RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
DISSAPORE
Cè una cantina italiana che produce un vino a tema Hello Kitty, e lUK ha
deciso di vietarne la vendita
Una cantina dell’Oltrepò Pavese ha un’intera linea di vino dedicata a Hello
Kitty. Dall’altra parte della Manica, però, storcono il naso.
di Luca Venturino
Il mondo del vino è in crisi, e non è certo un segreto. Si compra e si beve
sempre meno, un po per consumatori sempre più vicini alle declinazioni NoLo
o dealcolate e un po perché i portafogli, ahinoi, tendono a essere sempre
più magri. Tocca inventarsi qualcosa, insomma, qualcosa per riconquistare il
favore di riflettori e clienti; e con linfluencer marketing ormai ben
avviato, seppur in ritardo, verso il suo naturale tramonto, tocca affidarsi
ad altre figure. Come Hello Kitty.
Funzionerà? Difficile dirlo: quel che è certo è che, almeno dallaltra parte
della Manica, non sta funzionando affatto. E non perché gli inglesi non
abbiano a cuore liconico gattino nipponico, badate bene, ma piuttosto
perché le autorità di settore hanno ritenuto opportuno metterne al bando la
vendita.
Sul banco degli imputati cè lazienda agricola Torti, situata a Montecalvo
Versiggia, nel cuore dellOltrepò Pavese, forte di una intera linea dedicata
a Hello Kitty dai rosè declinati spumante in formato da 375 ml al pinot
nero fermo messo alla gogna nelle terre dAlbione. Azienda agricola che, è
bene notarlo, si professa innocente. Ma quali sono le accuse?
LIndependent Complaints Panel (o ICP per gli amici) è una forma di autorità
che, come suggerisce il nome, si occupa di prendere in esame i reclami sui
prodotti in vendita. Lindustria dellalcol ha ovviamente un ramo dedicato,
che nelle ultime settimane avrebbe raccolto la segnalazione di un
consumatore rimasto sbigottito nel vedere dellalcol venduto con un marchio
di giocattoli per bambini. Il nostro protagonista non è andato per il
sottile: Come può essere legale?. (*)
Chiamati a difendere i propri prodotti, i portavoce di casa Torti avrebbero
preso a sostenere che HK fosse popolare tra tutte le età, comprese le mamme
e le nonne (ma non i papà e i nonni, a quanto pare), e che non potesse
essere dunque considerato come un marchio esclusivamente dedicato ai
bambini. Il panel dellICP, però, non ha voluto sentire ragioni.
Pur riconoscendo che il marchio sia di fatto legato a un certo grado di
nostalgia che lo avrebbe reso popolare anche tra alcuni consumatori adulti
(ed è risaputo, daltronde, che noialtri abitanti dello Stivale siamo un po
nostalgici), le autorità hanno evidenziato come la sua commercializzazione
nel Regno Unito includa anche una (lunga) serie di materiali mediatici per
bambini, o comunque adatti dai tre anni in su. Vietata la vendita, dunque.
Almeno nel Regno Unito.
(*) Nota: a volte basta una sola persona di buon senso che non si gira
dallaltra parte per ottenere un buon risultato.
CHIETI TODAY
Alla guida sotto l’effetto di alcol e droga, poi l’incidente mortale:
denunciato
L’uomo, che è ricoverato in prognosi riservata, era alla guida della
Volkswagen Golf che nella serata di sabato si è schiantata contro una
banchina, sulla Tiburtina-Valeria: nell’incidente ha perso la vita Mattia
Fracassi, 22 anni
Si sarebbe messo alla guida dell’auto in stato di ebbrezza e di alterazione
psicofisica per avere assunto sostanze stupefacenti il conducente della
Volkswagen Golf che nella serata di sabato scorso si è schiantata contro una
banchina, sulla statale 5 Tiburtina-Valeria, all’altezza del bivio per
Cerchio (L’Aquila). Nell’incidente ha perso la vita Mattia Fracassi, il
ragazzo di 22 anni originario di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila):
viaggiava nell’auto assieme al conducente 31enne e a una ragazza di 20 anni
per tornare a casa dopo una serata trascorsa ad Avezzano.
Come riporta l’agenzia Ansa gli esami ematici e tossicologici eseguiti
nell’ospedale di Avezzano hanno accertato che il conducente della Golf, un
31enne del posto, aveva assunto alcol e droga prima di mettersi al volante.
Il giovane, che è ricoverato in prognosi riservata, è stato denunciato dai
carabinieri della compagnia di Avezzano, che stanno indagando
sull’incidente. La procura della Repubblica ha aperto due fascicoli a carico
del giovane: uno per omicidio stradale e l’altro per la guida in stato di
ebrezza ed alterazione.
Nei prossimi giorni il procuratore chiederà la misura cautelare come atto
dovuto.
TISCALI
Travolse e uccise 15enne, automobilista ubriaco condannato a oltre 7 anni:
“Non ha offerto neanche un risarcimento simbolico”
La Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi e i legali delle
parti civili, tra cui l’avvocato Carlo Fontana, avevano sostenuto in aula
che fosse troppo bassa.
Nessun “risarcimento, neppure simbolico” ha “offerto ai familiari delle
vittime” e vanno evidenziate le “modalità spregiudicate e allarmanti” della
sua “condotta di guida”, oltre alla sua “pericolosità sociale”. Lo scrive la
gup di Milano Rossana Mongiardo nelle motivazioni della sentenza con cui, il
20 giugno, ha condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione Bogdan Pasca, 33
anni, per omicidio stradale per aver travolto, ubriaco e senza patente
valida, a bordo di un furgone il 17 luglio 2023, a Garbagnate Milanese, una
bicicletta con due 15enni, uno dei quali, Valentino Colia, morì, mentre la
ragazza rimase gravemente ferita.
Prima della sentenza di tre mesi fa – con rito abbreviato e ad una pena
molto elevata per il reato di omicidio stradale – erano stati respinti due
tentativi di patteggiamento dell’imputato a pene di 4 anni e 4 anni e 8
mesi. La giudice Mongiardo, nel processo in cui i genitori del 15enne erano
parti civili, con l’avvocato Carlo Fontana, non ha riconosciuto attenuanti,
nemmeno quelle generiche, all’imputato, che era accusato anche di lesioni ai
danni dell’amica di Valentino Colia. E ha disposto pure l’espulsione a pena
espiata del 33enne, anche se è romeno e quindi cittadino comunitario, come
pena accessoria, prevista dalle norme.
La “resipiscenza comunque manifestata nel corso del giudizio” da Pasca,
scrive la giudice, non può bastare per la concessione delle attenuanti,
anche perché l’imputato aveva già “diverse condanne” alle spalle, anche per
maltrattamenti in famiglia, ed era stato più volte “denunciato per
violazioni relative alla guida in stato di ebbrezza”. In più non ha mai
offerto nemmeno un risarcimento “simbolico” alla famiglia del ragazzo e
della giovane rimasta ferita.
La Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi e i legali delle
parti civili, tra cui l’avvocato Carlo Fontana, avevano sostenuto in aula
che fosse troppo bassa. E che, tra l’altro, era in linea con le pene dei
patteggiamenti proposti e respinti. Il 17 luglio del 2023, Pasca, tuttora in
carcere, andava a circa 80 km/h in una strada con limite di 50, quando
investì i due ragazzi che stavano attraversando in bici sulle strisce.
Dietro di loro c’erano altri due amici su una bicicletta, che si salvarono.
L’uomo, che in quel periodo era anche in affidamento in prova ai servizi
sociali, era pure stato denunciato dal datore di lavoro perché si era
appropriato del mezzo della ditta, lo stesso che guidava quella sera. La
misura di sicurezza della “espulsione” a pena espiata è stata disposta dalla
gup mettendo in luce la “pericolosità” di Pasca, che si evince dalla
“concreta gravità del delitto” e dalla sua “indole”, correlata all’abuso di
alcol. È “elevato”, si legge nella sentenza, il rischio che commetta reati
“analoghi”.
Per i familiari del ragazzo la giudice ha disposto risarcimenti a carico
dell’imputato per un totale di quasi mezzo milione di euro. E per la
famiglia della ragazza una provvisionale di risarcimento di 20mila euro. “La
giudice ha dato il massimo della pena che si dà in questi casi e anche se
Valentino non tornerà un minimo di giustizia è stata fatta”, aveva detto la
madre del ragazzo, dopo il verdetto.
PALERMO TODAY
A Collesano si è parlato del difficile rapporto tra alcol e giovani
“Bisogna tenere alta l’attenzione per prevenire i rischi correlati alluso
di alcol”
Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo
esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla
redazione di PalermoToday
Mantenere alta lattenzione nei confronti dei giovani e dei rischi che
questi corrono con lalcolismo. È quanto è emerso nel corso dellincontro
rivolto alle scuole I rischi correlati alluso di Alcol: per una
prevenzione efficace e innovativa nel mondo giovanile, tenutosi nei giorni
scorsi a Collesano davanti a numerosi studenti. Per il dirigente generale
del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico
dellassessorato della Salute Salvatore Requirez, intervenuto al convegno:
“Bisogna applicare il Piano regionale della Prevenzione. Un progetto
pluriennale che vede la sistemazione dei programmi di prevenzione e
lassistenza primaria, allinterno dei quali il contrasto allalcol e delle
dipendenze ha un ruolo di assoluta rilevanza. Liniziativa di Collesano fa
parte di un progetto di ampio respiro, che guarda allinformazione
dettagliata grazie ai grandi professionisti e al coinvolgimento attivo del
corpo docente. È importante acquisire una metodologia di comunicazione su
questo campo”.
È intervenuta anche la direttrice Uc9 Dsm Dipendenze Patologiche Npia
(Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) Asp Palermo Francesca
Picone, sostenendo che «Diventa estremamente importante leducazione
sanitaria e la corretta informazione, rispetto a tutti gli aspetti, che
spesso vengono sottovalutati sul consumo dellalcol, in età giovanile. Cè
bisogno della presenza di esperti del settore della sanità che possono fare
promozione della salute”.
Per il direttore Uoc (Unità Operativa Complessa) Dipendenze Patologiche Asp
Palermo Giampaolo Spinnato: “In questi ultimi anni abbiamo assistito a un
aumento dei consumi alcolici, soprattutto nelle fasce giovanili. Laumento
dei consumi sviluppa problemi. Se si comincia da giovani, i problemi
iniziano prima. Spesso lalcol fa da apripista per i consumi di altre
sostanze. Laumento del consumo di alcolici nella popolazione giovanile è
quindi molto preoccupante”. Il convegno è stato organizzato da Assessorato
della Salute Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio
Epidemiologico – Servizio 5 Promozione della Salute. La segreteria
organizzativa è di Borzì viaggi. Levento ha ottenuto il patrocinio gratuito
da parte dellAzienda Sanitaria Provinciale di Palermo.
CENTROPAGINA
Civitanova, alcol alla guida: ritirate 13 patenti
Centoquaranta i punti decurtati nel corso dei controlli eseguiti dalla
polizia Stradale la notte scorsa lungo la costa. A risultare positivi
all’alcoltest 12 uomini e una donna
Di Benedetta Lombo
CIVITANOVA Stretta nei controlli su strada da parte della polizia Stradale
di Macerata: in una notte sono state 13 le patenti ritirate ad automobilisti
che avevano bevuto più del consentito prima di mettersi alla guida e 140 i
punti decurtati.
I controlli sono stati eseguiti la notte scorsa lungo la fascia costiera
della provincia e in particolare a Civitanova sono state ritirate 13 patenti
per guida in stato di ebbrezza, a sei uomini di età compresa tra i 18 e i 28
anni, sei di età superiore ai 32 anni e ad una donna ventenne.
Complessivamente sono state segnalate cinque violazioni di natura penale e
otto di natura amministrativa. In totale sono stati decurtati 140 punti e
sono state elevate 15 sanzioni al codice della Strada.
I controlli eseguiti dalla polizia di Stato rientrano in un progetto ad
ampio raggio supportato dal Ministero dellInterno, attraverso prefettura,
questura e compartimento polizia Stradale di Ancona, finalizzato a ridurre
il numero degli incidenti stradali e delle vittime su strada in unottica di
prevenzione.
TREVISO TODAY
Ubriachi ballano a bordo strada e sfidano le auto in corsa: tragedia
sfiorata
Ennesima bravata, alle 5.30 di mattina, con protagonisti tre giovani ragazzi
a San Cipriano di Roncade. Musica a tutto volume dall’autoradio poi la
bravata di buttarsi in mezzo alla strada al passaggio delle auto. Sul posto
i carabinieri
Alle 5.30 di mattina, in evidente stato di alterazione, si sono messi a
ballare in mezzo alla strada con la musica a tutto volume dalla loro
autoradio, filmando il tutto e caricando i video sui social. L’ennesima
bravata con un gruppo di giovani protagonisti è avvenuta nel weekend a San
Cipriano di Roncade.
Come riportato da “La Tribuna di Treviso” è stata una donna diretta al
lavoro ad accorgersi per prima delle due ragazze e di un ragazzo intenti a
sbraitare in mezzo alla strada con la musica dell’auto a tutto volume,
ubriachi e con i telefoni a portata di mano. Solo la ridotta velocità della
donna alla guida e la sua prontezza di riflessi hanno evitato il peggio. I
residenti del posto sono stati svegliati dagli schiamazzi e dalla musica
dell’autoradio. Inutili i tentativi di farli spostare a voce. Solo quando i
tre hanno capito che i passanti avevano allertato i carabinieri se ne sono
andati risalendo in auto. All’arrivo dei militari sul posto non c’era più
nessuno. Il sindaco di Roncade, Marco Donadel, ha annunciato controlli a
tappeto per identificare i responsabili che potrebbero essere stati ripresi
dalle videocamere comunali di sorveglianza. Un caso analogo era avvenuto
anche la scorsa settimana a San Fior. Giovani che rischiano la vita per
pubblicare video challenge sui social.
ANSA
Acquistano cibo e alcol con soldi Pnrr, frode da 700mila euro
Erano invece finalizzati alla formazione e alla ricerca
Grappa, vino e parmigiano comprati con i soldi del Pnrr che avrebbero invece
dovuto finanziare la partecipazione a fiere e mostre internazionali da parte
delle piccole e medie imprese.
È soltanto uno degli episodi contestati dai militari della Guardia di
Finanza di Gallarate a tre imprenditori (amministratori di una società con
sede in zona) per i quali la Procura di Busto Arsizio ha chiesto il rinvio a
giudizio.
L’indagine dei finanzieri del Comando provinciale di Varese, guidati dal
generale Crescenzo Sciaraffa, ha sventato una frode al Pnrr del valore di
700mila euro.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Gallarate ha
avuto inizio con la verifica fiscale nei confronti della società che aveva
usufruito di oltre 700 mila euro di crediti d’imposta, dal 2018 al 2023,
finanziati dal Pnrr a partire dal 2022, inerenti a Formazione 4.0., Ricerca
e Sviluppo e Acquisto di beni strumentali nuovi; tutti istituti introdotti
per diverse finalità e che prevedono specifici requisiti per poterne
beneficiare.
La Polizia economico-finanziaria ha individuato subito diverse anomalie.
La società, infatti, risultava aver inserito in attività di ricerca e
sviluppo costi relativi a numerosi lavoratori, quasi tutti addetti alla
produzione e che nulla avevano a che fare con l’innovazione o lo sviluppo di
nuovi prodotti.
Non è stata inoltre trovata documentazione che comprovasse l’avvenuta
formazione per i dipendenti. Sono infine stati rilevati quei finanziamenti
anche a fondo perduto finiti direttamente sul conto di uno degli
amministratori e usati per acquistare cibo e bevande di pregio invece che
per finanziare la partecipazione dell’azienda a fiere e mostre
internazionali. Chiuse le indagini l’Autorità giudiziaria ha chiesto il
rinvio a giudizio per i tre imprenditori.
La società ha deciso per il ravvedimento operoso speciale versando, a
ora, circa 300 mila euro all’erario.
STAMPA REGGIANA
Ubriachi in un bar di Reggio Emilia, lanciano oggetti addosso ai clienti:
denunciati
Si tratta di 5 uomini residenti a Reggio Emilia, tra i 23 e i 42 anni di
età, che giovedì scorso in un locale hanno infastidito la clientela, e dopo
essere stati invitati ad abbassare la voce, hanno iniziato ad aggredire i
presenti gettando loro oggetti e suppellettili. Sono stati denunciati con
l’accusa di lesioni personali e danneggiamento
REGGIO EMILIA Cinque persone, di età compresa tra i 23 e i 42 anni, tutte
di sesso maschile, sono state denunciate alla Procura della Repubblica dai
carabinieri di Reggio Emilia con le accuse di lesioni personali e
danneggiamento.
I fatti risalgono al pomeriggio di giovedì 19 settembre, quando nella
distesa di un esercizio pubblico di Reggio Emilia, i cinque denunciati,
probabilmente anche a causa di abuso di alcol, avrebbero iniziato a
disturbare la clientela. Alla richiesta di un cliente di abbassare la voce e
moderare il linguaggio, hanno iniziato a inveirgli contro e ad aggredire i
presenti lanciando oggetti e suppellettili presenti allinterno del locale e
danneggiando anche la struttura.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, allertati da altri cittadini, e hanno
riportato la situazione alla calma. Uno dei clienti ha riportato lievi
lesioni. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini
preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al
fine delle valutazioni e determinazioni inerenti allesercizio dellazione
penale.