Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 26.2.21

26 Febbraio 2021
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

PICENO OGGI

Stop alla vendita e al consumo di alcool ad Ascoli dalle 18 di sabato fino
alle 6 di lunedì

DI REDAZIONE — 25 FEBBRAIO 2021

*Resta salva la possibilità di consegna a domicilio*

*ASCOLI PICENO* – L’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno informa che,
con ordinanza 102 del 2 febbraio a decorrere da sabato 27 febbraio fino
alle ore 6 di lunedì 29 marzo 2021, è vietata a qualsiasi attività
(commerciale, artigianale e di somministrazione alimenti e bevande, ivi
compresi negozi automatici aperti 24h) la vendita di bevande alcoliche di
qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore, dalle ore 18 del sabato
alle ore 6 della domenica successiva e dalle ore 18 della domenica alle ore
6 del lunedì successivo. Resta salva la possibilità di consegna a domicilio.

È vietato il consumo su suolo pubblico o aperto al pubblico dalle ore 18
del sabato alle ore 6 della domenica successiva e dalle ore 18 della
domenica alle ore 6 del lunedì successivo.

“La situazione che stiamo vivendo ci pone dinanzi alla necessità di
contemperare la tutela della salute pubblica con l’attività economica degli
esercizi commerciali – ha spiegato il sindaco Marco Fioravanti – Purtroppo
abbiamo constatato che, specialmente nel fine settimana, a seguito di
assunzione di bevande alcoliche, gruppi di persone non rispettano le
disposizioni emanate per contenere l’emergenza sanitaria in corso, con
assembramenti e comportamenti che rischiano di vanificare i tanti sforzi
fatti dall’inizio della pandemia. Per questo motivo abbiamo deciso di
emettere tale ordinanza. Colgo l’occasione per invitare ancora una volta
tutta la cittadinanza al rispetto delle regole e di tutte le misure di
sicurezza: l’emergenza non è ancora terminata, non possiamo permetterci di
abbassare la guardia proprio ora”.

Le violazioni saranno punite con l’applicazione della sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro mille. Nei
casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di
impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della
chiusura dell’esercizio dell’attività da 5 a 30 giorni.

TORINOGGI

Assembramenti tra birre e Spritz: controlli per l’aperitivo in Borgo Rossini

*Centinaia di ragazzi prendono d’assalto i locali lungo la Dora: le forze
dell’ordine vanno via prima delle 18 e la movida continua*

Movida in Borgo Rossini

L’ora dell’aperitivo è salva, almeno in Borgo Rossini. Non ha suscitato i
risultati sperati il servizio interforze in Vanchiglietta: polizia
municipale e polizia di Stato hanno effettuato alcuni controlli nelle zone
della movida lungo la Dora, per scoraggiare il formarsi di assembramenti.

Le forze dell’ordine si sono presentate in Lungo Dora Firenze e via Reggio
già alle 16, intimando ai gestori dei locali di rispettare le regole. Alle
17:50 però, a 10 minuti dall’ipotetica chiusura delle serrande, le tre auto
della municipale e le due della polizia se ne sono andate e la movida è
continuata indisturbata.

Musica, sorrisi e tante mascherine abbassate. Scene che allontanano da una
città in ginocchio a causa del Covid. Centinaia i giovani che, nonostante i
gestori abbiano diligentemente tolto loro le sedie e smesso di vendere
alcolici, hanno continuato a consumare l’alcool acquistato prima. Già prima
delle 18, tra le 16.30 e lo scattare dei divieti, nessun distanziamento sia
tra i tavoli che in piedi.

Nel Piemonte che si appresta a ritornare in zona arancione, in Borgo
Rossini l’unico colore tendente all’arancio è quello dello Spritz.

IL GIUNCO

CRONACA

Ubriaco picchia la fidanzata, strappa la pompa di benzina, spacca l’auto e
aggredisce i carabinieri

di Redazione – 26 Febbraio 2021

*ORBETELLO* – Una furia, tanto che è stato necessario il ricovero in
ospedale per calmare un giovane di 24 anni, ubriaco, che ieri sera, dopo
aver schiaffeggiato la fidanzata e strappato una pompa di benzina, ha
aggredito anche i carabinieri.

Era stato un cittadino ad avvertire le forze dell’ordine dopo aver sentito
le urla provenire da un’auto ferma ad un distributore nella zona di Barca
del Grazi, ad Orbetello.

Nell’auto c’era una coppia di fidanzati, visibilmente alterati a causa del
litigio ancora in atto. La vettura presentava il parabrezza rotto, e un
erogatore di benzina era stato strappato dalla pompa: segno che durante il
litigio furibondo, erano stati provocati anche vistosi danni.

Il giovane, residente a Roma era visibilmente ubriaco, e alla richiesta dei
documenti da parte dei Carabinieri ha inveito e offeso i militari. Mentre
la fidanzata cercava di calmarlo ha preso a schiaffeggiarla davanti ai
militari. Per fermare l’uomo è intervenuta a supporto anche una pattuglia
della Guardia di finanza che ha contribuito a immobilizzarlo, nonostante
fosse fuori controllo; il giovane ha provocato diverse lesioni agli
operanti, sputando sulle loro divise e coprendoli di insulti.

Con non poca fatica, gli agenti sono riusciti alla fine ad avere ragione
sul romano, che è stato infine portato tramite 118 al Pronto soccorso di
Orbetello dove ha ricevuto le cure del caso, non prima di aver aggredito
anche il medico del 118, fortunatamente senza conseguenze.

Gli operanti hanno riportato alcune contusioni con prognosi di 10 giorni
ciascuno. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti
gli stupefacenti e resistenza, è stato arrestato per lesioni e resistenza.
Si procederà a parte per il danneggiamento della stazione di servizio.

Al termine degli accertamenti è emerso infine che i due, residenti a Roma,
si trovavano in Maremma per festeggiare il compleanno della ragazza, che
cade nella giornata di oggi. Inevitabile per entrambi la sanzione prevista
dalla normativa anti Covid per gli spostamenti oltre regione, fuori dai
casi previsti, in orario notturno.

L’ARENA

Ubriaco e aggressivo prende a calci un portone e poi si scaglia contro gli
agenti

*Ubriaco e aggressivo è stato fermato mentre prendeva a calci il portone di
una abitazione in via Salita Santo Sepolcro, a Verona.*

È successo ieri sera intorno alle 23 quando le volanti, su ordine della
centrale operativa della questura di Verona, sono giunte a Porta Vescovo
per tentare di calmare il giovane, un 23enne di origini russe, che aveva un
atteggiamento violento e inveiva contro una ragazza residente all’interno
dello stabile, con cui il giovane aveva avuto in passato una relazione
sentimentale.

Il ragazzo era ubriaco e se l’è presa anche con gli agenti, insultandoli e
scagliandosi contro uno di loro. Nemmeno all’interno della questura si è
calmato e dai controlli è emerso che il giovane non è nuovo a simili
episodi, in tre casi sarebbe stato denunciato per resistenza a pubblico
ufficiale.

Alla fine quindi è stato arrestato per resistenza e oltraggio a Pubblico
Ufficiale e sanzionato per ubriachezza manifesta e per il mancato rispetto
della normativa anti-covid. All’esito del rito direttissimo che si è svolto
in mattinata, il Giudice ha convalidato l’arresto.

LA PROVINCIA DI BIELLA

Ubriaco in strada intervengono i Carabinieri ma lo porta a casa la madre

*Protagonista dell’episodio un ventenne residente a Candelo*

*CANDELO –* Nel pomeriggio di martedì i carabinieri sono intervenuti a
Candelo a seguito della segnalazione di un uomo disteso a terra.

Una volta giunti sul posto i militari dell’Arma hanno identificato il
giovane, un ventenne di nazionalità marocchina già noto alle forze
dell’ordine, in evidente stato di ubriachezza.

I Carabinieri hanno avvertito la madre e così il giovane è potuto tornare
nella propria abitazione senza ulteriori problemi.

WINENEWS

EFFETTO PANDEMIA

L’impatto pesante del Covid sulle imprese del vino: lo studio di Ismea e
Wine Meridian

*Per oltre la metà delle cantine italiane perdite tra il -20% e il -30%
(come già emerso dall’indagine WineNews). Ma a soffrire è tutta la filiera*

ROMA, 26 FEBBRAIO 2021

La pandemia ha pesato, eccome, sui bilanci delle cantine del Belpaese. A
confermare un quadro già tratteggiato da WineNews ad inizio anno, quando le
aziende intervistate (35 realtà leader del vino italiano) stimavano nella
maggior parte dei casi un perdita di fatturato tra il -10% e il -20%,
arriva lo studio firmato da Ismea e Wine Meridian , su un campione di oltre
300 imprese. La metà ha ipotizzato perdite tra il -20% ed il -30%, il 15%
ipotizza cali superiori al -50%. Quasi un’impresa su quattro, invece,
sostiene di chiudere in pari il 2020 rispetto al 2019, mentre il 13% stima
addirittura una crescita (dichiarata tra il +10% ed il +30%). Come orma
assodato, a pesare più di tutto sui bilanci della gran parte delle aziende
sono state le restrizioni fortissime alla ristorazione e lo stop al turismo
internazionale, peraltro problemi tutt’altro che superati. Tra le
principali conseguenze della pandemia da Covid-19 le imprese indicano la
riduzione delle vendite dei loro prodotti nel canale Horeca: il 25% degli
intervistati dichiara un blocco totale della domanda da parte di questo
canale distributivo, mentre il 36% indica una forte riduzione. Altra
conseguenza rilevante riguarda la riduzione delle esportazioni dei prodotti
(forte riduzione delle vendite all’estero per il 36% delle aziende
intervistate). Con una crisi, quella della pandemia, che si è aggiunta ad
una situazione meno florida di quanto a volte appaia, visto che meno della
metà delle imprese (il 47%) considerava “buona” la situazione prima
dell’arrivo dell’emergenza.

Sottolineando come i punti di debolezza maggiormente indicati siano
soprattutto l’inadeguatezza della struttura commerciale, la scarsa attività
di comunicazione e vini poco riconosciuti dalla critica enologica.
Apparentemente è stato considerato un problema minore il fattore prezzo
(troppo elevato rispetto agli standard del mercato) e, ancor meno, il non
allineamento dei prodotti rispetto alle tendenze del mercato.

Un aspetto interessante approfondito dall’indagine, è il mosaico
distributivo utilizzato dalle imprese italiane. Dall’analisi è emerso che
il 92% delle aziende intervistate utilizza il canale Horeca, ma solo l’11%
in modalità esclusiva e questo dimostra come anche le imprese più piccole
da tempo abbiano intrapreso un processo di diversificazione dei canali
distributivi.

Proprio riguardo al tema della diversificazione dei canali distributivi,
dall’indagine emerge che il 40% del campione indagato utilizza
contemporaneamente i canali dell’Horeca, della vendita diretta e
dell’e-commerce: una strategia che, come vedremo più avanti, si è
dimostrata vincente anche in una fase complessa come quella attuale; il 20%
delle aziende intervistate utilizza i canali dell’Horeca, della Gdo e della
vendita diretta, ma non l’e-commerce (nemmeno durante l’attuale fase di
pandemia); il 15% delle aziende intervistate, invece, utilizza tutti i
canali distributivi (Horeca, Gdo, Vendita diretta, e-commerce); il 10%
circa utilizza solo l’Horeca e l’e-commerce; solo il 5% delle aziende
intervistate utilizza solo la vendita diretta (e una piccolissima
percentuale nell’Horeca locale).A subire i danni della crisi, ovviamente,
non è stato solo il mondo della produzione, ma anche quello del commercio
del vino, come testimoniano le risposte di oltre 100 buyer intervistati: la
metà ha stimato perdite tra il -20% ed il -30%, più di uno su tre oltre il
-50%.

Lo scenario del prossimo futuro, chiaramente, è all’insegna dalle grande
incertezza, ma alcuni trend emergono. Per la grande maggioranza delle
aziende nei prossimi mesi continuerà a crescere l’e-commerce, e ci sarà
anche un’espansione dell’enoturismo, mentre la metà delle aziende pensa che
crescerà la domanda di vini “sostenibili”, mentre una su tre pensa ad un
forte ridimensionamento del canale Horeca. Altre due importanti evoluzioni
future sono state individuate nell’aumento dell’attrazione/interesse verso
i brand di vino più noti (sia come denominazione che come marchi privati),
e una maggiore concentrazione sui vini della fascia di “primo prezzo”. Le
strategie da mettere in atto per reagire? Secondo le imprese, nell’ordine,
si parte dalla crescita della riconoscibilità dei propri vini, sia in
termini enologici che di comunicazione, ma molto importante è anche la
maggiore diversificazione dei canali distributivi, con la Gdo nel mirino,
passando per il miglioramento dell’accoglienza in cantina, delle attività
di comunicazione, una maggiore formazione delle risorse umane, ed ulteriori
investimenti sul fronte sia dell’e-commerce che della vendita diretta.

TRENTOTODAY

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