Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 29 novembre 2020

29 Novembre 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Morte di Marrocco, arrestato il conducente del Suv. Era positivo all’alcol
test

Cassino fa fatica, questa domenica, ad accettare che il giovane papà Ennio
Marrocco non ci sia più. Intrappolato nella sua Panda, il 37enne è morto
ieri sera sul colpo, dopo il terribile schianto con una Bmw X6. A nulla sono
valsi i soccorsi prestati dagli operatori del 118 e dai Vigili del Fuoco,
mentre sul posto si erano precipitate le pattuglie della Polizia Stradale.
Il conducente del Suv, il commerciante ed imprenditore L.F. (anche lui 37
anni) è risultato positivo all’alcol test dopo lo schianto ed è quindi stato
arrestato dagli agenti del Commissariato di Cassino per omicidio stradale.

Marrocco lascia nella disperazione la moglie, i suoi due bambini e, oltre ai
familiari distrutti, un gran numero di amici sconvolti da questo improvviso
lutto. Aperto, solare, sempre disponibile e gran lavoratore: così viene
descritto da coloro che lo conoscevano bene e che ora non riescono a darsi
pace per quanto accaduto nella serata di sabato, alle 19 circa. Non ha perso
la vita uno sprovveduto, ma un conducente di mezzi pesanti che si trovava a
poca da distanza da casa, sulla via Appia. Un destino crudele, che gli ha
teso un agguato mortale su una strada in periferia.

IL QUOTIDIANO ITALIANO BARI

Bari, ciclista 31enne investito sulla ss16: conducente dell’auto offesa sui
social. Alcol test 4 ore dopo la tragedia

Di Antonio Loconte

Fa ancora discutere la morte di Francesco D’Ambrosio, il 31enne di Torre a
Mare coinvolto in un incidente stradale sulla ss16 mentre era in sella alla
sua bici. Venerdì scorso il giovane papà andava al lavoro quand’è stato
colpito – stando alla prima ricostruzione – dall’auto condotta da una 69enne
risultata positiva all’alcol test.

La notizia ha creato indignazione, al punto che qualcuno si è lasciato
andare a pesanti offese nei confronti della ex professoressa.
Nell’immaginario collettivo in questa vicenda si è fatta strada l’idea della
vittima e del carnefice, per di più ubriaco al volante.

C’è un elemento che fa molto riflettere. Dal momento dell’incidente,
avvenuto nel pomeriggio intorno alle 16.30, a quello in cui la donna è stata
sottoposta all’alcol test sarebbero passate circa 4 ore. La Polizia si
sarebbe presentata a casa subito dopo che la donna aveva cenato. Pare che la
curva del tasso alcolemico nel sangue – il test è stato effettuato come
previsto due volte – fosse crescente e non decrescente la sera di venerdì
scorso, il giorno della tragedia. Fosse stato effettuato in prossimità dello
schianto, infatti, il test avrebbe quasi certamente dato un esito diverso.
(*)

C’è poi un altro elemento legato al testimone. L’uomo, stando a quanto siamo
riusciti ad apprendere, non avrebbe del tutto scongiurato l’ipotesi che in
qualche modo potesse essere coinvolto un altro mezzo. La donna – seppure non
ci sono conferme – pare continui a non ricordare i particolari
dell’accaduto. Certo, si tratta di elementi che non cambiano la tragedia
vissuta dalla famiglia di Francesco, per cui le comunità di Torre a Mare e
Capurso si sono mobilitate con una raccolta fondi, ma è doveroso risalire
all’esatta dinamica e alle eventuali specifiche responsabilità.

(*) Nota: l’auto della donna era ammaccata, pare certo che sia stata lei a
investire il ciclista, morto dopo lo schianto. Nonostante questo, non si è
fermata, è andata a casa con la sua auto ammaccata, si è messa a cena,
consumando alcolici (eppure era probabile che si sarebbero presentate le
forze dell’ordine e l’avessero sottoposta a etilometro, come poi è
avvenuto).

Pare paradossale ora si difenda asserendo di essere stata sottoposta al
controllo dell’alcolemia dopo ben 4 ore: se avesse fatto il suo dovere e si
fosse fermata subito, i tempi sarebbero stati congrui.

IL PICCOLO

Arriva il temuto etilometro in dotazione alla Polizia locale

Nuovi computer anche per compilare le multe in strada. Previsto in un
prossimo futuro l’adeguamento del parco mezzi. Aumentata la sorveglianza
serale

LUCA PERRINO

La Polizia locale di Ronchi dei Legionari, presto, sarà anche dotata di
etilometro. Figura anche questo tanto temuto (*) strumento tra le dotazioni
che sono state acquistate e che stanno per arrivare al comando di via Roma.
L’etilometro portatile per il pre test del tasso alcolico, con tutte le sue
dotazioni corredate, quindi boccagli monouso, equipaggerà le pattuglie
stradali e sarà utilizzato in tutte le occasioni in cui si renderà
indispensabile. Soprattutto, va detto, per il rilievo degli incidenti. Una
ditta specializzata di Sant’Arcangelo di Romagna, poi, ha ricevuto l’ordine,
per complessivi 3.170 euro più Iva, anche di 7 smartphone e 3 stampanti
portatili. Dotazioni, queste, che saranno utilizzate per i servizi esterni
e, quindi, anche per elevare le contravvenzioni. Non solo. In questi giorni
l’amministrazione comunale ronchese ha provveduto all’accertamento in
bilancio di un contributo regionale di 27.869,77 euro che servirà per
l’adeguamento del parco mezzi, ma anche per l’acquisto di nuove dotazioni.
Tra queste, va ricordato, un autoscanner che permetterà, attraverso una
sofisticata telecamera collegata ad una banca dati di capire immediatamente
se il veicolo “puntato” è stato rubato, se sia coperto da assicurazione o,
anche, se sia stato regolarmente revisionato.

Una Polizia locale, quindi, sempre più all’altezza della situazione, con
dotazioni moderne e con strumenti che permetteranno un maggiore e puntuale
controllo del territorio. «Il lavoro che viene svolto dalle nostre agenti è
davvero encomiabile – ha detto il sindaco, Livio Vecchiet – ed il nostro
impegno, grazie anche ai contributi concessi dalla Regione, va nella
direzione di una realtà che sia sempre più moderna e che, va detto, sia
vicina ai cittadini ed alle loro necessità. Su questa strada continueremo
anche nel futuro, nelle speranza anche di procedere, presto, a qualche nuova
assunzione».

Di recente, va ricordato, nuovi servizi serali, anche in borghese, sono
stati istituiti per il controllo del parco degli impianti di base e di altri
giardini ed anche per arginare il fenomeno delle soste abusive
all’aeroporto. Una somma di 85 mila euro, dei quali 65 mila di proventi
derivanti dalle sanzioni amministrative peculiari per le violazioni al
codice della strada e 20 mila di recupero coattivo che si riferisce agli
anni passati. Ventimila in più rispetto al 2019. Ecco la previsione per il
2020 e che riguarda l’attività della Polizia locale.

Centosettant’anni fa l’autonomia comunale a Ronchi dei Legionari. Fu allora
che, tra le altre cose, si organizzò una specie di guardia civica, con
funzione di ordine pubblico. Fu allora, dunque, che mosse i suoi primi passi
quella che, oggi, è la Polizia locale cittadina.

(*) Nota: chi non beve prima di guidare non ha motivo per temere
l’etilometro. Al contrario, ha molti motivi per sollecitarne diffusione e
utilizzo. E non solo per il rilievo degli incidenti, soprattutto con valenza
preventiva.

ANSA

Rubano auto ma finiscono contro un palo, denunciati

Carabinieri intervengono per l’incidente e scoprono l’accaduto

(ANSA) – TORINO, 29 NOV – Rubano un’auto ma si schiantano contro un palo
della luce. Due cittadini stranieri, un marocchino e un romeno di 29 e 45
anni, sono stati denunciati dai carabinieri a Carmagnola (Torino) per
rapina, furto, danneggiamento e guida senza patente.

Venerdì sera i due hanno avvicinato un operaio che stava comprando delle
sigarette a un distributore automatico e gli hanno sottratto il pacchetto.
Nell’assistere alla scena l’amico della vittima, che lo aspettava in auto,
si è spaventato ed è scappato lasciando la vettura, una Lancia Musa, con le
chiavi inserite nel quadro. I due hanno così deciso di approfittarne e si
sono portati via l’auto. Alla guida il 29enne che, complice l’alto tasso
alcolico, è finito contro un palo della luce. I carabinieri, intervenuti per
l’incidente, hanno così scoperto la rapina.

Nell’impatto contro il palo, il 29enne alla guida dell’auto rubata è
rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo; estratto dai soccorritori,
è stato trasportato al CTO di Torino.

Non è in gravi condizioni. (ANSA).

GAZZETTA DI MANTOVA

Mantova, in fuga dalla polizia: a terra resta una quindicenne ubriaca

La compagnia – una decina di ragazzi – era assembrata dietro Palazzo Te,
nella striscia tra la villa e la massicciata. Alla vista dei lampeggianti è
scattato il fuggi-fuggi. Gli agenti della polizia locale sono riusciti a
bloccare tre persone e adesso lavorano per risalire anche all’identità degli
altri e ricostruire la dinamica dei fatti

MANTOVA. L’hanno abbandonata a terra, incapace di fuggire sulle proprie
gambe perché ubriaca, così a giudicare anche dalle bottiglie vuote. La
ragazzina di quindici anni è finita al pronto soccorso, tre persone della
sua compagnia sono state fermate e ascoltate dalla polizia locale, decisa
ora a risalire anche all’identità degli altri e a ricostruire la dinamica
dei fatti.

È cominciato tutto con la segnalazione di un passante al comando di viale
Fiume, intorno alle 18 del 28 novembre: «Dietro Palazzo Te c’è un gruppo di
ragazzi senza mascherine». Così nella striscia tra la villa e la
massicciata, dove si apre lo stretto sottopasso per il quartiere di Te
Brunetti. Alla vista dei lampeggianti, il gruppo – una decina di persone –
si è disperso, lasciando indietro la ragazzina ubriaca, dopo aver tentato
invano di trascinarla nella fuga. Delle tre persone bloccate dalla polizia
locale, due sono maggiorenni e una è minorenne.

GAZZETTA DI MODENA

Ubriaco e senza patente Aggredisce la pattuglia

SAN PROSPERO

Una pattuglia della Polizia locale Area Nord, in servizio serale, lo ha
fermato alla Cappelletta del Duca. Ma appena il 35enne, domiciliato nella
Bassa, ha abbassato il finestrino ci si è resi conto di quanto avesse
bevuto. È così scattato il controllo con l’alcoltest che non ha lasciato
spazio a dubbi: un tasso di alcool nel sangue superiore a 1,5 g/l, oltre tre
volte oltre il limite consentito.

Il conducente dopo la contestazione della guida in stato d’ebbrezza che ha
determinato il sequestro della sua Fiat Punto ha dato in escandescenza
aggredendo gli agenti che con non poca fatica sono riusciti ad
immobilizzarlo, ricevendo poi il supporto di un’altra pattuglia.

Il 35enne è stato accompagnato alla centrale e denunciato per guida in stato
d’ebbrezza con sequestro amministrativo del veicolo e resistenza e minaccia
a pubblico ufficiale. È stato inoltre multato di 5100 euro perché era al
volante senza aver mai conseguito la patente.

LA VOCE DI ROVIGO

“Ragazzini ubriachi, assembramenti, vomito e pipì in piazza”. Arrivano 112 e
113

Aperitivo agitato, un giovane si sente anche male, lamentele di alcuni
esercenti

A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in piazza Vittorio
Emanuele a Rovigo, verso le 18 di sabato 28 novembre, una esercente. Per un
gruppetto di ragazzi che, secondo la segnalazione, nonostante la
giovanissima età, completamente ubriachi, avrebbero cominciato a spintonarsi
e a sputare in giro, dopo l’aperitivo. Altre segnalazioni, da parte di altri
esercenti, parlano anche di ragazzini che vomitavano in piazza o facevano
pipì contro i muri. Un sabato pomeriggio, insomma, decisamente agitato nel
cuore di Rovigo. “A una certa ora pare che la situazione diventi
insostenibile e che le regole non vengano più rispettate”, lamenta una
negoziante.

Questa volta, quindi, non si parla unicamente di problemi dovuti al mancato
rispetto delle restrizioni imposte per il coronavirus, che pure non
sarebbero mancati – “a un certo punto gli ubriachi hanno anche fatto
assembramenti”, dice un testimone – ma anche del contegno generale di
alcuni gruppi di giovanissimi, forse non in grado di reggere l’alcool come
pensano loro. “Oggi alle 18 – è un’altra testimonianza – in piazza c’era chi
vomitava dove capitava, chi urinava sui muri, chi biascicava parole a caso,
chi barcollava”.

A provocare la chiamata alle forze dell’ordine, come detto, un gruppetto
particolarmente agitato, secondo le testimonianze, formato da una decina di
giovani. A gestire l’intervento, il personale delle Volanti, supportato,
però, anche dai carabinieri. Un pessimo spettacolo, a detta dei testimoni.
Anche perché più di un ragazzino non sembrava stare per nulla bene. E anche
di questo si sono dovute occupare le forze dell’ordine.

ROMAH24

Corso Francia, vagava di notte con una mannaia nascosta dietro la schiena:
denunciato

Una mannaia dietro alla schiena e un cacciavite infilato nella scarpa
sinistra. Questa l’attrezzatura trovata addosso a un uomo di 35 anni
originario del Brasile, fermato la notte del 26 novembre dai Carabinieri
della Stazione Roma Ponte Milvio nella zona di Corso Francia.

Nel corso di un servizio di pattuglia, i militari sono stati allertati da un
addetto di una stazione di rifornimento di Corso Francia dove, poco prima,
l’uomo si era presentato, evidentemente su di giri, chiedendo
insistentemente degli alcolici.

Negatogli l’accesso alla stazione di servizio, l’uomo ha proseguito nella
sua camminata solitaria lungo la strada. Ottenuta la descrizione del
sospettato, i Carabinieri lo hanno intercettato poco distante.

Domiciliato da tempo a Roma e già conosciuto alle forze dell’ordine, dopo
essere stato identificato, l’uomo durante il controllo è stato trovato in
possesso di una mannaia di 18 centimetri nascosta dietro alla schiena e di
un cacciavite infilato nella scarpa sinistra.

Per l’uomo è scattata la denuncia a piede libero per porto di armi od
oggetti atti ad offendere e la sanzione ai sensi del DPCM del 3 novembre
2020, in tema di misure urgenti per il contenimento della diffusione del
Covid-19, per aver violato il coprifuoco.

RSI NEWS

Coira, si potrà bere alcol di notte

Coira abolisce il divieto di consumo di alcol notturno. Dopo il Parlamento
cittadino, domenica anche gli elettori della capitale retica hanno accolto
la riforma con 7’495 voti contro 1’602. Il divieto del consumo di alcolici
su suolo pubblico fra le 00:30 e le 07:00 aveva dato a Coira, ormai dodici
anni fa, la reputazione di città con la legge su più severa in proposito.
Anche se all’atto pratico non è mai stata praticamente applicata alla
lettera, aveva sottolineato il sindaco Urs Marti. Nel legislativo, solo
l’UDC si era schierata per il mantenimento del divieto, ma la sua proposta
era stata respinta con 16 voti contro 5. La partecipazione è stata del 38%.

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