Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 28.6.20

28 Giugno 2020
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

PRIMINUMERO

Via Ruffini, altro sabato notte da incubo: strada orinatoio, schiamazzi e
alcol fino al mattino. Residenti esasperati (*)

*I residenti di quella zona centrale di Termoli sono esasperati per quella
che è una situazione che si verifica da tempo: “Dateci almeno le
telecamere”*

di Redazione – 28 Giugno 2020 –

Gli abitanti del quadrilatero della piazzetta, pieno centro a Termoli, non
ne possono più. “A chi dobbiamo rivolgerci per avere almeno le telecamere,
visto che da anni le chiediamo al Comune senza risultati?”. La strada,
domenica mattina, mostra le tracce di una movida eccessiva e degradante,
con pozze maleodoranti e distese di bottiglie e plastica dei drink.

Schiamazzi, urla, baccano infernale fino alle 7 del mattino. I residenti di
via Ruffini e zona limitrofa, dove nel fine settimana si concentra il
divertimento dei ragazzini termolesi, non ne possono più. “Succede
puntualmente, speravamo che con il covid in corso e gli annunciati maggior
controlli le cose potessero prendere una piega migliore, ma è peggio di
prima”.

Domenica mattina, caldo afoso e temperature schizzate in su, per
attraversare quel tratto di strada, pieno centro, bisogna turarsi il naso
e, se possibile, chiudere gli occhi. La puzza che si alza e si spande
nell’aria è insopportabile. “Usato come un bagno pubblico da gruppi di
ragazzini che hanno fatto casino tutta la notte, fino alle 7” denunciano
alcuni cittadini che hanno la “sfortuna” di abitare lì vicino e sono stati
costretti a subire, impotenti, una notte infernale.

“Hanno bevuto fiumi di birra e altro, fatto un rumore indiavolato e
pisciato ovunque” è la sintesi, cruda ma veritiera, dell’accaduto. Con
l’aggravante che non è certo la prima volta che capita.

“Il problema – dice una residente esasperata – esiste da anni, ed è andato
via via peggiorando”. Sotto accusa il comportamento maleducato, aggressivo
e strafottente dei giovanissimi, che in alcune circostanze si divertono
anche a suonare ai campanelli nel cuore della notte, scappando poi oppure
lanciando insulti e facendo scherzi idioti al citofono.

“A chi dobbiamo rivolgerci per avere le telecamere, visto che sono anni che
facciamo la richiesta in Comune senza nessun risultato?”. La movida della
piazzetta a Termoli è sicuramente la più fastidiosa, che lascia ‘in
eredità’ non solo notti insonni e disturbate dagli schiamazzi, ma anche
rifiuti, bottiglie rotte, bicchieri di plastica. Il diritto dei residenti è
sistematicamente immolato sull’altare del divertimento più sfrenato e
molesto. “Ma vi pare giusto? Ma i controlli? E i genitori?”

QUINEWSFIRENZE

Furiosi, alcol a fiumi e la piazza è una latrina (*)

*La pulizia notturna dei sagrati non ha allentato le proteste in Oltrarno
dove la tensione resta alta attorno al fenomeno della vivibilità notturna*

*FIRENZE, domenica 28 giugno 2020 -* Non dormono per il rumore ed al
risveglio trovano una latrina davanti alla porta di casa, i residenti
dell’Oltrarno fiorentino non riescono a gioire per l’intervento
straordinario di pulizia dei sagrati attivato per la prima volta nel fine
settimana. La mancanza di bagni pubblici è sottolineata a più riprese sui
social dove circolano anche immagini emblematiche come i cartelli affissi
alle pareti che mettono in evidenza il costo dei gabinetti e frequentatori
della movida che usano angoli appartati per i loro bisogni.

I residenti di Santo Spirito, svegliati dal rumore si sono affacciati alle
finestre dove ancora una volta hanno osservato il via vai degli avventori
presso le cantonate usate come latrine: con rigagnoli che si sono diramati
dalle antiche facciate verso il selciato. Non è acqua.

Poi hanno sfogato la rabbia attraverso i social pubblicando immagini e
commentando video, come quello pubblicato dal consigliere comunale
Alessandro Draghi che alle 4 di notte ha registrato l’intervento di Alia
sul sagrato invaso dai residui della serata alcolica.

Il dito dei residenti è puntato sia sugli avventori che sui titolari dei
locali “Il divertimento non si nega a nessuno, ma questo non è divertimento
è uno schifo. Ci vuole ordine e disciplina, quello che a Firenze ormai non
esiste più. Siamo allo sbando” e “Facessero fioccare multe a ristoranti e
clienti per ogni bicchiere abbandonato nella piazza, vedi come sarebbe
sempre bella bella pulita”. Ed ancora “Il poco senso civico della gente è
evidente ma è anche un fattore che non viene controllato. Una piazza che ha
quattro piccoli cestini per i rifiuti e neanche un bagno pubblico. Non ci
sono forze dell’ordine che presidiano ed intervengono. Controllo della
Piazza con ingresso limitato dalle forze dell’ordine, i locali se vogliono
fare tutta quella gente devono garantire loro l’uso dei bagni”. “In tutte
le città del mondo il comune paga per raccogliere i rifiuti che la gente
lascia per terra, specie nel fine settimana. Mettiamo più cestini. Di
sicuro senza cestini la roba finisce per terra. Non difendo chi fa sto
schifo… ma di sicuro se non ci sono regole o aiuti da parte del comune, è
normale che la situazione degenera”.

ANCONATODAY

Ancona | Movida alcolica, ubriachi in strada e alla guida: 36enne finisce
in coma etilico (*)

*Gli eccessi della movida nel mirino dei carabinieri che hanno allestito
controlli speciali: multe e denunce*

Redazione

27 giugno 2020 – Ubriachi in strada e alla guida: un pericolo pubblico.
Movida alcolica nel mirino dei carabinieri che hanno multato un giovane e
denunciato 4 stranieri. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di
Ancona hanno messo in campo forze speciali per contrastare gli eccessi del
divertimento, con numerose pattuglie dislocate in centro.

Ieri alle 19,30 hanno soccorso due romeni, uno di 36 anni residente ad
Osimo e l’altro di 31, che avevano a dir poco alzato il gomito e sono stati
trovati accasciati sul marciapiedi in via Curtatone. Il 36enne era in coma
etilico: è stato chiamato il 118, si è ripreso all’ospedale. A recuperare e
portare a casa l’amico, invece, ci hanno pensato i familiari. Entrambi sono
stati sanzionati per ubriachezza molesta. Multa di 102 euro anche per un
35enne indiano, residente ad Ancona, che giovedì notte alle 2 barcollava in
strada, in corso Carlo Alberto, rischiando di essere investito. Stessa
sorte per un 49enne ucraino in piazza Rosselli.

Nei guai è finito anche un 26enne anconetano trovato ubriaco alla guida, la
scorsa notte, in Strada Vecchia del Pinocchio attorno alle 3: aveva un
tasso acolemico di 1,01 g/l, il doppio rispetto al limite consentito. Ha
rimediato una denuncia e gli è stata ritirata la patente.

PIVENONEWS

Movida sfrenata, Falco: “Ignorate tutte le misure anti contagio” (*)

Martina Oddi 28 Giugno 2020

*SAN BENEDETTO DEL TRONTO *– C’è paura trai cittadini. Paura di una seconda
ondata di Coronavirus che porti a nuovi lockdown e nuove chiusure. Oltre
che nuovi disagi ai malati e nuovi morti. La paura si concentra sulla
movida che, seppur in parte domata nella sua molestia dall’ordinanza del
sindaco Pasqualino Piunti arrivato a vietare gli alcolici da asporto,
rimane pericolosa per quello che implicano gli assembramenti, di questi
tempi.

È proprio di assembramenti che parla la consigliera di opposizione Rosaria
Falco alla quale “sono pervenute segnalazioni di cittadini preoccupati che
non vogliono ripetere assolutamente l’esperienza allucinante del blocco
totale del Paese”. Nessun rispetto per le norme anti contagio e per le
misure di sicurezza di protezione personale. E di distanziamento sociale,
nel sabato della Riviera, nemmeno a parlarne.

Così, “mentre per le strade echeggia la voce del sindaco solerte nel
ricordare la passata epidemia e a sollecitare i cittadini a fare
attenzione“, i ragazzi del sabato sera se ne infischiano e si accalcano tra
i bar. “Ieri sera il centro era un tritacarne di gente, per lo più senza
mascherina. I ragazzi accalcati nei bar a consumare alcolici senza nessun
problema”.

Attacca la consigliera Falco: “Non possiamo credere che il sindaco
Pasqualino Piunti non veda e non sappia quello che accade ..L’Antico e le
Palme è stato una scelta opportuna in questo periodo? È in eventi del
genere che possono nascere nuovi focolai di contagio, che dilagando
andrebbero a bloccare nuovamente tutti”.

E continua: “Mettendo a rischio i più fragili, affossando definitivamente
l’economia già in stato comatoso? E se pure fosse necessario, non si è
pensato di potenziare i controlli e la vigilanza, completamente assenti? Il
calar della notte non garantisce l’immunità, e le prenotazioni, le
prescrizioni, i proclami da spiaggia del sindaco, il responsabile della
salute pubblica, appaiono sempre più come una presa per i fondelli…”

Infatti, sostiene la Consigliera “Se nei negozi e negli uffici ancora oggi,
giustamente, si deve entrare con la mascherina, per quale motivo in un bar
o in un ristorante si può entrare senza? Si entra con la mascherina e si
abbassa al momento di bere o di mangiare. A noi sembra piuttosto una totale
mancanza di senso di responsabilità da parte di molti. Seguendo un
meccanismo umano ma pericoloso che porta alla rimozione del timore di
eventi negativi, con conseguente venir meno di ogni prudenza”.

E – conclude – a proposito di spiagge, sarebbe interessante conoscere
quante prenotazioni per le spiagge libere sono state richieste in Comune,
viste le decine di persone che ormai affollano quotidianamente ciascuna di
esse. È inutile piangere dopo, o giustificarsi dicendo “non lo sapevo”,
meglio prevenire…”

IL GIUNCO

Atti di vandalismo in città «Ragazzi ubriachi alle 5 del mattino.
Abbandonati tra droga e degrado» (*)

di Redazione – 28 Giugno 2020

*GROSSETO* – «Hanno spaccato vasi di fiori, infrangendo bottiglie di vetro
in mezzo alla strada» è la testimonianza di un cittadino che ci ha scritto
lamentando la situazione in via de Barberi a Grosseto.

«Alle 5 della mattina ragazzi ubriachi fanno ciò che vogliono nella via. I
locali devono chiudere a mezzanotte» lamenta il nostro lettore. «Qui
stamani c’è il degrado assoluto. Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli
Colonna dov’è? O siamo cittadini di serie B? Viviamo tra lo spaccio di
droga e l’igiene inesistente. Nemmeno ne peggior paese del terzo mondo c’è
una situazione come questa».

(*) Nota: quante riflessioni durante la quarantena: sul senso della vita,
sullo stare insieme, sulla priorità di valori e consumi. Tutto dimenticato,
siamo tornati esattamente come prima. Alcolici compresi.

AUTOMOTORINEWS

Guida in stato di ebbrezza: multa e quando diventa aggravante per un reato

Di Marco Spartà -28 Giugno 2020

Le pagine di cronaca, soprattutto alla termine del week-end, pullulano di
notizie riguardanti gravissimi incidenti stradali per guida in stato di
ebbrezza del conducente. L’alcool incide sulla reattività del soggetto, il
quale sotto i suoi fumi – proprio come accade per le droghe- non riesce ad
essere lucido e concentrato. Condizioni necessarie quando si è al volante,
non solo per tutelare la propria incolumità, ma anche per salvaguardare la
vita altrui.

Negli scorsi anni la classe politica italiana, dati alla mano, ha assunto
maggior consapevolezza nei confronti del delicato tema delle morti sulle
strade introducendo finanche una nuova figura di reato (l’omicidio
stradale) che vede un aggravante nella guida in stato di ebbrezza e
soprattutto inasprendo le pene già esistenti all’interno del Codice della
Strada.

Ma cosa dice la legge in merito alla guida in stato di ebbrezza? Quali sono
le sanzioni? Esiste una limite al di sotto del quale non si contravviene
alla legge oppure c’è tolleranza zero?

*Guida in stato di ebrezza, tutto quello che c’è da sapere: multa e limiti*

Il superamento dei limiti di velocità, l’utilizzo di dispositivi che
distraggono il guidatore sono solo alcuni dei motivi alla base delle
numerose morti sulle strade. Tra esse c’è anche la guida in stato di
ebbrezza.

Mettersi in auto sotto i fumi dell’alcol è una delle maggiori cause di
incidenti mortali in Italia. La mancata capacità di reagire al pericolo,
misto ad uno stato di semi-incoscienza, fanno venir meno le condizioni per
poter guidare. Eppure tanti sono quelli che magari usciti da una discoteca,
irresponsabilmente, decidono comunque di far rientro a casa consapevoli del
pericolo.

Una tragica circostanza che il legislatore ha voluto limitare il più
possibile, intervenendo con un inasprimento delle sanzioni, in primo luogo
rintracciabili all’interno del Codice della Strada.

Quest’ultimo all’art.186 comma 2 stabilisce le pene, salvo che il fatto non
costituisca più grave reato, a cui sarà soggetto chiunque si metta alla
guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche.

a)“Sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 544 a Euro
2.174, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso
alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l)”.
Sanzione accessoria: sospensione della patente di guida da tre a sei mesi;

b)”Ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a sei mesi, qualora
sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico
superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l)“. Sanzione
accessoria: sospensione della patente da sei mesi ad un anno;

c)”Ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno,
qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico
superiore a 1,5 grammi per litro (g/l)“. Sanzione accessoria: sospensione
della patente di guida da uno a due anni. In questo caso se l’auto
appartiene ad un soggetto terzo, la durata della sospensione è raddoppiata.
La patente di guida è revocata in caso di recidiva nel biennio.

I valori alcolemici possono essere rilevati mediante l’etilometro o le
analisi del sangue del conducente.

Le sanzioni aumentano se il conducente in stato d’ebbrezza ha causato un
incidente. In tal caso sono raddoppiate e viene disposto il fermo
amministrativo del mezzo, salvo che appartenga ad un soggetto che nulla ha
a che vedere con il reato. Per neopatentati e soggetti che alla guida
svolgono attività lavorativa, la tolleranza è pari a zero.

Qualora però l’incidente risulti mortale, la norma di riferimento è
all’interno del Codice Penale. Il legislatore, nel 2016, ha inserito
l’art.586 bis che contempla, appunto, la specifica fattispecie di omicidio
stradale. Si legge che chiunque causi la morte di una persona a seguito
delle violazione sulla circolazione stradale è punito con la reclusione da
due a sette anni. Se, però, il soggetto alla guida era in stato di ebbrezza
o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ed ha causato la morte di una
persona, la pena aumenta: reclusione da otto a dodici anni.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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