RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
ILPIACENZA
Redefine alcohol è la campagna dellOms per riconsiderare il consumo di
alcol
In Italia, secondo i dati dellOsservatorio Nazionale Alcol, i consumatori a
rischio sono 8 milioni, tra i quali 1 milione e 350mila giovani, 2 milioni e
mezzo di donne, 2 milioni e 550mila anziani; 3 milioni e 700mila
binge-drinkers
di Rosanna Cesena
È partita il 2 ottobre e si chiude il 30 novembre la campagna-azione
dellUfficio Regionale europeo della Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) Redefine alcohol, volta a riconsiderare luso di alcol, alla luce
della evidenza scientifica dei benefici del non bere o del bere di meno,
inteso come mezzo di prevenzione sulla rilevanza del rischio, anche
oncologico, del consumo moderato – insito anche in un singolo bicchiere.
LOsservatorio Nazionale Alcol (ONA) dellIstituto Superiore di Sanità
(ISS), realizzatore della campagna è partner formale di Ridefinire lalcol
e promuove per tutta la durata della campagna attività di informazione,
formazione e sensibilizzazione al fine di contribuire a ridurre i rischi e i
danni dellalcol in Italia.
Redefine alcohol è un invito alla azione che chiama le persone a ripensare
il proprio rapporto con il consumo di alcol, a saperne di più sui rischi che
questo ha sulla salute.
Nel mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno,
fortemente influenzato anche in Italia dal consumo pur moderato di alcol, è
stato reso noto che il 21% delle donne in 14 Paesi europei è a conoscenza
del collegamento tra uso moderato di alcol e rischio di sviluppare il tumore
al seno, un rischio che inizia già con bassi livelli di consumo di alcol.
Rischi legati alla assunzione di alcol
Lalcol è una sostanza psicotropa e un agente cancerogeno di tipo 1, ma in
Europa almeno una persona su due sembra inconsapevole dei rischi legati alla
assunzione di bevande alcoliche.
Secondo dati diffusi dallOMS, lalcol è responsabile di un decesso su 11 in
Europa e può causare oltre 200 malattie, dallinfarto, allictus, passando
per problemi digestivi ed è anche un fattore di rischio di almeno 7 tipi di
cancro, inclusi: al seno, allesofago, al fegato e al colon-retto.
Oltre agli effetti intossicanti acuti tipici, gli effetti a breve e lungo
termine dellalcol, possono essere gravi, estendendosi anche a terze
persone, come dimostrato dalla incidentalità stradale, prima causa di morte
prematura evitabile tra i giovani in Italia, o ai casi di violenza intra –
ed extra-familiare e di criminalità agita sotto gli effetti dellalcol.
Il codice europeo contro il cancro afferma esplicitamente che non esistono
livelli di uso sicuri per la salute, consigliando di limitare il consumo di
qualunque tipo di bevanda alcolica, come già indicato dalle più importanti
linee guida internazionali (che limitano a 2 drink a settimana luso) e
formula come consiglio di prevenzione oncologica quello di non bere mai
bevande alcoliche.
LAgenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro dellOMS (IARC), stima per
lItalia 10.000 nuovi casi di cancro ogni anno correlati alluso di
qualunque tipo di bevanda alcolica, il 19,8% dei quali causati dal consumo
di quantità inferiori al bicchiere e mezzo (20 grammi di alcol). (*)
In Italia, 3200 nuovi casi di cancro nelle donne vedono il cancro della
mammella come condizione prevalente con 2300 nuovi casi evitabili ogni anno,
di cui il 45% per consumi moderati inferiori al bicchiere e mezzo di
qualunque tipo di bevanda alcolica. Il secondo bicchiere consumato dalla
donna incrementa del 27% il rischio di cancro della mammella, del 21% il
rischio di cancro del colon-retto tra i maschi e per queste due condizioni
si registra un boom fra gli under 50, anche in relazione alluso combinato
del fumo che incrementa di 30 volte il rischio.
In Italia, il 68% delle cirrosi epatiche femminili e il 49% di quelle
maschili è causato dallalcol, prevalentemente dal consumo di vino (**),
bevanda di riferimento degli adulti, con percentuali di progressione verso
lepatocarcinoma di cui lalcol è responsabile di una quota stimata tra il
32% e il 45% andando a sovvertire leziologia classica della malattia
epatica che vede lalcol e non più i virus epatitici, oggi contrastati dalla
disponibilità di antivirali mirati, come causa prevalente.
In Italia, secondo i dati dellOsservatorio Nazionale Alcol, pubblicati
nellultima Relazione del Ministro della Salute al Parlamento, i consumatori
a rischio sono 8 milioni, tra i quali 1 milione e 350mila giovani (650mila
minori), 2 milioni e mezzo di donne, 2 milioni e 550mila anziani; 3 milioni
e 700mila sono binge-drinkers, consumatori che bevono per ubriacarsi, con
valori massimi registrati tra i 18-24enni (624mila).
LOsservatorio Nazionale Alcol (ONA) dellIstituto Superiore di Sanità (ISS)
diffonde e promuove la campagna OMS-EU per favorirne le finalità e garantire
in Italia lincremento di consapevolezza sui rischi e danni causati dalluso
di alcol, mettendo a disposizione la versione italiana dei materiali da
utilizzare per la diffusione sui media e attraverso i social, oltre alle
infografiche utili a sintetizzare i dati e le informazioni sullevidenza
scientifica mirata a garantire scelte informate.
(*) Nota: al giorno.
(**) Nota: vale la pena di ripeterlo, prevalentemente dal consumo di vino.
LEGGO
Digiuno e alcol a volontà, il “trend” per non ingrassare e avere effetti
immediati: cos’è la drunkoressia. Allarme tra i giovani
«Nellimmaginario collettivo lalcol, essendo una sostanza legale, non viene
percepito come altre sostanze dabuso e il suo consumo nei contesti
ricreativi sembra una pratica normale»
di Redazione web
Una delle ultime tendenze, che ha preso piede in USA e che ormai è molto
presente anche nel nostro paese è la drunkoressia. Una cattiva e pericolosa
abitudine che prende in causa l’alcolismo e l’anoressia e che riguarda i
giovani. Il “trend” consiste nell’assumere grandi quantità di alcol in poco
tempo senza, però, aver mangiato precedentemente. Ma cosa spinge i giovani
verso questo comportamento?
Drunkoressia: effetti e cause
Gli adolescenti, soprattutto le ragazze, sentono l’esigenza di assumere
poche calorie e questo spiega il digiuno. Mentre è risaputo che assumere
dell’alcol senza mangiare velocizza notevolmente l’arrivo degli effetti: tra
cui euforia, entusiasmo e perdita dei freni inibitori. Insomma, sono sempre
di più i ragazzi che scelgono questa strada, quella dell’abbuffata alcolica.
Come riportato dal Corriere della Sera, il fenomeno è in aumento come
dimostrano gli accessi nel Ser.D., il Servizio per le Dipendenze di Bari.
I dati
In base agli accessi registrati al Servizio per le Dipendenze è emerso che
nel 2023 sono stati registrati 125 accessi di under 25 per consumo di alcol.
Da gennaio 2024, il dato è più che raddoppiato e si contano 304 under 25, di
cui 54 ragazzi sotto i 19 anni che hanno manifestato sintomi di un abuso di
alcol da occasionale a problematico. Come spiegato da Guido Di Sciascio,
direttore ad interim del Dipartimento dipendenze patologiche (*) della Asl
barese, il problema della dipendenza da alcol è dovuto dalla differente
percezione del rischio: «Nellimmaginario collettivo lalcol, essendo una
sostanza legale, non viene percepito come altre sostanze dabuso e il suo
consumo nei contesti ricreativi, anche in età adolescenziale, sembra una
pratica normale».
Il direttore del Dipartimento prosegue spiegando quali sono le dipendenze
dei casi che vengono accolti quotidianamente: «Diversi accessi al Ser.D.,
spesso, sono per dipendenza da cannabinoidi o cocaina, salvo, poi, in fase
di anamnesi emerge che alla base cè un abuso uso di alcol (**) che precede
il consumo di sostanze illegali abbassando la percezione dei rischi e,
dunque, favorendo luso di droghe. Cè poi una grossa parte di questo mondo
giovanile che fa uso di alcol con binge drinking nel weekend, ma che non
giunge mai allosservazione clinica.
Questo comporta altre implicazioni non sanitarie, ma un costo indiretto per
il Paese come interruzione degli studi, problematiche giudiziarie e di altro
genere».
Alcol e minori
Il Dipartimento ha anche attivato il Centro di Diagnosi Precoce a causa
della forte presenza di pazienti giovani, sotto i 25 anni, in molti casi
minorenni. «Abbiamo così la possibilità di avviare un programma terapeutico
precoce nei confronti del minore, che viene seguito in spazi dedicati nel
rispetto della privacy dello stesso, e anche interventi di sostegno nei
confronti dei genitori o degli accompagnatori» ha detto Angela Lacalamita,
dirigente psicologa del Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Bari.
Inoltre la prevenzione viene fatta anche direttamente nelle scuole del
territorio.
(*) Nota:è difficile fare prevenzione parlando di stili di vita se poi chi
si occupa di determinate sofferenze viene denominato Dipartimento
Dipendenze Patologiche. Sembra si cerchi di fare di tutto per tenere
lontane le persone e le famiglie, invece che favorirne lavvicinamento.
(**) Nota: sigh.
IL MESSAGGERO
Agostina Rubini Medina, studentessa di 24 anni sviene per l’alcol in un
cassonetto dei rifiuti a Maiorca, schiacciata e incenerita in discarica
La polizia sta cercando tracce del dna della ragazza dopo che il contenuto
all’interno del bidone è stato bruciato
Si teme che una studentessa sia morta dopo essersi addormentata in un bidone
della spazzatura prima di essere schiacciata e incenerita in una discarica a
Maiorca. La vittima, Agostina Rubini Medina di 24 anni, era scomparsa da
oltre due settimane dopo una serata nella località di villeggiatura
spagnola.
Le tracce di dna
La polizia sta cercando tracce del dna della ragazza nella discarica dopo
che il contenuto del cassonetto è stato bruciato.
I dati del suo cellulare sono stati utilizzati per ricostruire i suoi
spostamenti prima della scomparsa. Le forze dell’ordine ritengono che
Agostina stesse aspettando un autobus verso mezzanotte. Poi, secondo la
ricostruzione, qualcosa che le appartiene sarebbe finito nel bidone della
spazzatura e lei ci sia salita dentro per recuperarlo.
Il testimone
Il vice capo della polizia Fernando Reboyras ha affermato che si ritiene che
la donna sia svenuta a causa dell’alcol e che successivamente un camion
della spazzatura abbia svuotato il cassonetto e l’abbia schiacciata a morte.
Un testimone che stava aspettando l’autobus poco prima della sua morte notò
la sua borsa sistemata accanto al contenitore. L’uomo non avrebbe però
sentito la donna chiedere aiuto né urlare prima che i netturbini arrivassero
nei minuti successivi per svuotare il bidone. Gli inquirenti hanno affermato
che il veicolo ha raggiunto un inceneritore di rifiuti poco prima dell’una,
quando il telefono della donna di 24 anni si è spento. Ora gli investigatori
stanno lavorando per trovare le tracce del dna della studentessa tra le
ceneri e i rifiuti della discarica.
IL GIORNALE
Ubriaca si addormenta in un bidone e viene schiacciata dal camion dei
rifiuti
La polizia spagnola ritiene che la ragazza abbia perso i sensi a causa
dell’acol e che si rimasta dentro il cassonetto. Il camion dei rifiuti l’ha
schiacciata, uccidendola, e il suo corpo è stato bruciato
Choc in Spagna, dove il caso di una giovane donna scomparsa ha assunto tinte
davvero fosche. La ventiquattrenne Agostina Rubini Medina, sparita nel nulla
dopo una serata trascorsa insieme agli amici, potrebbe essere infatti morta
schiacciata nel camion dei rifiuti. Un dramma inaccettabile per la famiglia
della ragazza e per la comunità, ma che potrebbe essere presto confermato
dagli esami di laboratorio.
La vicenda
Agostina Rubini Medina è scomparsa da circa tre settimane. La giovane aveva
trascorso la serata insieme a degli amici a Palma di Maiorca, in Spagna, e
da allora non si è più saputo nulla di lei, tanto che si sono mobilitate
anche diverse associazioni, come la “Sos Desaparecidos”. Gli inquierenti
indagano da giorni sul suo caso e, secondo quanto emerso, la sera del 2
ottobre, dopo i bagordi con gli amici, la ventiquattrenne, probabilmente
ubriaca, si sarebbe sporta in un cassonetto della spazzatura per recuperare
qualcosa. Caduta all’interno del grosso bidone, non sarebbe più riemersa.
Secondo gli investigatori, la ragazza avrebbe perduto i sensi a causa
dell’alcol, che avrebbe interagito con alcuni farmaci che assumeva.
Il resto si trasforma in un autentico racconto dell’orrore. Poco dopo la
mezzanotte, infatti, il camion guidato dagli operatori ecologici sarebbe
passato per raccogliere i rifiuti. Durante l’operazione di svuotamento del
cassonetto, Agostina Rubini Medina sarebbe stata schiacciata o, comunque,
soffocata. Il mezzo ha poi proseguito il suo percorso verso la discarica, e
lì il corpo della ragazza sarebbe stato bruciato nell’inceneritore.
Una morte orribile alla quale la comunità si rifiuta di credere. Eppure dei
resti umani sarebbero stati effettivamente rinvenuti in un impianto di
smaltimento rifiuti, proprio dove il cellulare della giovane è stato
agganciato per l’ultima volta da una cella telefonica. Sono in corso degli
esami di laboratorio per stabilire se quel materiale combaci o meno con il
Dna della ventiquattrenne.
Il racconto dei testimoni
La sera della scomparsa Agostina Rubini Medina era vestita con dei blue
jeans, una t-shirt marrone e una camicia. Nel manifesto pubblicato al fine
di rintracciarla, viene descritta come una giovane donna alta 1,6 metri, con
occhi marroni e capelli castani. E un segno distintivo, un tatuaggio sulla
schiena. “Era una donna magra che aveva difficoltà a consumare alcol. La
situazione è stata aggravata dai farmaci che stava assumendo”, ha dichiarato
alla stampa estera Fernando Reboyras, vice capo della polizia locale.
Qualcuno ha raccontato di averla vista aspettare da sola l’autobus lungo la
strada. Nessuno, però, l’avrebbe udita chiedere aiuto al momento della
caduta nel cassonetto.
ILPIACENZA
Serve superalcolici a minorenni: nei guai gestore di un locale
A Bobbio nel fine settimana. I controlli dei carabinieri
Controlli durante la movida bobbiese nel fine settimana. I carabinieri e
una unità cinofila della guardia di finanza sono entrati in alcuni locali
del centro della Valtrebbia e hanno appurato che in uno di questi si legge
in una nota ufficiale – erano stati serviti cocktail ad alcuni giovanissimi,
tra i quali un minore di 16 anni. Il servizio, svolto nellultimo fine
settimana, rientra tra quelli che sono stati disposti per prevenire
problematiche dovute allassembramento di molti giovani, quali ad esempio
liti per futili motivi o eventuale consumo di sostanze stupefacenti. Le tre
pattuglie che erano state disposte, sono entrate in vari locali ed in uno di
questi hanno accertato che il gestore aveva servito delle bevande alcoliche
a sei minorenni. A quel punto sono scattati i provvedimenti: amministrativi
per quanto riguarda laver servito gli alcolici ai ragazzi di 16 e 17 anni e
penali per aver servito alcol al ragazzo 15enne. Tre le perquisizioni
personali, con esito negativo, eseguite dai militari ed in totale 26
avventori sono stati identificati e controllati. Si ricorda che il divieto
di somministrazione non riguarda solo i minori di 16 anni ma anche quelli di
18, e che la verifica circa la maggiore o minore età del cliente che
richiede bevande alcoliche deve essere svolta dal gestore, ma anche da
qualsiasi dipendente a cui viene richiesta la bevanda. Questo obbligo
infine, che cade nella responsabilità del gestore o del dipendente, non è da
ritenersi assolto con la sola apposizione nel locale di avvisi o cartelli.
GAZZETTA DI MANTOVA
Ubriaco tampona lauto dei carabinieri mentre controllano un altro
automobilista sbronzo
La pattuglia di Castel Goffredo domenica mattina a Casaloldo stava
effettuando lalcol test a un 52enne fermato alla guida quando sono stati
colpiti da unaltra auto: patenti ritirate e denunce
Nella morsa degli ubriachi. Nel senso più letterale delle parole. I
carabinieri di Castel Goffredo domenica mattina si sono ritrovati
schiacciati tra due automobilisti che avevano esagerato con lalcol. Alle
prime ore dellalba di domenica una pattuglia in servizio perlustrativo,
nota un veicolo zigzagare sulla strada provinciale numero 8, arteria che
porta da Castel Goffredo a Casaloldo. I carabinieri decidono così di
effettuare un controllo, dal momento che il conducente dellOpel Corsa, un
52enne residente in provincia, manifesta tutti i sintomi di chi guida sotto
leffetto di sostanze alcoliche. Sottoposto alla prova delletilometro, il
guidatore risulta positivo con un tasso alcolemico pari a 1,33 g/l.
E fin qui, tutto normale.
Il tamponamento
Durante tali operazioni, però, sullo stesso senso di marcia in cui si
trovano il veicolo fermato e la macchina dei carabinieri, parcheggiata
dietro, arriva unaltra auto: una Ford Focus con alla guida un 19nne di
Castel Goffredo. La Focus tampona la gazzella dei carabinieri che, seppure
a margine della strada, aveva anche i lampeggianti accesi.
Lurto con laltro ubriaco
A causa della spinta per il tamponamento lauto dei carabinieri colpisce
lOpel Corsa del primo automobilista controllato. I carabinieri, increduli
per quanto accaduto, prendono atto che anche il conducente della Ford Focus
guidava manifestando evidenti sintomi di ebbrezza alcolica. Scatta anche per
lui allora la prova delletilometro. Scontato il risultato: positivo con un
tasso alcolemico di 1,36 g/l.
Patenti ritirate e denunce
Nonostante potrebbe sembrare un racconto da Scherzi a Parte, alla fine
entrambi i conducenti si sono visti ritirare la patente, ed entrambi sono
stati denunciati perché guidavano in stato di ebbrezza alcolica.
I rilievi del tamponamento sono stati effettuati dai carabinieri di Goito.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, e
leventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo nel
contraddittorio tra le parti.