Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 16.6.20

16 Giugno 2020
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

IL MESSAGGERO

ALCOL IN QUARANTENA, ALLARME PER LE DONNE: 2 MILIONI E MEZZO A RISCHIO

15-06-2020

di Maria Lombardi

Le giornate senza fine dentro casa. Un bicchiere mentre si cucina, e poi
l’aperitivo in chat, la bottiglia a tavola la sera, l’ultimo sorso davanti
alla tv. Un po’ brilli su TikTok, tanti video comici sulla quarantena
movimentata dalle bollicine, #babysaysno è stato un tormentone, il no
all’acqua, ovviamente. E su Facebook girava l’immagine di una fila di
bottiglie con la scritta: «Aprile. Non è un mese, è un consiglio». Si è
bevuto tanto, nei mesi blindati, e sui social si rideva dei bicchieri di
troppo. Per alleggerire ansia e solitudine, per sentirsi meno giù. Il
salone è diventato un bar, l’appuntamento con lo spritz replicato più volte
al giorno. In lockdown, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i consumi
di alcol sono aumentati dal 180 al 250 per cento. Le donne – addicted in
numero sempre maggiore – hanno esagerato e risentiranno di più delle
sbornie in isolamento. L’organismo femminile – come sottolinea anche l’Oms
– è più vulnerabile di quello maschile agli effetti dell’alcol.

LA SALUTE

«Le donne sono meno resilienti alle sostanze alcoliche e hanno la metà
della capacità degli uomini di eliminarle», Gianni Testino è il presidente
della Società italiana di Alcologia e primario del reparto dipendenze ed
epatologia della Asl3, presso l’ospedale San Martino di Genova. «Per
sviluppare la cirrosi epatica una donna deve bere la metà di quanto beve un
uomo». Questione di acqua, che aiuta a dissolvere l’alcol (il corpo
femminile ne ha di meno) e di metabolismo.

Ecco allora che il lockdown alticcio può avere conseguenze gravi sulla
salute. «Già si parte da una situazione di criticità. Due milioni e mezzo
di italiane, ossia il 9% della popolazione, è a rischio di malattie
psicofisiche legate al consumo di alcol: si tratta di persone che bevono
più di due unità al giorno, oltre il limite accettabile», spiega il
professor Testino. «Nel periodo della quarantena si sono azzerati i casi di
intossicazione acuta tra giovani e gli incidenti stradali legati all’abuso.
Ma il consumo in generale è cresciuto decisamente». E chi era uscito dalla
dipendenza è tornato indietro, bruciando il lavoro anche di anni. «Il
numero delle ricadute severe, in questi mesi, è aumentato del 15%. Tanti
pazienti non si sono fatti più sentire da chi li aveva in cura. Un silenzio
angosciante che è stato per noi un grido di allarme. Li abbiamo richiamati
tutti». In Italia sono tra gli 800mila e il milione gli alcol-dipendenti.
«Molte donne che consumavano alcol in modo rischioso in questo periodo sono
diventate alcoliste. In reparto sono già arrivate quindici nuove pazienti.
Un altro fenomeno di cui abbiamo la fondata percezione è che siano
aumentate le violenze psicologiche e fisiche nei confronti delle donne
dipendenti. In un momento di fragilità sono state più esposte ai
maltrattamenti».

Sono 17mila ogni anno i morti a causa dell’alcol, un quarto è rappresentato
da donne. Quella che era già un’emergenza, con i mesi di isolamento, si è
aggravata. E si vedranno con il tempo le conseguenze. Le donne impiegano un
tempo più limitato dell’uomo per diventare alcoliste – avvertono gli
esperti – e si ammalano più rapidamente (conseguenze al fegato, al cuore e
alla psiche). «Ma non c’è la consapevolezza del danno, l’alcol è
considerato un compagno piacevole e amichevole – aggiunge Testino – un
qualcosa di positivo». Tanto tempo in casa, l’ansia e la depressione in
agguato, il bicchiere come cura. «L’alcol è il primo psicofarmaco che
l’essere umano ha imparato a utilizzare, ormai da millenni. È euforizzante
e diminuisce ansia e tensione», Stefano Oliva è psichiatra e
psicoterapeuta, vicepresidente della società di alcologia della Lombardia.
Salvo poi risvegliarsi il giorno dopo con lo stesso nodo alla gola e ancora
più depressi.

Il bicchiere mandato giù, spesso, senza farsi scoprire. In solitudine e con
i sensi di colpa. «Le donne tendono a farne un abuso nascosto», dice Monica
Letta, psicoterapeuta, docente di scuola di specializzazione dell’Aisfi.
«Il comportamento è diffuso, ma continua ad essere esposto a un giudizio
sociale decisamente più pesante di quello riservato all’equivalente
comportamento maschile. E così le donne si rivolgono ai centri di cura meno
degli uomini, nel Lazio il 30% contro il 70%. Una conferma della natura
sommersa del fenomeno. La pandemia ha aumentato la vulnerabilità di tutto
il mondo femminile, delle mamme come delle single. E di conseguenza si è
intensificato il consumo di alcolici». Si è tanto parlato di mamme sotto
stress tra smart-working e figli a casa, di lavoratrici in ansia per la
crisi. Ma della solitudine delle donne che hanno affrontato la quarantena
senza nessuno in casa non ci si è preoccupati. Per tante l’alcol è stato
l’unico conforto.

CORRIERE ADRIATICO

Senigallia, ragazza ubriaca viene bullizzata dal branco. Gli amici la
prendono in giro mentre lei sta male (*)

Lunedì 15 Giugno 2020

*SENIGALLIA* – Una ragazza ubriaca si sente male e gli amici, invece di
soccorrerla, ridono e la prendono in giro. E’ accaduto anche questo al
termine di una notte di bagordi in spiaggia, dove non sono mancati i
teppisti e dove è spuntato addirittura un venditore ambulante, abusivo, di
birra. Quarto weekend di vandali consecutivo. Nel mirino i Bagni Apapaia
64. La scena che più ha fatto rabbia però è quella della giovane
“bullizzata” dal branco perché non aveva retto gli alcolici bevuti nel
corso della nottata. «Erano le 6.19 – racconta Paolo Perini, Bagni Marta 55
sul lungomare Alighieri – quando ho visto una ragazza, ubriaca, che stava
vomitando sul marciapiede. I suoi amici la deridevano. Una scena che mi è
rimasta impressa. Non hanno capito nulla di quello che c’è stato, dei morti
e dei sacrifici che avranno fatto i genitori. Questa generazione è il
nostro futuro». Più che amici verrebbe da definirli bulli che hanno trovato
divertente veder bere una ragazza fino a sentirsi male. «Sabato notte è
stato un delirio – aggiunge – danni da noi non ci sono stati ma ci hanno
detto i vigilantes che era pieno di ragazzi. Speriamo che resistano perché
se ci abbandonano anche loro non so come faremo. Addirittura in spiaggia
c’era un venditore abusivo di birra».

CENTROPAGINA

Senigallia, ubriachi e vandali in spiaggia: dai bagnini un esposto al
prefetto (*)

*Movida sregolata, giovanissimi alterati accedono all’arenile nonostante le
ordinanze. Gli operatori balneari: «Siamo esasperati, servono più controlli
e qualche multa»*

Di Carlo Leone – 16 Giugno 2020

*SENIGALLIA* – Un esposto al prefetto per porre fine agli accessi non
consentiti di notte sulla spiaggia e, soprattutto, ai danneggiamenti negli
stabilimenti balneari. È quanto si accingono a presentare alcuni
imprenditori e operatori del lungomare Alighieri di Senigallia, nel tratto
che va dalla Rotonda all’hotel Regina, dopo l’ennesimo weekend di movida
giovanile sregolata e poco controllata.

Nonostante il meteo, le leggi che vietano la somministrazione di alcolici
ai minori e alle persone in evidente stato di ebbrezza e le ordinanze
comunali che regolano l’accesso in spiaggia nelle ore notturne, anche
l’ultimo weekend è stato contraddistinto dall’abuso di alcol e
danneggiamenti limitati a numero per fortuna ridotto di attrezzature. Non
si parla di interi stabilimenti devastati ma di piccoli fenomeni purtroppo
sempre più frequenti, anche durante la settimana. Non più singoli episodi
ormai, ma ripetuti e continuativi, che hanno costretto titolari e gestori
degli stabilimenti balneari a intraprendere più di un’iniziativa per
arginarli.

«Accadono soprattutto nel fine settimana – spiega Daniele Corinaldesi,
imprenditore dei Bagni Nella n.57 e presidente provinciale di Fiba
Confesercenti – ma non mancano episodi anche in mezzo alla settimana».
Ombrelloni danneggiati, attrezzature lanciate, bruciature di sigarette sui
lettini, vetri e bottiglie sparsi ovunque, vomito e bisogni fisiologici
espletati qua e là: questi i resti del passaggio dei vandali.

«Si tratta per lo più di mandrie di ragazzini dai 14/15 anni fino ai 19/20,
mezzi ubriachi e incuranti delle normative. Hanno spesso con loro bottiglie
e bicchieri in vetro e accedono in spiaggia a gruppi, anche di trenta
persone. Purtroppo noi bagnini, molti dei quali con attivo un servizio di
vigilanza notturna privata, ci ritroviamo nell’impossibilità di
controllarli tutti e questo nonostante le pattuglie delle forze
dell’ordine».

La lamentela dei bagnini di Senigallia parte dal fatto che spesso, pur
senza generalizzare troppo, molti giovanissimi che si divertono così – se è
possibile chiamarlo divertimento – arrivano in spiaggia incuranti delle
regole e già ubriachi: «qualcuno si porta gli alcolici da casa, altri hanno
invece bottiglie di birra o bicchieri in vetro che qualcuno evidentemente
somministra. Non riusciamo più a far fronte a tutto ciò».

Da qui l’idea – dato che finora le proteste hanno suscitato pochi effetti –
di presentare un esposto al prefetto di Ancona perché vengano rafforzati i
controlli. «La situazione è esasperante, così come nella piazzetta sotto il
residence Milano, lungomare Alighieri, dove gruppi di giovani vengono visti
urlare e giocare addirittura a calcio fino a tarda notte. Senza che nessuno
finora abbia mosso un dito per fermarli e/o cacciarli. Basterebbe fare
qualche multa e sicuramente la situazione si calmerebbe» è convinto
Corinaldesi che torna a chiedere per la spiaggia l’utilizzo dei cancelli
dopo la mezzanotte, almeno nei tratti più centrali della movida
senigalliese. «Si, è vero, qualcuno potrebbe scavalcarli, ma il grosso si
fermerebbe. E comunque nessuno potrà dire di non sapere del divieto di
accesso in spiaggia. Questo rimedio, unito a qualche multa…».

(*) Nota: piano piano stiamo tornando alla normalità

IVG.IT

Savona, vende alcol a minori di 16 anni: bar di corso Italia chiuso per 5
giorni

*Un gruppo di ragazzini sorpreso con alcolici alle 21,30, nell’ambito dei
controlli sulla movida*

di Redazione – 16 Giugno 2020 –

*Savona*. Vende alcol a minori di 16 anni e, dopo l’intervento delle
polizia di Stato, scattano multa e il provvedimento di sospensione della
licenza da parte della Questura.

Destinatario, un bar di corso Italia a Savona, colpevole di aver servito
alcolici ad alcuni ragazzi di età inferiore ai 16 anni. È accaduto nei
giorni scorsi, quando il gruppetto di giovani è stato sorpreso, alcolici
alla mano, intorno alle 21,30, dagli agenti.

Il provvedimento, che ne ha imposto la chiusura obbligata per 5 giorni, è
stato emesso nell’ambito dell’intensificazione dei controlli di prevenzione
nelle zone interessate dalla movida. E al titolare del locale sono state
comminate anche sanzioni di natura amministrativa.

LA VOCE APUANA

Vende alcolici a minorenni, multato esercente. Giro di vite sulla movida

*L’episodio è successo lo scorso fine settimana a Carrara*

*Carrara* – La Polizia di Stato, insieme alle altre forze dell’ordine e
alla Polizia Municipale ha rinforzato i servizi di controllo e monitoraggio
della “movida” notturna, procedendo anche a più approfonditi controlli dei
locali pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza
disposte per l’emergenza epidemiologica.

Nello scorso fine settimana, infatti, personale della Divisone della
Polizia Amministrativa insieme all’omologo ufficio del Commissariato PS di
Carrara ha contestato ad un esercente locale la violazione della normativa
sulla vendita di alcolici a minori di anni 18, procedendo ad irrogare la
prevista sanzione pecuniaria che va da 250 a 1000 Euro.

ALFEMMINILE

Come smettere di bere: 10 motivi per cominciare subito

di Linda Montemurro

Pubblicato oggi alle 18:00

Come smettere di bere e sbarazzarsi finalmente dell’ombra dell’alcol? Non è
un percorso facile, ma con la giusta motivazione puoi uscire dal tunnel
degli alcolici e tornare a sorridere alla vita. Il primo passo sta proprio
nel rendersi conto che bere non è più un piacere, ma un vizio…

Se ti sei accorto che l’alcol ha preso le redini della tua vita, è arrivato
il momento di fare qualcosa per smettere subito di bere. I danni dell’alcol
sull’organismo sono molti più di quelli che siamo abituati a sentire. In
questo articolo cercheremo di approfondire questa delicata questione. Prima
di tutto però, vogliamo lasciarti ad un video con i 7 consigli per
combattere l’invecchiamento: il primo è proprio smettere di bere!

*10 motivi per cui smettere di bere è importante*

In Italia la stragrande maggioranza della popolazione dichiara di bere
abitualmente alcolici e tra questi c’è una grossa fetta di popolazione che
è già dipendente dall’alcol, in alcuni casi senza essersene nemmeno resa
conto. I danni che l’alcol porta all’organismo sono talmente tanti che
preferiamo non elencarli, anche perchè sarebbe impossibile, ecco perché
preferiamo piuttosto concentrarci sui risultati che puoi ottenere se decidi
di smettere di bere. Cosa succede al tuo corpo quando finalmente dici stop
alle bevande alcoliche?

1 – Il sistema immunitario si rinforza: i primi danni dell’alcol sono
proprio relativi al sistema immunitario, infatti gli alcolisti e le persone
che bevono tanto, sono propensi ad ammalarsi molto più spesso.

2 – Diminuisce io rischio di contrarre malattie cardiovascolari e tumori: i
bevitori assidui rischiano molto più di altri di contrarre malattie
cardiovascolari oppure tumori (in particolare al fegato).

3 – La prospettiva di vita si allunga: se riesci a smettere di bere, avrai
una prospettiva di vita più lunga e soprattutto rosea, in quanto diminuirà
il rischio di malattie.

4 – Il sonno ed il riposo in generale, migliorano: chi beve spesso e
volentieri fa fatica a dormire, si sveglia nel cuore della notte con la
bocca secca e il mal di testa. Interrompendo così frequentemente il sonno,
al mattino si sarà più stanchi di quando si è andati a letto.

5 – Avrai il giusto appetito e non ti abbufferai più: l’alcol crea
nell’organismo un circolo vizioso che porta a richiedere sempre più cibo.
Se smetti, vedrai che la fame nervosa sparirà.

6 – Tornerai al tuo peso forma: le calorie dell’alcol non sono da
sottovalutare, anche il più innocente dei cocktail in realtà risulterà
molto calorico e difficile da digerire per l’organismo.

7 – Migliorerà la memoria: bere tanto può arrivare a dare problemi di
memoria a causa di un vero e proprio rimpicciolimento del cervello.

8 – Sarai felice: quando smetti di bere migliora anche l’umore, ti sentirai
felice e tornerai a sorridere!

9 – Avrai una pelle bellissima: l’alcol disidrata la pelle che apparirà
subito più spenta e piena di segni. Solo evitando gli alcolici potrai
ammirare una pelle bellissima, splendente e sana!

10 – Se stai cercando di avere un figlio, sarai facilitato: sia nell’uomo
che nella donna, l’alcol inibisce la fertilità e dunque se stai provando ad
avere un figlio, ma non smetti di bere, sarà molto difficile che tu possa
diventare mamma o papà.

*Come smettere di bere e rimanere sobri*

Sappiamo benissimo che smettere di bere non è affatto facile e soprattutto
non si fa dall’oggi al domani. Il consumo abituale di alcool porta ad una
dipendenza che scaturisce nell’alcolismo, una malattia con dei seri effetti
sulla persona. Quindi, come smettere di bere? E’ un percorso lungo e
tortuoso, ecco perché abbiamo raccolto una serie di consigli da mettere in
pratica per stare lontani dall’alcol. Prendi appunti!

*Riduci l’alcol ed aumenta l’acqua*

Sembrerà un consiglio banale, ma non puoi pensare di eliminare del tutto
gli alcolici da un giorno all’altro. Cosa fare quindi? Riducine le
quantità, ed aumenta la dose di acqua da bere ogni giorno.

*Punta sul cibo come alleato*

Il cibo è il tuo miglior alleato in quanto aiuta l’organismo ad assorbire e
smaltire le sostanze alcoliche ingerite. Il nostro consiglio è in primis,
quello di mangiare sempre qualcosa prima di bere; inoltre, se hai
intrapreso il percorso per abbandonare definitivamente gli alcoli, cerca di
evitare le ricette che possano contenerne (esempio: alcuni dolci inzuppati
di luquore).

*Non cercare di evitare a tutti i costi situazioni in cui sai che ci sarà
dell’alcol*

Questa è una delle cose più sbagliate, perchè cercando di fuggire dal
nemico (in questo caso l’alcol), non farai altro che esserne ancora più
attratto. Alla fine magari non andrai ad evento, ma finirai per bere
qualcosa a casa.

*Cambia la tua routine*

Se sai che puntualmente dopo l’ufficio andrai al bar per uno (ma anche due
o tre) aperitivi, cerca di fissare un impegno che ti eviti questo
comportamento sbagliato. Un’idea? Andare in palestra! Il movimento fisico
aiuta a distrarre e distendere la mente.

*Sfrutta il metodo del salvadanaio*

Ogni volta che hai la tentazione di uscire per andare a bere o comprare
alcolici, prendi i soldi che avresti speso per questa malsana abitudine e
mettili all’interno di un salvadanaio. Ti stupirai quando vedrai quanti
soldi sei riuscito a risparmiare, semplicemente eliminando un’abitudine
dannosa.

*Altri modi efficaci per smettere di bere*

Appunta su un quaderno tutti i motivi per cui è meglio smettere di bere
piuttosto che continuare a farsi del male. Ogni tanto, soprattutto quando
senti che ti manca la motivazione, rileggili.

Non reprimere le emozioni ed i sentimenti: se ti viene da piangere, fallo
pure. Se vuoi urlare o sfogarti, questo non potrà che fare bene al tuo
corpo ed alla tua mente.

Scegli una data importante per smettere di bere, in modo che associandola a
più cose positive, aumenti la forza di volontà e ti aiuti nel tuo percorso.

Non scoraggiarti e non farti sopraffare dal senso di colpa. Se hai ceduto
alla voglia di bere non fartene una colpa, non sgridarti. Prendi
semplicemente atto dell’evento, magari segnalo su un calendario, e vedrai
che non ricapiterà.

Iniziare a frequentare un corso di meditazione può essere una buona idea
per rilassarsi e riflettere su tutti i motivi che spesso ci fanno cadere in
tentazione e ci portano sulla via dell’alcohol.

*Come smettere di bere: chiedi aiuto*

Non tutti riescono, con la sola forza di volontà, a lasciarsi realmente
alle spalle gli alcolici. Se senti di non potercela fare da solo, chiedi
aiuto. Anche questo è un progresso per abbandonare la strada della
dipendenza ed avvicinarsi ad una vita senza alcohol.

Parla con il tuo medico, soprattutto per gestire i sintomi dell’astinenza
da alcool che non sono assolutamente da sottovalutare. Solo il tuo dottore
potrà decidere se sia il caso di assumere dei farmaci che ti aiutino a
smettere di bere. I recenti progressi della medicina possono essere un
valido aiuto per risolvere il problema dell’alcolismo.

Cerca di parlare del tuo problema di alcolismo anche con un famigliare, un
amico oppure il partner: è un passo importante. Che ti piaccia o no, sono
poche le persone che raggiungono la sobrietà in solitudine, e ancora meno
quelli che riescono a mantenerla. Non sentirti inadeguato nel condividere
ciò che stai affrontando con le persone che ami.

Valuta se sia il caso di entrare a far parte di un gruppo come gli
alcolisti anonimi. Non è detto che questo tipo di terapia sia adatta a
tutti, devi provare e vedere se per il tuo caso specifico risulta davvero
efficace. Se così non dovesse essere, non fartene una colpa. Puoi smettere
di bere e dimenticare l’alcohol anche altri modi.

*Consigli finali per dire addio all’alcohol una volta per tutte*

Uno dei primi errori che si fanno quando si entra nel tunnel
dell’alcolismo, è non informarsi per capire tutti i danni che presto
l’alcool riverserà sul tuo fisico. Rimarrai sorpreso dai disturbi che puoi
subire, anni prima di avvertirne i sintomi. In quasi tutti i casi, i danni
sono irreversibili. Il massimo che puoi ottenere è fermare la progressione
del danno. Cambia la tua dieta, controlla il tuo peso, cerca l’aiuto di un
medico, e soprattutto, smetti di bere il prima possibile. Ti sentirai più
forte, più in salute, più intelligente, più felice e soprattutto ti potrai
godere davvero a pieno la vita. Esistono molte malattie e complicazioni
legate a un fegato poco sano. Prenditi il tempo di informarti e leggere
articoli e studi. Leggerli anche solo una volta può darti una grande
motivazione per rimanere sobrio. Più a lungo bevi più i danni saranno
gravi. La paura può fare da deterrente e dovresti usarla a tuo vantaggio
per capire quanto sei stato stupido a iniziare a bere.

Capirai ben presto che l’alcool domina la tua vita, ma può smettere se
sarai tu ad impedirglielo.

Se sei lungimirante, saprai bene che rinunciare ad un (falso) piacere come
quello di ubriacarsi, in favore di un vero beneficio (salute, relazioni
migliori o una coscienza pulita), è il sentiero più semplice da percorrere,
ed alla fine, ne sarà valsa davvero la pena!

Un trucco semplice: tieni della cioccolata a portata di mano. Quando un
bevitore cerca di smettere avrà spesso voglia di cioccolato. Rilascia
endorfine e ti aiuterà a ridurre la voglia di alcool.

L’alcool non solo danneggiate te, ma anche chi ti sta intorno. Prova a
pensare a chi e cosa sia più importante per te. Immagina come l’alcool lo
distruggerebbe. Ricorda: perdere un vizio non deve diventare un’abitudine.

*di Linda Montemurro*

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