RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
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LANUOVA RIVIERA
I giovani bevono sempre di più. Cacaci: “Alcol? Non fa mai bene. Neppure in
piccole quantità”
*Il direttore del dipartimento per le Dipendenze: “Non esistono droghe
leggere. Tutte aggrediscono il cervello”*
di Redazione
23 Settembre 2023
*SAN BENEDETTO DEL TRONTO* – Dall’alcol alle droghe, di ogni tipo, aumenta
l’uso di sostanze tra i giovani. «Si tratta di una vera e propria emergenza
sociale – tiene a precisare Francesco Cicchi, presidente della Cooperativa
Ama Aquilone – che si ripercuote anche sulle comunità. Questa tendenza è lo
specchio di un malessere sociale che viene espresso da parte dei più
giovani con l’assunzione di diverse sostanze: siamo di fronte a dei
poliassuntori. Ed ecco che diventa di fondamentale importanza il supporto
delle istituzioni anche nel promuovere attività di prevenzione e
informazione soprattutto tra gli adolescenti».
Un fenomeno confermato anche dalla Relazione annuale al Parlamento sul
fenomeno delle tossicodipendenze 2023 (dati raccolti nel 2022) in cui si
evince che aumentano i consumi sia nella fascia 18-64 anni sia nella fascia
15-19 anni. Rispetto al 2021 preoccupa soprattutto l’incremento dei consumi
nella fascia giovanile che passa dal 18,7% al 27,9% con un aumento dell’uso
di cannabinoidi sintetici e nuove sostanze psicoattive.
Il direttore del Dipartimento di dipendenze patologiche dell’Ast Ascoli
Piceno, dottor Claudio Cacaci sottolinea come «una pubblicità ingannevole
incoraggia i giovani ad assumere alcol e sostanze cosiddette “leggere”, ma
ricordo che quest’ultime non esistono: tutte le droghe aggrediscono le
cellule del cervello con effetti negativi sulla salute psicofisica delle
persone».
Del resto la crescente variabilità nel mercato delle sostanze stupefacenti
è influenzata dalla disponibilità e dal consumo di nuove sostanze
psicoattive, ovvero composti sintetici che, essendo rapidamente
manipolabili, sono difficili da rilevare e non sono immediatamente elencati
nelle liste delle sostanze vietate dalla legge. In questi ultimi tempi ne
sono state identificate 62, di cui 8 mai viste prima in Europa, e si
osserva una crescente diversificazione dei prodotti a base di cannabis. Ne
derivano modelli di consumo sempre più complessi, incentivati probabilmente
dal fatto che gli utilizzatori possono beneficiare di un’offerta maggiore
di sostanze.
«Quello che sta emergendo – prosegue il dottor Cacaci – è l’aumento di
consumo di alcol tra le ragazze e i ragazzi in aggiunta alle altre
sostanze. A riguardo voglio sottolineare che l’alcol fa sempre male, non
esiste una quantità che apporti dei benefici all’organismo».
In questo quadro appare evidente come sinergie interistituzionali siano
sempre più centrali al fine di garantire l’efficacia degli interventi di
prevenzione e delle attività di contrasto. Le comunità, del resto, in
questo momento, si trovano a gestire nuove situazioni e problematiche,
trasversalmente rispetto agli ambiti sanitari, giuridici e sociali.
Basti pensare al poliutilizzo di sostanze o alla compresenza in molti casi
di dipendenze da sostanze insieme a dipendenze comportamentali. Infatti
oltre all’uso di sostanze, negli ultimi anni, si è assistito all’emergere
di ulteriori comportamenti a rischio e potenzialmente additivi, spesso
legati a Internet e alle nuove tecnologie.
Il più diffuso tra questi è il gioco d’azzardo che lo scorso anno ha
interessato circa la metà degli studenti 15-19enni, a livello nazionale.
«Sicuramente le dipendenze digitali tra i più giovani hanno registrato un
aumento a causa della pandemia. Diversa è la questione dell’abuso di alcol,
un fenomeno che non si è mai arrestato» conclude il dottor Cacaci. Proprio
per questo la Cooperativa Ama Aquilone gestisce progetti che si occupano
delle problematiche legate al gioco d’azzardo patologico e, più
recentemente, anche alle dipendenze digitali, e rientrano nell’ambito del
Piano Regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione
del rischio da GAP e dipendenze digitali, finanziato da Regione Marche, e
realizzato e promosso dal Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Ast
Ascoli Piceno.
MICROBIOLOGIAITALIA
Posso Bere Alcolici se Prendo Antibiotici?
Settembre 23, 2023
Nazzareno Silvestri
La domanda se sia sicuro bere alcolici mentre si assumono antibiotici è un
argomento comune di discussione e preoccupazione tra le persone che stanno
seguendo un trattamento antibiotico. In questo articolo, esploreremo questa
questione in modo dettagliato, offrendo informazioni basate sulla scienza
per aiutarti a prendere decisioni informate sulla tua salute. È importante
sottolineare che consultare un professionista medico è sempre la scelta
migliore quando si tratta di interazioni tra farmaci e alcol.
Posso Bere Alcolici se Prendo AntibioticiFigura 1 – Scienza e Sicurezza:
Alcol e Antibiotici, un Mix Da Evitare?
*Antibiotici: Cosa Sono e Come Funzionano*
Gli antibiotici sono farmaci prescritti per combattere le infezioni
batteriche nel corpo umano. Funzionano uccidendo o rallentando la crescita
dei batteri responsabili dell’infezione. Gli antibiotici sono ampiamente
utilizzati per trattare una varietà di infezioni, tra cui infezioni del
tratto respiratorio, delle vie urinarie e delle ferite.
Alcol e Antibiotici: L’Interazione
L’interazione tra alcol e antibiotici è un argomento complesso. In
generale, l’alcol può influenzare la capacità del corpo di metabolizzare e
assorbire i farmaci, compresi gli antibiotici. Questo può portare a diverse
conseguenze, tra cui:
1. Riduzione dell’Efficienza del Trattamento
L’assunzione di alcolici durante il trattamento con antibiotici può
compromettere l’efficacia del farmaco. Questo potrebbe significare che
l’infezione non viene trattata in modo adeguato, portando a complicazioni.
2. Effetti Collaterali Aumentati
L’alcol può aumentare gli effetti collaterali di alcuni antibiotici, come
nausea, vomito, mal di testa e vertigini. Questi sintomi possono diventare
più gravi quando l’alcol è coinvolto.
3. Influenza sul Fegato
Tanto gli antibiotici quanto l’alcol sono processati dal fegato.
L’assunzione di entrambi contemporaneamente può sovraccaricare il fegato,
aumentando il rischio di danni.
*Antibiotici Specifici e Alcol*
Va notato che l’interazione tra alcol e antibiotici può variare a seconda
del tipo specifico di antibiotico. Alcuni antibiotici possono interagire in
modo più significativo con l’alcol rispetto ad altri. Ecco alcune categorie
di antibiotici e le loro interazioni con l’alcol:
Penicilline e Cefalosporine: Questi antibiotici tendono a avere interazioni
limitate con l’alcol. Tuttavia, il consumo eccessivo di alcol può
compromettere il sistema immunitario, riducendo la capacità del corpo di
combattere l’infezione.
Metronidazolo e Tinidazolo: L’assunzione di alcol mentre si prendono questi
antibiotici può causare gravi reazioni, tra cui nausea, vomito,
palpitazioni e mal di testa.
Fluconazolo: Questo farmaco antifungino può avere una leggera interazione
con l’alcol, ma è importante evitare il consumo eccessivo.
*Decisioni Prudenti*
La decisione di bere alcolici mentre si assumono antibiotici dovrebbe
essere presa con cautela. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
Consultare il Medico: Prima di bere alcolici durante il trattamento
antibiotico, parla con il tuo medico o farmacista. Saranno in grado di
darti indicazioni specifiche basate sul tuo caso.
Leggi l’Etichetta del Farmaco: Leggi attentamente le informazioni fornite
con il tuo antibiotico. Alcuni farmaci includono avvertenze specifiche
sull’uso dell’alcol.
Limita il Consumo: Se il medico autorizza il consumo moderato di alcol,
assicurati di farlo con moderazione. Evita di bere in eccesso.
Monitora gli Effetti Collaterali: Stai attento a eventuali sintomi o
effetti collaterali durante il trattamento. Se noti reazioni avverse,
interrompi il consumo di alcol e consulta immediatamente un professionista
medico.
*Conclusioni*
In conclusione, la risposta a “Posso bere alcolici se prendo antibiotici?”
dipende dal tipo specifico di antibiotico che stai assumendo e dalle
istruzioni del tuo medico. In generale, è prudente evitare il consumo
eccessivo di alcol durante il trattamento antibiotico per garantire
l’efficacia del farmaco e prevenire reazioni avverse.
QUINEWSVALDICORNIA
Niente alcol in centro, illustrata l’ordinanza
*Per contenere gli episodi di microcriminalità, emessa una ordinanza che ne
consente il consumo solo negli spazi di pertinenza dei pubblici esercizi*
*PIOMBINO* — Il Comune di Piombino ha incontrato i commercianti per
individuare un piano di contrasto alla microcriminalità nel centro
cittadino. Presenti il sindaco Francesco Ferrari, e gli assessori Vittorio
Ceccarelli e Sabrina Nigro. Durante la riunione il sindaco ha illustrato il
contenuto di un’ordinanza mirata ad arginare il fenomeno.
“La situazione – ha dichiarato il sindaco e gli assessori – purtroppo non è
nuova ed è stata oggetto di numerosi confronti anche con Prefetto e
Questore, ai quali è stata chiesta un’implementazione del personale e degli
strumenti a servizio delle Forze dell’ordine. Le pur limitate competenze
del Comune in materia, però, consentono l’emissione di un’ordinanza per
adottare misure più stringenti per arginare i disagi. Non pretendiamo che
sia risolutiva ma di certo può fornire un supporto per l’azione delle Forze
dell’ordine. L’incontro di oggi è stato fondamentale per condividerne il
contenuto e rendere tutti i soggetti coinvolti parte attiva nel percorso,
così che sia più efficace possibile”.
L’atto prevede il divieto assoluto di consumo di alcolici ventiquattro ore
su ventiquattro, per adesso limitato a Piazza Gramsci, via Costa, via Gori,
Piazza Niccolini, Corso Italia, via Pisacane, via Torino, viale della
Resistenza, viale della Repubblica, piazza Verdi e via Lombroso ad
eccezione degli spazi di pertinenza dei pubblici esercizi. Nelle stesse vie
dalle 18 alle 6 del mattino è inoltre vietato consumare qualsiasi tipo di
bevanda in contenitori di vetro ed è previsto anche un divieto di vendita
di alcolici e bevande anche non alcoliche in vetro dalle 20 alle 6 del
mattino, ad esclusione della somministrazione nelle aree di pertinenza dei
pubblici esercizi.
“L’ordinanza – hanno spiegato – sarà in vigore a partire dal 22 Settembre
fino al 31 Ottobre. Anche insieme alle associazioni di categoria, agli
esercenti e alle Forze dell’ordine, ne valuteremo l’efficacia e,
eventualmente, apporteremo modifiche o integrazioni”.
GIURISDIZIONI A CONFRONTO
FANPAGE
Ubriaca alla guida, uccide sposa nel giorno del matrimonio. Il giudice:
“Resta in carcere, è pericolosa”
*Samantha Miller aveva 34 anni. È morta lo scorso aprile in un incidente in
Carolina del Sud provocato dalla 25enne Jamie Lee Komoroski, che aveva un
livello di alcol nel sangue superiore a tre volte il limite legale. Anche
il marito e due invitati al matrimonio coinvolti nel sinistro.*
A cura di Biagio Chiariello
22 Settembre 2023
*STATI UNITI -* Il giorno più bello della sua vita è stato anche l’ultimo.
Lo scorso aprile Samantha Miller, 34 anni, è morta nel giorno del suo
matrimonio. Una donna, ubriaca, ha travolto lei e il suo sposo a Folly
Beach, nella Carolina del Sud.
Ora per Jamie Lee Komoroski sono arrivate le accuse ufficiali: guida in
stato di ebbrezza con conseguente morte, gravi lesioni personali e omicidio
sconsiderato. Nei confronti della 25enne il giudice ha negato la richiesta
di cauzione dopo aver stabilito che fosse a rischio di fuga.
I fatti risalgono allo scorso 28 aprile quando Komoroski provò un incidente
nel quale perse la vita la sposa Samantha Miller e rimasero ferite
gravemente altre tre persone, tra le quali il marito Aric Hutchinson.
Le autorità hanno affermato che la donna “estremamente ubriaca e stava
andando troppo forte” quando la sua Toyota ha sbattuto sul retro di un
carrello da golf che trasportava i due sposi e due invitati al matrimonio.
A seguito del ’impatto il mezzo andò completamente distrutto. Samantha fu
colta in pieno. I soccorritori provarono invano a rianimarla.
Il livello di alcol nel sangue della 25enne era superiore a tre volte il
limite legale. Eppure la Komoroski ha detto agli agenti intervenuti sul
post che non aveva fatto “nulla di male”.
Gli avvocati difensori di Komoroski avevano chiesto il suo rilascio dietro
cauzione di 100.000 dollari, a condizione che entrasse in un programma di
riabilitazione per abuso di sostanze, sostenendo che non rappresentava né
un pericolo per la comunità né un rischio di fuga. Hanno anche citato la
mancanza di precedenti penali della donna e il forte sostegno della
famiglia.
*Il giudice però ha deciso che dovrà restare in carcere.*
TELEUNICA
Ubriaco al volante, uccide una donna e fugge: arrestato in Spagna
22 set 2023
Barbara Gerosa
Ubriaco al volante. Aveva travolto una moto su cui viaggiavano marito e
moglie di Monza. La donna era morta poche ore dopo, mentre l’automobilista
aveva abbandonato l’auto scappando a piedi. Rintracciato, condannato, evaso
dai domiciliari e ora, dopo tre anni, arrestato in Spagna dove si era
rifugiato. In manette è finito un 35enne di origini ecuadoriane residente a
Muggiò. A fermarlo i carabinieri di Desio dopo lunghe e complicate indagini.
La schianto a settembre 2020 lungo la superstrada 36. Per la donna,
sbalzata sull’asfalto, non c’era stato scampo. L’ecuadoriano era scappato
senza fermarsi a prestare soccorso, rifugiandosi a casa della sorella, dove
era stato subito arrestato dai carabinieri a Muggiò per omicidio stradale,
fuga del conducente, guida in stato di ebrezza perchè guidava con un tasso
alcolemico tre volte i limiti consentiti dalla legge. Ma in carcere non era
rimasto a lungo.
A febbraio 2021 la concessione degli arresti domiciliari, ma dopo pochi
mesi il 35enne si era reso irreperibile. Grazie all’avvio di
intercettazioni telefoniche e specifici accertamenti di natura bancaria,
gli uomini dell’Arma sono riusciti a intercettare l’uomo in Spagna, dove
aveva trovato rifugio, a casa del fratello. Sul suo capo un mandato di
arresto europeo richiesto dalla Procura della Repubblica di Monza: il
latitante è stato catturato dalla guardia Civil spagnola, attivata dal
Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. Sbarcato all’aeroporto
di Milano Linate, è stato accompagnato nel penitenziario di Opera per
scontare la condanna definitiva di 7 anni, 3 mesi e 26 giorni.
BUFALE.NET
False credenze Il barilotto di grappa del San Bernardo tra miti e leggende
di Shadow Ranger – Settembre 22, 2023
Ci sono una serie di concetti così incardinati nell’immaginario collettivo
da vivervi di rendita come idee pure. Non importa più della loro veridicità
storica, se esse siano o non siano state vere in un remoto passato: tutti
giureranno di aver imparato, se non di avere un nonno che spergiura di aver
visto un San Bernardo porgergli una botticella di grappa legata al collo.
*Il barilotto di grappa del San Bernardo tra miti e leggende*
Visione probabilmente dovuta alla bevuta di grappa di altra fonte: non
certo l’inesistente botticella del San Bernardo.
Parliamo da un dato di fatto: nessuna persona sana di mente darebbe una
botticella di grappa a qualcuno che sta congelando. Nessuno.
L’alcol è un potente vasodilatatore: crea l’illusione del calore
accelerando la dispersione del calore stesso, abbassa ulteriormente la
temperatura corporea e crea uno stato di torpore che rende ancora più
difficile uscire vivi da una situazione di assideramento.
Nel 1049 un tale Bernardo di Mentone (canonizzato San Bernardo nel 1681 e
confermato patrono delle Alpi nel 1923) fece costruire un ospizio sulle
rovine del tempio di Giove, situato nel passo montano delle Alpi, come
ricovero per i viandanti.
Ospizio naturalmente gestito da monaci, che si occupavano anche della
gestione dello stesso e dell’ausilio ai viandanti, con l’ausilio dei fidi
Mastini Alpini, specie ora praticamente estinta e confluita nel San
Bernardo e altre specie alpine derivata a sua volta dai mastini usati dalle
legioni romani.
I Mastini Alpini e i loro discendenti accuratamente selezionati, i San
Bernardo, venivano usati dai monaci per tracciare la pista sulla neve e
soccorrere i dispersi, oltre che per la forza motrice e la difesa, come
animali da tiro e talora anche da piccola soma.
Nel 1820 il pittore Sir Edwin Landseer dipinge l’opera “Alpine Mastiffs
Reanimating a Distressed Traveler”, ovvero “Mastini delle Aplini rianimano
un viandante in difficoltà”. In ottemperanza al falso mito dell’alcol come
soccorso per i congelati, i due mastini nel dipinto (in copertina) appaiono
uno con un pesante collare metallico e l’altro con una botticella.
Tanto bastò per popolarizzare l’immagine salvifica del cagnone con la
botticella pronto a offrire da bere a chiunque, entrata nell’arte, nella
narrativa e tra i divertenti gadget da comprare al proprio San Bernardo.
ORVIETONEWS
Guidava ubriaco in A1 con un tasso alcolemico prossimo al coma etilico
REGGIONLINE
Ubriaco al mercato coperto di Reggio: picchia vigilante e carabinieri.
TELEUNICA
Monza: ubriaca urla e aggredisce i poliziotti, arrestata
PERUGIATODAY
Perugia, è ubriaco e sviene lungo i binari del treno
CRONACHE DELLA CAMPANIA
Maxi rissa a Positano: tra 3 americani ubriachi e tre giovani locali –
Cronache della Campania
LA NAZIONE
Camionista ubriaco accoltella collega. Fermato dalla polizia con il taser