamento dell’etilometro e della
asserita falsificazione dei risultati. Quest’ultimo si era limitato a
dedurre genericamente asseriti malfunzionamenti, senza provare alcunché
mentre i risultati del test avevano evidenziato “nella loro sostanziale
univocità e, simmetria e compatibilità con gli elementi sintomatici
riscontrati, la condizione di ebbrezza alcolica all’interno alla soglia di
cui in imputazione”. La sentenza di condanna, dunque, veniva confermata.

ILTRAFILETTO

Ubriaca danneggia un locale, poi aggredisce con morsi e sputi i carabinieri

*Entrambi sono rimasti feriti durante la colluttazione*

*Teramo – *Giornata movimentata a Piazza Garibaldi, a Teramo, dove i
Carabinieri della Sezione Radiomobile sono stati protagonisti di due
distinti interventi per episodi di violenza.

Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, quando un uomo,
infastidito dal ritardo di un autobus della compagnia TUA, ha aggredito
l’autista con due pugni al volto, dandosi poi alla fuga. L’autista, ferito,
è stato trasportato all’ospedale per ricevere cure mediche. Grazie alle
rapide indagini, i Carabinieri sono riusciti a identificare l’aggressore,
che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Inoltre, sarà proposta una
misura di prevenzione nei suoi confronti.

Il secondo intervento è avvenuto durante la notte, quando una donna, in
evidente stato di ebbrezza, stava danneggiando un locale. All’arrivo dei
militari, la situazione è degenerata: la donna ha reagito con calci, sputi
e persino morsi. Dopo una breve colluttazione, i Carabinieri sono riusciti
a immobilizzarla e a trarla in arresto per resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale. Entrambi i militari sono rimasti feriti durante l’operazione,
riportando prognosi rispettivamente di cinque e un giorno.

I due episodi sottolineano ancora una volta l’importanza della presenza
costante delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza nei luoghi
pubblici e la tutela dei cittadini.

FANPAGE

Laos, morta turista 19enne, prima di lei altre vittime: “Sospetto
avvelenamento da metanolo”

21 Novembre 2024

Nella città turistica di Vang Vien, a Laos, sono state registrate quattro
morti nell’ultima settimana. L’ultima vittima si chiama Bianca Jones,
19enne in viaggio per il Sud Est del Pacifico con un gruppo di amici, le
altre sono state uno statunitense e due ragazze danesi. La causa più
accreditata è un presunto avvelenamento da metanolo nell’alcool. Da qui,
l’allerta dei dipartimenti di Stato australiano, inglese e statunitense.

GAMBEROROSSO

Vino in lattina, rifermentati e no alcol: l’inarrestabile cambiamento di
gusto della GenZ

*Il terzo forum mondiale delle Donne del Vino ha svelato chi sono i
consumatori del futuro. La presidente Daniela Mastroberardino: “Dobbiamo
ragionare senza pregiudizi”*

21 Nov 2024,

*a cura di Loredana Sottile*

Consumi di vino in calo; maggiore attenzione verso prodotti biologici e
naturali; interesse per i no e low alcol; spostamento verso il bere
miscelato e packaging ecofriendly (lattina compresa). Sono alcuni trend che
si stanno affermando nel mondo e che son venuti fuori dal terzo Forum
mondiale delle Donne del Vino, organizzato a Roma dall’Associazione guidata
da Daniela Mastroberardino.

Dall’Argentina all’Australia fino alla Cina, passando per la Francia e la
Germania, la situazione appare abbastanza omogenea, come è emerso dalle
testimonianze dalle 12 portavoce di associazioni vitivinicole femminili: i
giovani bevono meno vino e hanno bisogno di nuove strategie e nuovi
linguaggi per essere coinvolti.

*Bollicine, biologici e a bassa gradazione alcolica*

«In Germania c’è una contrattura dei consumi a causa delle crisi economica.
I consumatori più giovani preferiscono i cocktail, il vino per loro è una
bevanda troppo complicata per il nuovo lifestyle», spiega Trixi Bannert
(Vinissima). Per Melanie Pfister (Femme de Vin), in Francia si va verso
«vini più leggeri, con alcol molto basso: si scelgono più i bianchi. Stesso
discorso sul packaging: sempre meno bottiglie senza sughero, e l’utilizzo
di bag-in-box». «I giovani? Chiedono vini più leggeri: rosati, bollicine e
orange wine», è la testimonianza dalla Croazia di Sanja Muzaferija (Women
on Wine).

Anche al di fuori del Vecchio Continente i trend sono molto simili. In
Georgia la Generazione Z ama i Pet Nats rifermentati in bottiglia»,
aggiunge Tamara Gvaldze (Georgian Association of Women Winemakers).
«Chiedono freschezza, packaging più leggeri e sostenibilità», dice Cristina
Pandolfi (Amuva) dall’Argentina. «In Cile i giovani rappresentano l’11% di
chi consuma vino e preferiscono vini più facili da bere a basso grado
alcolico, più dolci e fruttati», aggiunge Cristina Alvarez Gonzalez (Muv
Chile). Per Nicky Grandorge della New Zealand Women in Wine i giovani si
orientano su «bevande alternative al vino, possibilmente low alcol». «In
Canada sono popolari il cidro e la birra – argomenta Susana Ochoa Vega
della Canadian Women’s Wine Association – Il futuro? Vini a basso grado
alcolico e vini biologici e naturali».

*Ragionare senza pregiudizi*

A tirare le conclusioni la presidente italiana delle Donne del Vino Daniela
Mastroberardino che, incalzata dal Gambero Rosso, si è soffermata proprio
sui vini low e o no alcol, che non si possono ancora produrre in Italia:
«Sono tanti i trend in comune con il resto del mondo: packaging,
sostenibilità, bassa gradazione alcolica. Credo che si debba ragionare
senza pregiudizi ed andare anche oltre gli steccati e i preconcetti che il
vino ancora ha su certe tipologie di prodotto».

A supporto anche i dati di Nomisma Wine Monitor, presentati da Roberta
Gabrielli, secondo cui negli ultimi 20 anni, il consumo di vino in Italia è
calato da 29,3 milioni di ettolitri nel 2003 a 21,8 milioni nel 2023 con
switch importanti dei gusti. Secondo un recente sondaggio di Wine Monitor
sui consumatori di vino, il 93% della Gen Z cerca vini con certificazioni
di sostenibilità, il 59% packaging con vetro chiaro, il 53% con basso
contenuto alcolico, il 31% vino dealcolizzato e l’11% preferirebbe la
lattina. Il mondo cambia. Il vino italiano è pronto alla sfida?

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