Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 24.9.20

24 Settembre 2020
https://www.nuovoparadigma.it/wp-content/uploads/2020/01/rassegna-stampa.jpg

*RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI*

*A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada*

TIO.CH

*«Senza prenderne coscienza, non avrei mai potuto uscirne»*

*Oggi è la Giornata nazionale sui problemi legati all’alcol. Il tema?
Sfatare i tabù*

*Vergogna e sensi di colpa da una parte, paura di una reazione dall’altra,
impediscono un dialogo e la richiesta di aiuto.*

*di Jenny Covelli*

LUGANO – «Bevevo fino a stordirmi. Alla fine andavo al lavoro solo un
giorno sì e uno no, e avevo pensieri suicidi». Marco è un ex alcolista. A
46 anni ha smesso di bere, ma prima aveva negato per anni il suo consumo
eccessivo. Ha rischiato di perdere tutto. Poi un giorno, per disperazione,
ha deciso di chiedere aiuto. In una clinica gli hanno consigliato di
contattare gli Alcolisti Anonimi. Non beve da vent’anni, ma ogni settimana
partecipa ancora agli incontri. Oggi è la Giornata nazionale sui problemi
legati all’alcol (rimandata di quattro mesi causa Covid-19).

*Il tema è la rottura dei tabù sul consumo di alcol: gli astemi sono
un’eccezione, chi non beve alcol agli aperitivi deve giustificarsi ma chi
perde il controllo viene marginalizzato*, chi è preoccupato offende e
preferisce tacere. «Se emarginiamo gli alcolisti, favoriamo la loro
autoesclusione sociale, l’isolamento, e rendiamo più difficile il loro
ricorso all’aiuto degli specialisti», spiega Marie-Noëlle McGarrity,
responsabile di progetto a Dipendenze Svizzera.

In Svizzera sono 250’000 le persone colpite da problemi di alcol. Circa
mezzo milione di persone sopra i 15 anni ha almeno una persona alcolista
nella sua stretta cerchia famigliare. A questa cifra si aggiungono i circa
100’000 bambini che crescono in famiglie con problemi di alcol. I problemi
di alcol non risparmiano nessuna classe sociale, molti hanno sviluppato una
dipendenza senza mai essersi ubriacati pesantemente e chi cerca di uscire
dalla dipendenza deve spesso fare i conti con le ricadute.

Marco ce l’ha fatta a uscire dalla sua dipendenza, ma «senza una presa di
coscienza personale non sarebbe stato possibile cambiare la situazione e,
nel caso dell’alcol, bisogna restare vigili per tutta la vita», spiega.
L’alcol non è un tabù, ma l’alcolismo sì. I diretti interessati e chi vive
accanto a loro evitano di parlarne. Gli alcolisti tendono piuttosto a
chiudersi in se stessi e sono tormentati dalla vergogna e dai sensi di
colpa. Si instaura così un circolo vizioso, che causa problemi ancora
maggiori.

La Giornata nazionale sui problemi legati all’alcol vuole infrangere il
tabù che circonda i problemi di alcol, rompendo il silenzio e incoraggiando
alcolisti e familiari a chiedere aiuto.

SPUTNIKNEWS

*La Svezia aumenterà le tasse sull’alcol per finanziare il rafforzamento
della difesa*

*Il Governo svedese ha deciso di aumentare ulteriormente le tasse
sull’alcol con l’obiettivo di rilanciare l’economia* (*) e finanziare la
strategia militare del Paese, che include un importante potenziamento della
difesa. “Sentirai che stai facendo una buona azione con la tua birra del
venerdì”, ha detto il Ministro delle finanze Magdalena Andersson.

*Insieme a un aumento delle tasse sulle sigarette, tabacco da fiuto, e
prodotti alla nicotina*, si prevede che l’aumento delle tasse porterà a
circa 1 miliardo di corone svedesi (quasi 100 milioni di euro).

Secondo il ministro delle finanze svedese, l’aumento delle tasse
contribuirà a finanziare l’aumento della spesa per la difesa.

“Potrai sentire che stai facendo una buona azione con la tua birra del
venerdì”, ha detto al quotidiano Expressen il ministro delle finanze
Magdalena Andersson.

I nuovi prezzi entreranno in vigore dal 1 ° gennaio 2023, cinque anni dopo
l’ultimo aumento della tassa sull’alcol.

“La tassa sull’alcol non è affatto indicizzata, quindi se non la aumenti,
la tassa viene erosa e, dopo tutto, non abbiamo ambizioni inferiori per la
salute pubblica”, ha detto Andersson a Expressen.

La vendita e la tassazione degli alcolici sono state storicamente
rigorosamente regolamentate in Svezia, con bevande con un contenuto
alcolico superiore al 3,5% disponibili solo dalle forniture del monopolio
statale Systembolaget. *Le tasse rappresentano già la maggior parte del
prezzo al dettaglio, con l’imposta sull’alcol che rappresenta circa il 32%
della vendita finale*, insieme all’IVA intorno al 20%. Ciò rende il mercato
svedese degli alcolici uno dei più costosi d’Europa.

Si stima che il nuovo ulteriore incremento porterà una bottiglia di vino ad
aumentare di circa un’altra corona (quasi 10 centesimi di euro), i liquori
costerà diverse corone in più e la birra 0,25 in più (2 centesimi circa).

Finora quest’anno, per via della pandemia coronavirus e dei confini chiusi,
le vendite di birra della Systembolaget sono salite alle stelle. Tra
gennaio e agosto, Systembolaget ha venduto 26,5 milioni di litri di birra e
sidro in più rispetto al periodo corrispondente del 2019, guadagnando 300
milioni di SEK (oltre 28 milioni di euro). Anche le vendite di vino e
liquori sono aumentate.

Il nuovo aumento della tassazione è già stato criticato da professionisti,
tra cui Anna-Karin Fondberg, CEO dei birrifici svedesi. Secondo il suo
articolo per il quotidiano Aftonbladet, la politica di tasse elevate ha
effettivamente ha portato sì, entrate elevate ai tempi delle restrizioni
del coronavirus, ma questo effetto svanirà non appena i confini con altri
paesi verranno riaperti.

Fondberg ha sottolineato che *il monopolio svedese sarà a rischio quando le
frontiere saranno aperte e gli svedesi potranno comparare alcolici a prezzi
molto più economici dalle nazioni vicine*, quali Danimarca, Finlandia e
Germania.

Nel 2019, il partito di centro e i liberali hanno accettato il piano
stabilito dal governo di coalizione formato dai socialdemocratici e dai
verdi per aumentare gradualmente gli stanziamenti per la difesa tra il 2022
e il 2025. Le tasse su alcol e tabacco sono destinate a finanziare
parzialmente l’aumento degli stanziamenti a partire dal 2023.

Dalla fine della guerra fredda, la Difesa svedese si era gradualmente
trasformate da grande forza in grado di gestire un’invasione, ad una
concentrata esclusivamente sulle missioni internazionali. Questa tendenza
si è manifestata nelle dimensioni del bilancio (2,4% del PIL nel 1990, 1%
nel 2018) e nel numero di truppe (180.000 alla fine degli anni ’80 rispetto
a circa 20.000 oggi). Negli ultimi anni, tuttavia, la tendenza si è
invertita, tra un ritorno alla coscrizione e una rimilitarizzazione della
strategica isola di Gotland nel Mar Baltico.

(*) Nota: in Italia si molti pensano che aumentare le tasse sulle bevande
alcoliche danneggerebbe l’economia. In realtà a parità di consumo aumentano
gli introiti per lo Stato, se il consumo cala, diminuiscono le spese socio
sanitarie che lo Stato deve sostenere per le conseguenze del bere.

LA REPUBBLICA

*Firenze, l’associazione Guarnieri: “Il consigliere che guidava positivo
all’alcol si scusi pubblicamente”*

*”Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe dare il buon esempio”*

*di CARMELA ADINOLFI*

“Dispiace che un amministratore, un rappresentante delle istituzioni, che
dovrebbe dare il buon esempio, si sia fatto trovare in quelle condizioni
alla guida. Sarebbe opportuno che in quanto figura pubblica si scusasse con
tutti”. E’ lucida e diretta la richiesta che Stefano Guarnieri invia al
vicepresidente vicario del consiglio comunale di Firenze e consigliere
eletto con la Lega, Emanuele Cocollini, risultato positivo all’alcol test
durante un controllo dei carabinieri due notti fa mentre era alla guida del
suo scooter.

Guarnieri, 58 anni, è presidente dell’associazione che porta il nome di suo
figlio Lorenzo. Morto nel 2010 a 17 anni in un incidente stradale,
investito da un motorino guidato da un uomo sotto effetto di alcol e droga.
Da 10 anni Guarnieri e la famiglia sono impegnati in progetti di
prevenzione e sensibilizzazione alla guida sicura e nel supporto ai
familiari delle vittime di incidenti stradali. Una lunga battaglia,
culminata nel 2016 con l’approvazione della legge sull’omicidio stradale.

“Ogni politico, figura istituzionale, indipendentemente dal colore
politico, dovrebbe stare più attento. Essere d’esempio. Non ho letto il
verbale di questo caso specifico, ma non è di certo educativo farsi trovare
con un tasso alcolico di poco meno del doppio del limite di 0,50 consentito
per mettersi alla guida” ribadisce Guarnieri. “Non compete a noi chiedere
dimissioni o provvedimenti – continua – Tutti possiamo sbagliare ma ritengo
quantomeno opportune delle scuse”. “*In questi 10 anni, a Firenze, siamo
passati da 25 morti per incidenti stradali a 7 nel 2019 – ricorda – Ma non
ci fermiamo perché l’obiettivo è mortalità zero. Come succede a Oslo, che
non è certo più piccola di Firenze*”. *Non si tratta di una leggerezza, ma
di una violazione del codice della strada che, in casi specifici, può
diventare un reato. E bisogna sempre ricordarsi che gli effetti di questi
comportamenti, che possono avere conseguenze tragiche, hanno riflessi non
solo sulle vittime, ma anche sui familiari, che d’un tratto si vedono
sconvolta, per sempre, la vita*” conclude Guarnieri. (*)

(*) Nota: intervento puntuale e ineccepibile, come suo solito, di Stefano
Guarnieri.

DA PATRIZIA RISCICA

*Corso di Formazione *

*”**Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello Spettro dei
Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della
Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS)**”*

Dal 15 settembre 2020 è on line il Corso di Formazione a distanza (FAD):

“Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello Spettro dei
Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della
Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS)” realizzato dagli
esperti di AIDEFAD-APS (Associazione italiana disordini da esposizione
fetale ad alcol e/o droghe) su commissione del Centro Nazionale Dipendenze
e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.

*Per i professionisti sanitari i crediti ECM sono 48, per le assistenti
sociali 45.*

Il sito di formazione dell’Istituto superiore di Sanità è *www.eduiss.it
<www.eduiss.it/>*

Per accedere al corso bisogna prima iscriversi alla piattaforma
formativa *www.eduiss.it
<www.eduiss.it/>* e poi al corso che è *completamente gratuito*. Il
corso è aperto a Medico Chirurgo, Psicologo, Ostetrica/o, Infermiere,
Infermiere Pediatrico, Logopedista, Assistente Sanitario, Fisioterapista,
Educatore Professionale, Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica,
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista
Occupazionale, Igienista Dentale, Dietista

Discipline ECM del Medico: Ginecologia, Neonatologia, Pediatria, Medico Di
Medicina Generale, Pediatria di Libera Scelta, Psichiatria, Psicoterapia,
Neuropsichiatria Infantile, Genetica Medica Discipline per Psicologo:
Psicologia e Psicoterapia

Il lavoro è stato lungo e abbiamo cercato di mettere un po’ in ordine
quello che c’è in letteratura sul tema, abbiamo portato anche l’esperienza
di Treviso con Mamma Beve Bimbo Beve e Too Young To Drink e del laboratorio
di Venezia Mitosi-Mammepiù.

BIMBISANIEBELLI

*Alcol in gravidanza, rischio di aborto in notevole aumento*

*A cura di Roberta Raviolo*

*Se una donna consuma alcol in gravidanza, il rischio di aborto aumenta
dell’8 per cento in più ogni settimana di gestazione. Tra la quinta e la
decima settimana si moltiplica*

Tempo fa si pensava che una modesta quantità di alcol in gravidanza fosse
accettabile. Qualcuno addirittura suggeriva un bicchiere di vino rosso per
il contenuto di polifenoli. Oggi non ci sono dubbi: qualsiasi tipo di
alcolico in gravidanza è nocivo, così come le piccole quantità. I danni non
sono solo sul bambino una volta nato, ma iniziano ben prima. Secondo uno
studio americano, se una donna assume alcol in gravidanza, il rischio di
aborto spontaneo cresce ogni settimana nelle prime fasi della gestazione.

*L’effetto è indipendente dalla quantità*

È sufficiente insomma una piccola dose di alcolici, assunta però in modo
continuativo, per esporre al rischio di una interruzione spontanea di
gravidanza nel periodo iniziale, tra la quinta e la decima settimana di
gestazione. Lo ha provato uno studio condotto dai ricercatori della
Vanderbilt University, negli Usa, che hanno poi pubblicato i risultati
dell’indagine sull’American Journal of Obstetrics. Secondo gli esperti, per
ogni settimana in cui una donna assume alcol in gravidanza, il rischio di
aborto aumenta dell’8 per cento. Lo studio ha analizzato il momento, il
tipo di alcolico e la quantità consumati durante la gestazione e ha cercato
di capire come i tre fattori siano collegati al rischio di aborto nelle
prime 20 settimane.

*Lo stesso rischio per vino, birra, liquori*

I danni maggiori degli alcolici avvengono soprattutto nelle prime nove
settimane e si verificano indipendentemente dalla quantità: la donna può
bere meno di un bicchiere o più di quattro di alcolici durante ogni
settimana, ma incorre ugualmente nella possibilità di una interruzione
spontanea. A causa dell’alcol in gravidanza, il rischio di aborto esiste
indipendentemente dalla tipologia di bevanda (birra, vino, liquori o altro)
ed è presente ovviamente anche quando la donna ha avuto episodi di abuso,
per quanto isolati. L’indagine è stata svolta su 5.353 donne. La metà di
queste ha riferito di avere consumato alcol durante il concepimento e nelle
prime settimane di gravidanza. L’età media gestazionale in cui si è
interrotto il consumo è stata di 29 giorni.

*Niente alcol già dal concepimento*

Il 41 per cento delle donne ha cambiato le proprie abitudini nel giro di
tre giorni dal risultato positivo del test di gravidanza, ma anche questa
precauzione non è servita sempre. Infatti, le donne che hanno detto basta
all’alcol, hanno avuto comunque un rischio aumentato del 37 per cento
rispetto alle gestanti che non bevevano già da prima di restare incinte.
Quando si parla di alcol in gravidanza, il rischio di aborto suggerisce
quindi di smettere di bere del tutto molto prima, già dall’epoca del
concepimento o meglio prima ancora di decidere di avere un figlio. Gli
esperti sostengono, infatti, che non esiste una dose minima sicura, quindi
l’ideale è lo zero assoluto. È essenziale decidersi a smettere,
eventualmente facendosi aiutare da un esperto.

AGI

*Dopo il lockdown sono aumentate le intossicazioni alcoliche tra gli
adolescenti *

*Egidio Barbi, direttore della Clinica Pediatrica del Burlo: “I nostri
ragazzi hanno rischiato più la vita per questo che per il Covid”*

*di Giancarlo Terlizzi*

AGI – Dopo la fine del lockdown ci sarebbe stata una notevole impennata
degli accessi per intossicazione alcolica acuta grave, spesso associata ad
abuso di altre sostanze stupefacenti, di adolescenti nei Pronto Soccorso
degli ospedali. Il preoccupante dato è stato evidenziato da una ricerca
curata dai medici del Pronto Soccorso dell’Irccs Materno Infantile “Burlo
Garofolo” e di quello dell’Ospedale triestino di Cattinara, pubblicata
sulla rivista statunitense “Journal of Adolescent Health”, una delle
maggiori nel settore, ed è il risultato di un lavoro di squadra tra medici
dei due pronto soccorso, neuropsichiatri infantili e specializzandi della
Scuola di Pediatria.

*Molti casi “ubriachezza grave”*

L’analisi ha mostrato un incremento degli accessi per intossicazioni
alcoliche acute subito dopo la fine del lockdown. Il dato piu’
significativo è stato quello di un incremento percentuale, decisamente
importante, dei ricoveri per “ubriachezza grave”, che in rapporto a tutti
gli accessi in pronto soccorso di quella fascia di età sono passati dal 2%
del 2019 all’11% del 2020, mostrando, quindi, un aumento significativo
dell’impatto dell’intossicazione.

Secondo quanto riferito dai curatori della ricerca – guidati al Burlo da
Giorgio Cozzi e a Cattinara da Alessandro Agostino Occhipinti – si è
trattato di accessi di ragazzi e ragazze che hanno corso, in più di un
caso, un reale pericolo di vita, per i traumi anche gravissimi con
necessità di valutazione neurochirurgica associati all’ebbrezza da alcol e
stupefacenti e per la necessità di supporto respiratorio che ha portato
anche all’intubazione e all’accesso in terapia intensiva. Di fatto una
buona quota di questi ragazzi aveva precedenti di consumo o di abuso di
sostanze.

*Difficoltà emotive dovute al lockdown*

“Senza tema di voler eccessivamente semplificare – afferma Egidio Barbi,
direttore della Clinica Pediatrica del Burlo – l’impatto di salute di
questa piccola epidemia in termini di ricoveri e gravità di patologia, è
stato, per la fascia adolescenziale, di gran lunga maggiore dell’impatto
del Covid stesso. In altri termini – chiarisce – i nostri ragazzi hanno
rischiato più la vita per questo che per il Covid. Il significato di questo
fenomeno è certamente correlabile alle difficoltà emotive e relazionali
create dal lockdown, che hanno probabilmente favorito un ‘rimbalzo’ di
comportamenti a rischio da liberazione dalle restrizioni. Nonostante ciò, il
livello di incremento del numero di accessi e della loro gravità testimonia
di una incapacità di controllo e di messa in pericolo reale che non può
essere sottostimata”.

“Lo studio – ha commentato infine il direttore Generale dell’Irccs Stefano
Dorbolò – ci lascia un interessante spunto di riflessione, considerate le
dimensioni del fenomeno e le modalità distorte di reazione liberatoria dei
giovani da una repressione forzata. Dovremmo – conclude – far tesoro degli
insegnamenti che questa esperienza ci ha lasciato in modo da considerare le
misure educative e comportamentali, preventive e precauzionali, che
andranno attuate e condivise con le famiglie che costituiscono per i
ragazzi il primo e fondamentale luogo di confronto, di responsabilità, di
cultura e del vivere civile”.

REGGIONLINE

*Assembramenti e movida: alcolici vietati in centro ad Albinea*

*Divieto di vendita dalle 22 del giovedì e del sabato e chiusura dei locali
alle 24. Il sindaco Giberti ha firmato un’ordinanza che sarà in vigore fino
al 15 ottobre*

ALBINEA (Reggio Emilia) – *Da oggi, 24 settembre, e fino al 15 ottobre ad
Albinea, dalle ore 22 del giovedì e del sabato, alle ore 6, è vietata a
tutti i pubblici esercizi la vendita e la somministrazione di bevande
alcoliche *e, dalle 23.30 degli stessi giorni, alle 6 del giorno
successivo, è vietata anche somministrazione e vendita di qualsiasi tipo di
bevanda o alimento. Inoltre i giovedì e i sabati i locali devono chiudere
alle ore 24. Le sanzioni per chi non rispetterà l’ordinanza andranno dai
500 ai 5mila euro.

I provvedimenti, firmati dal sindaco Nico Giberti, valgono per tutti i
pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (escluse le
gelaterie), le attività artigianali alimentari e quelle commerciali su area
privata del settore alimentare che si affacciano su via Caduti della
Libertà (nel tratto tra via Leopardi e piazza Cavicchioni) e su piazza
Cavicchioni (inclusa la galleria commerciale che mette in comunicazione la
piazza con via Crocioni e via Morandi).

La scelta del sindaco è stata presa dopo aver incontrato le forze
dell’ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) ed essersi confrontato con
le associazioni di categoria Ascom, Confesercenti, Lapam Confartigianato e
Cna, portatrici degli interessi diffusi degli operatori economici.

“Ci fa piacere continuare ad essere un polo attrattivo per ragazzi che
arrivano dalle provincie di Reggio, Modena e Parma, ma dobbiamo fare i
conti con due dati oggettivi: sono state riaperte le scuole e oggi il
Covid-19 si diffonde soprattutto attraverso i più giovani – commenta il
sindaco Giberti – Dobbiamo cercare di evitare il più possibile fenomeni di
contagio che avrebbero inevitabili ripercussioni sulle strutture
scolastiche della nostra provincia e non solo. Inoltre la chiusura estiva
delle discoteche – conclude il primo cittadino – ha aumentato il
concentramento di persone con il conseguente aggravarsi di comportamenti
incivili e inaccettabili”.

ANTEPRIMA24

*Si presenta dall’ex moglie ubriaco: “Dammi i soldi per comprare alcol o ti
uccido”*

Portici (Na) – I carabinieri della stazione di Portici hanno arrestato per
maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione un 47enne di Ercolano.

L’uomo – come già molte altre volte in passato – è andato a Portici dalla
sua ex moglie. *Era ubriaco* e agitato e, una volta all’interno
dell’appartamento, ha minacciato di uccidere la donna qualora non le avesse
dato del denaro per comprare alcol e droga.

La vittima – durante gli attimi di tensione – è riuscita a chiedere aiuto
al 112. Tempestivo e provvidenziale l’intervento dei carabinieri che sono
entrati in casa e hanno bloccato l’uomo, finito in carcere in attesa di
giudizio.

UNIONE SARDA

*Ubriaco, litiga con la neosposa e la aggredisce durante la luna di miele*

*Per la donna una prognosi di 30 giorni*

Litiga con la neosposa e la aggredisce durante la luna di miele: all’uomo,
un 52enne, la polizia ha notificato il provvedimento di allontanamento di
urgenza dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi alla parte
offesa.

*Un viaggio di nozze diventato un incubo.*

La coppia di sposi, originaria di un piccolo paese del Veronese aveva
deciso di trascorrere la luna di miele a Roma.

Una notte, dopo un banale litigio con suo marito, la neo sposa è stata
aggredita dall’uomo, *in stato di ubriachezza*, ed è stata costretta a
rifugiarsi nella camera dell’albergo dove stavano alloggiando.

Sono stati gli agenti del commissariato Tuscolano, diretto da Fiorella
Bosco, arrivati nella struttura ricettiva, a trarre in salvo la sposina e a
mettere fine alle violenze del marito.

La donna, trasportata in ospedale, *è stata medicata per la frattura di
quattro costole ed una tumefazione all’occhio sinistro*, con una prognosi
di 30 giorni.

All’uomo, invece, è stato notificato il provvedimento d’urgenza
dell’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi
alla parte offesa e comunicare con lei con qualsiasi mezzo.

IL RESTO DEL CARLINO Ravenna

Alcolici a minorenni, chiuso un pub per 7 giorni

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931