Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 23 giugno 2020

23 Giugno 2020
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

WINENEWS

VINO & SCENARIO MONDIALE

Pau Roca, dg Oiv: proporre la vigna come prodotto globale universale, fonte di alimenti sani

Lo ha detto al Forum Mondiale delle Cooperative, promosso da Caviro. Alleanza Cooperative Italiane: -20-25% di fatturato da blocco Horeca (2 miliardi)

“Questa crisi globale ha colpito pesantemente i grandi mercati del vino come Europa e Stati Uniti, e quelli emergenti, come il Brasile. Si stima che non sarà possibile recuperare i livelli di fatturato prima del 2024/2025. Dobbiamo prendere lezione dall’emisfero Sud che, in questa crisi, ha saputo sostenere meglio il settore del vino valorizzandolo. Fa, inoltre, scuola l’approccio del comparto delle bollicine che, a seguito della crisi del 2008, ha avuto un grande rilancio. Dovremo riformulare la nostra offerta”. Tra mercato del vino e sfide economiche, sociali e ambientali del prossimo futuro, lo ha detto Pau Roca, dg Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino al Forum Mondiale – virtuale – delle Cooperative Vinicole sulla situazione globale e gli effetti della pandemia, promosso da Caviro e presieduto dal presidente del Gruppo Carlo Dalmonte, con i principali protagonisti del mondo vinicolo cooperativo internazionale, dall’Italia all’Australia, dall’Argentina al Brasile, dall’Uruguay al Cile, dalla Francia alla Spagna e Portogallo. In particolare, secondo Roca, occorre mantenere l’integrità del prodotto, puntare alla massima qualità e costruire un dialogo franco con il consumatore, in modo che resti elevata la fiducia nel vino in quanto prodotto naturale, agricolo e qualitativamente alto, in grado di ribaltare i pregiudizi e dimostrarsi utile alla salute (*) e all’ambiente. “La vigna non produce solamente vino – sostiene – il 53% della produzione mondiale dell’uva viene destinato alla vinificazione, mentre il 47% all’alimentazione. La crisi mondiale colpirà anche a livello alimentare e la vigna potrà proporsi come prodotto globale universale, fonte anche di alimenti sani e calorici come frutta, succhi, il mosto o l’uva passa che possono essere utilizzati per contribuire a combattere la fame nel mondo (**). Un discorso su questo tema è stato avviato con il segretario generale Fao nell’Assemblea delle Nazioni Unite, per promuovere programmi di ricerca e sviluppo”.

“La pandemia ha modificato molte abitudini e si ripercuote profondamente anche sul business in cui operiamo – ha detto Dalmonte – di conseguenza, sono almeno tre le dimensioni su cui riflettere: gli effetti contingenti, quelli permanenti e le azioni migliorative che possiamo mettere in campo”. E tra gli effetti immediati, il comune denominatore su tutti i territori è il blocco del canale Horeca, ora in lenta ripresa, a fronte di una crescita di acquisti nei supermercati o con delivery ed e-commerce, che ha comportato non tanto un calo quanto un cambiamento nel consumo del vino, legato a un uso domestico e da pasto, più che a momenti di tempo libero o conviviali. Dato preoccupante infatti è la flessione generale del fatturato più che dei volumi, una situazione che si sta ripercuotendo sui segmenti premium, spingendo i consumi verso prodotti a prezzi minori. Ma c’è preoccupazione in generale per la crisi economica all’orizzonte: “compariranno più disuguaglianze sociali e la globalizzazione ridurrà la sua portata – ha aggiunto Dalmonte – è uno scenario in cui il mondo cooperativo può dire e fare molto, perché è radicato sui territori e portatore di un modello di sviluppo più equo e sostenibile, capace di tradurre le difficoltà in opportunità. Per esempio, potrebbe essere il momento giusto per puntare ad una qualità migliore e togliere ovunque lo zucchero esogeno dal prodotto, per far sì che in bottiglia ci sia solamente il frutto della pianta della vite”.

“Il settore vitivinicolo è in grande difficoltà – ha aggiunto Luca Rigotti, coordinatore settore vino Alleanza Cooperative Italiane – e non è il solo. Il cambio di abitudini di consumo a danno del settore Horeca fa prevedere un calo tra il 20-25% del fatturato (quantificabile in 2 miliardi di euro). Alla politica, sia nazionale che europea, abbiamo chiesto di prendere in considerazione le nostre proposte e di mostrare più dinamicità nelle misure di promozione verso Paesi terzi. Stiamo lavorando in sede Europea per ottenere provvedimenti tempestivi ed omogenei. Attualmente siamo costretti a lavorare in ottica di distillazione, che pur non essendo una destinazione primaria del prodotto, ci consente di smaltire i quantitativi in eccesso. Per il futuro, dovremo attrezzarci per ragionare ad ampio spettro, sostenendo insieme un’economia agricola che è fondamentale a livello globale ma che purtroppo in questo momento, come molti altri settori economici, deve affrontare nuove difficoltà”.

L’Asia sarà il mercato di riferimento più importante per il futuro, in occasione dell’Esposizione Universale 2025, di scena ad Osaka, le cooperative vinicole del mondo devono essere presenti con un padiglione dedicato, per diffondere la cultura e il consumo del vino anche il quella vasta zona del mondo.

Nell’attesa, i punti su cui muoversi sono “una situazione generale stabile a volumi ma che vede una perdita in valore; nuovi ambiti di controllo e gestione delle oscillazioni e turbolenze inaspettate dei mercati e la tematica dello zucchero; il rapporto di vino e salute, oggi controverso, avviando un dialogo costruttivo con il mondo della medicina (***); politiche sostenibili a 360°, ambientali, sociali ed economiche”, ha concluso Dalmonte ribadendo “l’importanza della configurazione cooperativa delle Cantine Sociali, nell’industria vinicola e non solo, quale modello vincente in termini di modernità e sostenibilità, a supporto della spinta globale per una rinascita sociale, economica e ambientale”.

(*) Nota: o sei franco con il consumatore, e gli dici la verità sui pericoli del bere, oppure continui a raccontare la bufala del prodotto utile alla salute. Non puoi dichiararti “franco con il consumatore” e contemporaneamente continuare a nascondergli (per esempio) l’effetto cancerogeno del prodotto che promuovi.

(**) Nota: è vero che la vigna produce ANCHE alimenti sani, il problema è quando quei prodotti vengono fatti fermentare.

(***) Nota: il rapporto tra vino e salute è chiarissimo, a chi lo vuole vedere. Il problema è che l’industria ha sempre cercato di oscurare tutte le informazioni scomode, contribuendo nel contempo ad alimentare le bufale.

MONDODELGUSTO.IT

Nasce LA LA WINE, il nuovo magazine enogastronomico tutto al femminile, sui social

Il lockdown ha generato qualcosa di buono: un format video on demand dal tono frizzante, che tratta di vino, cucina, attualità, libri, spirits, sentimenti e salute. Tutti i giovedì dalle 13.45 su Facebook, Instagram @lalawinemagazine e sul canale YouTube La La Wine Magazine.

di Andrea Di Bella

È figlia del lockdown la nuova trasmissione video, on demand, sbarcata sui social il 14 maggio scorso. Nel nome, La La Wine, c’è già il manifesto dell’idea: un talk show che mixa serietà e leggerezza, dove parlare per 20 minuti di vino, cibo, attualità, libri, amore, televisione, sentimenti e… non è un modo di dire, perché ogni settimana su La La Wine trovano spazio temi e voci diverse, spesso fuori dal coro.

Quattro le rubriche, come le quattro autrici, che offrono punti di vista differenti, come facce complementari, ma uniche di un caleidoscopio. A partire da Francesca Ciancio, giornalista professionista di lungo corso, che per prima ha lanciato l’idea di questo nuovo progetto. A raccogliere la sfida ci hanno pensato Barbara Amoroso, Michela Mozzanica e Giordana Talamona, tutte giornaliste ed esperte di enogastronomia, con le quali è maturato questo progetto professionale sin dall’estate del 2019.

“Il nostro obiettivo? Trattare l’enogastronomia, in particolare il vino, passando attraverso temi e ospiti autorevoli, ma non scontati, conditi talvolta da un pizzico di leggerezza. – spiegano le quattro autrici -. Vogliamo che La La Wine faccia riflettere, permetta di approfondire mantenendo un ritmo incalzante, esattamente come uno dei quei ritornelli fatti apposta per ballare, meglio se con un calice di buon vino in mano”.

Tre rubriche ogni settimana, tra le quattro ideate:

Good morning wine è l’attualità che comanda, con un ospite dalle idee molto chiare in testa! Tra gli argomenti trattati in questa rubrica: il vino in TV con Marcello Masi di Linea Verde, il caso Prosecco spumante rosé millesimato Doc, il Covid-19 raccontato da chi è guarito e le guide del vino con Gianni Fabrizio del Gambero Rosso.

Taste’s anatomy, dove si parla di vino, birra, cibo e spirits con un produttore o un professionista del settore, ma soprattutto si degusta! Suggerimenti utili per apprezzare una bottiglia, aneddoti divertenti sulla produzione di una birra o un formaggio: una rubrica tecnica, ma non troppo. In queste settimane sono state degustate grappe, brandy, cioccolato crudista e birre.

Dirty drinking è un contenitore dove raccontare l’enogastronomia in maniera diversa, con un piglio trasversale e talvolta irriverente. Un modo inusuale per parlare di cibo e bevande, come nel caso dell’enopsicologia, dei vini di Sex and the City e dell’alimentazione nello sport, puntata – quest’ultima -, che andrà in onda nelle prossime settimane col campione olimpico Nino Benvenuti.

Stappate di casa è la rubrica su donne straordinarie che hanno cambiato vita, città e progetti grazie all’enogastronomia. La giornalista e conduttrice televisiva di Cotto e Mangiato Tessa Gelisio ha parlato delle sue passioni; Olga Bussinello Direttore del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella si è raccontata come donna, madre e professionista, mentre con Cristiana Lauro, wine consultant e scrittrice, i riflettori sono stati puntati sugli aneddoti di una donna di potere in un mondo di uomini.

Una trasmissione dallo sguardo femminile, che non si rivolge solo alle donne, ma che intercetta anche un nutrito pubblico maschile di appassionati, curiosi ed esperti del settore.

Ma non finisce qui, perché La La Wine è appena nato, ma ha già voglia di crescere. A breve, assieme alla puntata settimanale on demand del giovedì, La La Wine lancerà delle dirette Facebook per affrontare nuovi temi caldi.

Le LA LA GIRLS ci hanno preso gusto!

Il programma va in onda tutti i giovedì ON DEMAND dalle 13.45 su Facebook, Instagram @lalawinemagazine e sul canale YouTube La La Wine Magazine.

CANALI SOCIAL

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CORRIERE ADRIATICO

Macerata, drink alcolici a una ragazza di 15 anni e ai suoi amici di 16 e 17: locale chiuso per 5 giorni

MACERATA – Alcol a tre minorenni; il questore Antonio Pignataro chiude per cinque giorni lo Spritz&Chips a Macerata. Il provvedimento è stato adottato perché giovedì scorso tre minorenni – una ragazza di 15 anni e due ragazzi di 16 e 17 anni – sono stati sorpresi a bere altrettanti vodka-lemon all’interno dell’attività in via Gramsci.

«Il provvedimento è volto a difendere le giovani generazioni e a garantire la legalità con l’intento di incrementare e rinsaldare la presenza dello Stato delle forze dell’ordine in queste situazioni – ha detto il questore -. In tal senso è importante che ci sia l’impegno di tutta la società civile che non deve mostrarsi indifferente e non deve girarsi dall’altra parte. Spetta a tutti noi e sta nella nostra collaborazione il futuro dei nostri giovani che altrimenti rischiano di imboccare la via di una società malata».

CHIAMAMICITTA.IT

Rimini, vendita e somministrazione di alcol ai minori: due aziende sanzionate

Aveva travasato la vodka alla menta in una bottiglia di plastica per cercare di sfuggire ai controlli sulla somministrazione di alcolici ai minori. Un trucco che però non è sfuggito agli agenti della Polizia Locale di Rimini, impegnati nei servizi notturni che, sabato sera a marina centro, hanno pizzicato il furbo proprietario di un mini market, mentre consegnava la bottiglia contraffatta a due ragazzi di 15 e 16 anni.

Controlli, quelli dello scorso sabato 20 a cui si aggiungono anche quelli della sera prima, venerdì 19 a Miramare, dove gli agenti in borghese hanno sanzionato il titolare di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, che consegna al bancone del suo pub, un alcolico ad un 17enne, senza accertarsi, con la verifica di un documento d’identità, quale fosse l’età dell’avventore, come prevede la legge.

Sono queste le 2 sanzioni, riferite alla somministrazione di alcolici ai minori, emerse nell’ambito dei controlli effettuati in questo fine settimana, un’attività in cui la Polizia Locale di Rimini è impegnata assiduamente, che viene svolta nelle ore serali sulle attività dedite alla vendita e la somministrazione di alcolici.

Entrambe le sanzioni di € 333.33 contestate prevedono la trasmissione dei verbali alla Prefettura e alla Questura per gli eventuali provvedimenti accessori e la segnalazione al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) per i consecutivi adempimenti del caso. La Polizia Locale poi ha proceduto, come di consuetudine, ad avvisare i genitori dei minori, per informarli dell’accaduto.

Il monitoraggio degli esercizi e in particolare dei mini market viene fatto dalla Polizia Locale in particolare nella zona mare, per la verifica del mancato rispetto alle regole previste dalla vendita e la somministrazione di bevande alcoliche. Una campagna di controlli sull’uso dell’alcol, che ha effetti sociali devastanti specie sui più giovani, portata avanti dalla Polizia Locale proprio per limitare l’accesso indiscriminato a bevande alcoliche a basso costo ed evitarne l’abuso.

Ricordiamo che le norme prevedono il divieto di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 18, e per il titolare di un esercizio commerciale è obbligatorio chiedere un documento d’identità ai ragazzi che vogliano acquistare o consumare alcolici, per accertare l’età del cliente. Non c’è giustificazione per il commerciante nel concetto che il cliente dimostra più dell’età che ha. Infine, negli esercizi commerciali vi è l’obbligo di esporre il simbolo di divieto di somministrazione degli alcolici e anche la tabella alcolemica, che specifica le quantità di alcol che si possono ingerire per poter guidare.

TICINONEWS

Alcol e guida: svizzeri davanti agli altri paesi

Nel 2019 calano gli incidenti gravi in Svizzera, ma non quelli dovuti a stupefacenti o bevande alcoliche. E molti svizzeri guidano anche dopo qualche bicchiere di troppo

Gli incidenti gravi sono in diminuzione sulle strade svizzere, con il bilancio che l’anno scorso è stato di 187 morti e 3639 persone ferite seriamente. Malgrado ciò non tutti i dati sono incoraggianti: da un’inchiesta internazionale emerge che nella Confederazione ci si mette alla guida dopo aver bevuto più spesso che negli altri Paesi.

Non calano gli incidenti causati da droghe e alcol

È una delle conclusioni a cui giunge il Barometro della sicurezza 2020, pubblicato oggi dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi). “Resta ancora molto da fare”, viene affermato in un comunicato, in cui si sottolinea anche come i sinistri provocati da conducenti sotto l’influsso di droghe o farmaci non stiano calando. Riguardo alla guida in stato di ebbrezza, le cifre, ammonisce l’upi, “suscitano scalpore”. Il 34% degli svizzeri ammette di averlo fatto nell’ultimo mese. A titolo di paragone, la percentuale scende al 29% per i francesi, al 20% per gli italiani, al 18% per i tedeschi e al 5% per gli ungheresi.

Il rapporto segnala che nelle strade extraurbane e sulle autostrade si verificano meno incidenti rispetto a qualche anno fa. Dove invece la situazione stenta a migliorare è negli abitati. Un fatto che l’upi definisce “deplorevole”, in quanto nei centri si registrano più frequentemente sinistri con feriti gravi.Stando all’ufficio prevenzione, oltre che a un intervento sull’infrastruttura serve un adeguamento del comportamento degli utenti della strada. Molti pedoni sono distratti dal cellulare o, come i ciclisti, indossano vestiti scuri, meno visibili di quelli chiari. Per quel che concerne il limite di velocità, il 59% degli automobilisti è favorevole a fissarlo a 30 km/h all’interno di paesi e quartieri.

Proibire le chiamate in vivavoce?

Uno su due (51%) è inoltre d’accordo a istituire un divieto generale di telefonare al volante, da estendere persino all’uso del vivavoce. Attualmente viene punito solo chi lo tiene all’orecchio o lo maneggia mentre guida. Secondo l’upi, i dati scientifici supportano l’opinione della metà degli intervistati che si è espressa contro il vivavoce. Anche questa modalità di chiamata fa crescere il rischio di provocare un incidente visto che, pur se con le mani libere, il conducente si distrae. Disattenzioni di varia natura sono state all’origine di 43 decessi e oltre un migliaio di feriti gravi sulle strade elvetiche nel 2019.

LA STAMPA Biella

Ubriachezza record per un giovane automobilista. Il tasso alcolico tocca 4,26 mg/litro. Patente ritirata

Ubriachezza record per un giovane biellese, gli esami del sangue hanno evidenziato un tasso alcolico pari a ben 4,26 mg/litro. A fermarlo mentre alla guida di una Volkswagen Golf stava procedendo lentamente sulla Trossi, sono stati i carabinieri della stazione di Mottalciata. L’alito vinoso e l’incedere barcollante hanno spinto i carabinieri a richiedere il controllo da parte dei sanitari. Al giovane è stata ritirata la patente ed è inoltre stato denunciato, l’auto non era sua ed è stata quindi restituita al proprietario. A sua discolpa il giovane ha dichiarato di aver bevuto un solo bicchiere di vino.

L’UNIONE SARDA

Samassi: torna a casa ubriaco, in piena notte, e picchia la madre

I carabinieri hanno arrestato un 24enne

Un ventiquattrenne di Samassi è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza.

Il ragazzo stanotte, rientrato ubriaco, avrebbe aggredito e picchiato la madre in una casa in pieno centro abitato. Una notte di paura per la donna.

Intorno alle quattro il giovane, in preda ai fumi dell’alcool, avrebbe preteso che la mamma gli preparasse la cena. È nato un litigio e il figlio per l’ennesima volta avrebbe picchiato la madre, ferendola anche al viso.

La donna, liberatasi per un attimo, ha chiesto aiuto e chiamato il 112. La centrale operativa della compagnia di Sanluri ha inviato subito due pattuglie nella casa di Samassi. I carabinieri sono entrati nell’abitazione con la guardia medica e una guardia giurata. Il giovane avrebbe allora aggredito i militari e poi si sarebbe scagliato contro la guardia giurata, cercando di prendergli la pistola. Ma i militari lo hanno bloccato, evitando il peggio.

Il ragazzo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale e portato in caserma a Sanluri. Dopo una notte in cella, stamani la direttissima. Il giudice del tribunale di Cagliari ha convalidato l’arresto, il suo avvocato ha chiesto i termini a difesa e il ragazzo è stato rimesso in libertà, con la misura dell’allontanamento dalla casa familiare.

Antonio Pintori

TEMPOSTRETTO

Messina. Ubriaco investe un’auto e scappa, denunciato. Ferito l’altro automobilista

E’ stato rintracciato e bloccato dai poliziotti delle Volanti in Viale della Libertà, visibilmente ubriaco, tanto da necessitare l’intervento di personale sanitario. L’uomo, 44 anni, nato in Montenegro, con molti precedenti di polizia, aveva da poco investito un’altra auto in Viale Regina Elena, poi era scappato.

Sottoposto ad accertamenti all’ospedale Piemonte, il montenegrino è risultato positivo ai test per stabilire il tasso alcolemico, giudicato ben superiore al consentito. E’ stato denunciato per i reati di guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e lesioni colpose. La sua auto è stata sottoposta a fermo amministrativo e affidata in custodia giudiziale. Dentro c’era un bottiglione di vino da due litri, quasi vuoto.

La vittima del tamponamento ha riportato lesioni, giudicate guaribili in sette giorni, per le quali è stato necessario il trasferimento in ospedale.

LA STAMPA Alessandria

Ubriaco, sputa contro i carabinieri: denunciato un trentenne che abita a Casale Monferrato

L’episodio è avvenuto all’esterno di un bar di San Giorgio Lomellina

Dovrà rispondere dei reati di oltraggio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza. E’ un uomo di 30 anni, abitante a Casale Monferrato. Cosa ha fatto? Ubriaco, all’esterno di un bar di San Giorgio Lomellina, dopo aver importunato alcuni clienti, è stato fermato dai carabinieri, avvertiti nel frattempo. Ma si è scagliato contro di loro, i militari sono stati insultati e minacciati. E l’uomo ha anche sputato sulle loro divise.

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